La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 8 - 1 maggio 1916

I~I DIPESA DELLE LAVORATRICI li- L' INT=E R=N=Az= 10= N=1\L= 8 =i=== ll 1 Una buona arma: LACOOPERA Su lottiaDI ! l ' id e ale - nostro al:fln diverrà: L'Internazionale - futura umanitll ! CORRISPONDENZE MILANO. Anita Gerosa, una delle più buone e più at– Uve compagne, è ,stata colpita da una gr ande sciag ura. La mamma adora ta le si è spenta fr a le bra:cc ia, dopo lung he inaudite soffe· renze . fnte iwreU dei sentim ent i delle compag ne esp,rimiam o a loro n ome la viva parte che esse 1)1·endono al dolore della compag na Ge– rosa. Il gio rno 15 april e moriv a d i tu berco losi, all' Ospedale Maggio re, l'ope raia legat rice Vi– s.l,arini Irene, iscritta al Fasc io giovani le so– cialista. Lascia un bimbo di pochi mesi, affi– dato alle cur e de i suo i gen itori, ai qual i cpor– giamo le più sentite condoglianze. Da Monza .Von potendo in questo pr imo Mag gio dir e tutto il nostro pensiero, ci limi ti amo ad espri – mere i l deside rio ard ent e che 7Jresto venga la pace. che questa vace sia eten ia . Nel dire ciò. ci facciam o in terpr eti dei sentime nti dell e donn e pr oletarie mo n:esi. che cercan o di com– pr endere, che sent ono il bisogn o d.i sa.per e tu tt o quant o aveva no creduto fin' ora esser e cose che n on le r iguarda van o. È la nostr a .>Jperan:a che il pr egiu di:;io sem– pr e esisti to in loro, ed anch e in molt i uomi n i, che la politi ca è cosa da uomini , che le don– ne non devono inter essar sene perchè tan to no.n la capiscono, vada dile gua nd osi. Questi gi orn i hanno fa tto compr ender e a mol– ti eh.e è ind ispen sabil e la part ecip azi one dell a don na al movime nt o poli tico; ma siccome la donna lavora tr opp o, n on le r esta tempo di dedicar si alla lettu ra. che potr ebbe i llu mi n ar – la. è necessanio che si convi nca ad organi ::;ar– si; dall 'organ i:;:;a: ion e ott err à gra ndi benefici, fra i qual i le otto or e di lavor o, lo scopo vel quale è sor to it prim o Magg io. Cosi fa cend o si pr epar er à all e fut ure gener a: ioni un m i– glio r avvenire. Vada a mezzo di questo giorn ale all a caris– ~ima compayna l(l ara Zetkin il nostr o fervi do oU{Jurio di pr ont a guari gione. Il Gr uppo Femmin ile Socialista. Da Grosseto. Per un Congressi, Femminile Toscano. Car issime compagne, Carlotta Clerici - l'anima de} movimento socialista femminile italiano - ha lanciato un ar.1pello tendente a chiamare a convegno, in qu-est'ora tumultuosa, pregna di passionj, di asp:razinni e di dolori, tutti i gruppi femmi– nili della Toscana. Superfluo è il dimostrare la grand e uti lità <.li quest a assisi che dovrà, ineluttab ilment e, da re un maggiore impulso al rigoglioso mo– viJfl.t:nto femminile che si mani festa nell a no– str a Re:gione. Le compagne di Grosseto, che si son fatte iniziatri.ci di questa importante e non plato– nica radunata.. dem anda rono l'in carico al Co– mitato di questa Federazion e pro vincia le gio– vanile sociaLL5ta al fine di chiamare a ra ccoJ. ta il prolet ariato femmini le toscano. Pr e.ççiiarn.ovi di volervi subilo radun al'e fa– cendocL oon la mas sima sollecitudine, cono– seere il ,vostro pensie ro in mer ito affinché dal– Je risposte [,ervenute si possa stabi lir e il gior– no e luogo in cu i avverrà il conveg no in pa– rola che riu5eirà, ne siam certi, una forte e schietta rnanitestazione srJCialista ad onta di u.n regim e ecceziona le che mai potrà imbava– gliare tutte le alte aspirazi,Jni della cla.'3Se la– voratri ce. In attesa. Cordiali saluti. Il SPgretario .\.1ARJNO MAGNANJ. Da Rio Saliceto. fl compagno M. Bon acc ioli, dinanzi o.. nu– merasi inter venuti , fra cui moltissime donn e, /Ja tenuto una conferenza su: 11 La donna e l 'attua.le mom ento politico 11_ Quind i s,i è addi. venuti alla costituzione <lei Circolo femmini– le, al quale si sono iscritt e subit o più di trenta donn&- Mentre diamo alle n uove compagne il nostro saluto, confidiamo che i compag ni tut– ti fa.ranno quanto sia in lor o affinc hé il nu (J– vo Circolo prosperi e compia opera attiva e benefica. Da Ravenna . L'int en·e nt o <lel compag no Att ilio Bezzi, se– g.retairio della sezione u Aur ora Il, p-0rt.ò una mo difica alla d elibera dehla <lirezione femmi – nile sull a vessata ques tione delle socie moro– E=e,di cui al N. 7 <I ella Difesa; per la. qruale modifica l' assemblea ri,ddive-nne di buon gra– do alla determin azione di comuni cn.re la esp ul– sione alle int enessate concedendo però loro un Jimi te dri tempo C'\'e credan o cli mettersi in regola. Alla sollecit•az ione .fatta per le riunioni mi– ste il Bezz.idi chiar a c11e la proposta è già pas– sata da molto tempo all' ordin e del giorno ri– COJ·dando ormai remote assembl ee-: ma convie– ne che anche alle de libere si deve por mano se non si vuol limita l'si ad affe11nare che esse sono: ed 'ora in poi a tem170OJ}portuno man– derà l'a,v,viso al1a segreta ri a. La Direziqne del Pa rti to rispo nde colla se– gue nte di Vella: cc Abbia.mo I'icevuto la comun icazione della Sezione femminile Aur ora e ci affrettiamo a dar\ ·ene att o e~i me.nd o conte mporanea men te il pieno consenso dell a Dir eaAone pei: qu anto peror a qu esta attiva sezione. La Dinezione ha del resto più volte ri chiia– mat a l'atte nzione dei comp ag ni sul movimen– to femmi nile e su l'obb ligo di tutt i gfi adere n ti di rupoggiar lo 1vigor osamente e di farv i ade– rir e le prop,rie donne. Certo que sto r ichi am o sa rà rinnovat o <li buon grado, e specie dop'O la guerra . un a buona part e dell'at tività del P artito sarà dedicata alla organiizaz ione drel– Ie donn e, che devono essere str-umento coscien– te del divenlre del1a giu stizia pr oleta ri a e so• .ciale. Fr at tanto plaud iam o alla vost,ra. attività ed augur alment e vi sa luti amo n. Qualun que Nelleità di den uniciarie abbon a– menti alla cara Dif esa è cancellata : si ripren– derà a mand arne un certo num ero di copie al– la sezione di Borgo Gariba.Mi - dietr o corr i– spe tti vo - come prima della guerr a . Dopo viva discussione si delibera di p.rele– \'are d all a cass a 20 lire per la sottos crizion e ,dell 'Avanti , r.iser vando ci di mandare fino a;J– l'ultimo centes imo ove il nostr o giorn ale suo– nasse a stormo. Venne ·poi letta. la relazione finanz iar ia di G. Bacci sul bil ancio dell 'Avanti afflnchè tut– te le -compagne, anche qu elle ohe pas sano le gio rn ate mei carn.rpi e nei boschi. siano .aJ cor– rente della titanica lott a che combat te il loro giornale, perc hè si sentano anelli di 1tm a stes· sa cate na con tutto il movime.rito sociali sta. La seg retaria Y1onta letti 1f)ll'ende congedo dal– la nostra Sezione per alme no due· mesi, du– rante i quali, forte e m asch ia lavorat rice dei bosco, sarà confortata da ll'Idea. che lei e no i tutte amiamo appass ionatame nte anche quan– do ci pro cura ama rez,z,ee sconfort i. Da Molini Nuovi di Modena . r\lJ'assemb lea del Circo lo FemrrHnile inte r- i vennero qua si tutt e le inscritte, pie11e di entu. sin.smo per i.I nos.tro movimento. Venne accet– tata a far ,parte del nostro circolo Ja compa– gna Vincenzi Ada. Venne deliberato l'n11mcn– to <li copie della cc Difesa ll , trova ndo fnsu ffi- ciente il numero t he tuttora arrivn,v-a. pe i- que l– la propnganda che le nostre com.pagne atti– vamen te si sono imr,egnat e di svolgere. P ar la– rono \'ari compa~rni uresenti, sul dovere <lella donna , incitandol e a cont inua re nelln. via in– trapr esa cosl coraggiosamente per la reden – zione del proletariato. Brav e compagne Da. Follonica. . La nostra. Sertione Fem mini le Sccialista, nella sua ultim a a~unamm , plaudilva all a 1>ro– lJ}OSta della comp agn-a Carlotta C:ler ici, ri flet– tente il Convegno Regio nale delle donn e so– cialiste. Da Poviglio. La Sezione Femmin ile, che è stata costituita con un chiaro applaudito discorso del compa..– KJ'lO La ri sul\a necess ità. deJl'org-anizzaz ione femminile nel campo politico, C"onta una w,en– tina d'insr r itte. Il lavoro conti nua, e vi par– tecipano gl i aduJti e<:I i giovani. Corrispondenze da. Cflavegna.. Scarlino . Ca.stelfiorentfno. Sorp..gna e Rubiera. al prossimo numero. LaCooperativaSocialista delIl Collegiodi Milano primi pass i. Kel la primav ·em del i9 J5 le cond izion i diAicill dei mercat i e la sfrenata specula– zione privata1J 1·ovocarono in Milano - co– me in tutta !Lalia - un fort e rialzo Ò'i qua– si tutti i gener i di prima necess ità. Il Co-mune ·sociali sla iniziava qu ell'opera d i tut ela dei cons umatori, che tant i ben e– ficii ha anoca lo al proletariato milanes e, coll'acqui sto di fort i partite d i grano, che destinò a ,provvido calmiere sul prezzo del– l'elemento -primissimo: il pane. La ge3tione d i questa pi·oduz ione venne affidata alla Federaz ione dell e Cooperative. Un gr uppo d i compag n i d el II Collegio sen tì il dovere di secon dare tale ini ziativa, e, nei looali sJ;essi d•el Circolo pr oprio , ini– ziò la vendita ò el pan e comunale. Il suc– cesso di ques ta ges tione fu grand issimo. Si iniziò lo sme,11cio con du e qu intali d i pane. al gioMo, ed in meno di du e settim a.ne si rag – giun se la vendita di nove q11inbali ! ACOQlr'revano al Cicalo socialisla, in mas– sima part e, le donn e del popo lo. Fu d a es– se che verune la spinta a fare il resto. Si sent ivan o i loro discorsi, i loro comm ent i. Vibra va nelle loro 1iarol e la riconoscenza ver..so il Oomun f' socialista , verso qu el pic– colo Circolo che con slancio aveva aiut ato la pr ovvida iniziati va. Nella pi roola, bassa , buia saletta dove per ore 001 ·ore le donn e del popolo si rooa– varno a comp era.re il rpane quotidi ano, dopo la vendita., i compagn i si misero a far p ro– geL\i. Pareva.no castelli in ari a! Cre,a.-e un a Cooperat iva , p<lr vend ere anohe gli altri generi: ecco il pr oposito . Ma non manca – vano i timori e le ob iezioni . Si diceva allora ohe amohe le grosse cooperative si dibattie– vano in me,:zo a d ifficoltà d'ogni sorta , do– vut e alla incwte,: z-a dei me.-oati, alla corsa al rialzo , alla sostenu tezza d€1 C1redito. Le discus-sioni furono lun ghe ed an ima te, ma si chiusero con questo criterio: - Pr ovia– mo ; il nostro scopo è qu ello d i aiutare i consumatori ; se non riu sciremo, rinunc ie– remo all'impr esa colla coscienza tranquilla . Ma, per riuscire, i compagn i 9J}iegairono un' attività, uno zelo, uno spirito di sacr i– ficio ,amm irevoli . Furon o studia le, ,per m ez– zo di un '8JI)'J)Osita Comm issione, Je mod:a.lità e cur ati i mi nimi pa rti colar i, in meno di un mese. Il -probh ,ma p.-incipa le fu qu ello _dell'in– d irizzo d a da.rsi alla Cooperat iva . E il nome di Sociali sta. impostol e da i comp agni , dice tutto. Dioe che essa non è un 1 aziend 1 a ch iusa in sé sJ;essa, sta ccata dal movimento econo mi– co e pol itico d el pro letari a to, ri volg,ente i propri i ut ili a.gli azionisii od ai singoÌi con– su mator i. Essa invece ha avuto di mir a non i grand i gua,dagmi, ma il ma ssimo be– neficio ,per i oonsumatp rì. Ed ha stabilito che gli utili dovevano unica mente essere dle– stinati a scopi d i propagan d a dell<i idee socia,liste . Nelle riunionidi PrimoMaggioracco– cogliete abbonamentiper l' A vanti! e La Difesa delle Lavoratrici . L, bella promessa piena di fede, venne mant enuta. E un'azien d a comme,rc iale , qui nd i sog– geUa ai rischi com uni a tutte le altre; è guidala da uomini, quind i sottoposta all a possibilità d i er•uori. Ma una cosa si può d i• re con orgog lio : che la band iera rossa non ver rà ammainat ,a I L 'Apertura. Dopo labor iose praLichc, e non liev i dif – fico!Là, il 9 lug lio 1915 si ap,·iva in Via Ver– ziere, JO, in un p iccolo ch iaro negozio, la C-Ooperativa SocialisLa d i Consum o del se-– conio Collegio. Il Comun e fu lan·go d'ap– poggio a qu,esLa ini ziativa, ohe ebb-e subito un folto ,acco-1~~ere di coinsuma tori. Lo sparoi o si ini ziò in modoote ,propo:r – zion i. Pochi gener i erano a disp osizione dei compra tori, quell i pr op·rio ind ispeinsabi li . Ma il favor e del pubbli co sp inse i di rige,nti della Cooperat iva a comple tare sempr e ,più l'azienda , fino a che es,,a fu fonnita di tutti i gener i a lim,enlari di comun e consumo. Si pens ò allo ra ad ampl ia,re l'iniziat iva , e, ca'Pilata l'ocoasio ne, venne acqu istato un forn o iin via An tonio Scie.sa, il qual e lavora oggi cinque qu intali di ottimo pan e al giorn o. 1!11 pari lempo 1 presso al forno , ve– niva aper to un secon do spaccio di gen eri al imen taTi. Il movimento della Cooperativ,a non ha da to gran di utili, dati i p rezzi di vendi La 1>raticati. Si era obbedit o all 'onesto, all 'u – ,man o crit ·eir io di vern:lwe a basso ipirezzo, di faNoTi.re innainzi t.ulto il consuma tore ope– raio, che i,n 1nome..r1Li così difficili come gli attuali ha b,isogmo di tant i aiut i ! Però fu poss ibil e ammor tizzar e le spese d'imp ianto , e costituire una cifra modesta. di riserva. Fu possi bil e di stribui ,re gratu ita mente opu– scoli di pro pa,,amda socialista . Fu ,possibile asseg,nare al quotidiano del PrurLito, al– l'.4van ti! u,n contribu to detratto dagli utili, a sign ificazione <ik':gliintend imenti socialisti e non speculatori dell'azienda. Chi guaa'lla a quesL"ope ra , se è social ista , non può non riimainer n e amm irato. M,entre ta.nti com,pagmi hanno dato e danno le loro energ ie ad inizial ive o ad azi,ende d i carat – tere neu tro, ohe nessuai util e arrec ano all a diffusione d ei pr incipi i soc'ialisti , ecco un gru ppo di lavorato ri , modesti , ten aci, intel – ligent i, operos i, dimostrare quoote buon e cose si ,possa.no fa.re per il socialis mo, solo che lo si voglia forl emente I La mis sione non è com1piuta: è in iziaba. Pr oseg;uirà come ha incomin ciato. Noi lo aug;uri amo con tutto l'a,nimo nost ro. Augu – riamo che altri g,rulJllPi d i volonte rosi, ,n~ gli altr i qu artieri di Mil•ano , seg:u-a,no l',;– sem pio dei compagn i del II Collegio. Au– _gur iamo altr esi che la ,Coope raz ione, ove i compagni le ded ioa.no tempo, oure , sacrifi – zii, p en s ieri , sia in&pilrata unicamente a due pr inci,pi i : Difesa de l oonsu ma\o re - Dif– fusione delle idea lità socia fiste. RIGAMONTf GIU SEPPE . gerente Tip. Editrice della Società u Avanti! 11 Mila.no - Via S. Damiano 16.

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