La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 1 - 2 gennaio 1916

LA DIFIBA DE LLE L.lVO.ltATll. ICl La sensi bilità sent iment.lµe che si aU"i– bUJiscealla d onna ;per la sua più facile ,m– pressionabilità, è probabilmente una quali – tà non vera. Forse in lei, amore, con~mo– zion e tenerezza nM è altro che rettor1oa e finzidne o debol ezza di ,nervi. In fondo essa è ~retta e vole. . . . . MATRIMONIO POSTUMO U n a gi o van e don n a s pos a , p er pro – cur a, un uomo mo rt o da s e tt e set– timan e . nuncio, a mezzo del sin daco, della mort e di colui che prima di niva,1,t1,ne,per il fronte, aveva formalmente dichiarato d1 vo– ler1'a sposa re. . . . . Benchè il matr imonio s•a considerato g1u ri<ltlcamente nullo pure, tenuto conto della intenzion e di Conduché, alla giovane donna sono elergHi i soccorsi concessi •alle vedove. Lamalavit nella gioventù (Da "" giornale)- (Da « La Sentinelle,,) _ Ragazzino di tredicianni che ruba. Ieri, ~lle d~d·ici, f~ 1 ravj~\~: ~~!~~ 0 0 .~i~~~ Che per mxli-ne di un qualsia.si potere s1 radano -a requisi,re <nell.asua c.asa, le su e prop r ietà più sacrosante e più care: 1.1 suo letto, ri suoi gi,o1ell,, gh ult1m1 averi. Che avv errà? . È una situa,,ione sLra.na e penosa _conLem– pora.neaanente, una di quelle s,tuaz10m che solo la guerrn può crea re. H ~6 ottobre 1914 Gfoseppe Bat tista Conduche d1 kentrudue anni ,or:igllna1rio dj Sauvag~as, facen~ par· te da ùre an<nàdella guardia repubblicana, ven.iva mandalo al fronte d;etro sua do- PREGHIERE D LL' flUUENTO ~lla Sez1011~ d1 ?:1'esd. ,so'ii 13 anni, perchè ave-. li rf g3['z::0 cii. ìb~1:~CY-~(Ìa_re 'LHna donna che sta~ ~: s~t:ido , jn j'.Xilazoz~e Tioi.l)-es:ei su un tram - e .in 1 pa:rftenva 1)e.i· PaM.a. a vajpo~a' non è spento l'eco c1el pPocesso che Una solleviazione, una rib ellion e 1n mar sa. Si vedranno le donne agg:rappars 1 fu,r_. bond e e dispeira\e alle ma.sse,r,1:1.11e'. d1,fende rn colle unghie e coi Jdentli le propri e cos~ In ogni casa si scatenerà una sommossa. g.n1 oggetto darà luogo ad una battaglia . .E sarà una gene rale convulsione, un mfooalo in: cendrio di colle, e, un proromper e feroce d1 furor.i e di rapp resaglie. È avvenuto qualcosa di simiae per ,la , e– qu,isizione dei lìgùi? Vale du nque un figlio me.no P~ una ma– dre , d'un mucchio di stracci o d un pugno d'a.rgento? , ·•· ct,· don lo ho ess is!.ito alcune volle a ,1,1_ i . ne : litri accanite e selvaggie _,n cui la pasi sione t3 l'ira trasfigurano d~ i-num-8:ni sembJa.nt,i ,e sp rigrionavano v•ol~z " ~~ft~ dite dalle esili membra._ Tonto_ eh ''° e pensare : <( Una rivolu:i1one di donne sarà una cosa spaventevole! ». Ma ,per che cosa f,aranno le donne una rivoluz.ione? . · Nelle agiLa,;ioni politiche, _<neisommovi- menti sociali, negli sc,io~1, In tutte erri~ manifestaz-ioni m cm s acce.n~~ f una -ove– per una conquista o rper un du1r,t.o, voi dete la dMna tremare per -u11a preoccupa– zione di tornaconti e d, mteress1 propri, minacciali. E sui figli ella non sa eseroiéa,re allora che un'az,ione di viltà e d1 paura. Non è ;1 bene del figlio ch'":'sa..d,f ende; ma è se stessa.. Kon è fa. liberta d1 lui che vuol protegg ere, ma le conseguenze per lei sconcert..a.intid'una sua carcerazione che v1~0- le scongiurare. E contro l'jdea del figl,o, contro il suo princi,pio e la sua gene rosità, ella si erge, tremante di eg01st101fomori, a contendergli il passo, a depn m_ergh ,1,. co– raggio a spregiargli l'orgoglio d, ,parteciva- re aid una sa:n,\a b&tlagl1a. ,. Kella borghesia intellettuale la do nna. ha molti pretesti per masc hera re la sua cod-ar_– dia e farla apparire magari come una v.1rtu magnanima . . .• - L'istru,:,ione ad usum delphzni, f,aba e . im art.ila.le, ,e h,. sLa.mpa\o ne,lla manda. . Pri jna di raggiu nger e il suo regg1m~t.o il volontario ricono sceva come suo figl•o 11 noonrulo R.obe1,t, avtito da uµa g_1ovane donna con la qual e doveva sposars1. Nel marw del i915 la guardia CMduché, feiri\o al braccio sinistro in l.llll combatt,– men\o della Somme, otteneva un ~ngcdo r.Liconvalesoonaa di d;ooi giorn i e mtomò a Parigi. Prima di r;.parlire esp resse alla ma– dre di suo figlio l'i,ntenzwne d1 sposa.ria e non avendo potuto otbenere un altro per– messo di ritorno ònvjò, il 24 settembre ·dello stesso •anno, a un suo amico una regola,re procura dJ matrimonio. Quattro giorni più tardi Conduc hé ,cade– va ferito morbalmen\e all 'attaéco di Souchez. In tanto la donna, ignorando la sua morte sposava per ·procura il i7 '!1ovembre, vale a d.il 'e proprio sette .se,t,t ,me.ne dopo l_a morie deJ.lo sposo. In questi u-lfuni giorrn, anz i proprio solo il primo. djcembre, la sven\usa\a donn,a ebbe uffic1almen,be l an- --· ;, maZJMe · 1 ron'ttart ::a~· g~ue-::Cr:::. -- -~ -- -.zi'~ ra come sentimento patriottico, o la sua oslilLtà all e agitazioni politiche ed economi– che come amore dell'omine e ossequio alle leggi, 'Tutto un bràllan\e emporio di cooven– zionalità d; menwgne tra<lizionali, è a sua disposizione per rende re smag liante la sua insufficienza critica e la sua incapacità so– cJale. Per un Tirteo, Io consen-ai la fl,anima imn~acol~ta dell'entus iasmo santo che ci hai d(ita a tua gl oria, o Signore; . . . I o conservai la fl.amma in~o_rr-uttib1le suscitatrice dcll'ardor terribi le de' tuoi {l.yli , o Signor e. . . Per la Vittoria gra nde che ci a:ttcnd e, per la Gloria immortale che risplende su lti via del Dol ore ; per la Fama d'It alia, che_solenne da la sua bocca spieghera le penne, le penne dell'Ardore_; . . . ver quest'Italia nutnce di {07:ti, .. per noi, pe' figùi_,ver i nostri m01 ti io ti prego, o Sig_n'?re: . ci Dagli giorni feli ci, 7:~tti belle, oro, entusiasmo, facili don-zelle e nobili dimore ; . . fa che il suo verso sia tradotto in oro, e non verda 1.a M·us-a i.l suo decoro, tanto meno il Cantor e; . . ,. . fa che il suo vers·~ sen~pre P_tU; s/avtllt e che tro vi corrotti ed imb ecilli a tributargli onore! Jesi. MICHELE DI NOT IZIA. Ma nelle classi ,povere, in cui il lenocinio rettorico non ha corrotto e nM ha messo radice , in cui la vita è un'esperienza dura, e la sofferenza llon è una semp l-ice espres– sione let\e rairia, j sentimentJ doVJl'6bbero es– sere più veri e più puri , liberi come sono di sviluppani all 'in fuori di ogni coeroizione di Il tramonto dietro le rovine. artificio convenz ional e, e più conforme a natura. Perciò le madri dovr-ebbero essere più sempLicemente e più umanamente madri , ed jj loro amore - non ,impastoialo da pre– giudizi insidiosi - divampar e immenso ed irresistibile di contro al pesicolo che mi– na ccia dà travolgere il fi-gliol V!EILLE 0RTIE. Lavoro e salariofemminile (Da « L'Action ,,)_ Una g;iovane vedova , senza risor se, vo– lendo vivere onestam ente del suo la voro, si rivolg e a un labora\o1'io di biancheria in Par igi. Essa ha già lavorato in questo gf¼– oore perciò è compe'en\e. - &n issimo, le si risponde, vole.le far d dell e camicie? Eccovi tela , tr ine; sar ete pa,– ga\a in ragion e di L. 0,75 per camicia. La giovane donna ritorna a c.asa e si met,. le all'opera. Kon è un'inetta, ma siccome il lavoro deve esS€ll'e eseguilo a man o cosi non vi mette men o di sette ore a \ermi nare una camicia, qu ella camic:ia che la dilla che paga la cucill'lioe con L. 0,75 vend e poi per L. 7. ~Uf uo (Hf mrnno fili AURI Lu igi Einaud i sul Corri ere della Ser a espone il gel/ilo che si può prevedere dalle nuove tasse, e lo fa ammontare a 402 m i– lioni. Di qu esti, 95 sarebbero « tempora– nei i,, e cioè da incassare solo net periodo della gu erra; 307 milioni invece sarebbero di Lasse verman ent ;_ Tra le cifre perma– nenti, l'Einaudi annovera qu ella che darà l'aumento del prezzo del sale, in 20 milioni all'anno. Noi non siamo così corripetenti in materia di previ siow; fiscali, da discutere Lulli i ra– gionamenti dt qu Pl signor e. Ma è certo che almeno una corbrlle riu è mci ta dalla sua penna. Egli prevede una ?na(Jgiore entrata di 11 railioni dai nu ovi tribut i sui servizi po– stali. Storie! A.tlorchi: si è dimi nu ito il prez– zo dei francobollo da 0,20 a 0,J5, tua i gli economisti si sono affrellati a dimostrare che qu esta diminuzione di prez'l:1Javrebb e (alto incassare alcuni milioni di più a/L'era– rio, per l'aummto della corrisponde nza . Il che avvenne, a d r,iostrazione che, f'ssendosi aumentato il pr ezzo ddie Lei/ere, dim inui – ranno gli in.wssi. Le &pese per qu esto capo di biancheria si possono compendiare cosi: r,er m. 2,2.S d , tela comune e per m. i,50 di tr ina somma– no in totale, calcolando a'!lche con larghez– za non più di L. 3, al ma.5simo L. 3,50. E, ri petia mo, l'indu striale ,·end e la ca– micia per L. 7 e paga la confezione di essa all'operaia con L. 0,75. Ripetia111.o che La materia è un. po' ostir·a per noi, ll'ta quanto abbiamo detto sopra è iflconfutabile ... delle parti bellige ranti"· Fermiamoci qui. Che cosa avre bbe dello la censura di Mi– lano - e qu ella d'altri sid - se un giornal e socialista avesse osato esprimere un can– cello simile ? Il papa soggiunge che, per addiv enire alta vace, <e è assolutamente necessario che da una qJar te e dall'altra de; bel,bgor-anlii si ce– da su qualch e punto e si rinunc i a qual cuno degli sperati vantaggi "· Intanto gli alleati dei clericali, i naziona . Listi, hanno presentalo alla Camera un or– dine del giorno in cui chiedono che l'Italia affermi i suoi diril!i anche su Piunie e Zara.' Ma la parte più important e del discorso del papa è quella che riguarda il pot ere temporal e, al quate egli accenna netta spe– ranza che se ne possa parlare nel prossimo congresso della pace. Che si ritorni al 7,otere temporale, spez– =andosi l'unità de/La nazione, è impossi bile. Ma è sign ificant e l'espressione di un propo– sito come qu ello, cosa che noi socialisti, del resto, pr evedemmo a/lorchè si par/ava di e( gu erra dcnwcratica " !.. P. S. - Dopo qu esta allocuzion e, è venu– to un suo discorso ai cardin ali, nel qual e discorso il pava ha dr,110che la sua è unr, ,, vox clamant is ,in desorlo (una voce che grirJa net deserto). Ed è prowio così/ .. An001 le AlSsise di Miila.no qu~che ~tl?O fa si sv7~ aJ a.ssas.si1njo di un 1·attano. Gl,1 i1mpu– ~' :~~an..J?ati a pene g 1 •aviSShnei, erano tut– ti m inoi-en 1 nil I è l uo1a che 1 moralist i affannano che a 1 so . chi cli .. i1ett1011i consumano fia o e in o- no:13e ~~~~~OCfll'e 1egg.i di prev,idenza e .dii d~– f ~~~ile: deggi che iru1r.ivena_ru~10 ,ta.11di, p~1- c~ ,per loro non c'è a ò.1f:ipOS1iZ1one ,che ... a ver~ll~ u~~°}~ quello che può, Q-ati .i pr~g.ram - ~:u~oJ~ltt!rj:f 0 E!:ifit,;~i~~\ sua unp~ nza nell'ambiente malsano e dt be;ne~~a }~1..fl~i vliive l'a'Cldlie .soon.za .poveir:a. C'è :~~~ a questa di1sgr1a.ziaita: giovent ù, ~ baJi~ de.o-li eventi .più tristi , un~ fitta re~e d1 tentai ·0 ~j di bisogn i, di impo:Si~io_ni,. di !p'a;ure, d. z1 ·Osità areni -e alletlatJ·1c1 ~ns1eJ:le, . d~ .cm c~1 sa come salva rsi. Sono ,glOVa!). I oz10s1 che no ciarono La città ài !PI'OV'inoia, i) paies~!lo ~a– t~o pe.r aoco1were ad.la rmetropolJ, neH •1ll1U,s~o– ne di trovarvi il mestiei:e ada~to -~le_ lor~ m – c.Ji;zrn.ztl.oni randag'ie e fITe(fme 't.et , td10~va1 o:vi invece Ja disoooupaz!one, a.ggr,ava R: ,:3--1 inu bisog,li che isono rpro~ri .de.U.e~an~ 1-c:1tt~;non ebbero FI coraggtio d-1 rimpatriare . s1 diieder o aJ~n~a;~; 1 !~~ leggere ehe prestano faotle orecchio alte lusinghe r~ti -c.a.ne , d'u:1 bufo d_a st.ra; _oazzo: dlioortano pr:una ~ o~cma ,per l~ bahlo/ newle osle.1ie dei sobbe>rgh.i; da.seriamo ,POI la casa per t.m.iir.si. a:lle conW1-c~ole equivoc he: Sono g.ioviniezz•el•ncomprese, ti atbate .con. ec oesstli\·o rigo re alle ,p.rime, mancan~, sca,cc1.a~ da ca'sa O reduci daii riformator ,1 claust: ali, ove Ila loro psiclrn .fo ,com.pressa ~ to r tw ~a.: che uscite aJ.la iv-ita, si da.nno ag1i eoceS:5-1 d1 un~ Libert à, lungamente . ·i.nvo'ca ta e ra.gg11Unt a quando ancora non sono. prep'.arate , ad usarne a vantagg,io· doro e <leglci aJ11in . e E so no questi gli .elementi dolorosi cl~e for: mano una oocietà am.cora b~rbara, :al d1 1:10~1 dalla ISOcietà clvi -le, semp re m a.ggua:t,o IP&l V'l – vere ~n qua lche modo, tog liendo a ch1 sta ben e in loro con!J·o·rito, queblo che ipa.r loro neces - sa~A°so~~~~e.r,e dove v,ivono e come · ".•iivono. Le Jor~ case sono bugiigatt.oli, ~pa.nno il.J Si])er– duti neUe prate r ie, nel.Le rn.~ ·cite ; . s~.no ca ~: tineJ sottoscala, andronii bui, -c~rmd o1, fl,::mil~ di cascina!Li ; e nella bella :stagaon e sono _g,h s,:alliui e; port icati d,ehle oh1ese e le <p,am.chme dei giar<:1'inl>tti pubbLfoi. Si dianna ta lvOl!ta a deLJ~ òrg ie, è vero : m '7 p.er un .giorno di eb~r ez.z~ e ~i ,sciaJ.01 quanti poi ili <a.ine, .dà, sten ti, dt 1medlia .... . . . Son o cotoevol i, sì, ma nais-cono ,con .11.std.n t~ e on so no P<.>L discl!>linati, e !a soo1ieJ\à a; •p· 1,a, .-e eg n o -1 e 'VTebbe, ti.i ]J'Wl.isoo soltamto, e ila Scuola non può arrivare fì:no 1a rlo.ro. E aJJora ? ! Ah,.. bisogna pensa rci : /Jlsogtna.. occupanla questa ,g':ioventù traviata che Jn festa i quar tie– ri ecoentric i dell-a g.i,ainde ,città, questa teppa che tierr o·rtizz.a, q uesta giovrimez.z.aoancl!idata . al carcere o alla anoirte, ,·.tOienta. E~pongo un anti.oo mio ,p,rogetto : sarà un a utopia , mia quante r ifonne sagg.i,e e ben efiche ebbet'O per r.inoe.ruE'\1:> llilla IO'lltana e ingenua uto.pia _! Io Yorrei ,che i teatri popolari sparsi nei sobbo rghi <leJ.la città, e spec iaùment,e Aà do ve hanno ,probabile dimo.ra i precoci malvivent i, e.i aprissero g'.ratuita.mente ,, una volta ognìi tan – to, ipe.i• ,tutti g,ueUi che 1110-q po:ss-0n·o pagarsi il modesto divertimento di assistere -ad una ,1~ap– p1,e.se.ntazion,e drarn .mati-ca, sia •mire di .fu:lJìmo valore. E in quelde giornate si ra.pp r.esenta.sse– ro d,avori o.pportuni, sce lti con tatto e con mi ~ su ra: .adaittii.o a ,risvegli.a'I'e neHe aTuime, an – che le più ~rrotte, i .germi latenti d i qualche buona quabta, o a 1n cute re saluta.rii timo ri , b~ .elì.che paure, nat ur a.Li onori per le ter1; – b1H -CQlllseguenze dri una vitia. matl ,-•isruta. TI teatro, forse rpiù che la JSCuoia. potrebbe avere su q:µei cuori inariditi, su quegli ispfoiti .inconsciame:nte scetUci, una gJ'a.nde potenza ed:ucath;1a. E von>eii dell'a,Jtro: "'-Orreii ch,e tutte '1e So– ci~tà di SJ?Ort, _a.Ji9inismo,cano~taggio, gin n a– ist1ca, 'Pattinaggio, •r1foreaitor i laici e soc.iaàisti, e?C., ~i n:ntere.&;iassero di quooti disgnaziati gio– v!nettu,. 1 q~a.h forise hanno bisogno <li esser,e drst.rat ,t1, c ~i11m1p.f.e.g-0.re ile loro forze in que i sa ru esercizi che 1J}OSSO'no 1·inv·igor'ire le loro mern~ra, ra 53,enenare il Joro spi rito, hsp.irar loro 11 gusto per le beiHezze della 1natura e in– l~C:f1-e l'anima :per le imprese nobi!lmente Se le nostre sezion,i elette 1mpropl'iam~n\e infantili. socia.liste, che -si varnno creando nelle Ya.rie. cit~à d 'Italia, ponessero allo stud;o que– sto d1ffic1Leproblema.!. non ,po1.rehbeiro iniz,irwe qunilcho cosa, -d'i 1pratic.o e di uit.ile? Ai circoli tutti passo .Ja domanda. L INDA i\IALN. \TJ. TRIBUN ALI DEL LAVORO. Una lavorante in bianch eria , r,it.o.rnando al 1~v9ro d_opo u:71a graive maJatfia, dichiarò al- 1 !n.dustriate d 1 non ipotere contin t1are il ser. ,·1z10 al q_ua.le era slata adibita e chiese di es– ~ere de<;~1n~ta ad altro 1·iparto. L'i'lldu slriale rnvece di .r1spon<lere in modo chiar o e preciso !-:e era. d1SJ,>osto ,~cl. a~cogliere la. d.omanda, ma.nt e.nne J op erai a in 1stato di in certez7,a per quaJrhe tempo, poi la Jicen2iò. I rigidi moralisti conosco.no qualche ,m0?zo per impedire quest'oclioso sfrutta– mento? IL papa ha fatto un'allocuzion e in cui ar– cenna alte « iramense rovine " dPlta gu erra ,r fatal e », ed au spica 1, una pacP giu sta, du– ratura , e non profittevole soltanto ad un a F ra le miseriP chr abbrutiscono il vovero e duvrebbero farlo hestnn ,,lia re contr o la vita non vi ha di piit. umiliant e nè di viù schifosa del– l 'obitudine drll'ubriachezza. Il non saper tr o- 1·are viù al cuna oioia che f ra, i bi cchierini del– l'acquavitaio e fra le laz ze di vino della bet– lola è una delle 1naooiori sven tur e che incre– ti11isce la rnent e, demoraliz:;a pr ofondam ente il caratt ere, accorcia la vi ta. PAOLO MA..1'.JTEGAZZ1\. L'.oneraia , che in attesa della nuova desti~ naz1~ne. er a stata a disposizione dell 'ind11~fria– le, si ri volse al magi strélto ch :ed-endo d,i es· se,~e ind ennizzat a <lel danno subito I,I ID3S:ist rat o ohbPg ò l'industriale a rpagare a~l.oip~ra1~ una so mm a corr isponde;ite a qu in. d1c1 g10rn1 di lavo ro. c. c. o

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