La Difesa delle Lavoratrici - anno V - n. 1 - 2 gennaio 1916

LA DfFE SA m,LLE LA VORAT1UCI . f ddo e dalla piogg ia, Le lotte ratte in suo nome per la conqu ista <lell'lnd 'ip~ndenza ?\azionale e p-e~ la grandez – za del paese, dLe<le10 due benefici: quello ma· teri a le d i elim inare le piccole frontiere, le. lot– t-e di cam pa n ile, di com une, di citt à e d1 re– o-ioni e pr epa rare così un miglioramen to. ec~– ~10mi~o e polit ico : e l' alt ro sniritu~e, d1 SVI: di tasse, sop rata;se , soldi e ceni.esimi di aue rr a, ed infine con la strenna del _.-,tardo ;la t.re a sei mesi nelle- pro moz1on 1 so:;;1:.– rate per quattr o lun ghi anni. Natura lmente in quest'o r a sono_ per t,Sòe tutti gli agge ttivi lau dativi de· d1vers, Co- cessari o dovranno scend ere dal comizio nel– le vie e dimo stra:re a quel qualun que rn,m– stro che· sopra,int endcr à alle loro cose che il N. 45 non è il denomin aLOre fisso delle loro assembl ee. 11 J poten ti a rip a~·ars i dal Ii~verno cbe cade iJl. specialmentie JD q~est~i essere ri compensate ce-ssante meu te, ;p-ei P t dannoso lavoro per dopo lit o1:e di sne rvag eli~·e una a lire 1,50 al la ,50la nu ~era pa ga a. giorno. . . . di sciopero, med ian - P er ò dopo qu att ro g101n1 Carnera del lavoro te l'in teressa.mento della ·minuz!one di un'ora riusciro n o ad ott enere la di te •mi 30 al uiorno di lavoro e ad otLenere cen s~ eri fino ~I ter– come in dennità per il caro v1v \ ccanto ad essi andr a,nno a,nche a ora e Iupp are nell'u omo il senso di alt ru1~1 0. e d1 solidarietà in un campo, _ senwre prn 'ast;o, in confronto de.i pre cedenti, t ras form ando 1 e: gois rno i11dh- iduale nell' alt ru ism-) _a faxore d1 una colletti d tà , che ora è la pat ria, e pre1n1:– rando così il te rre.no grad uale_ per .un altnu – sn::10ancot a più ,·as t<? e pi~ 11lury:mato: che sar à dom ani l'Umarut à- D1vent era_ pe1 tan_to rea llà l 'an ·ento d'un a legis lazion e mte rn a.z10- na.le, che ct•mp endi e ~r~tegga, ~ome ,IP:1: u:1_a ~ola grande pa tri a, g li interess i e l a,, enu-a mitaLi e della sta mp a . . Fu rono fotografat e, rifo'.ografat~, cinema– togra fate e la massima sta mpa c,1ttadrn a va a giwa a chi può offrire _prim a ~ propn ben pensa nti lettoni la grazi osa ,1llu~twaz10ne col ((pezzo i, d'occa sione. . teÌefoniste Molte sar anno , come le atluah lavora tr ici del ,pacco natalfaio, _gaie sempr~ cd in ogni luogo dl quella gaiezza un ~ – incosoiente un po' petulan te della loro e , altrn a.nclranno gravi , pella stra d ~ co~: ovunqu e a com1p1ere un dovere ,n grato nooessarÌ o. E forse, .con:10in una sei: e :orl lontana , t<rover anno il signo re per oo_ )oliziotl o di buoni cost um i che lance1à loro ~ul viso la frase volgar e, l'dng,iuI'Ja at;o oe. 1n ine della gue1;ra'i' . mio-Uorie le operaie ri• Otten ute quesi.,e iev.1 o . ver ade~ pito al ent rarono ~-l lavoro sicure c!-t l~ pensava il cle• prc:.pr io d9" ere; m.a. n ;,n cosi 11 Stab ili.roen– ricale e reaziionar10 pu;_r tor~ d e. dai cont r atto to, ~e.rchè,. dC·!~fa,~~ 1 t e~1 i sff;~;ratrici col pre– stab lbt ?•af~ ~uzi cn e di \ru.-oro, fa~endo_~otar~ t:~~g, ~ he !e licenzia te pote,•:a.n.o molti a1e do d\tu~ ~ n~eo,gi-~!!·re o no, eyoh·e iri m~do. fat 3:• le; ed i arand i ma li reclamano ar and i rim edi. - ); oi donne, che sin qui \'iyemmo. in una ~'1-ecie d'in coscienza -deHa ,·ita pubbll .c~ p_re– o'ccupate solo <Li ciò ch e tocca da,v 1cmo. la nostr a piccola -cerchia_di •yioon~e personali. e dom est.iche, ora che s:a mo colpite ~a~ do~or~, cessiam o dai lan1enti e dal le recrumnaz1 om, che, non segui ti da _ op~ ra r.a~ti,·a .d_i ,pace, non sare bbero che dei nm p1an l1 1pocr1tt e _delle l?-• g1ime da coccod r 'llo: ma gu ard,iamo rn faccia all' av,;enir e col fermo proposit o di ,·olere eh ~ più mai si rinn ,;vino gli orrori che attr av-er- Ma doman i, un dom ani .al qual e tende con sompr e ma ggim e slrug _g,men to 11nostro cuor e dn donn e e d,i sociah ste, la gucna_ fi– nirà e con la fine della tragedi a collettiva 0 anuno sentirà la trag edia della propria f~migl,ia ed il dolor,e e la miseria , centraliz– zati 01ella guer ra , stringer anno nel cerchio sempr e l)iù largo tutt o il popolo che ogg,1 lavora; e soffre, s0nza al tro sguardo_ ~he non sia rivolto a chi più ,piang e a chi p1u soffre, a chi n ella gu erra offre tutto quanto possie- de: la vi La! . Il popolo lavorator e _dowà n,prendere al– lora la via lenta e faticosa _per le sue crin- Ma allora , o colleghe, .ness u,n ~otoora,fo de.i nostri grandii gicwnal, v, _a.sr,~t.erà ali~ svolto della ,,;a, nessuno degl_,od. ern1 adu lator-i 1Jrenderà le vostre difes e, n essuno della buona sla,mpa insorge,rà a n caco.ar e in gola ·all'•insullator e la parola tu r,pe : nes– suno si ri corderà ,dell e vostre benemerenzo ness ltnO vi aiut e,rà nella vostra ·guerr~ 1n nome dell'aiuto che avete dal.o alla oro 1 d . na nuova amm1ss1one• m?-!1 a pe1 ~t è , I to in nome della sacra l utto que- o. ' 0 u ' rande ma.go -ioranz.a con,eordia na zion ale; la. g < ·t ·1 f;a te,llo o di queste .dho!1nmealt1oanendo l:~i~~a~~~'.'.e~no dei loro il padro ne rn • , piccini.. f e dolo rosi fatt i, o comp agne,d i .la- on ques i . bb una viltà· 1 unica yoro ogni i~dug10 s~ee:i ,:tenza è l'or'ganizza – sa.lvezza .pei la ;.o~tr.a &i si)era vorrà rimanere ~i 0 ~fiei~~ t~ 1 ~~ e;t;;~e; a questo ,unico ente di ~f esa : ricorda.Led che le vostre compsaeg~eandne~ . di T ·ino di Nayara ecc.i guerra. t . sola- B~fUes~ delleo~ra1;di 1~i.gliiori,e è st~to pe rchè quist e economich e e mora ,h. . . 1 Come in un tempo non lontano ' ,ios;e- In que.i giorn_i trover e : - ancooa d: i ven– menle sui vostm pas.s1 il o,ornale . . duti, il fogJ.iaccio maledetto, l'Avanti! ,I giornale del Pall'tilo Somal1s\a, I ~ 0 ;~~aldam enfe e fort emente org~~~~:,~à de - li nostro incitamen~o. spe ro n?n . •ra richiie– luso; i socia.lisi.i spe1,1.,rnt ad ogn'; ,o~ , che com– st a. saranno al vostro fianco, s~cun leurafon ici milan esi dovranno chiefe1·~ ro1: 1a 0 voce de.ll' orgai11izz.az. !one un po, P 1 .~ ~~ pane un po' più di r iposo un '[)O pm o1 ris pe'tto. E perchè la voce arrivi dove è ne- " J;a tele/ onista 1002 "· pirete il !\·ostro dov ere. . La Se-:.ione Socialista della sve -:.ia. Da Molinella. sì~~~na di no-i dia il suo contributo aill'o:pe– ra :ctrncatric e del domani, rin serr an~o ~e fila d,elle nostre organizzaz il ni, 'e qualt già: .fìn d'or a, prima an c01~a ~he la lo.tta fratr1c1d~ ,e.essi, che i trat}ah d 1 pace dis t1~ ~ a.no g~i odi. e che la federazi one uJ1isca t~1tt11 popoLi, atte.sta.no che noi donne di tutto 11 i:nond o: al disQpra dj ogni fi-ontiera e di og:,:i1?arriera. di razza e di naz ionalità. ci 3t rm~1an10 la man o, proclamand cc:i tutte sorelle, m nom~ del!a ,·Jta che crea . contr o la mort e che d1• CORRISPONDENZE Le donne internazionai:ste di :\I?linde~}\/~~~ nite in assemblea generaJe la sei a cem?1,e •!915 :d le proprie irriduci bili ideali~à R1affe1.man. o inviano ai compagni coscnt – internaz.1 onaJ1s~ , I 1896 il loro saluto augu ral e ti della clas!e edo YOt.i per chè iritornino p-re- strugg e ! ROSA CENONI. Le 1e1e1oni~le al" auo nel ~olnalo .. &;amo entrate anche noi dove si confe– ziona il ra cco pei solda ti combat tent i, nei loca.li dell'Aseociazion e Liberal e d1 :Vlrilano, un po' bassi, un po' stretti, sen~a luc e se non qu e!la delle lampadin e elelt,riche, dove ab biamo trovalo un·aria poco re9JY1ra b-1le e non soltanto meta for icaanente. ~la non vi badano le volon terose telefo– nis te che vi lavorano per qua."li tutta liz giornata , che vi si scambiano."' tutte le ore dalle otlo alle venLltre ,mnl errotta- menle. . . Quasi tulle hanno già date, all'ammm1- strazion e dalla quale di pendono, sette or e d'un la't'·oro ingrato logorante; molte s~no , _ ,-.1,..:---, ,-.... _-.. --... ?t~ •ar-"'c11 li"o ®?-fa \.,,ènt s-~spend eva il servizio telefonico interu r ba– no. si sono improv,isate e riv elal e delle abili lav ora trici nella conlezicne d'indumen– ti i più STar iati. ~!a sa no qui ugualment e volonLerose e disintere.ssate, senza pensar e al Tiposo, alla larrngha con qu ella sublim e bontà e non– cur anza insieme, che è v ropr ;a degli um.Ui. Dalle agili mani escono a migliaia i pa c– chetti contenenti quelle poche cose che la· ranno pe nsa re con nostalg ica amar ezza al– la ca.sa lontana. al focolar e acceso, che ri– ck:sterann o echi d i poesia incCTiscia e spon– Lanea, che faranno p;an gere o maled ire. no r repa ra ti cuc,iti, insaccati con non comune lestezz:,.e non le sofferm a nell'ope– ra di oonfà il pens;e ro mon:l;mfe della lor o vita di sacr:fici e cli lavoro mal ricompe n– ,-alo: non ])E,nSant)che la gur·rra ha gravalc0 un po' troppo la mano su dà loro pri ma to– zliP,,cd ) ran nuale periodo di riwo0. poi col– ras.oalligLare il già magro sLipend:o a furia M IL AN O. Il 19 u. s. il Grupp.o ~e1:nminile ~J~c~~~~ udit a la rel avione- fir~anz1a.rin:del 1 qu~o~ressh·o H>l0-1915, pur .e,c,mpia,f! 11 1 ~~-i 1 1 ~esc~ rs~ coope• ~";1\~~~o c1~f c~~~l[;;i eaf lavoro di protpagan - d\1fr~ o~P~:e. Repossi, intervenuto. alla r,t; nione qual e rappr esentant e del CoIDJtato . del Scz.ione, p~·op?se. di ra:ret otre1;1ipr~:~tttl ::~ ~ desse obbh ga ton@ pei u 1 o' . ~· • bona.mento cl-ella Difesa del~e L av01 ai' ici. non Qualch e comp agno osser...-o~he ,se nora ento . , )otuto i ender e obblig atone l abbo_nam ~tA~anli! difficilmente si otterrà da1 C?mp~i o-ni che adot tino que sto mezzo econom1co Propagand a in fam iglia. S . affermò che Il raPJ? 1~ 1 ta,nte .dell~ ae~~?n:1 sacr ificio di sarà fac i.le mdunie . 1 .co P ~ · bò d. presen - un sold o alla qui.nd1cma e si nser ~ tare la pr◊ioosta al Co1nitato dell a Sezione . . Si prooedet.te alla ,·otazi_one per la nomine~ d li Ccmmi ss;one Esecutl\·a del Gruppo P 1 , 0 a 1916 e- ~-elio scrut.inio ris,ulta ro.~o e}et~ l.at~ ~~iato 1· Adele Corg iul?; 2. Ferra.i~1 Grnh_a Ferretli; 3. :\loro Giuseppina. Lan.do1;11, 4 .Vm è Anc:Ua :- .rambret.ti ; 5. Zanetta Ab1ga1lle. l in guerra, del Lrv {~,.. 1 ..... -J:-#li!t-"'9 ~~: rfo Fumagalli. Dalle colonne di questo giornaletto, mand o un salu to riverente alla sua famiglia addolorala, ecl esprimo il since ro rimpi anto per la perdita di questo compagno semp lice, attivo e buono. ì\Ii duole che, tra i compagni di fede, non mi ~arà più dato d'incon trare lo sgua rdo sereno di bontà del Fu magalli 1 ma io sento che il suo spi– rito rimane tra noi, ci aiuterà a combatte re le nostre più decish·e rivendicazioni; gioirà con noi della sant'l. vittoria dei nostr i ideali. Xoi sentiremo ancora l'eco delle gngliarde voci dei nostri compagni caduti, quand o con posse nte fede ricanteremo in coro: « Bandiera rossa s'innalze rà,! )I, E.u1L1A CANOELAR I, Da S a vo na. Dalla Spezia. Alle op erai e dell'luti[ì, cio. - La citt adinanza spezzina e speoirulmente coloro che s'interessa- 110del moYimento operaio, 1imas ero imptessio – nati nel ,constatare lo slancio e la com,pattez1-a dimos trat a dalle operai-e dell 'Iutiifioio che in un momento di in1jp'll.lsività abbandonarono in massa lo stabili mento . La causa di questa agit azion e fu dovut a aJ– le tristi condizioni in cui si tr O'vano que ste po– vere lavor atrici, Je qu ali, costrette dal bisogno e dalla fame, sono obbliga.te , data la .~istanza d al paese allo sta bilimento, a mett er~1 1n c~– mino pri ma <.lell'a lba, sca lze, malv esti te ed tm- :t~r~i ·f~-~~~o ~~~ a riprendere ins ie;nf l'.ope-ra com une per la redenzione del pro e ana o. Da Correggio, l vorrei proporre ai Circoli Giovanili ec~ alJ.~ Sezioni Femminili d i diffonde\tocon. ?~P':l mezzo (abbonamenti, riYendita, so scr1z1on1'. ) . nostri giornali. e nello .st~sso ~empo d1 ~~~r! ifn m ig1iori rappo.rti fra (\ 1 e!f 1 1,•aft~om1 do che un movimento n esca u 1e . . . (,· ,. to )er incomlncia re questo 1~,?1.0, i .. u ~i Giovanili e le Sezioni F€ul1mm~ll, do, 1.e~– :ro col 1916 fare l'abb?namento. an due gir~; r Avanguardia e D ifesa, cos1cchè men ~:~no un aiulo finanzia rio alla nostra staJn - < i raddopp,ia la pro.pagan da. Colla ~9e- f~! che l.a mia propos ta yenga accettata AUGUSTO P ERG.-\FFI. Da Piombino I giO'rani oocialiisti di Pi ombino pr<?fonda– n1e,nte ad<loloratt per la immatura perd1~a del– la infa.boahii~e ed a.ip- ata compagna ~lama ~e : rotti Bornag hi, invnano .le .PIÙ ~,j_1 1 te ~?{ 0 glianze ~ila di Lei F.a:~_igl~a•~i ef -= .a. i esa, "-611~w.: .1ca r,ov • L ~ .. .., suo pr e1-ioso lavoro. PICCOLA POST A. SAVONA. - Le comp agne che desiderano rice– vere il giornale ci rnandi no l'im port o del– l'abbonam ,ento ant.ioipatrunente, perchè il te– nere iPartite scoperte cagiona maggior lavo– ro all'Amministraz ione e produce facilmente delle irregola r ità. VAIANO. Sezione Socialista. - Vi ringraziamo affettuosamente 1)€1' le del,iberazioni della vostra Sez.ione ri guardanti la diffusione del – la Difesa. ) 'lJL.\N O· Una compagna . - Sì; Lind a Mal nati 1isponderà a It alo Toscaini, ma nel pross·mo numero. E di qu esto pr oblema continueremo ad occuparci, come ,·oi desiderate. T ORii\"O. P. Cara vati. - Mandat e pure dirett a· mente le co1Tispondenze al nostro indirizzo. RAVENNA. Grupp o F emminile. - Come mai non ci inviat e alcun a coi rispondenza? :.\IONTAGNANA. C'oroncini. - Quel pseudonim o (L. :11.) è della persona da ,·oi indic ata. Quanto all'indirizzo del g-iornale 1 esso v'uole, come deYe, es~.ere sulle direttive del P artit0 e de11a lott a.. cl i cla sse. V O CI DALLE O F FIC I NE E DAI -CAMPI Cara Lucia, .Yell'occ cuione delle f este N atali:.it\ ho assi – sti l() ad wrn festicciu()la da ta dai bamhird del– l' Asilo / requ<Jntato dall e mie piccine. E a dirli la n>ri tà ne sf.Jno r im asta un poco co1mnoss a ,: mo lt o in dignal a. Trlf ()li im:ita l i li [rllf.Ji fl,. 'f llTare chi! non rrwncara il prf'lP , eh" rf'(Jalò /11f)r i pro(Jram.m,a n.i 1Jwn 1, ·111e l.l(Jli inriloli, un sermc,nPll o e la srAito im.maqinf.!. E jro i yiuo. r:hi I? i r:anli, e.s~rJ11ifi 1111.Jllt.1 bnu~. c·nrl tim • mancal.Jile nota polrir.1lfico rl.lpprP.,entota qui da un giuoco oi /JPrsayliPri, ir, rui :fi.ntro rlU.5· se JH~r foccasif)nf' u11Qfrase i1111e(Jgianle allo y uer ra. Ora doman dfJ fo, nr.m .~i puiJ proprio far nuf– la, nemmenrJ le f 1~1ilP .~ew:.o il prete i I! quP.~IP buone edur:otrici. che c1.1n trrnltJ om()rr si dP– dicl.luo alfrl prima edur:a:.itmP d1,ll'info11:.io Hon com1,r1_ndono ch e J lPmpo rii N1rnl1·ar mr>– todo? che i giurJc hi ai bersO(Jlil'fi, allo (JUPrro, t:'Ji relotiri schirJppi 1~ spade Po:. r!r,1·rel//1Prr, 1·cnir /Jr1wliti pf.!r . empre, e sopratuttrJ 11r>/le scuole? (Jualr:uno mi Jw ar,r,urnta di esaq1~rr1. zione s~11ti111enla.!e. Che fil! fJPtl.\i tu in propr). ,to? Cf)n affetto ti salufo . ESTER Rr_sTEP.OSr. Cara Ester ina, Brava compn.gr :a! Tu dim<J"'-tridi c-ss~re una · era socialist:t. e la tua. lettera rJotrebLe for- 1iire un ottimo é!rgrmient0 a rhi ,·olPsfe scri– '"ere un w>lumi; in lem.:i di e<lucr•zio'i•• infan– tile. Io ti 1•L-.p.onderòJ,r,,v- rnen 1 e, come poSS'J, rua tan to più volentieri in qunnto che da so- cialista, da mad re e da antimili ta rista com– prendo, apprO\'O e cond, ivi.do la tu a in-diglla– zione. Oorne mai, se tutti hias'mano la Ger· mania appu nto perc hè cerca di inocu lare fin rlall'infanzia un :-;entimento pat r'.ottico spinVl fino all'efage raz.ione, c<lucando i bimbi a quel milita ri~mo, causa d i ta nti or rori , si cerca e -i vuole imitare il suo <l-eplrJre\"olcesem pio ? Le guerre ncn ~arcbhero ,p,iù pr-ssibili, e Ja delinquenza minore , fC. si cominciasse a ri– petta.re l'anima sempl:ce del ha rnb:no1 isp i, randogli un sano orrore per tutte le armi mi – cidirdi , insegnandogli non :id esaltars i per la t!"llerra rna. ad abor 1·irla, ad odiar la , perch è .e">o:a non è ~r.,lt.anto un delitto, ma un a se.rie <lidelitti tanto pili ()rribili jJI quanto che col– r>i~nfJ degli :nnocenti. A dii ti accusa di esa – ger: .1.z.io- nesentimenta.Le domanda. se es.:-,i <la– relJt.>ero per lrastu1llo ai loro figli una min11- cola ghigliottir:a• No, non i• vero ? E pPrchl! dunq11e quB'll '01 r()re d1e tutti sr·ntia mo pe.r uno stru mento c-he il. fi ne non uccide chr un solo individuo (e un indiv:duo d,e forse è stal o un g-r; .1.nd ~col"~volt!J, non dohbi.Dmo sentirl o a l– meno in, ugurJle mi-.ura per un furi le, per una mitragliatrice che falcir1 migliaia di vite um n– ne, che ~etla nplla disrwrazio11e, nel lntV> mi– gliaia cli famigJ;1>di cui gli ucdsi cos!itui van o l'unico sr..1st.eg1.o ? f~ppnrP. e~istono e si reggono questi non sPn– si moc,tr110<:.i CTeati dalla hQrghesia1 NJ an, h~ og~ri ffU~lrhe oratrirP, qunlr he scrittrice, per venr]icare il rnarlil,;o <•ffJiOO di una donna, vorrebJJe JJt'(Jlungare all'infinito il ma 1iir io di milioni di donne che , ivono da mc>-.:i 11nn. vit:1 peg-giore <.li tutte le mor'i. ~oi donnfl s<Jcinli· t.e p,er le prime, dobbiamo impo1ci !l dovere di abbatt,ere ques ti contr osensi danno si aUa. umanità iJ1tera, noi dobbiamo per le prim e educare i nost ri figli .::t,llanostr a fede. socia– lista ed antimili tarista, chiedendo an che che nelle scuole f i aboli,i;-cano certi me,tocli di edu– cazione i.n<legni di popoli '\'cr am onte civili, ed op ,ponc.nd oci con tutte le nostre forz.e a qu eil– l'in\·a.e;ione <lr:il olero, ln. cui dott rin a è fomite di prcgiud•izio e d'jgnoranza. fialuti cari. L a Vice-L uci a. Buona L ucia, l) P/Jf,o fo r ti 1uw co11/Ps.\ 0 ion e, P rLr,1nruular ti aiuto per ripar ar <' il ma l fatt o. Senti: a causa dei rt'(Jflli per Na tale al le mie hrtm l>in,•. sono cad utrt in una (/ra ve incoe r enza . S(' ali altri anni lasf'im•o che 1nia suocera inaannris se a suo mo do le miP piccole, dirpn do loro eh(' i r e• aa li l'Pnirono da part e df'l ham bino, e<L io fa– CPVO tarPr" la mio coscif'n ;r,, col dirP: sono piccole, non crtJ>iscono null a; l'anno venl'la n. f att e più (JranrlirellP, spieaherò loro ch i è qu e– sto IJr,,nlJinr,. Eb fJenr> Lo rrP der Psl i? qu est'anno ho fatto all'oppos to di dò chr> m'e ro ripro m es– sa, sono slal a io r hP ho w•rse1w r alo nr>ll' iny an– no, P lo r,ontim tPr Pi ancora J)Pr l'Epifa nia se una buon o rompaon a 1M11 m'arf'sse dell o iro. nic a1111i11t •: (1 romr> sei rorren f('J ►1 Orrl io non .M tr oratl' lo forma a.dr1lt n per spPiaor e a loro in modo r hioro, la mir, bU(/io, " pr f'(JhPr ei lrJ.. buono Lucio, ad aiu trtrmi. Promr tl o di 111Ptf P• r e tu tt a la fmon rt 1•olo11lrì pPr <Lissi par P l 'er ro– rP, f'/11• l11 mia inr,rwr,,11:;n llfl lasr:ia to rrP.H'PrP in lol'o. r Jt1NLn1cloti scusa df'l distur ho l i r in – (Jrtt:ir.J P r, saluto. Una comragnn . Cani compagna, La sincerità d ella tua confess:one mi rei;de ind ulgente ,·erso di te, sebbene non possa eh ? bias i.mare il tu o err ore. ::-.ra quand o, come te, lo si riconosce si è giià su lla buon a ,·ia , ed io sono siicur a che tu vi r~p:areral, se pure non l'hai già fatto. I bambini devono imparar e, fin dall a più te.nera elà, a guardar e la "erità i11 facc:a, a non pasce r-.i d 'ill usioni che sa rebb er o poi cau – sa di disinga nni ama ri, e se tu ave~&i c.om– preso questa necessi tà, que .::>to imp erioso do– vere matern o, non ti trov eresti ora nell 'imb a· razzo di doYer gi:us'i ficare .la tua bugi a. Se io foss i Ln te confesse rei francame nte a lle mi e h~mbine di a_verl ~ ingann ate fino ad ogg-i, ser– nrà anc he di lezione a .lor o, ed esse non €Si– teranno a d ire la verità in ogni occasion e. .Non teme.re le o~sen ·az.ioni che esse, induh– biaf!lente , ti moYera nno ; asc olt ale anzi, noi abbi ~? (JlH ~-1.cl~ e ,olt n. mo:to da im.parar e dai ha ml11n11e~ hl mondo '-arebbe bello .e la vit a. buo na ~e ~1 c.ons e1Yas,:e la log ica dei p!ccoli e la loro inge nu a 50mp'licilt.à. Salu ti fr n.t-er11i. La Vice-Lucia, L a gr an d e c a usa dc ll ' U ma – n it à inv oca d eg li a p o s t oli : Donne, è nec e ss aria l'o per a nostra! RIGAM ONT! GITJSEPPB , ,;orente - Tip. Ed itri ce della Soc-ietà u A\'antl l 11

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