Critica Sociale - anno XLII - n. 12 - 16 giugno 1950

156 I CRITICA SOCIALE Oportet .ut scandala • • • • - Voi continuerete, chissà per quanto tenipo, a parlare dello scandalo Viola - ci diceva 11110 di coloro che amano chiamarsi realisti - e 11pn vi occuperete degli sviluppi che potrà avere la recen– te Conferenza di Londra e che già Acheson viene attuando. Certo al problema della disocc11pazi,one darà zm rimedio immediato più facilmente una politica di investimentj che non l'epurazione morale che possa esser raggiunta attraverso lo scandalo suscitato dal– le denunzie di un deputato'. Certamente, una cospi-' cua dote della sposa assicura al futuro connubio 11n'agiatezza maggiore che non l'immacolato p!!dore che essa abbia sempre sapufo custodire. Ma neppu– re il cinico utilitarismo di una qualsiasi _4.gneseSpa– r_agn_ina çserebbe suggerire al proprio figlio di apri– re lietamente gli occhi sull'ampia distesa di terre che c_o_stitùisconoil patrimonio della sua fidanzata e di ol,tiuderli cautamente sopra i trascorsi 1,wil ono– revoli 'che essa possa avere largamènte .avuti. So bene che qualche fiancheggiatore ha in11ocato dai suoi amici che non si compiesse nessun atfo che. non si tenesse alcun atteggiamento, il quale p~tesse nuocere al prestigio del partito di maggioranzn, per– chè ciò comprometteva la sicurezza e la vitalità del– la democrazia contro Clii - si disse - era ef{etti– vamente diretta la -campagna morale. ,Come se la de– mocrazia attingesse maggiore sicurezza di vita e di forza dalla permanenza indisturbata a( governo di certi uomini, e non dalla certezza del modo onest'o con cui essi amministrano zl pubblico interesse. Per questa ragion e noi r,it e1JJiamoo,pportuno di parlare del caso Viola anche.se possiamo augmrarci che esso rimanga brev emente s ull'orizzonte della vita polis tica e si esaurisca presto in modo atto a rianimare la fiducia di coloro per cui la democrazia non può esser scissa da un cos,tume di purità morale. Nella denuncia fatta alla Camera dall'onorevole Viola abbiamo visto un lungo rimescolamento di fan– go. Non sappiamo quali germi di infezione siano in quel fango; non sappiamo se tutte le accuse che egli ha mosse possono essere provate; crediamo che le q_ccuseda lui fatte non colpiscano alcuni degli aspet– ti più dolorosl e pericolosi dii quell'abito morale che abbiamo ereditato dal fascismo e di cui abbiam l'a– ria di non saperci, lilierare. Anche uno di ·col@ro che tra i partiti fianéheggiatori è apparso fin qui tra i. più conformisti ha sentito il bisogno, pochi giorni addietro, di avvertir-è la Democrazia Cristiana che non è lecito esayerare nell'ç.ccaparramento di latli i posti da cui si d'Jminano tutti gli aspetti de,lla z,ita economica e finanziaria e di tutte le altre :forme di vita del' Paese, senza suscitare un legittimo sE-nso di sospetto e di ribellione: Si è promesso tempo ml.die– tro che si sarebbe pubblicato un esatto elenco ,di tutti, i posti che i parlamentari occupano ne!le ammini– strazioni statali, parastatali e private, mfl. l;elenco non è stato pubblicai@ sin qui e propendiamo a _cre– dere che non sarà pubblicato, se non . avvenga il miracolo di una reazione morale a cui parteçip! una parte anche della maggioranza parlamentare, la qua– le imponga al governo un'indagine e una pubblica- zione di questo genere. · . E sarebbe cosa veramente· dover@sa e provvida, perchè non è possibile continuare in questo costu– me che costituì una delle maggiori ignominie del regime fascista é fu causa della 6ergogna in cui esso travolse l'Italia e fin/'. per travolgere se stesso. Che la dittatura segnasse a se medesima questa sor– te, possiamo ritenere sia stato bene, ma non vo– gliamo che <_1.lt-rettanto avvenga alla Repubblica e alla democraz~a da cui intendiamo che ess.a sia go- Biblioteca Gino Bianco vernata .. Riteniamo pertanto che sia stato imperdo– nabile errore e motivo di severa condanna che il Governo ~i sia opposto all'tnchiesta parlamentare che, fatta con un'ampiezza e libertà che non cerchi di pro,porsi il salvataggio di nessuno, p,uò veramente contribuire a rinsaldare nella coscienza pubblica l'amore per le istiluzi.oni che oi siamo date co-l ple– biscito del due giugno e con la Costituzione. Non era in gioco soltanto Viola o Spataro o il dissidio fra L'Aquila e Pescara per la scellà, della capitale re– gionale.· Era in gioco un problema che interessava tutto il Paese e che, hon risolto, può tenerlo indefi– nitamente in uno stato di grave turbamento. All'inchiesta proposta dai liberali e appoggiata dal P.S.U. e dai gruppi di estrema sinistra, vista con fa– vore anche da ·qualche parte del Partito Repubbli– cano e del P.S.L.l., si è sostituita una « indagine», fatta in base all'articolo 74 del Regolamento della Camera, per il quale ognuno che sia fatto ,nel Parla– mentò oggetto di accusa da parte di colleghi può chiedère che sia nominata una commissione per in– dagare sulla verità dei fatti che gli sono imputati. Ma la domanda non fu fatta da coloro con,tro cui Viola aveva formulato le sue accuse, ma fu avanza- . zata. da lui stesso, il quale considerò come accusa di leggerezza o di calunnia le negative opposte da co– loro che egli aveva denunciati. Anche questo è se– gno di uno stato~ di insensibilità morale che rivela una situazione veramente torbida .. Che .il Governo e i suoi f$Ostenitori non si siano accorti che bisognava rapidamente disperdere questa atmosfera di sospet– to, ~e non si fl!Olevagravemente indebolire il presti~ gio di cui è necessario che le istituzioni godano per– chè si senta sicuro anche il Govérno ohe le regge, è veramente tal cosa che si stenta a credere e clze dà motivo di grave sconforto. Non abbiamo bisogno di dire· quale tremenda ri– percussione un fatto di questo genere susciti nella vita del P,aese. Se il popolo perde la fiduçia nelle istituzioni che lo reggono, se si convince che anche quella mascheratura di eplJ.razione che è stata fatta è servita ·s,oloper rendere liberi alcuni posti a nuove ingordige che chiedevano di essere saziate, esso piomberà in uno stato di sfiducia e di anarchia mo– rale, dalla quale potranno trar pr,ofilto soltanto co– loro che hanp.o 'interesse ad insidiare la democra– zia, almeno n'elle forme in cui lo spirito della Co– stituzione aveva inteso di incarnarsi. E il governo viene così a dare nuovo incentivo alla propoganda · dissolutrice del comunismo da una parte, del neo-fa– scismo dall'ç.ltra. Quando i custodi della democra– zia tradiscono in tal modo il loro mandato, quis cu– stodiet custodes, o per (Juale via sl potrà allontanarli dal posto in cui tradiscono cosi brutalmente le le– gittime aspettative del Paese? U. G. M. Abboo.a.rsi alla. « Critica Sociale » e procu– rarle nuovi abbonamen ti è dovere di tutti i socialisti che voglia.no contribuire alla affer– ~one del soci.alismo nel nostro ,paese. Ma c'e anche un mezzo facile per aumentare la, diffusione della rivista e quindi delle nostre idee. SegniaJateci il nome di vostri conoscenti che po~ebbero diventare nostri abbonati, o che comU1D.quei si nteressano dei problemi che la rivista discute. Provvederemo poi noi ad inviar loro una copia di saggio senza. nessun impegno.

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