Critica Sociale - anno XLI - n. 24 - 16 dicembre 1949

CRITICA SOCIALE 481 Questa nuova campagna di epurazione dei parti– ti comunisti di tutto il mondo, che non mancherà di provocare scissioni nei paesi occidentali (una no– tizia da Oslo informa che il partito comunista nor– vegese si è scisso e un gruppo presieduto dall'ex se·– gretario generale del partito Peter Fu·rubotn si è riunito per formar-e un nuovo comitato esecutivo nazionale), ci pres,enta una caratteristica .particolare n~i confronti delle precedenti e numerose epurazio– ni che si sono succedute all'interno dei pa·rtiti co– munisti nel corso degli ultimi deoe,nni. Finora si era sempre trattato, come motivo base delle epura– zioni, di ragioni ideologiche, cioè di deviazioni dal– l'ideologia ortodossa, che venivano condannate in base all'-interpretazione della dottl'lina marxista-le– ninista-stalinista. Ora non più, ora la maschera è gettata: ora non più di una dottrina di filosofia po– litka si tratta, ma di fede ·religiosa politica, la fede nell'infallibilità di Stalin, del dio Stalin, che im– nlica l'assoggettamento completo alla Russia. Come succede per tutti i movimenti che sfociano nella dit– tatura quindi, il com'unismo, tendendo a diventare e religione », dopo un periodo che si potrebbe dire eroico, fatto d,i illusioni internazionalistiche, con la ,precisazione di un piano di azione è portato fatal– mente all'accentuazione di un nazionalismo, inte– so come interessi dei gruppi dil'ligenti, come r-iven– dicazione di priorità e di superio•rità e infine (co– me già fu p,er ,i} nazismo) di razzismo, sfociando nel mito della conquista imperialistica da compiersi da parte di un paèse. A questo punto, il principio del– la. lotta di classe voiene completamente superato e annullato, pur con tutti 1 mascheramenti del· c,aso, e viene sostituito con quello dei contrasti tra popo– li. II principio rivoluzionario ha quind,i generato, per di'rla con una espressione cara ai bolscevichi, un moto controrivoluzionario. Di qu,i il fenomeno della ribellione, che nei paesi, come la Francia, non à~serviti alla Russia e dove la lotta di classe ha rag– giunto un livello di magg,iore evoluzione e maggiore senso critico, appare essenzialmente in princi.pio co– me ribellione .nel nome della verità e dell'indipen– denza dei •popoH (basti ricordare l'atteggiamento di molti intelettluali, finora fifocomunisti, che hanno pubblicamente rivendicato il dir-itto alla conoscen– za della verità a proposito del processo Rajk), men– tre nei paesi balcanici si manifesta come·· tentativo d.i difesa di alcuni degli i,Ìlteressi dei paesi assog– gettati, particolarmente lesi dall'invadenza espan– sionistica sovoietica. •Ma l'attuale crisi di assestamento del comunismo nel senso controrivoluzionario che abbiamo cer– cato di delineare, implica conseguenze di caralt~re poliUco che .potrebbero anche essere di estrema gravità. Indica lo sforzo di sovietizzazione completa dei paesi dell'orbita russa, l'abbandono del tenta– tivo di impadronirsi del ,governo nei paesi di de– mocrazia occidentale ,e lo sforzo di creare in. questi dei partiti, anche ridotti numel'licamente, ma com– ·patti e fidati, perchè .possano servire da quinte co– lonne sicure in ogni evenienza. Dalla Francia una I1Juovavoce socialista. Ma ancO'ra in Francia si è avuto negli ultimi gior– ni un avvenimento di rilievo, pur se la stampa ita– liana non ne ha parlato, o ne ha parlato esclusiva– mente in funz,ione della politica momentanea, per quanto riguarda Ià formazione del govern.o francese. Alludiamo al congresso straordinario d,ella S.F.1.0., che si è riunito nei giorni scorsi per decidere sul– la -pe·rmanenza del Partito stesso n el governo Bi– dault o sulla sua eventuale usci.ta dà esso. La de– cisione a questo proposito è stata qu,ella d,i chie– derè garanzie precise che i punti programmatici mi- 1limi concordati siano integralmente accettati ed ap– . ;Jticati, e, in caso contrario, d.i uscire dalla coali- z10ne governativa. Ma il punto che a noi pare il più BibliotecaGinoBianco importante niella mozione votata a maggioranza (e si noti che la mozione della minoranza chiedeva l'uscita senz'altro dal governo) è la riaffe-rmazdone della fiducia nella possibilità e .nella necessità della edificazione di una società socialista, e, come corol– lario sul terreno pratico della politica, il ricono– sc,imento che la partecipazione socialista al gover– no, come si è attuata dopo la liberazione, è stata in un primo tempo « il prolungamento, sul piano go 0 vernativo, della fraternità generale uscita dalla re~ sistenza » e i.o seguito è stata « giustificata dalla di– fesa della ·repubblica minacciata dalle ,imprese del gollismo e dello stalinismo ». Ma con questo, nell'in– teresse delle classi lavoratrici, il partito socialista ha dovuto rinunciare ad applicare il suo program– ma, per il momento. Ora questo- programma è sem– pre valido, ed •i socialisti, ponendo precise, se pur minime e· accettabili, condizioni, intendono andar oltre il principio della g,ene•rica democrazia politi– ca, per porre sul terreno delle rivendicazioni dei fatti la realizzazione del progresso sociale nell'am– bito della democrazia (1). 'Avremo occasione di tor– nane su ciò. Ma riteniamo non sia inutile aver po– sto così a confronto due avvenimenti che s,i sono svolti nello stesso paese: una più decisa e •rigida involuzione del comunismo stalinista, e la riprova d1 vitalità del socialismo democratico. PIERO GALLARDO Vita organiz~ativa del P. S. austriaco Siamo lieti di pubb'iicare questo· articolo scritto appositamente per noi dal compagno austriaco Franz Rauscher, deputalo al Parlamento ed ex mi– nistro, il quale ci ha assicuralo la sua co.flabora– zione anche per l'avvenire. In questo breve ma denso scritto, il compagno Rauscher tratta .dell'organizzazione del suo parli– l-0, uno dei più f orli e allivi e meglio organizzali partili socialisti del mondo. Pur se nel do.f.oroso momento presente de'! sodu– lismo italiano non si può porlroppo .pensare che sia possibile realizzare qualche cosa che somigli anche lontanamente a quanto hanno fatto e fanno i com– pagni austriaci, do•bbiamo tuttavia auspicare che, in un futuro non troppo remoto, anche da noi il socialismo riesca a crearsi uno strumento efficiente per la realizzazio-ne della nostra idea. LA CRITICA SOCIALE Organizzazione locale. Il Partito Socialista si ramifica in nove organizza– zioni territoriali (Vienna, Bassa Austria, Alta Austria, Stiria, Carnia, Salzburgo, Tirolo, Voralberg, Burgen– l&nd); ognuno di questi territori federali ha una di– rezione regionale ed un. segretariato ·regionale. Ogni territorio è poi diviso in organizzazioni provinchh (da 5 a 25) con un Comitato Provinciale e il cispet– tivo segretariato. Nelle località singole esi~ton0 or-. ganisrul locali con comitato locale. Vienna, d{e eor- · rl<;JJonde a un'organizzazione federale, è 5udtlivisa es&ttaruente come segue: O'rganizzazioni man· 1 amcn– tali suddivise in sezioni (che corrispondono alle or– ganizzaz-ioni locali); per meglio sb'rigare il lavoro queste Sezioni sono suddivise in sottosezioni che ah-" bracciano un certo numero di caseggiati. Le grandi città sono egualmente suddivise (come l'organizza– zione mandamentale) in sezioni e sottosez-:oni. (1) In altra parte della rivista. riproduciaU10 il testo co,... pleto della mozione votata daJ.Ja maggioranza del Congress._

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