Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 3 - 31 gennaio 1946

' f 36 CRITICA SOCIALE Annotazioni sulla Consulta " La legge elettorale amministrativa , e la. legge sull'epurazione . I 'assemblea consultivia sedente in ROma è, come og~u; sa, il risultalo de!1'a scelta. ~i uo~n_in_i e d_idon– ne fra gli ap,partenenh a pia.rt_11Ipo,l~ti~1, adt ass~– ciazioni pro.fessÌ<onali, a corp~ 1~~ustr~al_1 e,~ a~rar1,, a raggruppamenti combatten.tisllc1, a 1_strtuh d1 cul– tura ed al P<arlamento prefascista. Tuth, con fondata presunzione, antifascisti. . Scelta di qualità, ma imponderala ed 1mpond 1 era- bile per 'q1:1elc~e rigua~~,a, la v~r_a forza_ delle vai:1~ cio,rrenti di pensiero politico e d1 mteress1 ec-onom1c1 esistenti nel paese, che non può, pe·rciò, ritenersi _ge-.. nuill'amente rap-presentato e in:terpretato dal.la Cqn– sulta nella sua vera effettiva reaHà.. . Nondlimeno le sue discussioni,. più ancora cl:ie nel– !'Assemblea plemaria, .neile vari~ Commissioni, per– metl'ono di intravvedere, come da un pertugio, quali sentimenti, quali criteri, quali ~oprnvvivenze si _agi– tino nel paese· e si sforzino idi im.pirimere il loro, si– gillo sui ·provvedimenti legisl,ativi che vengono pro– posti da.I Governo. Tra questi, i più imp 1 orlanti ,e significativi s 1 0,no la legge elettorale amministr,afrva ~ cui seguirà quella politicà - e la legge sull'epu– razione, p,articolarmente degli alti gradi -d1ella bu- rocrazia s.tatale. · ' La legge, elettorale anw1inistrativa: il sistema pl'opor– . zionate nei Comuni maggiol'i. Per kt l'icostil'uzione delle amministrazioni comu– nali e p,l'o,vinciali sa bgse elettiva,' come si intitola lo schema di legge governativ-o, due principì s,ono in. contrasto: uno vorrebbe mantenere ,all'elettore la facoltà ,di fondare il suo giudizio e la sua scelta pre– ·cipuamente sulle pers'one; !',altro èerca d~ sp,ers-ona– lizzare l'espressione della volontà dell'elettore, av– viandolo sul binario delle idee e dei programmi, qua– li sono formulati e presentati dai partiti o da gruppi . .è:i. d-i cittadini. No,i ·ricordiamo il pr0getto del 1920 di Giacomo . Matteo.tti, col qu,a:le si adottava il sistema dell<a pro– porzionale, corretto, per rendere più facile la .for– maiione e -la vita dell'amministrazione, con un pre: mi•o a.lla maggior<anza: si assegnavamo due terzi dei seggi ,a:lla lista che aveva ra-ccoLto il maggior :nu- . mero di voti, e un terzo, complessivamente; alle mi' noranze, in proporzione dei voti che ciascuna di · esse aveva rip,o,rtati. . . Ma il goverri 1 0 .che·, come si sa, è un governo d"i coalizione, quindi idi transazi,one; ha pi;oposto che si adottino i <dinesistemi: il prop,o,rzionale/nei- Co– . munì di oltre 30.00.0 abit,mnti ~. e la ciommissione vi ha aggiunto .i capoluoghi di provinda - e il Ùmg-. gioritario nei Comuni sotbo i 30.000 abitanti. · Col primo sistema, ogni gruppo d,i elettio-ri (da 200 a 500, second-o la popolazione ,def Oòmune) _può pre– sentare una lista col re1a:tivo ccmtrassegno, nume: r•ando i candlida,ti progressivamente, ,ad arbii.lxio: L'elettore avrà a sua disposizi,oine, entrando nella cabina, una listai fornita dallo Stato - anche per ragioni ,d_ieconomia di carta -, port,ante le liste co_i relativi cont!'lassegnl., e potrà es.p,rimere- il suo voto segnando il contrassegno della lista per cui in.tend1e votare e, se lo crede, oariceUando, -sempre nell,a stes– sa lista, alcuni nomi, o trnccjando un segno di cr<oce accanto' al nome o ai nomi dei c-andidtati preferiti però in un numero non superioT-e a 5 per i Comm'li eon 80 consiglieri. , · Si è vio,luto con ciò spezzare 1strigidità del criteriÒ di presentazione· d-ella lista, e reagire aHa dittatura– .delle •diit•ezioni dei partiti o di c 1 omitati cui esse ab-· biano affidato l'incarico di redigere la lista dei can– ,d,idati. e che, ponendo in tes.ba a questa ·alcuni nomi 'senz'altro ne assicuroaiò l'eleziòne. · . : ' · Sarà· interessante nelle p•rossime elezi,oni aminini- . 'strative, e più ancora in quelle -p,o,litièh-e, ve•d<ereco- Bib~-ÌOÌeCa -G tnOBianco ~e giocheranno le candidature d"elle personalità più note e spiccate. IPerchè, oggi, le personalità p_iù pre– gi<ate non son p,iù ~uelle di venticinque anni or sono- 1 sia perchè sono morte, o in quiescenzia,, ·o, ad ogm modo, ignorate dalla nuova generazi•one, specie fem- - minile, Eppoi, ancora, il criteri1:> d_j scelta può essere che abbia per oggetto - come si'e già visto in al– cune elezioni sindJa.cali - non chi la suia rinomanz,a ha lratt 1 0 dalla facondia, dall'abilità nello: scrivere, dai meriti professionali., ,sibhene, pCT- esempio, dal lavoro che ·11,a,com.piiuto, in mezzo alla mass·a, nel periodo clandestino. Oosicchè si potrannò"vedere balz,are in primo piano figure, superficialmente poco. · note, ma sostanzialmente :pregev,oli, dlesignate dal– l'intuito o dal lmon senso ptopolare. Sempre però che siano comprese nella lista· prescelta, chè se invece fossero inclus·e in a]trà lista cli,,;,non· sia quella con– trassegn·ata, non lm alcun valore il s•egi10idi 1freferen– za che -venisse da,lto al lor·o nome. Lo scrutinio si fa dividendo la· cifra dei v:oti rac– colti da ,ogni !isl,a~ successivamente per uno, due, tre, quaUro, ecc., simi a concorrenza del numero d.i consiglieri da eleggere, assegnandone--ad ogni lista' quanti sono i quozienti compresi nella sua cifra elet– torale; e, fra i consiglieri assegnati, riescono eletti coloro che hanno il maggior voto di lis,la, aumentato dai voti di p-referenza e diminuito dei V'O.tinegativi risù.Jlanti •dlalle cancellazioni. 1 Il sistema maggforitario nei Comun·i minori. Nei _Comuni sotto i 30.000 abitanti si vota, su lis,t<e,' se si vuole, oo,ntrassegnate (sono esçluse le cand~da– ture isolàte) e l'elettore ha diritto di V'O'tareper t,anti candidati quanti sono i consiglieri da èleggere, quan– do il loro numero è inferiore a~ cin·que; n.eg !i altri casi, può- votare s10Jamente :per un· numero d,i 0andi– dati eguale ai qu,a;ttr<o'quinti· dei consiglieri da eleg– gere, aumentato di una unità, qualora ·detto numero contenga una frazione; e .il voto lo esprime median– te una scheda di lista, scrivendo suila stessà lista il cogrnome e nome, o anche "il siolo cognome, dei cap- di-dati di aUre liste. · · S'intend,ono eletti i" candMati che hanno riportato il maggior numero di voti e, se l'elezione per·uno èi essi è nulla, gli si s 1 ostituisce quegli che ha riportato, dtopo gli eletti, il mia,ggior numero di voti. La questione del voto obbligatorio,· L~- prova a. cui è sottoposto il corpo elettorale- è comp,lessa e multiforme e sarà oltremodb significa– tiva ed istruttiva nei suoi risultati. Tanto più se ver- . · rii a•d!Ottato il voto obbligatori.o, sul .quale la oiscus– sione .fu serraf,a,, contrastand·osi, anéhe ,qui; due cri– teri: da una parte si vuol dare al v-oto .dell'eletto,re il valore della sua consapevoLezza di un'idea, con– cretata sulla lista di un pariti,to ,o di uh grupp 1 0; dal– l'altra si vuol· poter con~ar-e ·sulla massa degli'in<wn– sapevioili, degli estranei d.i 1>rop 1 osito a,d ogni dibat– tito di idee e di p-fograimmi, 1 d'egli anadfabeti _in fatto 'di educazione politi~a,. nella fiducia che, sping\)ndoli a forza 'Glie urne, essi vote!'anno, p-er pigrizia men– tale,• per spirito di conservazione e..p,er ·timore d,el nuo,•o,, per i candidati e per i partiti più moder.ati. Ricor.di,a:mo il ,dibattito• che si svol~e proprio q 1 ui, • sulla Critica SociaJle, nel 1911, inbo,rno al p•rogetto - Luzza_tti, p-er ·opera di Salv·emini, Bai:idini e Ttirati. _, Sc-riveva -il Salvemini: " Per -00111tomio•, se ci rdsse il suffr~,gio llniv~rsale e La rappresentanza proporzfonalè, _ese· là obbligato-rietà .si potesse rendere •effettiva per tutti gh elettori· di ·mu-. le classi-, non vedrei di malo·cchio il voto· obbligatorio, Male certo non farebbe neanc!he nei primi· 1~mpi dell'atÌuazi,o,ne; poschè è vero ché moltissimi voter~bbero a caso; ma questi vo"ti ba· ' -lo-rdi oi distribuirebbero fra le varie liste in ·propornione dei wti..-. none ,balordi (è la leggè dei grand-i numeri) e. sa- remmo al sieut erati: Ma, ,oo-1passare del tempo, la funzione_ creerebbè l'o,;gano, un numero sempre ,più largo di cittadini 1 sa.rebbe portato· a chiedersi perchè e per 1hi ,deve vota.-e; _ dal momento eh~ gli tòcca vQtare-;·e il f,,oLo obbHgatorio po-

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