Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 3 - 31 gennaio 1946
CRITICA SOCIALE 35 'ì milare contro· di no•i una serqua di minacce e di male Parliamoci ·chiaro · pa-rolé, dalle quali ci lfentiamo più onora{i che turbati." Il segrelU!I'iogenerale del nostro Parl'ito, nella re/a" 2ione· presentata· all'ultima adunanza del Comitato · Centrale, ha fatto acc'e.n,noa noi i;i due p1zn,ti, in uno definendoci come· colo,ro che si son collocai(" nella scia del vecchio_ e on~s-to-, riw superato riformismo tu_– ratianò ", nell'altro; d,opo aver ripetuto che "la Cri,tlica Sociale ha rip reso sostanzialmente i motivi del ri{or'. ' mismo tn.ra/i (J'J1.o ", appone questa aggiunta: "nèl clic è un pe ricolo, , perchè il riformis[Tlo conduce al pater– nalismo e il paternalismo alla monarchia". Gratuita la premessa e più gratnite che ma(le con: seguenze, tirate al filo di non si sa, quale logica: Se per riforp1ismo si vuole intendere l'atteggiamento di chi non ama sbandie11f-are progrwnmi fatti solo d'i pa– role, ma- vuol prospettarsi soluzfoni concrei~ e ben defintte di concrei( e ben-definiti problemi, e rifuggé d(]Jlpromettere quel che sa di ,nòn poter conseguire, e vuol misurare le forze proprie e quelle 'di colo-ro 'Che egli invita a lavorare e a l9tlare con lui, per sa– pere se bastano a vincere le resistenze avversarie e a ragg'iungere il fin~ a cui mira, in questo senso noi siamo riformisti. Ma se cori,tal no-me si voglion desì– gnaz·e cololJ'o che inlend,ono _mantenere le finali/li del nostro Part:ito nell'ambito di riforme conseguibiU en– tro l'attuale ordinamento capitàlislico, sfiqiamo il compag11IONenni a indicare un solo rigo della nostra rivista che giurlifichi la sua definizione. Di r(furme– noi abbiamo parlato, mà di quelle riforme: tndustria- · le, ag,rariq, bancaria, assicurativa, la cui altuazioue•in- · clùde pass-aggio dall'ordiinamento capitalistico all'or– diname,ilo colletUvistico. So,IbO, d'el resto, q1Jellerifor– me che la Direzione del Partilo aveva additale c,ome programma nosti-o di azione,,s11· cui ha dato incarico a due o tre compagm' di preparare una relazione, ma szz cui no,n ha cercalo in nessun modo di allrarre l'at~ tenziollJè del Partilo, perèhè le discute'Sse,' si rendesse conto <fii quel che esse intrinsecamente sono e per quali vie e in quali forme possono essere attuate, e · si preparasse. a lavorw·e e a lottare per -r~nd!erle pos- sibili e tradurle in atto, · Questo lavoro che la Dfrezione del Partilo non ha fallo, abpiamo fatto noi, perchè ci è parso che non bastasse enunciare in due parole un· proposito e ab– bcmdonarlo· lì, ma occorresse\ dargli conte1mto di pensiero •e farlo penetrare nella- coscienza dei com– pugni, perchè divenisse per ess,i obie-ttivo d'azione e stimolo all'azione .. Chiamare a lottare pa la riforma - istituzionale o agraria o industriale o bancaria, come~ anche per la Costituente e per l'epurazione o .per la · - confisca degli ille·citi profitti (t-utte cose preCl!llnu,n– ciate p1iù volte come ·immimenli e luttor11 ansiosamen- te attese), s·enza cercqr di dare un. contenuto sostan– ziale a qùeste formule,.sicchè chi è chiamalo a lotfa.re non si rende conlo di quello che gli si prop one di raggiun.'gere e - non •riesce perciò a pensarlo ·e a vo-– lerlo come attuazione dJi una s~a, idlea, ma solo per" la· suggestio-ne di un fribuno che gli fa da pastore: que- . sto è p-aternalismo, che può arrivare fino alla forma cht;-abbiamo chiama_to ducismo, e conti-o il q_ua-le noi abbiamo _cercato e cèrchiamo di reagire con t_utla l'o– pera nostra, della quale tutti i lettori - dal primo all'ultimo - possono esserci testimoni. E non parliamo pQi di altri simili campioni di fra– ternità e di purità_ socia'1ista, qualc1mo dei -quali, fa· · scisla fino ad ieri, va concionando ·dinanzi a-compa– gni ignari che, se il fascismo ha trionfato nel t-922, è_staio .Turati che gli ha aperto la via. Di certa gente possiamo non curarr.i e ridèrc, pur COll l'amarezza che ci· dà il pensare al male che essi possono fare.– Ma qllel che ci dtLole è che, mentre si lollem quest'u– pera malr.vola ,: scrJ11ciàdi denigrazione e ;ti disgre-– gazione, il ntLovo segretario Morandi, uomo che sti– iniamo e Jn Clli abbiamo dlichiaralo di sperare, pér ~la dirittura del suo carattere, per la fed!e e lo spirito• di sacrificio che ha sempre animalo la saa a,zio"-n:e, abbia voluto iniziare l'opera sua con ·a 1 ·li di forza assolutamente ingius.fificati o sproporzio11ati, coi qua– li, mentre dichiara di vo(erè ( e certamente ·ne ha l'intenzione) rafforzare l'u.nJità.del Partito, minoccia inv~ce dli dis_grega·rla.Basti citare·, come esempio, l'in– vettiuq_ contro zm convegno tenuto a Fire·nze, nel quale si è commessa la grave colpa di rile•vare, con - parole pacate, l'inopportunità di qul1Jlchedeliberalo del C. C. e di chiederne la modifica: rilievi tanto ra- __ gionevoli che la _Direzione ste's-sa ha dov1tto parzial– mente accoglierli, pur d.opo la filippica de-ISegretario. !\Ton_ è con q11esli metodi, _troncando cioe ogni parola libera, ogni onesta critica, che si cementa la com– pagine del Partilò: ·vog{ià:mo veramente privare que– sto di quel fecondo dibattìio di ide_e che è la so1· genie .p(ù copiosa e. limpz1d'l!della sua vitalil'à? Vo– gliamo vemmenle rendere irrespfrdbile l'almosfei·a a co/01·0 pe1· cui militare in 11nPar.ilo vllol dfre sci·· virlo con tutto l'impeto de( p,rop1·io,pensiero ;.inceta- 1rze1l'lemeditato e li,beramente espresso e non può ri– dw·si all'ufficio di" credere, o[Jbedire, combattere?".· Per conto iwstro uogliam; far lutti gli sforzi per rimaner nel Partito, purchè ci"si possa rimcmere con oIZore. Àl Partito siamo sempre rimasti fedeli ( e qual– cimç di noi vì milita da cinquant'aJ1nri) e ci senlicùno attaccati con tenace fervore. Anche oggi abbiamo la coscienza di aver fatto qualche cosa per esso-. se ail– che c'è chi scaglia co1llltronoi"minacce di scom11nica. _Ab/Jiamo iniziato l'opera no-stra all'indomani del Con- siglio Nazionalè di Roma, da cui era uscita una deli– bemzione che significava ma-sa in liquidazione del Partito. Noi ci siamo posti contro quella intenzioaè suicida e.abbia-mo proclamato: no; questa è l'ora del_ sociali.smo e il Partilo socialista deve viver-e. Se a-Itri vuole svuotarlo del suo specifico contenuto di demo– crazia integrale, ·noi lo rianimeremo con la nosll'a fede e con la nostra aztone; éd essò vivrà. Ed esso vive e riprendérèi. un po' alla ·volta quel posto <fii 'avanguardia -e di perno dell'azfone_ demo– cratica e proletaria a cui è -~linaio dalla situazione di quest'ora. Se oggi molti toN1JG.no a volger l'oéchio e I.e speranze verso n ·nostro Partilo e verso il socia- . lismo, .a cui l'atteggiamento della Dire-zione li a,veua -indotti a volgere il tergo, po·S'siamo ben dire che il merito è in gran parte nostro: Rodolfo Moraridi, che ha, senno e ama il so·cialismo e non lo subordina ad ~ ambizioni o altre mire ,personali lonta,ne dall' anim o suo, guardi di non correr rischio di· allontm "w.te o paralizzare proprio le foll'ze a cui è p1iiÌ. slreltai nerd e legata la spéranza e la possibilità che il Partilo vi~a, La qualifica dataci, dal Nenlli è quindi .aosì priva d'oglli fondCNneirito e lolltana da ogni realtà che non .sembra possibile possa esser data seriamente e ill buona fede; Come poi da un inesistellte paternalismo si possa arrifJare · fino' a<far appoggio alla monarchia _ prosperi e compia con efficacia l'opera sua . è cosa che leipoca nosti-a illtelligenza non riesce_.nean– che a immagillJUre. Forse vi riuscira-nno • i fedeli del segretario generale che, ·traelldo lume dalle sue pa– role, riescono a conoscere il nostro pensiero e le no– stre inten.zioni meglio che WOil li collo~ciàmo noi - stessi: come, ad es., quel segr5Jtario della federazione pro,vinciale ·d1•Com·o, a cizi un colloquio avuto con Nenni, com·e .e-gli .dichiara, ha-dato lo spunto per vo- ,anco- LA CRITICASOCIALF: Pubblicheremo nei prossiini numeri: Gli studi· sul– l'alimentazione popola<re in Italia di FlLIPPO USUELLI; Il socialismo e la eol!IJT'3,borghese di UGOBERTOAL– FASSIO GRIMALDI; P-!'oielemi costi,tuzionali di domani di Lumr PRETI; 1 Consigli d1 irnpresia in Fi;--aIJcia, in Inghilterra e in Russia di FAUSTO PAGLIARI;La rifor– ma edile di GIUSEPPE STRUPPA, e a1tri scritti di-G. BE- · I?ETTI,LINO DI -GLORIA, E. DARDA~ù,ecc.
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