Critica Sociale - anno XXXVII - n. 7 - 15 dicembre 1945

CRITiCA SOCIALE 101 Il.proponimento non dovrebbe essere di dHiìcile at– tuazi0ne, s.e si fa riflettere il lavoratore sulla connes– sione che lega la .sua vita privata alla sua vita poli– tica. Come la sua vita privata si svolge fqori ·dell'am– bito aziendale in misura preminente per quanto ri– guarda il lato dei sev.timenh e degli affetti, e in mi– sura rilevante per <i:ua.nJorigua•rda Io stesso lato eco-· nomico (spendila del redd'ito e risparmio), così la sua partecipazione individuale, volontaria e attiva, " alla vita politica generale, cioè la sua partecipazLone alla funzione delìberativa,. si svolge fuori dall'ambito aziendale, in ,quello assai ,più 3mpio 'tlel Partito e della società. lnquadrafa in questi lim.iti, che sono ·assai meno ristretti ,di quanto non p,ossa sembrare ad un osser– vatore superficiale, l'attività dei nuclei aziendali si dimostra· naturale e si esplica con spontaneità. Essa è quindi nelle condizioni ideali per p-0ter raggiungere completamente gli scopi che si prefigge, es_sendo que; sti esattamente prop_orzionati alla natura, alla forza e alla capacità dei nuclet. L1v1.oLACCI Supe~amento del sindacato di classe Pubblichiamo ben volontieri lo scritto che segue, invi-aitoci dal. compagno Stoochero, che copre l'ufficio · e/ti organizzatore sindacàle presso la. Cqmera del La– voro di Cremona, dove ha in modo· particolare- l'inca-' . rico di. tra.tfare i problemi relativi ai contratti di lavoro. Tanto più sign•ifìcativz' ci sembran.o, per le mansioni cui egli- attende, la constatazione che egli fa nel suo, scril'to 'e i suggerimenti che, in conseguenza di essa, egli' rivo-lge ~u:1 pto./etariato: · La constatazione.è che quello: poss'i'lfilita di imlne– dJiati capovolgimenti deU'a,sset_topolitico ed econo– mico che pa,reva o{frtrsi immancabile e immediata .all'indomani ·de/l'insurrezione del 25 aprile, si è or– mai dileguata per-un peI"iodo,·di cui non si può com– putare la durata. Certo al. fallim&nt'a- dli' quella spe-. ranza, ha fòrtetnente coni'l'ibuito l'azione degli Alleati, del cui appoggio i ceti capitalistici' e la monarchia, hgnno saputo· valersi co11J abilita e c'on fortuna; e forse ha contribuito anche la mancanza di un pro- . gramma preciso e organico e di. una preparazione adegiwta da parte cfti coloro che guidavano, nel mo– mento che poteva esser decisivo, l'azione delle orga- . nizzazioni e dei partiti del proletari_a·fo. Getto è che _una.socializzazione prossima, sia pure parziale, cosi nel settore industriale come nel settòre agricolo, non · appare più probablle; una conquis'fa piena del potere politico da parte. del proletariato non si presenta come possibilita immediata, qu(11[epoteva apparire sulla {inie dello s'corso aprile. In .tali circo,stanze può avvenire che l'azione delle. organizzazioni dei lavora.fori torni nel vecchio alveo delle contese p•er il miglioramento dei salari e delle altre comc(izioni di l<;11Voro, perdendo d_ivista più lar– ghi fini. Questo, df ce lo Stocchero, deve essere evitato. « Il problema dei salari, degli orari di lavoro, egli scrive, deve preoccupare, ma non assorbire intera– mente l'attivita dell'organizzazi.one sindàcale ope– raia'&,,Diremmo amzi di più: che cioè spetta ai diri– genti i sindacati di .vigilare che questa gara di corsa fra prezzi e salari non. rechi un turb_amento senza ri– medio all'equilibrio economico della Nazione, per ef- · {etto d 1 el quale lw arisi che attraversiano si prolunghi indefinitamente e indefinitamente allontani ogni pos– sibilifa. di riorganizzazione economica, senza cui è impossibile ogni tentativo di socializzazione. Lo Sfocchero avverte che, se la speranza di capo– .volgimento immediato deve considerarsi tramontata, il programma rivo-luzionario, oo tuttavia mantenuto sotto forma di un'azione diretta ad abilitare progres– sivamente la cl(11Sse operaia alla gestione (tecnica e amministrativa) dell'azienda, cosi nell'industria come nell'agricoltura. Quello che non po!è ottenere !(_On azion-e fulminea nel momento in c·ui crollò il regime fascista, il proletariato deve vQlere e saper raggiun- gere con un' azio.ne lenta ma fenace e guidatçi. da chiara consapevolezza dei fini. Ma a qtiest'azione il prole 'ariato manuale ( è _questo l'altro ammonimento dello Stocchero) non deve illu– dersi di poter basl'are da sòlo: dev.e cercare e saper ottenere la collabordzione di coloro (tecnici, ammi– nis'ratori, • dirigenti) che- nell'azienda lavorano in– sieme con lui. Questi due ammonimenti, cuì noi pure ci a,ssocia– mo, 'paiono oggi comp•resi e accolti <i.allaparte più consapevole d'el proletariato manuale. Auguriamoci che la massa, per irre·quietezza ~cioperaiola, per in– sofferenza di disciplina non comprometta ('efficacia di una condotta e di w.n'dzione che contiene una forte Qromessa d'i vittoria ·allP aspil'azioni più alte della classe lavoratrice. · . LA c.,s. Uno dei fatti pm notevoli rilevati alla caduta del nazi-fascismo è stato il facile risorgere delle organiz– zazioni sindacali operaie, la cui azione si riallaccia. palesemente alle tradizioni ed alle esperienze del pe- riodo pre-fascista. · Nel giro di pochi gio-rnì sono risorte le leghe di m,estiere, i sindacati provinciali di categoria, che a loro volta hanno dato vita alle Camere Provinciali · aèl Lavoro ed alle Federazioni Nazionali. Complessi e· delicati pwblemi di natura politica ed economica s-ono stati affrontati,- ed in parte risolti, per l'alto· prestigio subito conquistato dalle novelle organizza-· zioni sind,acali operaie. . Veramente il proletariato italian-0• riteneva che iL moto insurrezionale dell'aprile- sfociasse nella riv-olu– zione ·socia,le, con il conseguente defenestramento del– la borghesia industriale, agraria e bancaria, che ·aveva ·finanziato il fascismo, e pertanto era diretta respon– sabile delle rovine ·di -0g'ni genere abbattutesi sul– l'Italia- Effettivam1znte la stampa clandestina dei vari par– titi di sinistra e le radiodiffusioni degli AlleaJi .divul– garono nei lavoratori la cert.ezza,. che col capovolgi– mento ,dell'ordinamento politico dovesse coincidere anche il capovolgimento dell'assetto economico della Nazione. · Cessati i motivi per cui si era sentita l'opportunità di compiere tale propaganda 'in mezzo, alla massa -,,<ieilavoratori e rientrata la vita politica della Na– zione nella normalità dii un regime capitalistico, il proletariato si è visto· defraudato delle. pr-oprie spe– ranze, con la conseguenza di un rallentamento dell'a– zione rivoluzionaria. Vista crollare la possibilità di un'affrancamento dal capitalismo sfruttatore,· e ve– nuti anche a mancare i benefici che tutti si aspetta– vano con l'andata al potere ,d,ei laburisti in Inghil– terra, il proletariato è stat,o colto da perplessità e - .da preoccupazioni. . Indubbiamente si è giocàto sul termine democra– zia, che per il proletadato ha significazione rivolu– zionaria ben lontana da quella che gli è attribuita dallo spirito conservat-0re della classe .capit:rlista. Comunque sia, accettata e scontata come dato di fatt9 l'impossibilità di pi;-ofonde e sostanziali innova– zioni immediate nell'ordinamento sociale della Na– zione, è giocoforza che le masse proletarie impron– tino la propria attiyità a quelle che sono le dure necessità del momento. . Sono pertanto da ritenersi antirivoluzionarie le iniziative che non ifmgono conto della particolare situazione dell'Italia, per le conseguenze disastrose che potrebber-o recare alla rinascita delle forze del lavoro. La rinascita ·economico-pr-0dutliva dell'Italia è infatti l'imperativo categorico ,del momento. L'or– ganizzazione sindacale operaia è in grado di portare un contributo notevole a tale rinascita, purchè, trala– sciando ogni facile demagogia, assuma un atteggia– mento seriamente rivoluzionario nei fflii e nelle azio– ni, per creare le premesse ìndispensabili all'attua- zione ,di una vera giustizia tra i popoli. • Non è chi non veda d'altra parte i gravi pericoli che può rappresentare per il proletariato l'isolamento in cui venisse a trovarsi in conseguenza di un'azione tesa unicamente alla difesa degli interessi immediati dei lavoratori. Il problema dei salari, degli orari di lavoro,. ecc ..deve preoccupare, ma non assorbire inte-

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