Critica Sociale - XXIV - n. 24 - 16-31 dicembre 1924

CRITICA SOCIALE 377 si affermò nella prima Internazionale nel1a lotta dei bakunisti contro i marxisti; che rinacque, scom. parso C-Omemovimento l'anarchismo, nei sindacati operai oome anarc,o.sindacalismo e, superato nel. l'anteguerra, è riS-Orto ora, dopo la catastrofe della guerra e per '} 'influ.enza' de.J mito deHa riv'oluzione russa, -s-0tto la v~sté àeJ comunismo: . Questa antitesi circa il p.rogramma d'azione e i metodi del s_indacalismo trova la sua ripercussi-o. ne nel campo della stessa· ,orga1iizzazi-one interna dei Sindacati. Il Sindacat,o, non più strument,o di difesa degli interessi immediati degli ,operai e di graduale elevazi,on~ e educazione all'autogoverno delle claissi lav,oratrici, diventa sopratutto u:no stru. mento di agitaztone e di addestrameJJ,to riv,oluziona. rio delle masse; e da ciò l'imp,ortanza maggiore da. ta a certe forme piuttosto che a certe altre dell 'or. ganizzazione sindacale. Massimalisti e comunisti danno quindi la prevalenza alla Camerl:l, del lavoro in. confr,onto delle Federazi,cxn.i, perchè in quelle l'in. teresse politico di classe p.rect,omina sull'interesse pr-ofessi,onale ed economico. Ma .rpentre i massima. listi, pur esaltando la Camera del lavor,o come l'or. ganismo nel quale si plasma più partic-olarmente la educazione classista della massa ,operaia, riconosco. no sostanzialmente le esigenze organiche dell'orga. nizzazi,one sindacale c•ome moviment,o disciplinato delle masse organizzate; i comunisti non 0onside. rano il Sindàcato se rion c.ome centr,o d'azi,one di tutta l::t massa; c-ome st,rumento di mobilitazi,one del: le masse_, e come rne~zo per unificare i moti sponta. nei e slegati òella classe lavoratrice ,organizzata ~ disorganizzata ai fini dell'agitazione e dell'addestra. mento rivoluzi,onari. Perciò dànno preferenza alle Camere del lavor-o•, come già i sindacalisti rivoluzio. ·nari fran9esi, e, sopratutto, ai Consigli di fabbrica del pr,oletariato riv-0luzionario, qnei Consigli di fab. hrica, p:ropugnati aincora recentemente al terzo Congress,o della Internazionale ,rossa di Mosca, che l'on. Bu.ozzi affermò essersi risolti in Italia, per col. ·pa della. pratica 'èomunista, in un esperimento· di. sastroso per il vanamente conquistato diritto al con. tr-01lo operaio. · · ~ Il Congresso 0oi1federale, mentre :p;oneva le solide basi per una ri0ostruzione sindacare, ~iaffermava, oon. più matura èsperienz'a, 1 quei princip1 del sinda. calismo riformista, che avevano, avuto la prevalen. za già nel Congresso costitutiv,o del 1006, a Milano. Ed in ciò sta l'alto valore del Congresso che nel for. mulare il suo programma e il suo me'tod,o, non si è inspirato alle condiziònj e preoccupazioni contin. genti idell 'a'ttuale momento politico, nè ha obbedito alla pre·ssione d1. una tragica esperienza. Il Con. gresso_ c,otnfederale -di Milano del 1924 è il logico e sp-0ntàneo punto d'arrivo del m,ovimento ope. raio italia~o, che ha per punto di partenza iì pri. mo C~p.gres~o della Confederazi-0ne tenuto a Mila. no nel' 1906. Anche allora trionfò la corrente di quel sinda~alismg rif<j,rm_ista che, vittorioso in quasi tut. ti i paesi ~derenti al Segretariato internazionale d~lla riesistenza di Berlino costituito nel 1902, doveva trovaire .. il ~ùo ti.cono-scimento da parte dei. partiti socialisti e d.ei sindacati operai dei diversi paesi nel famosp ordine d.e] gi-0:rno di Stoccarda del 1907. E a quast'ordine ';\el giorno si in·spirar-0no l'azione e gli sf&rzi della l'}(}Stra C<mfederazione fino alla guer. ra, oòntro l'ostilità aspra e denigratrice di quei si•n. dacalisti anfipatrioti, antimilitaristi, ,rivoluzionari e pr-0pugnatori della guerra di classe, molti de.i qua. li capeggiano attualmente le Corporaztoni nazio. nali. 'pa.triottich~ e fautrici della collaborazi-0ne siste. matic't:1. di classe. Interrotto questo progressivo sviluppo del sindaca. lismo riformista dalla guerra prima e, successiva. mante dalla profonda perturbazione del dopo guerra, di cui fu espressione il Congresso confederale di Li. vorno · del 1921,· il movimento sindacale confederale italiano riprende la sua marcia col suo programma BibliotecaGino Bianco iniziale, intorno al quale si è racoolta ormai una compatta maggioranza risoluta e consapevole di Sindacati confederati. Il socialismo, e particolarmente il S-Ocialìsmo ri. f.ormista che è ra,ppresentat,o dal Partito Unitario, deve, altamente e-0mpiacersi dell'esito del Congresso, anc,-ie se questo ha riaffermato la .sua aut,on-0mia dai pa,rtiti politici. Filippo Turati ha già magistral. mente e d~finitivarp.ente fissato i rapporti tra Sin. dacato e partiti in un <SU-O artic-0,lo: del 1901, che è og,gi anoora della più alta attualit_à'~, dopo avere, fin dal 1891, in urn suo -celebre scritto sv « il dovere del. -la resistenza i,· affermato l'eminent,èl valore S-Ociali. sta del Sindacato operaio per sè. :Ma anche assai prima, nel suo -0,rd:ine del gi-0rno· .'predisposto per il Congresso ginevrino del 1866 della'· pirima Interna. zione, Carlo Marx aveva esaltato i·-;Sindacati' operai come i centri ,organi2zatori della class·e operaia, qnali fur,on-0 i Comuni del Medi,o Evo pèr la classe bor. ghese. E' dovere, quindi, dei social.isti di assistere lealmente, con tutte le proprie forze, l 'organizza~io. ' ne sindacale, affinchè il programma di ricostruzi.o. ne confederale trovi fra le masse ,operaie il terrerfo più preparato e pronto. Solo così il sesto Congres. so c,onfederale costituirà.« in atto >> quella tappa me.. mo,rabile del moviment-0 operaio italiano che }~&Q si è « in potenza n manifestato. ' · ' FAUSTO PAGLIARI. . . A~~ftf!Dle e rnaltà ~ella litllftliODe finanliaria Le dichiarazioni di De Stefani · e l'attestazione delle cifre. Nel maggi-o •1923, S. E. De Stefani dichiarava di p,oter ridurre, ·in seguit,o « alle modificaziòni intro. d,otte negli stati di previsione dell'entrata e della spesa)>, come (< effetto delle nuove condizioni gene. rali e dell'attività legislativa ed amministrativa del governo f&.scista », la previsione d_el disavan. zo effettivo ·Tangoira del novembre 1922 da 3 mi. liardi ·e 558 milioni a 2 miliardi e 616 mili,oni, per miglioramento complessivo di 942 milioni nelle ca. tegorie delle entrate e delle' spese effettive (mag. giore entrata 563 milioni, minori spese 379 mili-0ni). Non solo, ma, poichè eg-li, nelln. categoria « movi. mento di capitali n, introduceva un migli-0ramento « finanziari-O >> ( ossia, come tutii sn.nn -0 1 un peggio. r.amento « ec,onomico ») di 1 miliardo e 457 milioni, risultante dalla differenza. fra un complesS-O di mag. gi-0ri entrate per movimento di capitali (ossia ac. censi-0ne di· debiti) per 1 miliardo e 478 milioni (ri. costruzione terre invase) e un complesso di maggi,o. ri spese per movimento di capitali ~ossia estinzione di d(lbiti) per 21 milioni, annunziava anche un mi. nore disavanzo « reale », rispetto alla previsione Tangorra, 'di 2 miliardi e 399 milioni, che permet. teva di ridurra Jl disavanzo finanziario reale pre. sunto per l'esercizio 1923.24, da 3 miliardi e 587 milioni a 1 miliardo e 188 milioni. Ora, quale valore hann<?_avuto, sempre nel cam. po del1a « previsi,one », le dichiarazioni del Mini. stro, il quale affermava nettamente che « la nuova e confortante· situazione finanziaria non poteva es. se.re notevolmente spostata dalle ·nuove spese che si fossero potut-0 pPesumere? » Più che notev-0li furono, invece,. fa variazioni che si verifical'ono per effetto di leggi e di decreti du. rante lo svolgersi dell'esercizio. Per le entrate e le spese effettive si previdero maggiori entrate per 1 miliardo e 694 milioni, e maggiori.· spese per 3 mi. li*di e 321 milioni, oon un peggioramento di 1 mi. liardo e 627 miliorii, che portò il disavanzo effettivo

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