Critica Sociale - XXIV - n. 24 - 16-31 dicembre 1924

CRITICA .~ocIALE 379: tivo. allegato alla situazi,one del bilancio del 30 giu. gno, si legge che ,7- milirurdi e 337 ,milioni. si riferi. scono ad ,oneri e spese a,ssuriti dal Governo dopo l'ottobre .1922. Sembrerebbe, quindi, ché· 6 mHiardi e 571 milioni debbano rappres~ntare spése ed oneri assunti dai _prec~denti Govern1 a c,arico degli ·eser. cizi futuri .. Mai. ciò n,on :risUJlta,da nessun documento eonta. biie e q,mministrativo (,dal ,1915 a tutto i1 1.92'2). Quindi anche que.sti 6 miliardi e 571 milioni sono in blocco in:i-pegni effettivi assunti dal Governo fa. ~ci&ta, il q11ale, n_ell 'uso della libertà finanziaria, ha; :!?~. n,çm. del tutto spesQ, impegnato p~rò iB modo ·definitivo per la spes11, .,oltre a quanto· r.isulta dagli or(ljna_IliJ ])H~nci <H competenza, la somma. netta di 13 milja_r,q,i e, :1308 m_iUon.t, di cui solo 1 miliardo e 471 imil.roni ~ati .,a1l'1es~~izio 1923-24 •(compre&a in,-; questa· .somma. rari,n-uaittà . spettante,. ,CJci .residui de!gii ,eserctz·i .precedenti). .Quale enigma si nase-onda ·iin questa spaventosa « couHsse » del bilanci-o italiane>, noi non sappiamo. Ma rileviamo (a. confermai di quanto sin qui abbia. mo detto) ohe. .so,lo dai ma1·zo ,a{ giugno 1924 rsono state .impegnate, .c-0n, questo sistema, nuove spese per _4 mi.pardi: e .21 mmoni' !· A che vale aggiungere ,con ripartizioni contabili (d'altronde non ..sufficientemente. avvedute) il conto di com12etenza di un singolo esercizio quando esiste tutto un. altr.o sistema d'imJregni -eh; dal caratte,ri~ stic,o af\dl;l._~ento çlella ri partizion:e sui varii.: eser. cizi_ ha .tutta l' l;\rj_a .di U!P . singolare ,ammortamento li~l)e sp~se d'lmpianto dell'era fascista. a .carico degli, ~sercizi yenturj 1 'A l_at,o, quindi, del « fantasma. c:ontabile dal nu. eleo _inqeterminato di- realtà.>.>.(una v-0lta per tutte: ..il v,i,rgolato è sempre di- De Stef.ani), costituito dal conto di 11:esidui, che dal 30 giugno 1923,, per. dichia. r,azion~ dello st~so De Stefani, si valutava non'. avrebbe dato lu-0g-o ad effet_ti;vi pagamenti per più di 5 miliarcii, di c~i 2 n1iliardi e· 761 mili-ont già. di.– s~rib~iti_ a c_arioo dei div.ersi -ese:rci.zi, si delinea sullo. sfondo -del biltanc}o italiano un nuovo , fantasma, mo1to- più rriJp•~ios~, •di realtà fìn t1'oppo, d,e.ter. m,ina,ta, · e deitieirmin, a.ta a·ppl)Jlto, •jÌin una enorimei ,e cresçente _cifra _di miliardi spesi, -0 comunque impe. g,nati per la spe~a, dal GoMerno fascista. · E pur riservandoci di f_are ~na ~nalH;i completa; , qùand~ ne avremo tutti g·li elemel).ti,. e cioè in sede di consuntivo 1 • notiamo che, mentr-e l'aumento delle spese sotto. i passati G-overni fu d-ovuto alla difficile e pesa--i'it~liquidazione degli ~neri diretti e indiretti laisciati dalla guerra, sotto il presente Governo questa. ragi•one -hon vi. è stata se non in Ìninissim1;1.. parte, e l'incremento delle spese che ora si riporta ad ~ltro non è dovu~o _ch_eai nuovi principi cui si inspirano gli. attuali _reggitori della cosa pubblica nella: _l:oro opera. di . cosidetta restaurazione fìnan. rziaria!· . Malgrado_ le·. sole_nni dichiarazioni ripetutamente fatte. in Parlamento ed « a teatro », l'imposaibilità politica di conte~ere le pubbliche spese (rimprove. rata sarcasticam_ente ai passati: G9verni) permane, e si· aggrava. . · .L'aumento della pressione fiscale. Le eçonom.ie sono ancora un mito. E mentre non si ·è riusciti, nè a comprimere le spese nè a frenarne l'aumento, si sono accresciute notevolmente le en. tra.te , gravando· sempre più la mano sulle classi . mèno abbienti. Nell'eserc~io 1923.24 in confronto all'esercizio , , Biblioteca Gino Bianco. 1,922.23; il totale delìe entrate ·effettive accertate è 19assato àa 18' milia:rdi e 803 ~ili,oni a 20 miliardi e 533 milioBi. A mostrare la composizione di questo migliora. ' mento· notiamo, sia pure sorrunariamente, come, avuto riguardo alle sole entrate tribùtarie (e cioè alle entrate effettive ordinarie e straordinrurie de. purate ,palle partite inscritte per regolazione conta. bile) nell'esercizio 1-923.24 ·si sia avuto un rendi. mento di 16 miliardi -e 154 milioni in confronto a 14 miliardi e 207 milioni dell'esercizio precedente, oo:n un aumento quindi- di 1 miliardo e 947 milioni, mentre nell'esercizio 1922.23 in confronto al 1921.22, ' . :non si era avuto ~he un aumento di 212 milioni. E cioè 1 daJ 22.23 al 23,24 (si parla sempre _di accerta. • menti) .le: imposte.dirette sono passate da. 4 miliardi e .182, milioni·. a 4 mili.ardi .e .801 mili.oni, le imposte di fabbricazione da 1 miliardo e 396 mili-0ni a 1 mi. lia.rdo · e· 466 milioBi, -le privative da 3 miliardi e 462 milioni a 3 .miliardi. e 518 milioni, le tasse sugli -affari da 2 miliardi e 175 milioni a 2 miliardi e 620 milioni, le entrate minori da 870 milioni a 1,-t:'ini. liard,o e ·284 milioni. . ' Altro che alleggerimento della pressione fiscale! *** Il ·solo· fatto éonfortante è che,· nel campo d·elJè imp.o-ste normali di carattere· permanente, il !con. tirn:10 lavor,o di accertamento e· di .revisi-one com. piuto dai ·competenti ·uffici (quelli· del nostro amico D'Aroma) ha c-onsentito un aumento abbastanza. no~ tevolè, che• permette di auspicarf ona maggiore sta. bilità ·della> fondamenta del nostro bilancio. E che altro avevano detto c-oloro c'be si ·er_ano succeduti al pote.re dar '19· in poi 1 ·· ·L'-on. De· ·Stefan-i,. Belle sue previs).oni di entrata · pe.r il 1923.24, era ..stato troppo prudente! Ma non costituiva un mistero per nessun-o il fatto che il suo bilancio si presentava fin dall'inizio· con una ri. serva netta di circa tre milia,rdi, costituiti in mas. sima dalle voci relative ai gravami sui· consumi. E che le eccessive 59ttovalutazioni Qi bilanc,io siano un incentivo·a_nuioye e stravaganti spese l'o-no. re.-vioo~ ne -Stefani ha \,ofoto con -i f,atti •ria.fferma11e in II'egime di pièni poteri! .IL FINANZIERE. · . . MA-RX ··e HEOEL (Saggio di filosofia _non universitaria). . I. Marx e la filosofia classica. tedesca ; il metodo dialettico Fu Marx filosofo-? Sì e no. Tutto sta che senso si intende dare alla _parola filosofia. Se per filosofo si intende genericamente colui, il quale tratti di problemi e di materie di scienza e-on criteri e me. todi di larga geineralizzazione senza soffermarsi e perdersi in fatti particolari, salvo là dove occorra per cagione di esempio, allora senza dubbio Marx è fllooofo, e ce n'è d'avanzo.' Se invece per filoso. . fo si intende colui il quale solo,: o almeno- in modo centrale o prevalente, indaga (« specula », si dice propriamente in filosofia) intorno · al problema co. sidetto « metafisico » o intorno ai « massimi pro. blemi » o intorno ai « primi principi », parole- in. dicanti tutte la stessa cosa, allora Marx non è un filosofo. In altre parole se l'Ecclesiaste, se Spencer, -1,e Stuart Mill, se- Vico, se R-0usseau, se He:rder~--se Machiavelli;- ·se-· M-0ntesquieu sono filosofi, allora

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