Critica Sociale - anno XXIV - n.19 - 1-15 ottobre 1924

, ... , '\ ' ' , --•----·---CRITIO-A:-~OOIALE_. __ .: - 292- · -·· nalismo che parlamentarism<>, -diremmo volon. tie~i a questi tremendi costituzionali, sempre· in equilibrio instabile fra la demagogia giaco.– bina, quando si tratta,-élei ;propr:ii diritti ed ii.n– teressi, e [a, reazione antistatutaria, aissQ!luti– sta, dispotica,, quando ,si tratta dei dii.ritti e degli inter~ssi degli .alltri. . Appunto, i ·liberali si ;presentano divisi al Congresso livornese .~econdo questo pun-to di vista. Ci sono quelli che .guardamo a .sè in rwpp.orto alle mas,s,e lavoratrici, e icontro di queste -soino tuttora, filof(J)scisti) ·fino aU-e Ùltime oonseg1uenze della Dittatura; e ci .sono •tj_ueUii che guardano a :sè in .rapporto .a;l regime fasci– sta, e reclamano la libertà ,e l'·nguaglia-nza e sono, più o meno, antifasciisti. Ora 1 liberarli dovre·bbero ,sforzarsi aid avere una vi,sione uni.; ca integrale : tanto .per ,sè, tanto ·per le masse. Ciò che ,non conviene 11oronon conv,iene alle masse. La legge uguale si fonda ,su tma ~ci– pro:cità di diritto lealmente professata. Fuori di ciò è l'auto-ri.nganno, l'equivoco sterile e avvelenato. La libertà off.esa negli un,i rea,g:iis,ce contro gli alltri_. E ,g·li.offensori induriti ,per– dono allla fine ogni diritto di doler.si delle of– fese da c.ui alla loro volta sono colpiti. E così si -perpetua la, ,succesRione d,ei colipi ,edel[e rap– presag.He. E' possibile, 0he il Congresso dei IL bera,U a Liv,orno sia u·na confessione, una pe– nitenzia, ·un riscatto? Non ,sial.llloday,r,ero cosi ottimisti da creder,lo ... E tuttavria questo sarebbe veram~nte il prin-. dpio della fine del r-eg:rmeche tortura e mor– ti:fka il Paese. . CLAUDIO THEVES. Il ritQrnodei Combattenti _ dalla fazion-ealla Nazione Uno dei ,più norevoli, dei più es,pressivi, dei più decisivii. ·rivolgimenti di animi e di atteg– giame1:i.1to nei riglmrdi dieil fascismo e· dell'I– talia (i drue terminf in antitesi ,sempre più aper– ta), v:erificatosi ,in quie.stouiltimo perfodo, è sen– za dubbio quello dei C{)lllbattenti. Rivo1gimen– to co.sì .significativo, che sarebbe meschinità valutarlo •soloalla ,stregua degli effetti politici e dell'inteDesse dii parte, e non vederne e ~p– pr-ezza~ne il profondo· valore e ill contenuto morale. . Non è solo una leva delle più potenti, che il f3:,sdsmo av,eva messo -in gioco al suo sorgere e che gli vien meno; ma è una vasta e conio/ tam.te re.s~pi.scenza dello spirito di un'immensa sch~era dii uomfa1i, -giovani la più gran ,parte, che, da,lila infatuazione e dalPaberrazione del do:po .guerira, ritornano alla retta visione e -a,l gi 1 usto criterio dei doveri e dei diritti di cit- tadiini.· . ~' una numerosa farnxil-ia che, ooca'.mpata.isi l_)~ 1.ma fuor dalla, gens) sopra di •eSfìae contro tli •~sa, si rivo[ge ora, c<;mpiù meditato amore e p1ù sano senso· della prutriia, alla Madre, tor– na nel grembo delila casa ~omune. C_omeera potuta v.erifìcarsi una simile aiber– raz1one, per cui ,i giovani che avrevano combat– tuto ,per 11a 1 patria, e che affermavaaio dii av,erlo f~tto ~nto vo!-e-~tieri,si arrogassero poi i1l di- Bibliot~~ 'Sn'ia1Blàf'l~6la d padroni e di f_ar và-- lere come_UtntitOllo di dominio il .seilllpliee com– pimento- del loro dovere? La sipi,egazi~ne odgi– na,ria non .può e.ssere, a, mio avviso, se non nel · fotto della assoluta· <<•novità>>della guerra moderna. nel nostro Paese. Le guerre, d1 cui ci 1·i.c•ordaV'amo, erano .state combattute d_a eser– citi regolari liinitatiisisimi, e da mani-poli di vo– lontarii. La grande maggioranza dei cittadini non vi aveva partecipato. Invece ;Ja recent~ guerra, lllll1ga e as.pra, così profondam,ente di– ve~sa da quelile della traidizion~, aveva rfohie– sto a tutto il. Paese H braccio e il saoTifìcio. Non più ,un esercito profes.sional•e, rinforzato di gruplJ)i di volontar.ii , ma l'in·tera nazione àv;eva,dovuto ,scerndere in c-a.mpo. La estensione e la durata ·del conflitto aiveva portato le :Sue ripercussioni di .strettezze, d'i sof.fereuite, d,i pesi anche st1cOil<:>ro che' per }',età o .per la ,condfaiOJJ.e fisica n;on avevano ,potuto P'a.1rtecipaireaJll'azio– ne- bellfoa. ,La gue1•ra fu fatta da tutto il ,po– polo va.lido, e patita da tutta la popolazione - esclusi i privilegiati che poterono trarne IP~·o– fìtto. Si sarebbé detto che· questa parte,cipazione ~nerale_ all~ dum prova deJHa guerra, ay,egse do'Viuto m,sp1rare llln comune OTlgogilioe J;nse– g·nare u.na di:ffiusa modestia, •escludendo mono– polii di merito e dii .predominio. Al contrario, essa produ1sse in non pochi di c-0loro che ave– van pr.eso le armi, e :nelle fami.glie dei caduti dei ferjti, d,ei mutilati dei ceti .ci.vili, uno sta: to ~'animo strano _a_ P:ima vi,sta e a rjgor di log1c_a,ma _,sip1egaib1l1ss-1mo c l fatto di questa, <<n◊'!1tà>> d1 tanta ·gente non militare di pro- .fesSione, che aveva .dovuto fave ·iìl m~litare al f:r:onte. Parve' a costoro, in un" primo .tempo, d1 a_,verfa!to una cosa ·meraviglfosa, straordd.– narrn1 e~~o1ca.Non pensarono ohe, una volta che ,la na:-zfone,entrava in guerra combattere era, per i validi, un necessariio, 'un natnrale dovere. · _Unia ..dimentrl.canza da poco, oome ~i vede ,ma, compren;sibilli!ssima anch'essa in quell'atm~fe· ra, a noi ben nota, di r,eto•ri,ca[,ett'eraria nella qmirle era fiqrito il << ;patriotisrmo >) dii' tanta . g ·en.te- •~eilia, atmosfera che dissocia oosì spes– so, ainzn coutraipponie, la parola e il f3Jttò la fre,s~ e la ~ealtà. Molti avevano voluto la g~er– ra, mnegg1ato ailla gu~rra, ma al momento in c.µi ill :&g1iogiovinetto era staito tolto da,l loro fianco e mandato al fronte, ne a;vevano sentito uno -strappo duro, u.no strazio come per un coJipo im.previ.sto ed ingiusto... ' · CO!sì .sd. era formato quello stato di s,pirito °:'el q:uaiLe ..~i può trovare la ,incubatrice prim.1: bva del fa.so1smo 1919 : es,pressio-ne di malcon– tento e di aippetiti e di orgogli sfrenati. « L'I– talia a noi!>>: l 'runii.co! SÌncero prOO'Ji'ammadel fa'Sicismo.L'Italia a noi, reduei da ~gode.re per– chè ~oi ['aJ~bia~.o salva~a, e p~rciò essa ~i' ~p– partiene. L Itaha a 1101,da comandarvi per– chè la ,guerra ci ha abillitruti alla funzio'.ne di ç!asse dirigente, e es,sa ha creato una situa~ z1one nuova, un rovesciamento di valori esi– genze e.ti.che_e .poli-tichie_ nuove, [e quali .noi .soli, f~r.mati dalla ~erra,. 1unpregnati delfo spirito d.1guerra, .possiamo interpretare e soddisfare. · 9uesto il feno:rneno del << com'battentismo f,a– sc·llsta>>o, meglio a,ncora, del « faBoismo com– battentista », nellle sue ordgini. e< Rivoluzione .

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