Critica Sociale - anno XXIV - n.19 - 1-15 ottobre 1924

CRITIC.N ,SOCIALE 291 zioni delle leggi eh-e esso ~a i.stigato ~d 34>– p,rovato. Evidentemente il pwrtito preso non permette· certi ·rkono.sci:inenti plihbllici e :solenni. ·Ma il parttto preso .,non dovrebbe jmpe<lire una dia– gno,si più iprofonda della oris.i liberale. Le vio .. [enz.e del fasci:sim-0non han11JO ·porta.to ~lla ,bor– grhes.ialiberale 1 i frutti icbe essa se ne ripromet– teva. E' una g11erra ohe continua e, oontinuan– do, togli-e ai beati possid.entes di sdraiar•s.i fn una tt>anquillità ,sicnra di •digestione. La g-ran– de industria è•-inquieta,. J va,nt.a,ggi de!Je tra– sposizioni fisçali d.al capitale al lavor-0 1 della soggezione coaitta deilla mano d'opera, della rL çlu:done delle paghe, ecc., -sarebbero ooceillenN se 1si pot,essero prosp€1tta:re, ,senza resistenze, per un lungo il)eriodo di tempo. Ma ciò non è. . Questi va,ntaggi sono il .bottino di un sacco, non i profitti di UD. regolar-e trattato di pace. E' seuip-re pa,uroso lo .spettro del doma,ni che il m'a-kontento prepara, con iil suo temuto cor– teo di eccessi., Inoltre le ,soppresse llibertà di organizzazione e di difesa dei ,saliari e dei con– sumi popotlari già fanno ai ipiù dnueH:igenti i'Il– tui.re ii contracicolpi di una fatale contrazione del OOil!sumoe... quindi della prod.uzfone. Im– poveri.iti come iproduttori, que.sti lavoratori si vendicaino 'COnwconsumatori. Il ciclo econo– m. .ì.co ,soffre. Un icompromesso ohe permettesse di ,portare in .saUdo,anche •se ridotti, i frutti del bottiino, sarebbe da molti industriaJli consi– derato· come una fo,11;una.Gli agrari che hianno tanto vino nelile ca,paci canti-ne ~1on possono che des.iderair,e, anch'essi, un rit-0rno alla ..... 111or.maldtà.Dopo tutto, ,si 'Vive male e •si pro– duce pe.ggi-0 in .mezzo all'odio_ c-o.mpresso, tra gente che consJ,dera .se ,stessa come incatenata i,n ~reclusorio. Le corporazioni ,sono f~JJHte in quanto non ha.inno.spento e sostituito ,negli''ani– :inidei lavoratori l'a,more per 1-e 1oro organizza– zioni di classe. Es.se valgono per il ma1111gànelil-O, la ,milizia votlontaria e tutto il resto della fe- · roce ortopedia fascista. Grazi€ tante. Non soflo ciò nou è la ,g,uarigione 1 ma è certamente un ipeggioramento Idei rap;porti tra i diaito,ridel la– voro e. i lavoratori. Nessuna meraviglia per qruelJo çhe si iè detto dalla stampa quotidiana ci:r,c:ariunioni e :memoriali di industria[i deci- samente non 00.nfor.mi -sti. · ·Ma più ruperto è il disagio del 11iber,ali,s,mo -sul terreno -poliimi~. Come detto, il l,iheralismo 'è parlamentare; anzi i[ liberalismo non è che parlamentarismo fino aUl'esorbitanza, fino alla tirannide parlamen-tare; è iper la dittatura per– mànente di uno ,solo, o di una oliga,rchia. Non avete bi•sogno d,i cercare altrove la ragione per cui H fascismo ootiparla/IÌl.entarista ha trov3!to colsì d'uro terreno in tutta l'Ita[iia Mcriddonale, la qua;l,e quasi non è costituzionaJle se non in quanto ,parllamentarista e co1Legiouninominale! L'on. C-0dacci-Pfsanelli, uno dei più attivi a promuovere la collaiborazione del fa,soismo e del pairtito Hberale, ha ,sempre pronto u.n ili;scorso per l'istituto parlamentare e contro ia prorpor– monale, 1a quale, là dove non oi sor,;o partiti è un tr,u.cco!... Il fascismo, -aiutato dai ldb€.rali nel modo espresso più sopra dal Giornale d 1 l– talia, sottrae all Parlamento quel ipotere che era tutta l'utilità che il liiberalismo borghese B'iblioteca Gino Bianco aiveva dal1la costituzione. Intile illluderisi: per _i.l fascismo, il 1ioeralismo è stato il cavallo della favola; M .fascisimo g1li è montato m g•rop– pa e lo fa trottare con poca diSérezd.oneal ipro– ·prio ,servizio. La cosa doveva andare alla ro– vesciai. Il fasoism,o .doveva essere una g'll,(J/l"clia bianca docile alla iborg-hesia, da .sollevarsi e da fwr rientrare secondo Ile necessità d·ellla lotta di das,se deg1i agrari ,e degli d.n dustriali : il . tutto da costituzionars:i j!n Parlamento con or– cUni·del_gforno tli fiducia ai Governi« liberali >> che avessero saiputo adorperare l'iillegalismo contro [e 0eghe e i .socialiosti, P-sc1nsivam;ente. Lo ,stesso popolari.smo doveva. andare indenne da certi rigori, do'Vend-osioohsidoerar<é' comP il vivaio antico traidizd.onale delle allea,nze elet– torali dei conservatori... Invece d.l faisci1smoha p:reso lo Stato e ,se lo tiene ,per sè, Sta,to– paruito. Tutti gli aJltri partiti o ilo !Servono s:rnpin:aimenteo ,sono... antina.zio'IlaJi, da trat– tariSi come i liberalii hanno ,pensa:to che dovt".S– sero trattarsi i partiti usciti dalle Ìn0Js~ lavo– ratriei. Il fascismo è a,ntiparlamentare perchè dire Pa,rlamento è ldire « 1i partiti)), è dire suroessione di ,magigioranze e alter-nazione di potere. L'urto tra fasds:ino e liberalismo è :fla– grante -e si ,raidica neJl fatto pa:rilaimentare; la r~ugnainza dei liberali alla Mrili:oiaNazionale è nella contraddizione di qnesta con la libertà del ParJainento, 'llelUa_ :sua esvressione supre– ma: 11'i-ndicazionedel Governo. Per lg ·st-esso motivo l'attuale legg,e elett9rale non può più essere tollerata drui libera[a., 1perchè me capta l'indipendenza a favore della fazione ar.ma ,ta dominante. E .la_-&tessa Maggioranza ,postula daJl cam,po liberale l' esi.stenza di una Oppo-si– zione che, vic.everiSa, non può reggerisi e deve ritira;BSi sull' Arvernti,n.o. Ora non è chie tempo 1 per i O..iberalidi restau- · r,a,re gli ordini parlamentari'·: per i più -sin– ceri, dafl camp.o de11'Opposizione; per g1i altri, dal ca}'Iltp,o ;SW.s.so -à,ell'attnaile Maggioranza, tentando di .fai:,sivalere, di prendervi il soprav– v-ento, .agitando un prÒgra,mma : Norma.lizza– zione, Uegge u:guale p<:'r tutti, abolizione dei decreti -sulla 1 SfaIIlfJ)a, eostituzionalizzazion-e della ·Millizia, ripresa della .funziione del Par– lamento, soipratutto. E' per dl Parlamento che il liberaJlismo trova se stes,so; è ,per il Par.la– mento che esso iSCuote il va,ssalla,ggio al fasci– smo, ohe i1l-cavallo .butterà g'iù fl cava],iere e ri[>renderà la sua !libertà. Ebbene, tutto ciò è possibile ed è anche béllo ,e profiruo se i liberaJJi con una revoi:sione profonda di ciò che è al fondo del loro spirito abiurano una volta ,per tutte, solennemente, il loro gi3!Cobinismoparlamenta– ristiico in_odio ai par.ti ti proletari. Una buon-a volta debbono dirsi che, ,se la legge è ·uguale per tutti, è ugualle an,c,heper ,i nuovi ceti e.sipressi d:al lavoro - i quali hanno, :i-;i, da es,s-erecom– battuti dai ,partiti boÌighesi, .ma secondo le norme fi,ssate dalllo Statuto e tlalle leggi; che non c'è ord-ine che ,sì _doif enda col disordine di rieazioni vdolenti, illegali, inci'Viili, a,ntistatuta– rie. Inutile res-taurare il Parlament-0 se il Pa,r– lamento. 1 instaurato non ha da servi-re che a stermina.re a colpi di maggioranza le !libertà dei diissidenti proletari allor.chè diventano trQp– po incommode -ai privilegiati. Più costituzio-

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