Critica Sociale - anno XXIV - n. 11 - 1-15 giugno 1924
.. • CRITICA SOCIALE 163. , premessa - la. libertà degli elettori ; la sovra– nità degli atti della Camera - e con queste fi– bertà, tutte le altre che si richiamano à vicenda, la lib~·rtà della stampa, la libertà dei sindacati, la libertà di propagànda. Questi contrastati inizi della ventisettesima legislatura sono tornati a tutto onore del Grup– po Sociali~ta Unitario, il quale venne a trovarsi come il pernio delle opposizioni, come il media– tore plastico tra le opposizioni costituzionali e le sovve.rsive e parlò ed _agì_senza alcuno spirito ·ai setta, per tutte, conciliandosi l'onore degli at- . tacchi più virulenti. Non v'è ehe da continuare l'opera, cimentando la capacità della. Camera ad essere una «vera» Oaméra, con tutta la coscien– za delle proprie prerogative per il pin alto suo funzionamento nell'opprimibile rubesto · con– trasto della Maggioranza, e della Opposizione. « Hiè opus. Hic labor ». Se l'Istituzione si sal– verà, · l'onore ne verrà alla Opposi~iohe, _e _se·la Istituzione si perderà, l'Opposizione no.i;i. avrà l'onta di essersi prestata a salv11re una menzo– gna, una larva, una caricatura, una profanazione carnascialesca... OLA POI() TR:mVES . Al·di là di una questione di regolamento Discorso allçi; Camera dei Deputati nella seduta del 29 maggio 1924 discutendosi sulla mozione dell'On. Grandi e di altri! deputa.ti (1') Riteniamo opportuno· pubblicare integral– mente (e -pensianno dii ;f,a,rcon ciò cosa girata a,i nostri letto:rii) il discorso del com,pagno La– brfo1la, perchè, pur nei limiti imposti_ dal carat– tere della questione che 1sidib8itteva, ,esso ipro– spetta co.n molta precisione il pensi•ero !Socia– lista. su un punto f onda,men tale -ed €tSlsenziali.s-· ,simo deil ·problema istituzionale. Problema che, come ognuno sent~, è desti– nato ad acquistare i.mportanz,a :sempre mag– giore. nella vita deil no-str6 P-aese e nell'atti– vità di tutti i. partiti. Basteil'•ebbe il di-scorso deUa Corona a farciene 1 per.suasi. NOI. Dorpo a~re, in un IÌJ/:reve sordio, c-onstaitato•, ,com~ ,piaJCendosene, che l'on. Grandi non aves5Jetp-rooentafo la isua .pro,posta come questioI,1:e ~ecni-ca.,·ma ne a,– vesse ,contfessato e ·pir01Spettato .il •caratte,re preva– lentemente ,po.Ji.ti-co, Ton. La;br-ioùa pr 1 )1Segue: LAIBRIOLA. - La opiposizione noistra al-la mozio– ne G.randi non 'trae la sna .ragi,m d e,5se-re da una ilhusio-ne o da una speranza ,ç,he le• noistre rur:giomen– tazkoni o che i no-stri voti possano, ,convincere l'al– tra; :p-ar,te -deHa Camera e c;he noi ipo,s,siamo, sia pure su una -linea cii co,mprorneS60, o,ttenere vit- toria: · La funzione « pedagogica » del fascismo. Fasci– smo e libertà. In verità, 'la ip-arte . d•eU'o,ppoGizione nena Camera p,re-sente è un apo' 1diversa ,cta .quella ,che poteva :;i,vere una oipiposiz..ioneneHe Camere pa&Sate. Noi facciamo un po-' .H:.tes.tamento e un ·po' ti.I programma. Io -ho rtooowsciuto molti meTi-ti a1 fascismo, iJ quaJe in veri:tà _si presenta sotto molteplici aispetti; .e una delle .inter-p;retamiond che .io 'Sarei ,per dare del fa_ 5cismo è pedaig.og; iica. E&so ci sug,g.erk,ce di .tanto in tanto ,quaJ.iche utile inseg·namento: ma, se -dovessi dire che cosa ci insegna, ricocderei un gà•ud:izio del Brunetière suHe memorie del -duca di Saiil1t Simon che -egJ.icomsi,gliava ahla gioventù ,di stud;ire, - no~ fosse altro ~ tdi-ceva - che per questa ragione : per imp,a,rare ,come non si deve scrivere. (,Cormrmenti). E' un.ia ,funz..ione ana:l10,ga,-che io riconosco al fascismo .. (lnterr'UZioni) : .bisogna ,comprenderlo ... ,per non se- Birnf 61ecaGino Bianco I !Non ci ha •l'-on. Gra.ndi annunviato, negli ultimi ·riipa;r.i-del .suo elo,quente di,scorso, non ci !ha ·,egLi.an– nunz!i-ato :i.a pr-0bab-iJ.ità rdeUa trasfor:nia:zione del '-fa– scismo tn una nuova -demo1orazia? . GRANDI D>INO.- Lo è! LABRIOI..;A. - Io non credo a.ffatto, ·imp.robabile questo, ma .quando !il fa1SCiS1IDo si :sarà tras:t:o-rmaito in una nuo,y,a demo,c:vazia, evidentemente non a– v:i'emo_ d'atto altro che •pe:r1deretuttr gli .anni -durante i quaiii abbiamo demoliita e non oorretta ~a demo-crà– zia... (Rumori a destra - App1·ovazioni all'e:st1re: ma svnist1 1 a) .. Un men1to, ,dunqrue, agJ'i. òcchi miei lo ha, il ,faisc.i6mo, ed è -di aJpiriami-oanare ,còl ·séi:i,so deille ,prtv.aziond. gLt Itruliani a m0tlté ,e.ose·olie g1'i Italiani non comprendevano: la Jiibertà, · 1a · demo– .craz.ia, reguag1tanza '.civile. Questa .e la -sua fuiizfo .. ne pedagogica! · Una voce al centrO". Biisogna essére degni della' li– bertà. LABRIOLA. ~ L'tntenru'.zione è eGatti·s.sima: deUa libertà J:>hsogna ess!eir'e degni ! ,E .penso •ohe gJ{ Ita– liani, :fino a questo· momento·, de'lla Jiiibèrtà non ·era– no degni; ma. ;J,o diveniteiranno ,oombattendo-vi (Ap• pla11,si all'estrema sinistra - Com,m·enti èd inte1•ru– zioni al centro e a de;str,a). .Soltanto, isigno•ri, state in guard!i.a, per.chè il gio-r-· no im cut gli Italiani della libe.rfa saranno degni, eviidenteme.nt •e· non isa:ranno più -degni -di voi! (Ap• plaitsi ati'estrernir:i, sinistm, - Ccmimenti e rumori al ce,ntro e a dest1ia ~ Inte1·ruzio?1,i).. Date tempo all'esperienza! ... Comprel'l/do, come ha dett.o l'onorevooe Grandi, la nece6sttà per hl fasci>smo di ,po,rre, coane tintroduzio-– ne alla 1eg}slatura, la .riforma del regola.mento del– la -Camera. Piccola cooa aJlia superficie, 'in.,s,i~ifican– te alle apparenze. E l'on. Grandù ha compul~ato i testi: t di6col'Si ,_dain o-st.ri ,colleghi Modighani, Gra– ziadei, diventati -sostanza. e materia. di approfondifa glossa. Ma l'onor,evole Grandi ha fatto lo· sforzo ne– cessario iJ}er g:iu,ngere al .fondo del loro -pensiero? (1) 1!l testo della mo-ziol).e era ,iù seguente: ~• Le m.odifioa¼ioni al règol,amento della Camera approvate ne.bla seduta -antimeridiana del 26 luglio 1920 e pomeridiama del 6 agosto 1920 con gLi emenda– menti relat·ivi approvati neile seidute a:ntimerid.i,a,ne del 22 e ffi g_iugno 1922 sono abrogate "·
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