Critica Sociale - XXXIII - n. 19 - 1-15 ottobre 1923

9190 lf\lTIU._ leGIAU ----------'--...,.--------- po di scena riuscì a capovolgere la situazione, ni che noi cono-sciamo! L'assolutismo sorse m procacciandos·i, con !"impegno di ·riSiJJ.ettare le tutti i luoghi açl un solo tempo per dare• allo p,rerogaLlve della Camera, il voto di fiducia e di Stato ft 'un:1tà poìiticà. Gon la forza e l'astuzia approvazi•one deUa riforma elettorale. I vecchi assorbì lo squadrismo (sia·venia all'anacron.srpo partiti, sgominati, ,cr,edettero quel giorno (e non del lmguaggio), cacc1Jànd,olo in nuo<veistituzioni era tutto illusione, penhè ogni fatto, anc;he mi- militari pe,rmanenti; ascrisse a proprna glo1•1adi nimo, ha le sue conseguenze) di riso·rgere nel valutare il merito, anzi la competenza, o;tre il mantenimentò della ,Camera e di tia,c.quistare una g.rauo e la nascita (e noi diremo la tessera), cer- . influenza su_! Governo a scapito della esclusiva cando di -attrarre le capacità in qualunque ceto · influenza del •fascismo nel Paese e suftlo Stato. si trovassero, coÌ!ocà.ndo giur.isperiti ed ecde_sia-. _ Quel giorno nasceva il « mussolinismo » accanto stici nei più alti impieghi sino allora es,clusiva:- al « fascismo». La borghesia, che soffocava nel- mente tenuti dalla nobiltà armata... · le stretLoie del partito vinc;itore, che pure essa tNoi non sforzeremo un 'analogia, che può ap- ' aveva creato ed armato, resp.irò, e vide la possi- pena fornir Ja base d.i .una s·imilitudine letteraria, · bil'ità di una. concentrazi'one conservatrice-par- più che di un parallelo storico. Tuttavia certe lairrientaristi,ca.più vasta, non più prigioniera del coincidenz,e, illuminano: l'imp•eto ·dell'attaooo del fascismo, ma anzi assorbitrice del fascismo. E ~a mussolinismo, che a .torto parve .addir_ittura come 1borghesia continua nella ·cauta opera di s 1 eparare un voto di dispersione. del fa,s,c.ismo, -e la passio– il Duce dal parto.Loe sospira c1ontanto più amo,re ne della resistenza dei :duci locali, che nei loro. per lVfosso,hniquanto più spera di esser;.eliberata omaggi mostrano di considerare sempre il loro · dai ccimpagni di Mussolini. ,E' ,questo. il promo capo come il prirnus inter par-es anzic;hè come sotto il qua}e essa intravede il ristabil4rsi ueffor-· l'Unico avente una delegaz.ione cos.tituz~onale e clin~ del:la legalità e dello Stato in Italia: una parlamentare a .governare nelle forme .del Go- . forte concentrazione conservatrice, che legalizzi vern0 di Gabinetto. La gloria .e la potenziaftità dei.. a p,rofitto di essa il bottino fatto daft!fascismo sul- capi del· partito nelle pl'ovincie s.i spiega nel so.m– ie- autonomie della classe lavoratrice e su tutte mettere alla loro aut,orità.. i' prefetti, e nel· gover- ·1e libertà proletarie, mentre segnerà un decis,o nare Le provinc~e secondo gli interessi del partito prevalere dell'autorità civile defilo .Stato sopra ftocale, e nel porre questi interessi' come univer• l'elemento mHitare-s,quadristico del fascismo. sali, a costo, di attrave•rsar.e gli interessi generali, ' :EJ qu-i è il punctum saliens della contesa.. Il o dal .Oov,erno c.o,ns.ide.rati per tali. Roma c;e.rca· partito fascista ha trionfato 'in graz'ia d~ suo or- in ogni modo. di attrarre a s~ il favore ecclesia– dinarriento militare, ,e .di questo •è gelo20, tenace stico, abbondando in atti e p'ro-vvedimepti di os– ctistode. Per quel che va)gono le analogie, specie se:quio all'autorità ·del Vaticano in mate-ria civile quando si ·trasportano da secoli a secoli, si può · e scolastica, fino intervenendo a salvare ·perico- ···scorgere nelle circostanz.e attuali -c..ome il riflesso ~anti istituLi popolairi. Ma il feud,o, il quale altro in. isoorci,o defila.storie.a. lotta tra l'assolutismo e non vede che, il partito, continua spietata, furi– l'aristocrazia feudal 1 e, sulla fine del MecLioevo, al borida, la guerra ,àl conwrrente partito pop·Òlare. formarsi dello Stato moderno. Allora contro le La conrtraddizione demoli,sce l'autorità di Roma, tendenze di fusioni di Stati e di Imperi, cercanti Roma è tutta impegnata a fondo. con le grançli nelle rinascenti idee romane di unità pplitica, ·co.rrenti plutocratiche, di amorfo conservalori– giuridicà. e religiosa l'appoggio ad un dominip smo,. cupide di monopolii nei se.rvizd publ;)lici. universalist.ico, s.i sollevavano .·i particolarismi Ma l'insurrezione di -Cremona obbliga a sospen– delle ·divisioni yreditarie, dei diritti elettivi .ger- dere fin dal.l'inizio i :p.iani delle nuove conven- • mahici, de.i rapporti di vassallaggio. I. principi 21ioniferroviarie. Le Agrariè si profondono con erario contro, l'imperatore, wme i Concilii contro tutta l'anima vers,o il ·Governo c;ent~ale,,.che han- i pa_pi.La nobiltà, invece di. m ettersi alla deriva no desiderato e voluto; ma il ~ooale,sind;walismo·, dell'ordine politico, impiega.va il suo potere nel invertendo le parti, pretende dettare i' contratti modo più abus\vo. « Ognuno de i pie.coli e gr:andi e controllare le aziende con Illf?todi, che erario vassalli e potentati - scTive il Gervinus. - non raccomandabili s.oHanto quando erano volti con– aveva afttro sentimento che quello del proprio in- tro i contadi,ni. PercM in provincia il fasdsmo te·resse, o tutt'al più si moveva appena per quello non ~ che· s,quad:rismo, e fuor dello squadrismo· del prqprio teirtitorio. Vi erano tanti padroni ~he non vede salvezza dal temuto, ins,orgere delle for– non v'era' dominazione alcuna, tante parti che '111azio.nii ·.percosse ed umilfate. Roma cerca il n:on v'era un intero, tanti $tati nello Stato che consenso. Lo Stato non sÙssiste ·fuori del consen– uno Stato non era più. possibile; le piante secon- so. Ma il feudo. se ne infischja e non giura che darie parassite nel popolo togliwano al tronco per la forza. principaU.ela sua forza... I piccoli signori delle Tuttavia· il feudo &i a,ce,:orgeràben presto che .,castella non avevano altra abitu~ine, àltra ocou- [o Stato è il più forte. O si arrender!à o sarà tra– pazi?ne che .della caccia, del,ta :ra.piµa e dei com- volto. Lo Stato _unitarie è più forte d~l partito, battimentii.; ess,i perturbavano ogni industria ci- Lo Stato va :verso -il -trionfo di una plutocrazja v_Lie_ . rendevano -impossibile ogni ~icurezza, ogni . demagogicat festosa (li avere sciolto i ·cep,pi di ordme nello Stato, ogn i svilu ppo dei suoi mez- . quella che essa· chi;:i,mava demaigogia a.ntipluto– zi... Occupavano fatti i pos.ti è ae dignità, erano cratica. Ogni 1R:estavrazionè sbocca nell'Enri– in grado di mettere in·c ampo i nteri esefoiti, seri- chìssez-vous di Guizot. Il poverq grande s_apiente vevano con lo stile della Maestà e rendevano vano Vilfredo Parete è morto nell'errore di avere arro– .nello ,i:,tato og'ni potere supremo . ogni 'direzione · vescia.te le ·parti.· Egti vedeva la plutocrazia domi– unitaria ... ». Quànte di quèste. ;sp:ress.ioni dello riare dai Parlamenti, unicament~ perchè nei Par– storico tedesoo sembrano descrittiye di condizio- lij.menti era: denuriii,ata e smasohe·rata, ·laddove ., BibliotecaGino Bianco

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