Critica Sociale - XXXIII - n. 13 - 1-15 luglio 1923

·"1 t t i-4- t • \ •• ~.. l . .., Cl\t1'icA· SOCIALE I , meritè o ontr.Lbu ilre a risanare l'Europa ma che non ci riuscirà finc.hè 58.Tà ammin.tst11ato COiil• lo spirtto e co.i metodi del bos cevismo. Soltan,to -a tal patt,o l',Ucrai,na to.rnerà ad essere per la Germania quella che fu iJll passato;, il ponte necessario .per la sua espan!m.Oneverso l'.Or:iente e.urop,e.o ed asiatico. · · Allo soopo di chiarire Il- illustrare al popolo tede.sco il siignifl,cato e l'importania della • questione ucraina • si è •fondata ,in Berlino una lega col nome ,djl « Ukratn– ske Slowo •. Le pubbJi.cazioni edite <la questa lega in Hngua tedesca, gio;van,o :potentemente a far •CO!llOS~ere il va1ore polJi,tioo,.economico <1ell•Ucraina è la sua coin- . dizi_oo~ odierna. In ·base .ai dati. forniti da tai!l pubbl.i,. caz1om, no,n è p,ossi1biJ,edubitare che i SoV:iet st pro– pongano d:iJ -canoenare sptui,tualmente ect eco.n.omica– mente l•Uc11a~na per meglio asso1'birla neJ. loro .siste– ma centrale•. Soitto gli cza1· lfloriv,a colà una sviluppa– tis_sima rete di Cooperative, che contribuiva in larga m~sura alla prospe·ntà (lel paese: .iJ bolscevichi hanno distrutto le Cooperative e ne hanno -confiscato. i beni so.stitu~dole con istituti diiretti dia comunisti russi non cl'al'tro pensosi che· drt· spediJre nel.1a..Russiia affamata 'i prodotti -del su,o,lo,ucraiJ11Jo, a costo cli ridurre ali.a fame la pòpol-aztone llocaLe. 1Pe.rchè oggi ,.oono.stante i diniJeghi di Mosca, l'Ucrai– na soffre ancora la tame, e sempre più ne soffnirà iln conseguenza della politica russa di ::;frutLameJ1Jtodel p,aese. ri -Governo russo s i sforza d;i doID!Ìlflar,e coi me– todi dedla botta di clas.se il villaggio ucraino, che es.so giustamente cons.i diera·1C omela cellula vi-taàe·dell'eo ono. 1ni!a._ ucra.Lna. I « Komnesamy », o com.iltat.ildiei conta, dJiirut poveri, compo,sti m g,ran parte di immigrati russi, governano a n,o,rma dai, regoJ.amwti statali reconom,ja del villaggi,, ,e oon la C,e,.,K-a. e ,con l'esercito 1xisso d'oc– cupaz.ione fo1ma.n,o una formidabile prg,aruiza.aziiOn,eper il sistematico sJruttamenito dei .tesorri.dell'Ucraina, a,pe– rat,o medtianite le requ,isi:z'io•nli foirzat.e e la <Lilaphdazione delle mercii .pass.ant:i atti,avel'JSOmolte mani:. Di quru l'e– norme <liimti.nuzio_ne della produzione, pir01Vooato amene iill parte dalla ripugnanza a!Le imposte in, natw·a. Quando poi s'i veritflcarooo, '11.el1921, la scai-si-t.àdel rac– colto e una spaventosa care.stia, la cosi<letta opera· d'as– sistenza da part.e della Russia si, riSolse in .nuove esa– zi.oJ'.l!i, _iir1 w1a -nuova campagna contro i v.1llag:g1 e-i oontai:linìi dell'.Ucrama. Altra e non u1tiJma causa della rovina di- qUce,lla1·e. gione è, a detta del!ia • Deutscoo Rund-schruu », 1o sfa– celo clell-acol'OnlzzazÌI0/11e ,tedesca, che coLà 5.ÌJ .era svi– luppata m mo<Lo sorprerudante: la qual co sa d O!vrel>be dissuade.re g1i occidentali <1al p0crtare, senza seri,e ga– ranzile, dd loro lavol'o ,i,n territovt -dominati dai bol– scev.ichi. La « Ukr'ai:DSke SJ.Qwq• non ravvisa -salute per -il suo paese alU'OIVe -che n,ellla r.i 1 rnnovata collabore– zione europea.: ma per render1a possil>He, occorre creai·ne Le.premies,se. AlLa rinaiscita dell'Uc1•aina rum st potrà ,pe.ru ,are se ·non dopo che essa si,a lÙCOstituita i.n Stat o oo vrano. Ques-ta ricostituz.ione sarebbe fin, d'o,ggli un fatto com– pd-uto, se il -suo po,p,oLo,ohe ha sempre entustasticameo– t.e appoggr.ati i ,n,emtct del .governo .bo lso ov:iloo,d a .Pe– thùura a lJenikine, (Potesse llibera:IP.en ,t,ed ,ecide.re diella p l'IOl'}l'ia SJ001,e. Uno scrtttore· sud-americano, Julio .G. Velàl 'd.ez, n.el quaderno di giugno della Rivista. interna.zion ate à ette istituzioni economi.che e sociali di.scorre della col0r ndlZz.a.zion,e ,della 11epubhlica arganrt.tna. iDopo un minuto studio delle vi'ceJlJdepassart,e, l'aullOTe esaminà la siJtua– _zione .a,trt,uale, 1J. m_odo ilDcui si esplica ora -l'attilvità uf– ficiale e privata, la legislazione vigente. in materia. Ou811ltoall'aziolne dello St,atQ è a notars i che, abro gate le dis.~ die'llà legg,e del , J876, attualman.te 1a OOlqnizzazione uffloi:ale propriame nte d_ etta 11,()lll sii pr,a,. tl.c.a ptù. La oolonizzazio.Oie oggi applica.ta nelle terre lipparten.enti allei Stato ha 'il cara ~tere di co loni2za.mone spontanea, permessa in ,m primo tem'Po da1 Governo, e in un seoondò tempQ legalazzata !11ed.iante la suddi– visione del1-a. 11erra previamente coltivata e la sua oon– cess.ione a: pattt cli favore a oolm cbe l'ha dissodai.a. · IPtù che a -creare le colon.i.e, i1 -Governo mira a d.ar loro vita le,g~ quando si SOID<X g:i,à formate. Vi 9000 ino Bianco -~7 però a nche le cosidette • oolonie nazionali • , la crea– ziio.ne e l '.ÌIIlp,i.aI1to delle quali furono predisposti ante– rwrmen te all'oocupazilo,ne da parte dei coJoni: ma que– ste sono in IDJinQr numerò. Circa la coloruizzazwinie.priivata, occorre osservare che il colonizzatore ha perduto 1,1 suo -antiOQ-Oal'attere dm benefattore per aippar.ilre quello che egl<i., realmente è, un uomo d'affari che acquii.5tagrandi estensionli, dd t(;U're p,e.r suddividerle e vendierle in piccoli lotti. Con :tale carattere esistono varie compagnie di colonizzazione, che promuovon,o la niparti,ziorue della propri,età rurale e lo sfruttam~to dt nuove wne del paese. ,Accanto alle i stiJtuziOIIllÌ aventi p:roposi,ti puramerute speculatiw, allt.re ·ne esistono che, senza trascw,are il pro,prto in-te– r,esse, pel'Segu,ono a.nche ideailii filantropici o paU1io:ttici per esempio, la " Iewish Colonisation Associati'On •. che ,dall'epoca della sua tQ;n,claziOOJe (1892) ha. acqui.stwto in Argentina quasi: 600.000 ettar.:l dfu terreno, VIEIDdendoJ,i ai prezzi d'acquisto ai coloni, ai qua!li fornisce anche in a;ntf.ici,po 1a sQIIllma· dt 3000 ,pesos per la oostru_zione d€1Hacasa e la -compera d~li arn,e,si, da lavo-ro. Entro venti anni hl ooLon,o diev,e rim.bQl'lsaré alla compagni-a àJl. pl'ezzo della terra e l'ilmipol1to deU'all't{iaipaz:ion.e, rima– nendo defl•nitivo padrone de1 campo e de,l,lia. casa. Qua1ii sono t I'll.5ultatil generali! dieùla colo,n\i,zzazione im !Argentina? !La terra ooncessa dallo Stato è stata ooJ. tiJvata e a-bitata? I coboni hanno prosperato? Il coloniz– z.at.o.re (Stato o privato) lla fatto buQll,i affa.l'ii? A queste cLomam .d-e così rispondO'IlJOle stati-s1ti'c~: Nel momento altuali e tLe co1o oiie agricole· naziJOna1iesi– stenti occupa.n.q una superfl.ci, e d.i u n mhlione e mezzo dli ettar i, e le altre c olonie agn i ,co.le ,cr,eate i.n conformi– tà d.el decreto 11 lugllio 1921, u na su perficie di un mi– J,i lone, settecentomi!La ettari;' aggJungendo a queste terre (tutte oolonizzate dallo Stato) que11e c he- son o gi,à pas– saite iin prop,rietà dai oolo(ni e che (',om pre.ru :lono un al– tro mezw milriruiie dii ettari, si ricava che l e teirre CO· l!cxnfazate dalJio Stato raggiu,ngono un'estensione d.t cjooa tre milion,if e setteqentomliJa ettari. Molte d-elle giran,di fortune ora esiJStentil,n.ell'Argentirna cominciaro– n,o a formarsi/ nei- 1otti agtrl,ooli delle v,ecchie· coloni.i nazionali. Lo Stato daJ cam.to suo guadagnò il popola– ·me.nto di rtmmense -ne, g,iJomli de serte, e -9uimdi la crea.– Zli.ome cL~ nuove ronti 11,•en,trata;oltre ai vantaggi che lo sviluppo della pop olazione e della colonizzazione rap– presenta per l'intero pae.se . Quanto ai risultati della co– ·1onizzazione privata, non, è possibile indicare con una sola cifra la superficie coltivata, dato il gran numero e J.adispersione dei coltivatori: però è prova tndubbia del suo. successo la continua suddivisione <lella proprietà privata, il numero sempre crescente dei coloni e dei Ji)iccoli proprietari rurali, la prosperità e il benessere che si riscontrano fra gli agricoltori. Tutti insieme, Stato e privati, giustamente si inorgogliscono di avere in n.o,n lungo numero di anni condotta l'Argentina a questo ri– sultato veramente •prodigioso, di contare entro i suoi co,n,fini non meno di venticinque milioni di ettari ri– clo-tti a coltura. ANGELO TREVES. Ciò che • SI stampa La Rivoluzione liberale. Con questo titolo esce, da. circa. un anno e mezzo, a. Torino u.n periodico settimanale, che ha. il forma.to di giornale, ma il carattere di rivista, sotto Ja direzio ne di P. Gobetti .. Raocogli~ attorno a sè giova.ni che vorrebbero continuare l'opera di edu• cazione e di chiarific azione politica, etti s'era dedicata, negli anni addietro l'Unità fiorentina, diretta da.l Sa.lvemini; ma ha, viceversa,' indirizzo e contenuto assai diverso, e invece di cercare nello studio dei problemi concreti un reagente che co– stringa upmini e partiti a. rivelare la loro intima essenza., per• segue fa.ticosamente' il. tentativo ~. fì.esa'.e, oon_ a.nali~i ~!oso: fiche e diecussioni teonche, la posuaone 1deolog1oa dei srngoh gru.ppi. La ohia.rifìcazione delle id~ non sempre è raggiunta per questa via.; e lo stesso sforzo d1 dar b~e e oonte~uto a un nuovo liberalismo, che tenga. conto e faccia tesoro d1 tutte le esperienze storiche degli ultimi d~ e sappia aooog~ie~e e aononizza.re le nuove forze eoe.tur1te da.l seno della aoCietà, e principalmen te le ener,gie rivoluzion~rie del pr?le~riato ?rga· nizzato ,per la lotta di classe, non 01 eemhra. ne giunto ne a.v– vi.ato .od una felioe conclusione.

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