Critica Sociale - XXXIII - n. 3 - 1-15 febbraio 1923

- CRITICA SOCIALE 1 41 socialista, ha entusiastièamente cos;iperato a &oppri– mere in Italia il terrèno delle libere istituzioni. Fe– nomeni simili si_ sono· continuamente ripetuti nella storia ,e non è-il caso di farne le meravigli& ~ IV. · ·Non mi pare -perciò che sianp nel vero quei pub– blicisti 'del fascismo,· i quali negano ·per: il 'loro rrio-· vimento il carattere di reazione, Se la linea del 'progresso politjc.o, eèonomico e: cul– turale si ·svolge neÌ senso. di una diffusione sempre maggiore .della. libertà personale, intesa corrie fa– coltà dell'individuo di fare· tutto ciò che non possa infliggere un danno fisico ad un'altra pel'aona, .~ nella soìtoposizione di tutti gli Enti pubblici coattivi alla. opinione e alla volontà di una ·maggiorànza le– gale; è evidente che la dittatura, il Governo della parte e del gruppo contr!) o in dispregio della mag– gioranza legale, un Governo che schiva, teme o re– spinge· s~egnosa~ente il controllo dell'opinione j:iubòlìca're·' dèi'\frrb(·ìé'gittimi' ra-ppresentahti,' o cÌ1e _si foggia una maggioranza di comodo con la vio– lenza e col disprezzo sistematico· d<i diritti dellir per– sona, qµesto Governo agisce in senso opposto al- . l'evoluzione normale delle società moderne, e per– ·ciò stesso _reagisce all'indirizzo delle società politi– camente progressive. Questo Governo' si' muove in un ambiente di rea;zione .. Tutta l'evoluzione poiitica <'\ei·nostri tempi mirava a fare dello Stato l'espo– nente dei bisogni di un:-,,maggioranza legale, ciòè act· assprbire ne11o Stato le masse· popolari, a togliergli _ogni carattere coattivo od oppressivo, a fame la salvaguardia· dei diritti della persona .. Confessata:. mente •e ·spavaldamente la concezione fascista è l'op-• posto. Non -giova pei;ciò nasconderé che essa rap– presenta. una terribile reaziope .. Nell'ordine delle dottrine bisogna risalire molti secoli addietro per trovare ·qualche· cosa· a cui confrontarla. V .. ·Superflua: mi' sembra· invece la questione dove èiò possa condurre ,perchè risponde il destino ili tutt'e le societd· dispotiche; di ·quelle società in cui Ì po– teri arl>itr.~ri _di un individuo o df un gruppo han– no soverchiato i poteri· della collettivi't'à, dalfo aù- · tichissime 'dispÒtìe·. orientàh al Governo zarista .. E ciò è tanto risaputo .che alcuni più cauti pubblicisti del fascismo - e non son molti· a dir vero! .:_ a:f– fi!rrliarlb"c'j'tè°là' fàse··prè'seìite. 'cli'autòr(tarismo ui1i– l~ter_ale..è -~ra~sitori,a, e. serve a· prepara're uno ~tato dr prù consapevole e meritata 1ibertà: Ma la· libertà non deve. èssere n.è « _meritata ,, nè « consapevole ». E' Ull diritto element_aTe della persona re,sponsabile, e JOonpuò trovare limiti di nessuna specie nèlla leg·– ge. E' già molto che il ·costume lo circoscriva esso! La tesi della dittatura educatrice è vecchia quah·– to l'arbitrio 'umano. Gli economisti ne conoscono una s.pecie al!aloga riell'argome_nto _de_idazii pro~ tettori, che .educano alla ·ubertà commerciale. Tutti sanno come gli economisti rispondono. 'ùn dazio ràp– presenta distruzione di rtcchezza. Quando un Pae– se adotta il sistema protezionista, si· sottopone' da se stes 1 so· a un processo d'indebolimento delle sue forze economiche. Ora, se esso ha adottato il dazio come -un -rimedio alla suii. minor· forza di concorrenza il dazfo ·non fa che rendere permanente que!}to biso– s-no (li pr9tezioP.e 1 percM ,tnc;l!!l?9!i~ç~~emp·r~ più · ino Bianco un Paese. Adottato che si sia il regime protezioni– sta, il Paese. non ne uscirà piJÌ,. e sarà costretto J. rendere sempre più rigoroso il suo sistema prote– zionista; il che, del resto, è dimostrato daHa storia commerciale di tutti i Paesi. Si son vi~ti inf attl Paesi liberali .diventare. protezionisti,· 'ma ho11 si è mai visto un paese protezionista,_ per effetto del pro– tezionismo, diyentar capace della, Iibertà doganale. Il dispotismo - specie · &e.incap,ac:e di sottoporsi esso stesso alla legge, che .muta secondo il c·apric– cio - non ha mai condotto i, popoli verso la li– bertà, ma questa è stata piuttosto il prodotto çlel _ collasso del_sistema, di ,un urto esterno, di un mo– vimento interno di forze elementari. Coloro, dunqu·e, che giustificano il dispotismo .come un· fatto tran– sitorio, non sono iµ pace con la propria coscienza. Essi sann~ che il dispotismo non può mai· essere transitorio. Il suo destino è di rendersi sempre più cupo, sempre più fosco, sempre più torvo. Sospet– toso e. timido, esso moltiplica i pericoli con la .fan– taiìia, e degenera iri terro.rismo. Il ter(J)rismo, fa– cendogli paventare le vendette, · precipita in· cru– deltà. La sua legge è dunque il. proprio peggiora– mento. Quella; ridicola democrazia 'che, fingendo– _selo un castigamatti del soci'alismo, gli spalancò le porte, non sapeva che terribile flagello' essa ·toggia– va per se stessa e per il_ Paese. Il dispotismo non . ha mai educato gli uomini a rendersi degni della li– bertà. Esso ha invece ispirato agli uomini il senso della dissimulazione, dell'ipocrisia, dell'_inganno e del tradimento. Così non sol'gono _liberi cittadini di una moderna democrazia; e ri~mmeno uomini degni 'di servire il proprio Paese. Colo·ro, che non lo san– no, leggano le. storie - quatunque st'oj-ia di· tiran– ni<li - ad ammaestrarsi. ARTURO ];,ABRIOLA'. Pubblicazioni- pervenute in dono • -Dall_eCooperative loèalv al.le organizzaziÒTlli provi~ciali; p~b– bhca.?',o!'e d_ella F~dera.z1one delle Coòperwtive · Agricolo della provincia d1 'Reggio Emilia.. - Reggio, Cbop. lavoranti tipo- grafi, 1922 (opuscolo). · · Per onorare la me11iori;,, di Attillio . Bol,lori - Cromorui,. Tip. ooop: proletaria, l922 Il ~re~ito e 'la cooperazione agr;,,nia in ltali.q, ·nei p,·ovvedi– menti di guerra, del Dott. GIULIO COSTANZO - .Pubblicazione dell'Istituto Internazion.a.!e d' Ag-ricoltura.. · l. lavoratori e lw prevùl,è7!-za Mciale: l'assicurazione obbliga: tona contro le malattie, di AUTUNN0 R•vì. - Parma. ·Tipog. Coop. Parmense, 1922 (opuscolo). • . Un. trenter,.wio di vita dell.e Scuofo profes~io,iaii d.i Monza . Relazione del dirett6h, ing. ARCHIMEDB èARALT .:.....L i'o ~ be- neficio doJ.Ja Souo'la. · · •' Le Poesie di G. A. BoRGESE,~ Ed. iMoncladori . Milano 1922. ~m . ·. , Le fonti dell'arte pura e l'art .. •italia11a di RENZOBUSCAROLI con~ ill-ustrazioni dell'a.rte olandese - E'cliz. , PopoJ.o e .Arte~ . Mdano - ,L. 22,50. . E_. STBOEBEL: La socializzazione; ·versio~e d~Ì tedesoo. - • Prnoola b~bl,ioteoa. di scienze moderne » • Frat. Boooa, edit. - Torino, 1923 - L. 12. · · . . . R. _BACHI: L'Italia economica. nel· 1921 - Annua.rio 'della vi~a com_mercia.le, industriale, a,gra~ia e del.Ja politica econo– m1oa. ~nno XIIL - ln, Ul[Jpend·ice: . I lineamenti generaJi cl)>lla.vita eoonom,1ca nel 192?. - Ci~ di Ca,~!lo, S. La.pi ed1t. i ~!hlano, Roma, Niapoh, · _Soc. ed1t .. Da-nte Alighieri di Albrfgh1, Sogl,,t1 e C. - L. 24. ' · Prof. Avv. GASl'A~ AMBROSINI: La ri.fonna ~lettorale . (La decadenza del Parlamento; La. proporzionaJe · Itl sistema mis_bo fr~ncese; H siste~a ··tledesoo; Proposta di .utiJ.izzare i voti ·res1duah: Vantaggi: _a) L'eleV1azione . della Camera: b) La form~ione della maggioraru:a.· pa.da.mènta.re ; Conclu– s1~me). - Milano, Pa.Jermo, Napoli,, G~oya,,.Bo)og.n,a; ·Torino, Firenze, 1923 - R. Sa.ndron edit. - L .. 4.. • EUGENIO R.IGNANO: . Pour una refo~e soci;.l;;te du ,lrrYit aucc_euional. - -Bibliothèqu~ oooiaJiste-. F. Rieder et C, ~i-t, , ~e.n• (6/, 7 Pl~ce !;',t. Sulp1ce - frl!, ~:. · ·'.• ,,.. ·

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