Critica Sociale - XXXI - n. 23 - 1-15 dicembre 1921

358 CRtTiùA S0O1ALE Nel Ministero delle Fiuanze la direzione geuerale de– gli affari s1 è s11duiv1sa in direzione del bollo, del 1•egi– stro ecc·. ~ u'on è dtato l'aumento (che pur si è venli– catoJ degli affa11 che' ha portato a questa suddivisione, ma il desiderio di accrescere negli organici i posti più elevati, per comodità <!,iCll.rriera di alcuni fum,iouarì. • Mintstero detta Gne·rra. • Si riducano e si sistemi no una bauna volta, iu modo razionale, i quadri i q llll.li manteuguno tllttora in piedi 11tli.-,ìinutili, tretti. pers ino da tenenti geueraU, cou rispettivo seguito di' molti uffi– c1alil, creati appodt>L per poter richiamare in servizio uua q uantita di ulifo1ali s,1penori di am~in istrirnione in con– gedo, col risultato. solo di accrescere ,il disordine negli uffici. 1)i{inisterodelt'lstruzioitc. • Si aboliscano ·1e univer– sità. o facoltà che hanno pochi alunni e non possono avere adeguato materiale per lo studio: si migliorino invece le coud1z1om dtille altre UHiversità e il tratt-ameuto fa.tto a1 prntessori, in modo che possano attende1·e con rq,usato anuno alle cure dell'inseguamento e alle ricerche scient11iche. 'Nlinistei·o delle Colonie. - Il ruolo organico del Mini– stero uelle Uolon1e è costituito di 2GB ira funzionari ed agenti, di cui tl direttori geuerali, llJ capidivisione, 31 Cll.p1'sezione, o4 consiglieri aggiunti o segretaì·i, 48 ragio– lllen, 55 iwpiegati d'o,·drne, 47 uscieri, 1 clirettoro del– !' Utlicio citra, 1 bibliotecario, e, come se tutto ciò non bastasse, 1 direttrice dell'ufl:icio copia tin piauta stA,bile, con dtnt~o a pensione, etc. etc,) e :a!8' dattilografo, pure di rJolo, con annessi e counessi ! · . :::lipensi che si hanuo 53 posti direttivi contro [31 esecut1v1, vale a dire che 5 impiegati, dirigenti corrispon– douo a meno di n esecutori (!!); che si hanno 48 ragio– nieri·, mentre ai Ministeri della Guerra .e della Mariua, in cui è tanto più complessa la gestione finanziaria, ve ne sono 19 nel primo e 18 nel secondo ! E, seuza fare altri con~ronti, si pensi solo che il Ministero delle Co-. lonie inglese è costituito di appena 185 tunzionari, ed è· superfluo fare 11 confronto fra le nostre colonie e quelle inglesi. . Bisognerebbe persuadersi che l'organo centrale colo– niale, fatto il decentramento, in miuirria parte già fatto, ma che dovrebbe estendersi su, vasta scala, se i gover– ntitori avessero la testa sulle spalle, occorre sia circo– scritto, corr~e quello· inglese, a fu11zioni di semplice di– rettiva di massima, di controllo e di statistica. Si dovrebbero moltre semplificare e ridurre le fun– zioni della Direzione generale. dell'istruziòne pubblica e soppr-imere l' 11fticio per la distribuziol\e dei libr etti terroviari ai maestri; si' dovrebbero so 'ppi:i.mere le due nuove divisioni presso il Ministero de lla giustiz ia, destinate a controllare l'opera degli Economati generali dei beneficì vacanti; in ultimo la riforma dell'ordina– mento gi-udiziario dovrebbe essere jspirata a larghi con– cetti di decentramento, specialmente per ciò che riguarda l',i,mpliameuto razionale della ·competen:i:a dei pretori. · Gli uffici diretti vi provinciali dovrebbero essere quelli che, appunto perchè :più a contatto della vita: cit– tll.dina, dovrebbero avere facoltà ed attribuzioni che li mettessero in grado di essere organi veramente superjori agli altri; organi cui l'interessato potèsse rivolgersi per ottene1;e subito la risoluzione delle propri~ vertenze. Invece no. _Gli ispettori s'immischiano anche in cose non di propria competenza; alcune decisioni devono essere deferite all'esàine di commissioni speciali rcome, ad esempio, quelle per l'imposte dirette); altre devono prendersi, sentito il parere di determinati enti ;come, . ad esempio, le Camere di Uommercio in alcune contro-. versie doganali); per altre ancora. gli organi direttivi provinci~li se1~touo il bisogn·o, Popportunita, per man– canza di spmto; ed ancha di facoltà, d'iniziati~a, per tema di errare, di'rivolgersi agli organi direttivi centrali·• e così avviene che questi acceutrnno· accentrano, che il sospirato decentramento amministrativo resta nel cam- · po dei _de~id~ri irrea)izz_abili,' che gli orgaui direttivi provmc1ah, .invece· d1 risolvere e decidere diventano semplici ufiicì di trasmissione, di pratiche.-' che infine . ' ., ' una questrnne che, con va1:taggio di tutti, _potrebbe es- sere de6n1ta m due, tre, cmque giorni, resta ·sospesa ed msoluta, col danno del pubblico e della amministrazìone per un periodo di tempo, che, se la fortiìna assiste sar~ per lo meno di 60, 80, 100 giorni.. · ' . Infine si aboliscano e •si ridu.cano gli uffici imitili che, oltre quelli gii,, citati, sono le direzioni -~enerali BibliotecaGino Bianco delle carceri, gli uffi~i 'di smistamento pacchi e posta delle ferrovie, gli Economati dei benefici vacanti, le ca– pitanel'ie di port~, per non citarne degli altri. Le vie della riforma sono due: la semplificazione dei servizi e 1a riduzione dell'atti,ità statale, in modo che lo Stato raggiunga le sue finalità attra ,erso più a- gili congegni. . . Noi riteniamo quindi che per ·ogrti riforma devono tenersi presenti i seguenti postulati: - . . 1), torn11.re all'antico sistema statale,, diminue1)do il num~ro de.gli u fficì che concorrono 1;1.lla form11 dell atto,• , e rendendo cosi più agile l'attività amministrati va; .. , 2) riformare tl regolamtJnto generale -aella contab1htn di .Stato; ol sopprimere il doppio con troll o sulle spese, eser-, citato dalle ragionerie e dalla Corte dei conti; 41 sempliticare il sistema dei contratti; ::,1 affi,rnre ·la copia a cottimo; lii perequare tatte indistintamente le categorie e i gradi, i,n base ai titoli di st1~dio e· alle funzioni; 7J sospendere per un qumque11u10, eccetto che nelle ammiuistrazioni scolastiche e finanziarie, l'ammisswne di il uovo personale. esecutivo; . . t!J stabilire la responsabilità individuale del pubblico fonzionario, specificandone le attribuzioni, ammettendo il diritto del cittadino interoissato di presentar reclamo, .ad apposite commissioni, còntro l 1 0perato del funzionario; 9) collocare a rlpdso, col pagamento immediato della pensione, senza eccezione alcuna, tutti i dipendenti dello ::3tato che abbi~.no raggiunto 40 anni di servizio o 65 .di età· '10) collocare a riposo, con speciali indennità, tutti co- loro che lo richiedano; . ,11) dispensare dal servi.zio gli i~etti, dietro gi11;dizio di ,speciali • comitati di dis:\lensa ». Abbimno ac~eìrnato' ~Ile principali questioni _per la riforma uella burocrazia. Ma riformare è presto detto, perchè bisogpa pur trovare i riformatori! Vi sono in ltalia personalitit capaci: di me~tei;e, una volt~ tanto, da parte il dottrinarismo, che sappiano guardare la realtà della vita burocratica e delle esigenze sociali, che ab– biano vero sentimento di superiore indipendenza. e capa-. cità e volontà di viii.cere, per il pubblico vantaggio, le resistenze di iJJteressi particolari? . Il problema deUa burocrazia sarà sempre insoluoile, finchè le scuole medie e le Universi.J;à continueranno a lanciare sL1l mercato del lavoro intellettivo dipl omati e -laureati, la cLii offerta di lavoro supera di g.ra, n· lunga le domande. · , La pubblica amministrazio11e continuerà fatalmente a f~nziona1 è da asilo· di questi so'prannumeri, · come li chiamà il Loria, del libero mercato intellettuale. Lo sfacciii.to proteziouismo politico, Io smodato de• siderio di sempri, nuovi avanzamenti, Ja irrefrenata mania <li creare sempre nuovi servizì statali e nuovi uffici, tutto ciò ha créato tale un disordine, tale un senso di sfiducia, tale uno smarrimento, che la burocrazia appare quasi un ostacolo e un intralcio allo svolgimento e allo sviluppo delle sa11e energie del Paese. Solo eHminando coraggiosamente gli uffici inutili, abolendo i gi-adi" pleto rici, a·ecentrando le ammiriistl'a– zioni centrali, si p.uò compiere una riforma, finanziaria– mente e moralmen te v ant!l'ggiosa, della pubblica ammini- strazione. Biagio Ginnari. Coi tipi Beinporad è uscito fra le Edizioni della Critica Sociale il nuovo interessfmtissimò studio di. E,. COJ,.OMBINO. LaTragedia R voluzionaria in Europa un voi,. di 212 pagine èhe fa seguito alle due Relazioni dello stesso autore già pubblicate sul « Movimento Operaio nelle Repubbliche dell'Europa centrale·. e su « La Russia.dei Soviet• .. PREZZO L. 6. . 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