Critica Sociale - XXXI - n. 23 - 1-15 dicembre 1921

gravoso e. più iniq1:10 di _tributi,' guai a insistere nella proposta d,i soppressione di una pretura. Abbiain visto in questi giorni che il Ministero ha dovuto rimangiars'i per una buona metà la sua pròposta. ]f anche di tutto il resto nulla di col'.)creto si farà e lè commissioni e i · min!ste\i si ttastullernnno - più modestamente - con ln_rid uz10ne del personale. Più semplificatori di così 'non si potrebbe essere !! · blica amministrazione; a volte sono vecchi fun1<ionari che, doJ_Joave·r coperto per lungo tempo posti direttivi, mettendo malamente· a profitto l'e aderenze a1;qU1Btate durante il periodo in cui haunb fattoparte llell'ammi– nisti-azione attiva, riescono ad assicurarsi un posto qualsiasi di avvrntizio. Altra falcidia: tra le donne, fatta ecceziou·e anche qui per categorie ,_come le orfane e le vedove di guerra) 1;1 condizioni particolari. ·Ce n'è una quantiti,, fra loro, che è s-tata assunta per raccomandazio11i, per intrighi, L per favoritismi, è .che si è studiata più di piacere al su- . e pr?poste avanzate su questo punto porterebbero · 1 . a queste cousegueuze finanziari•e.. _i,er1ore e a collega con la toilette .attraen~e, o con qual- che mezzo anche meno dignitoso, che non di guadagnarsi . _1. (?olloca~ento a riposo di circa600 funzionari prov- lo stipendio con illl lavoro coscienzioso. Tutte queste fa. VtStt dei prescritti limiti di età-e di anzianità:_di servizio; vorito dall'intrigo e dalla corruzione vanno smobilitate, a) per una pensione media di lire 5.5GO: spesa senza misericordia, come si è già fatto in Germania. nell'esercizio·1921-22, L. 1.650.000; nell'esercizio 1922-23, I Finalmente un grosso risparmio si può realizzare .L. 3.0U0.000; nell'esercizio 1923-24, L. 2.5(10.00Q; nell'e• . 1 con l'abolizione dél lavoro straordinario, che vien di so– sercizio. 1924-25, L. 2.000.000; nell'ese-.,cizio 1925 26 e lito compiuto nelle ore di ufficio o in: sostit:.1zione del– seg11entt, L. 1.500.000. Questa !!pesa va gradatamente l'inerzia serbata nelle ore- d'ufficio, ed è pagato a parte.· decrescendo, per la .naturale riduzione del numero dei Insieme co1 rispar1nio si conseguirebbe una maggior mo– pensionati ;, ralità negli uffici. In compenso, s'intende, gli impiegati . _b) yer iii_dennità caro'-viveri sp~t-tanti ai ·,;letti pe1~- dovrebbero esser pagati in misura più adeguata e .digni- s10nat1 a1 Germ1m della legge 26 dicembre 1920 n. 1827,, tosa; dovreb_.be anche_ esser introdotta una maggior pè– fino al 30 giugno 1920: spesa nell'etiercizio 192L-22, lire req11:azione, che il carattere saltuario, inorganico dei 2lfi.000; nel 1922-23, L. 432.000_. -provvedimef,ti presi a favore delle varie cat~gorie di pet;- 2: ~son~ro dal servizio per ragioni di salute; di in- - eonale (secondo la forza del loro numero e della loro or- capac1t.a e d1, poco rendimento del lavoro: ganizzazio-ne) ha gravi,mente violata.- Si badi solo alla a• di n. 1500 funzionari aventi di•ritto alla inden- .,· differenza ·oggi esistente fra il trattamento fatto ai fEl_r- nita ;p~r una- volta tantÒ, valutabile a Ì,_ 9000 in media; rovieri e qwsllo, infinitamente peggiore, fatto alle altre esercizio 1921-22; L. 13 500.ùCJO; : . . . I categorie .di funzionari. b) di n. 1500 funzionari aventi diritto a pen~ione, calcolando la media deila pensione à L. 3500: spesa, nel– l'esercizio.1921-22; L. 2.625.000; ne"l 1922>23, L. 5.000.000; nel 1923-24, L. 4.700.000; . . . e) per indennità caro-viveri a favore di questi ul– timi pensionati, ai termini della legge 26 dicembre 1920, fino al 30 giugno 1923; esercizio 1921-22, L. 540.000; 1922-23, L. 1.080.000. 3. Collocamento in disponibilità di circa 18.400 fun• zionari esuberanti, aventi uno stipendio medio di L. 6500; a) spesa nell'esercizio 1921-22, L. ,H 850.000; nel– l'esercizio 192;J-23, L. 84.700.000; nell'esercizio 192_3-24,. L. 69.750.000; nell'esercizio 1924-25, L. 29"_!:)00.000A carico dell'esercizio 1925-26 dovrà gravare la spesa per in~eni:tiJ;à una sola volta, da corrisponders~ a quella pat·te_ dei 18.400 fonzionari in dispoliibilità che, !3-lla scadenza del triennio, non siano rientrati in ruolo e non .abbiano diritto a pensionP.. Di più, a carico dello stesso esercizio 1925-26 e llegli esercizi seguenti graverà la spesa per le peusioni alla residua parte dei -funzionari in questione. Al _riguardo non ·è possibile fare pre-visioni, mancando dati, anche 110loappro~simativi, ài calcolo; ' · bi pet· indennità rli caro,viveri ai detGi funzionari fino al 30 giugno 192·J: esercizio 1921-22, L. 18.630.000. Sicchè la spesa complessiva sarebbe la seguente:.~: serciz10 1921-22, Lire 1:2.0J1.000 · esercizio 1922-23, Lire 94. 212.doo; esercizio 1923-24 Lire 76.950.000; esercizio 1~24-25; Lire 36.200.000; es~rcizio 1925-26 e seguenti, Lire 5.500.000. ~ Anche in questo èainpo io cui si è svolta l'attività dell11.Commissione si può fare molto,dipiù.',Va secondato il desiderio, sempre diffuso fra gli im'piegati, di , andare via•: si concedi'\ pur loro um~ congrua indennità (oltre !'.eventuale diritto a pensio1rnl talchè il !_orotrattamento sia almeno uguale a q nello degli epurati; l'amministra– zione ne avr.à pur dempre un guadagno, per la riduzione che poti-à fare-nel numero dei posti e degli stipendi. Una larga falcidia 'di impiegati c'è da fare nella ca– tegoria degli avventizi, facendo eccezioile per quelli che possono vantare • dì.ritti acquiaiti • e quelli a cui favor·e militano pa-rticolari condizioni e ragioni,, da stabilirsi · per legge. Ai li:ceìrniati s:i-dia pure una.indennità ,li buona uscita. ·Si stolJ.eranno così <lonsitleì·evolmente utfici inu– tilmente ple~odci :. è· stata. l'assunzione di avventizi che più ha còntribuito a faT saliré in misura co11ìenorme il numero degli impiegati e la relativa spesa. E l'avventiziato è nna delle piaghe più dolorose che tortufa. il corpo della nostra amministrazione: a volte sono giovani che, abbandonati gli studi, senza sufficiente p:i;epe,razione, e· senza il ciml!nto,del 11ubblico concorso, trovano· una troppo facile, OJ!pi talità in seno a.Ila pub- Non vi ha poi dubbio - passando ad altre, punto •. che molte funzioni, delle qii.ali oggi si è impàdrou ito lo Stato devono essére, per l'utilità generale, <esercitate rlag-li enti locali elettivi divenuti autonomi. In tal niodo il , problema della riforma burocrati.ca sarebbe in gran portE'. r_i-solto .. Ma" risolverlo totalmente occorre inoltre la sop– pressione· di organi che oggi possono• essere considerati senza effettive _e proficue funzioni.' ' Prefetture 'Il Sot-top1·efettm·e - ·Le mansioni dei fu,n– zionàri di Prefettura sono impacciate dal pe~ante ordi– namento burocratico, che ha per caratteristica l'accen' tramento e la mancanza di respollsabilità ben .definite. Le Prefetture, quindi, invece di essere, coms dovrebbero, un organo che irradia e vivifica ·nelle_ provincie l'azione del Governo, o seconda e promuove le iniziative locali, sono bene spesso di ritardo e di inciampo ne1l'attività pubblica locale, dovendò, anche per provvedimenti di se– condaria impoi:taI)za,, chiedere ed ruttendere il benestare degli organi centrali. . _ · Così le Sottoprefetture nelle c_ircoscrizioni circonda– ·riali. Non è da oggi che nel Parlamento si è agitata la questione di sopprimere tale oi:gano, ·il quale;" mentre ha infhienza notevole sugli organi locali per le attribuzioni che possiede, agisce, si _può dire, soltanto da carabiniere, ed.è' il più ·prepotente manovratore elettorale, con quanto danno dei costumi politici ed amministrativi qgnuno sa. Tribunali e P.1:eture. - E' dannoso alla economia pubblica m.antenere in yita organi che si dimostrano as– sai poco reò.ditizi. Molti tribun_ali e pret11re-, in cni il numero dei proces~i cosl ci.vili ch,E;l penali è limitatissi– mo, sono mantenuti' in piedi solo per le pressioni di uomini politici che hanno interessi elettorali. E il Go– verno ha dato testè. un pessimo esen;ipio e. m~a pessima testimonianza di sè, cedendo a pressioni artificiose e non oneste. Direzioni generali. - Vi sono troppe direzioni gene– rali, troppe di visioni, tPoppe sezioni, troppi nfficì in cui il la\roro viene sminuzzato, e perciò non risulta or– ganico nè proficuo ai cittadini, i q1rnli sono irritati e danneggiati dall'esasperante lentezza .con cui sono trat- ta ti i loro a.ffari. . La moltiplicazione delle direzioni generali in ogni ministero. è generalmente dovuta alle richieste di depu– . ta.ti e all'arbitrio di ministri per favorire clienti o uomini · della loro parte. Invero il parlamentarismo, che .è una degenerazione della· vita, pubblica, ha prodotte queste piap.te · parassitarie che assorbono le risorse· del 1;-ilancio dello Stato, più utilmente impiegabili. Sarebbe necessario nell'interesse pubblico tagliar netto e profondo; se non si vuole il fallimento definitivo dello Stato. Ma chi ne avra·l'onesto coraggio? / .. •.

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