Critica Sociale - XXXI - n. 23 - 1-15 dicembre 1921

• C l r1 1ca S oc1a .e RIVISTA QUINDIG NALB DEL SOCIALISMO I. Nel Regno: Anno·~: ~4· - Semestre. L. 12 All'Estero: Anno It. L. ·26,50 - Semestre L: p.25 DIREZIONE: Milano - Portici Galleria, 23 - AMMINISTRAZIONE: Via Oménoh!, 4 - Mila'no • ' • • ., • f Anno XXXI - N. 23 Il Numerò separato Lir.e UNA, ·11 Milano,.1-15' Dicembre 1921 . SOMMARIO I Politica ed Attualità. lVcishington e le Oolonie (Cf..Auo10 TREVES). Governo, classi e Nazione (OHSERYEn). L·a/rifonna della bm·ocrazia: quel che si (a1'<ìe quel che si dovrebbe fa?'e (Avv. ~1Ao10 GINNARI). Studi sociologici ed economici. • Si!}uifl.catn e insegnamenti della 1·iv'oluzione 1·ttssa·:- I La ~ontraddi- • zione injziale; I IL(!, conqu,ista com.piz,ta (Prof, Roi,oLt•·o MoNo'ourn). A-ntialcoplismo pratici): per La viticttltura i,,tim.entare e_contro l'i1-itos-, sicazicme alcoolica (E. 'l,ua.A:rt e Prof. DAwD LEVI Momr.NO"l), Aziende pubbliche e libero comme1•cio: l 'eloqµenza, dei fatti (0.iumoAN GIGLI). Letler·atura, Filosofia., Fatti sociali. La ·niorale ilel giuoco ([L VICE e AN'l'or,-ao GHEPPI). Dalle Riviste~ (Porf. ANGELO TttKVES). ABBONAMENTI Preghiamo i nostri amici abbonati di mandare subito l'importo dell'abbonamento per l'anno 1922: . ITALIA: un anno un semestre ESTERO: un anno e ciò per non interrompere L 24,– ,, 12,– Fr. 26,50 la spedizione· ./ CUMULATIVI • Critica Sociale• e « A-va.~ti ! , : Anno L. 72,- •, Semestn, • • 36,-- •Critic::aSociale, e, Ptòbleini del Lavoro, :Anno L. 39,- . •. ' · Sem. , 19,50 Wa:shi'ngfon ·e le Colonie La brusca ed aRcora én,imma1Jica mos·sa del– l'Hugues, che inchiodò la Confeienza di Washing-· ton a.Ila premrssa del disarmo navale e terrè- - stra in luogo di porre questo come un corollario degli aceordi sul Pacifico, ha sospeso lo· spiega– mento deile 1ntenzioni espànsioniste ·è coloniali d~lle Grandi Potenze. Coteste intenzioni restano tu.ttavia il vero moveu,te, non solo deUa Confe– renza, ma di tutta la politica Diondtiale, in quan.t0 la ricostruzione del mondo, devasta~o dalla guer– ra im,peri11lista, impliea inesor11bilmente l'immis– sione, nelle vene dell'Europa anemizzat.a, di una corrente nuova di riechezze ,naturali che ne int,e– gi:ino la mas1a s~nguign!I. capitalista. Il problema è questo soltanto, se l'inevitabile colonialismo: vorrà dalle Potenze essere esercitato per via di accordi solidar~stici- 0 per via di concorsi mili- tarist,ici- e -bellici. · , Nella vasta id~ologia wilsouiana era ilp~ parso ·il vago proposito di un demanio coloHiale, internazionale, patrimonio indivisibile del mondo; · 1~ cui, col!!·certe norme e•discipliue, potessero .at– tingere tutti gfi Stati, in conformità· dei bisogni di integrazione produttiva di ciascuro e di tutti. Naturalmente questo proposito, per es$ere fecon– d0, n~m poteva concepirsi ed attuarsi in' forma isolata; es$O doveva armouizzarsi. con ,tutta una economia nuov:a interstatale di solidarietà e di libertà, ch_eabbracciasse i ristauri, le :riparazioni, Ja circolazione, i crediti, ecc. Che cosa sia.ri– masto di tutto- c,iò dopo Versailles, tutto il mondo sa e, deplor!l,.. La. lett~ratura politica su questo argomento . si. può ormai d.ire ;univoca. L'ltali!J> vi contribuisce ,ancora con . due pubblicar.io11i recep.tissime, degne del massimo rilievo: L' Eu- 1·opa senz,i pace,' d,i Fr,ancesco Ni,tti (E. Bempo-· rad, Edi.toreì, calda, passionata e doc.umentata accusa dei biechi risultati politici di una pace che non è se _non una stolida e ·forsennata guerra che si continua C'ontro i vinti e contro la restau– razione del mondo, p1ilbbli,cazione· nella .quale l'uomci di Stato ha · bruciato tutte le riserve opportu:aiste e tutti i calcoli della convenienza personale per dire la parola del vero; e L'as– setto coioniak del mondo dopo la _que1·1'a, di Gen- . narn Mondaini (L. Cappelli, Edit.),, neìla Biblio– teca di studi sociali direta da R. Mondolfo, dove l'Autore, prem~sso uno stringato ·sunto del breve trentennio ·di fortuna coloniale tedesca, analizza i risu•ltati politico-territòriali e giuridico-econo– mici del fa guetra nel· campo coloniale e nei cri- teri del dominio. · Non c'è du-bbio che ia Germania ha lasciato ai vincitori che l'hanno spogliata un compito difficile da s,uperare per quel éhe è la maestti!.i tecnica coloniale. Basta· ricordare quello che ha fatto in pochi ann,i dell'oscuro villaggio di Tsi,n– ,gtau, dovi;} si instaHava nel 1897, essendoselo fatto cedere in enfiteusi per 99 anni dalla Cina, per tirarne fuori il grande emp0rio tedesco del– l'Estremo Oriente, viUa,ggio arrivato miracolosa– mente, prima della guerra, a circa 200.000 abi– tapti ed al sestò posto nel commercio ehinese con rl'estero. All'Inghilterra specialmente tocca ora mostrare. che .nella guerra trionfa la darwi– niana sele0ion,e dei migliori e che fu savio l'a– ver carcer\lJtO nel cuore dell'Eur-opa il popolo çhl;} aveva rivelato 1 nella storia degli llltimi ...

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