Critica Sociale - anno XXXI - n. 13 - 1-15 luglio 1921
CRITICA SOCIALE 195 Paese, quelle. minaccia .di elezioni a~sumeve. ai miei occhi il ce.cattere della minaccia di ùu colpo di Statò,'-,Ja cui ' respons:~bilità. risaliva anche al di sopra dello stessi;, capo del Governo.' ' ·Ma il colpo di S~ato fu lasciat o fare. ' E non cr~do· ridonderà ad onore dei maggicri nomi.ni di quellit As– semblee. • e;isi che lo potevano , di non a vèr vohlto, cli .non aver _osa~o impedirlo, pìil. preoccupati evidentern.eut,e della loro fortuna personale che del grande interesse dell,. Nazione. \Applausi- a destra.)., · ' · Le -be~em,e~enze _J;liGiol(tti e la mano di Pe·nelop~; Lo stesso Jiscorso ..io ripetei, pochi giorpi innanzi . che la Camere. si. separasse, in un lungo amichevole col– loquio col :Presidente del Cons'iglio, nel suo. Gab·netto, dove, per que.11to lll reveren ,:a e.Il'uomo m?iln-ponesse mo! ti rig11atdi, non mance.i di dirgli, e non solo a mio· ,nome in..divi'duale, parole insieme amichevoli ed acer,be; facendo intendere il mio· sincero, angosciante rammarico perchè egli, persjstendc. nel· suo proposito di chiudere la legi– ~li.tura prima che l'impero della legge fosse risorto e la 1 tranquillità pubbl~ca f'osse resiituit!l, si pr!Jparava, pur nou volençlolo, con ,dolore di tµtti, . a seppellire la sua lunga carriera politica in una tempest11 di sangue. : .. ,Egli, l'uomo che, si, ..dev.e rìcouos<ierlò malgra,Jo i nuovi e gli antichi dissel)si 1 aveva pure due grandi be– nemerenze ver·so la democrazia e verso il proletariato italiano: il riconosci.mento ,di fatto, in un momento 'i'n, cui c1 voleva più cOJ;.aggio che,non più -tardi, della. li– bertà di idee, di ·propaganda, di sciopero e di coali~ione delle masse lavoratrici 1 ·soprat-gtto delle'masse dei campi; e il suffragio universale, che completava politicamente quell'azione. economica e sociale. · · . . · ,E forse aveva ·una terza.b~nemerenza, che non gli è cerfo ricorrosciuta da quei banchi (Accemia a.l sett01·e . di destra) .e che egli stesso ~embra. oggi voler cancell are come un'onta: intepdo jl suo •contegno di fronte al.la ·guerra, per il quale un certo fascismo' di allora lo con– dannava al· supplizio in effigie e gli minacciava un sup- plizio merio simbol-ico. (Commenti). · ' · · .Ma cjuei giorni son.o ben passati,· ed è vano rievo-• carli o~gi, mentre l'onorevole Giolitti; come ho deho, sembra voler farai_ perdonare- jJ• ,iuo ostil'e astenRioniamo . dalla politica della guerra, non solo, ma connette in qualche modo l'opera propria con la distruzione in fatto, anzi con la vit;upera,:ione, di quei du e altri' titoli che· -pòte-, ·vano racéomandare il suo no.me· alla storia: la libertà delle leghe proleta'rie -ll 1 a sincer it~ del suffragio uni- versalizzato. · , .. , · , • Dico universalizzato; ,poichè, sebbene oggi il ~uffragio sia ancora monosessuale, non vi è dubbio per noi <;he,nelle tJresenti condi,:ioni dell'economia, con l'interveatc sempre maggiore della donna nell'attività economica. e soc,iale, nelle prijsenti, condizio1_1idella coltura, al su~ragi~. ma: sch_\le non puo,' per luogo tempo, non benerd1etro 1!~uf– fq1gio femminile, ugualmente ··nniversale, non potendo esso essere (lo dichiarò del r~sto più Vfillte·Jo stesso ono– revole Presidente del Consiglio) un monopolio di caste di donne p;i vilegiate: (· Vivè approvazioni). . ,. L'-onorevole Giolitti-, cui préoccupavaoo allora rifles– sioni di carattere pi.rlamentare, anch'es~e, .a mio avviso, infondate e. futlli, non s·enti che, con 1~ano di Penelope, egli disfac.,.va cosi la propria stessa te1it, per farne un triste rudario al Paese• e· a se stesso ( Approvazioni). Ha creduto, e me lo ha Jetto, che io esageravo; che le elezioni, per sua -lunga, antica esperienza,ltlrano anzi un sicu,ro r,lvuls .ivo. ·uno éfogatoiio delle ire, che: avreb– bero canalizza.te nella lotta elettora·le. in qualche modo legal iz;tan~ole ( que,sto con__çettoripetè in altra forma nella relazion11 al aeJ; oiò che io gli negavo· avverr,ebbe, ed· I ero' ,facile profeta.. ' Certo, presumendo troppo di sè; vedendo più facil-, mente il p,ssRto ehe non il presente e l'ltvvenire, pensò _.faecio -I.aipotesi· _più, benevola - di poter dominare il movimento illegale con la dolqez,:a, d1 essere secondato rlai suoi più intimi, di possederA. a do~inay-e le aut_ori~à,. la for:,:a armata,. ' -La cronaca d1 -~m g10rno ci dwe ,quantq bene si appone~se! Illusioni e calcoli dell'on. Gioli'tti ;'il ~esponso delle ur~e. •Le elezioni ·pur~roppo, no11, foron'o neppure, come gli 'ottimisti spera;ano, _ lo B'b?cèo: ~a fine di q~es~o s,tat? di esaspei:az,ione. e di d1scord1a; c~".!le._Le e~e.z1on1 1 hanno ·u,ttoeto peggiarato. Le sped1z1on1 pun1t1v~; clie son0 ,\ e'ntrate, come un ·nuovo· istituto privato, ~el di;itto, in virtù di una ·consuetudiJile·che distrugge la legge, se dap-· prima erano .dirette ad in timidiré, dopo la prova -delle urne 'sono -dirette so.p,atutto a 1 punire. ·A punire che co– sa? La volontà degli elettori, la: voJ:ontà àel Paese.~ _ Perchè, e.d è questÀ la mia seconda cons.tatazione, questa volontà si è affermata superbameT1te, malgrado tutti .i terrorismi, malgrado tutte le paure; e -h.a. compie-. tamente sventato i calcoli, in vista dei quali ,Jq sci0gli– mento fa èl,ecrètato e le elezioni nuove foroob ·indette. Giacchè io non dirò neppure,-come si è i:ipet~to, e ·con .,qu~lche paryenza di verità; ~he le ·elez'i~ni,.. i!ld~tte ,in qt1èl momento, ave ssero p er, 1sc0po pre.c1puo Ia. ;uisfatta; . certa dei socia! isti, col.ti' nel mpmento ~ella lç,ro mag– giore debole,zza; d opo la scissione di Li~9rno, dopo la caduta, l'abbandono, il fallirnen to, chiama.telo come volet", di certe illusioni, che erano nat_e dalla guerra e dal dopo guerra, sotto i colpi di una nuova. foggia di l.otta a cui i socialisti· non erano preparati e non v9le– vano' prepararsi. (Applausi ·all'estrema sinisti-a). GRAY. L'•1va acerba!... · · •· .. TURATI. Sono m\mo volpe, onorevoie còllega, di quello che vi piace suppormi! . . Io, dunque, Iion attribuirò 1 neppure q\1es_to calcol_o meditato al 'Governo, e· particolarmeate all'on. G10!1tt1, la cui linea· politica è così varia nel te~po e' così .suscet– tibile delle intérpretazioni più opposte; onde ai p\ù be– ne:voli di parto nostra è avven•uto qualche. v:olta d_1 para– gòn·arlo .a qu,egli amanti che percuotonb la donna a~ata per costringerla à donarsi; la percuotqno, ·e magan la pugnalanò! (Co·nJ,men(i). . ' · . E potrei attribuirgli codesto calcolo, anche con mag– gio.re bP,neyolenza, come u!1 tentativo di'c_urare_il nostro pàrtit, i da, quella, confessata' anc_~e da noi (I?, 1llu_strav_a,. I ieri iu un articolo·.dell'Avanti!, 11nostro 11,m1co Z1bord1, così' ingihstamente scacciato di qui ... ) polis.arcia di par– ,tito; perocchè, come si è detto, appunto µer uu effetto di reazione alle angoscie e alle de_lusion_i~ella _gu~~ra e· a quelle dl)lla pace, il nostro partito soffr1va d1 un rnfla- zione patologica. · ' . . Eravamo venuti qui in troppi. Troppi... o- troppo pochi ! ' . , ' · · ·. ' ... Ma il _-go:vei;no_ cexto si illus~ quando pei,isò, co11,i:1uo– ve eleziom, di modificare sostanzialmente la compos1z10ne della Camera, nella quale le.'rrazioni e le fazioni gli crea– .vano un, équiliprio instabile e la. necessità di destreg– giarsi in continuo pericolo di,vita, vassallo di imo o J?i1\ gruppi, basato su ,una maggioranza mov~n,te_, compos1't_a ed infida. Cosicche. al GQvt1rno pareva• d1ffic1le tanto ·rl rimanere qua'ntò l 'andarsl!ne, pr~~ccupato com'era_ anche delle d,ifficoltà e cl.elle responsabilità della successione. · Il Govf\r~o pensava che q-uella composizione di Camera fosse iltata·un errore una d-istrazione di cui il corpo eletto– i·ale,' i'o una second~ prova, avz:ebbe fatto ono_revo:ieam– menda. Sbagliò la diagnosi: Anche q~esto· noi ~h ave– vamo previsto. , . . , • , La composizi_one della Camera t_non 9:ico co_se p~re– . grine, dico quello che è_a sapu_ta di. tu,\tll era_e~senz1a)- mente l'effe-tto necessario del sistema di scrutrnJo pluri- · nominale e proporziopale.',il qu~le ·non _con~ente più, _I~ pletoriche maggiorapze uniformi, ~u c11;i 1 nei. te~pi_ felici •il Governo si adagiava, non, -y:ogho ~!re s1. ~ara1ava .. : (lla.l'ità).; e •rende nec,essari gh i.cco~d!, stab1l_i (non v:i spaventate, o, Vestali: ... ) o transeunti, generali·~ parti- . colari, ·. la questione è ancora su,b.judic'e · ma h rende inevitabili. ( Commenti). · · . Perdut'anc,lo la causa, dovevano perdo rare gl'i effetti. /' Noi teniamo fede alla Proporzionale: col)tro i Blocchi. ' E la causa dovrà perdurar<". Noi teniam~. _fede alla Pror.orzionàle, pur riconoscendone i dif~tt.! ;_parte elimi– nabili con riforme di procedura,. parte n;1s1t1,fa.talmente. .nei suoi primi esperimenti, in .un· paese cosi ancora 'im– preparato, iò .n:olte su_e pl~ghe, alle '~randi .e schi?t~e .lotte dei partiti orgamzzat1. · . . ~uesta.Proporzionale furono ·due madri a partonrla: i aue· partiti più organizza~i n_el Paese e_nel_laCam~ra ... /Ecco u11 fatto di co\laboraz10mamo, o am1c1 rntrans,gen– t-i che èvidentemente ci si impone) ... e collaboreremo a· dÙenderla e a perfezionarla. (Appla.ttsi al centrai. ·; , 1 . La difénderemo te vi sopo ~rato J.ell'assensoJ, perche essa è la. giustizia, è la dignit,à, perchè es_s~, sarà ~op11a, tutto 'l'elevamento della eomune lotta poht1ça. 'G1acchè è verissimo che, dove· i partiti SODO poco organ-izzati, o I '
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