Critica Sociale - anno XXXI - n. 13 - 1-15 luglio 1921

196 CRITICA SOCIALE non lo sono affatto, e per quei partiti che nou possono o non sanno organizzarsi, la Proporzionale riesce un di– sastro. Ma è questa la.questione eterna dell'uovo e della gajlina, l'eterna questione di sapere se è la funzione che crea l'orgàno, o ii l'organo ohe crea la funzione; e le due cose opposte sono ·entraml:,e ugual'mente vere. La Proporzionale creel'à. i partiti ove non sono, o~– bligherà ad organizoorsi, a specificarsi, quelli che ancora· non seppero farlo, correggerà :;e stessa ed eleverà la vita pubblica. L1\ ele\Yerà sopratùtto se nell'applicazione non sarà tradita. . · Ora il tradimento della Proporzionale si ebbe - ·sotto gli auspici del Governo - nella formazione del '!'amoso Blocco nazionale, che negava la Proporzìonalt1 e mirnva evidentemente a disti·uggerla. 'Quel Blocc~ _fu definito, •per ra_gioni note, • il Blocco della morte•; io l'avrei definito • il Blocco delle paure •. 1 . Voce a destra. Paure vostre! (Interruzioni e com- mentij. 1· TUR.A.'rI. L'interruzione non ci tange, perchè noi né! blocco non entrammo. Ma certo esso è il blocco della morte per le idee, per i programmi, · per la since– rità elettorale. Il Governo ohe. nella rel azione al Re, a– veva professato che un • nuovo perio. ìo storico • stava per instaurarsi, che la Camera vecchia non rispondeva , più alle nuove esigenze del Paese, chti il Paese dov.eva • indicare le nuove vie• di fronte ai problemi formida– bili di quest'ora tremenda, eleggendo gli nomini ·pi,'i , degni; e che invitava i soci11.listi, od ,invitava gli elet- · tori operai ad invitare i socialisti (che è poi zuppa e pan molle) ad uscire dalla funzione di pura critica negativa per prendere parte attiva alla vita politica del Paese ; co,n la form 1 azione dei blocchi, patrocinata (non voglio dire cucinata) dai suoi prefetti, e ai quali i :Fasci giusta– mente dichiRravano di aver dato e di dare essi il simbolo, l'impronta, la ,forza, e di dolll,ina:rli; con la formazione dei blocchi i\ Govern0 cancellava evidentemente ogni pos– sibilità di chiarificazione, di definizione dei programmi, di provvid_e indicazioni: la cA.ncellava nei blocchi, perchè è caratteristica di ogni blocco, direi per defiµizione, di elidere i vari partiti; ed attenuava. quella possibilità anche nei partiti di antiblocco, i quali, di fronte a quella coalizione illegale, perchè, antiproporzionale, (lo 1\,ccennò già' nel suo notevole e sintomatico discorso l'onorevole Tovini, se non m'inganno}, gli stessi pa'rtiti di opposi– zione. erano coiltretti. a pensar!\ u,nicamente a difendere se stessi. , II blocco, triste necessit,à del sistei;na maggi0ritario, ne.I quale. la metà, •più uno schiaccia . tut~e le' altre costellazioni e tutti gli al-tr'i partiti, è imphcitnmente vietato dalla legge della Proporzionale, sebbenf) non lo dica; non lo dice perchè non lo suppone possibile, per l'indole stessa dell'istituto, perchè il bloci:o è l'antipro– porzionale. Il blocco dunque - se, nella legge, alla let– tera prevalesse lo spirito - dovrebbe portare con sè la nullità delle, elezion·i, fatte in base ad esso. (Commenti). Elezioni a sistema proporzionsile fatte col blocco sono in rnalta, quale che sia l'intenzione, una truffa fat– ta-alla legge e agli elettori. La Camera, che ne esce, non solo non rispecchia più il pensiero del corpo eletto– rale, m11. il blocco muore nell'atto stesso della genera– zione, perchè fatalmente il blocco si sblocca il giorno dopo, ~ la Camera non riprod,uce più la situazione elet– torale. Ecco perchè i signori colleghi del Fascio notav~no che durante le elez,ioni avevano tansta' gente vicino e, dopo le elezioni, ecc~ là, tra essi e ~ settori dove siedò– no i loro soci di lista; ecco là quelle larghe zone deserte. che li isolano come lebbrosi, delle quali .potrebbe dirsi, come è scritto in certi vecchi planisferi : hic sunt leones. (Si 1·ide - Commenti). La Proporzionale ha trionfato dell'equivoco bloc-cardo. TURA['f. Ed ecco dunque la Camera nuova ripro– durre a un di)Jresso l'antica (dico: a un dipresso I imma– turamente defunta, 6 potrei dire -assassiµata: 'trasferito solamente un tanto di v iolenza: v erbale - e a,uguro ri.' -manga sempre soltanto verb11.le (l'onore.vole. Presidente mi applaude in suo cuore) (Si 1·ide) - da questo all'op– posto se.ttore,e introdottosi nell'aula un elemento nuovo che il Governo 'adoperò, di cui contò di potersi servir; c?~tro di noi, ma il quale 1 emo gli riusc_irà, alquanto pm molesto che non gli fosse questa parte della Camera agli inizi ~urbinosi della _passata legislatura. (Commenti). Ond'è che in suo cu!:5re l'onoTevoltl Giolitti devrà BibliotecaGino Bianco dirsi (e l'opinione pubblica lo ha già detto anche trop-. poi cbo per questo rjsultato ce n'é.taif pas• la peins as– ,sm·ément d~ cl1anger ... de, Pai·lement. (lnlerrutJiomf de{– t'onorevole Giolitti ... ) Sapevo bene, onorevole presidente 1 del Consiglio, che ella (intenda il participio nel senso fraucese) è • pagato• per darmi una smentita. . E tuttavia, onorevoli colleghi, tanta è. la. vitalità della Proporzionale, che essa ha trionfato anche dell'e– quivoco blocçardo; tanto è vero che i due partiti più ·o'rganizzati e- più forti tornano qui a umdii,resso ugual– ·mente forti., numerosi ed 01·ganizzati, e si trovano,, per forza di cose, pii'.1vicini cbe non fossero prima. ... (Com– menti all'estrema _desti-a)... la vicinanza noQ toglie i muri divisorii ,Applausi all'estremcc sinistra - Com-· men'ti) ... più disposti arl inteudersi, ad affratellarsi, su determinati punti' precisi, pel ricordo della comune difesa dovuta eserci~are, per, la preoccupazione delle comuni difese ohe dovrnnno esperire in avvenire. Mentre i fram– menti, i residui, i minuzzoli degli altri partiti, dei ,vec– chi ,partiti medii tradizionali, hanno •un 'bel tentare di co_alizzarsi, di trasformarsi, di fonqersi, mutando an ima ti nome (mi si affaccia qui_ alla merno1:ia il mirabile r.an– to dell' lnfe1·no cli Dante, quello delle trasf<>rmaiione dei da..nnati); mA.l'organicità non s'improvvisa con un atto di volontà o con ordini del giorno sapientemente dosati specialmente quando lll si è rinnegata all'.origine. ' \ \' 11 Il Governq è il solo vinto ... La 1 1mov11.CaI)1era, du_nqu·e, somi gli-a a fla' at1tica. li Governo, che· la volle .nuova e ·per .qmis.to scombussolò il Paese e si mise sulla coscienza tanto sa n~ue, è vera– !nente il solo vin~o di queste elezioni (Applausi azt'e– strema sinisfra). Se 11,vesse· avuto sincerità e coraggio, ·avrebbe dovuto preseq.tarsi dimissionario. (Applau.~i at- l'est?-ema sinistra). · _ - Ma il Gover·no, in• questa materia., è assai bene sin– tetizzato nel mio a•nico persçnale (unioamentA pe1·sonale) Ao:-turo Labriola. 11,i ride - Oomme11ti1. Non è dimissio– nario, perchè nella vita politica nos-tra il coraggio e la sincerità sono ancora molto in difotto. Ma 'che sono que– ste vooi di rimpasto continuamente sussurrate, .conti– nuamente smentite, questo bisogno che il Governo sente, o che gli altri sentono per lui, ed è tanto peggio, d·i mo- dificarai, di trasformarsi .. , · - GIOLITTI,. p1·esidente deZ Consiglio dei-rninist-ri, mi– nistro dell'interno. Il Governo .no! · , TURA'rI. Il Governo non lo sente: ecco un esempio. di-terribile sordità, onorevole Giolitti! (Applàusi alb'e– strema sinistra - Si 1·ide - Oom1nenti prolimg,ati). Che è questo bisogno, che dnnque .esso. npn ~ente, ma che dovrebbe sentire, di rafforzaÌ'si, di rinnova,rsi, se le ele'zioni avessero dato ragione a l1i!,i? Purtroppo i poveri morti che; da una parte e dal– l'altra, ma assai più da UITRparte che dall'altra, caddero in olocausto· del gesto governativo, n_on avranno quiete, le ·1o;ro ossa non avranno confo:c,to, nepp.wJe dall~ayere almeno, con il loro sacrifizfo, aiut'ato a risolvere la si– tuazione, a placare ia guerra civile nella terra in cui ~debbono riposn,ve '(Approvazioni all'estrema sinj.l;tral. CODA. Ci hanno ridata la libertà (Vivi rwm,ort 'al– l'e.l;frema sinistra), quella che voi avevate maoornessa ! \Nuovi riimori «}l'estrema sinistrai. . · PRESIDENTE. Non interrompano. Onorevole Coda, dia il buon esémpio. . . TURATI. Hli>parlato .diii morti. d-ic lJna paxte e de.J.,– l'altr11, e. ne ho parlato con uglil,0.leris;peHo, pe.:rch.è non desidero i1u,sprir,è la già troppo aspra eontiisa, ! (Bravo•!) Cura tardiva e inutile. La cris( del dopo guerra. Ma il Governo sbagliò non solo la d_iagnòsL Sbagliò sopratutto la cura; o meglio H.pplicò ima cura inutile, tardiva, illusoria., che doveva aggra-vare il male. • Quando l'onorevole Giolitti d~cise .di sciogliere la Camera, o per domare la tra-coban11,asoéialj.sta /u.1,0 il linguaggio degli avversari) o per e.quilil;>ra,r~·meglio le ' forze dell' .A,ssemblea e crearsi un ]etto m,mo incomodo, la subbiasimata tracotanza socialista e. lei squilibrio del– l'assemblea sbavA.no già sfumando ·rapidissimamente . .L,a guarigione, insomma, era, rapidamente e. per éel'tissimi segni, in cammino; e bastava aveI?e oechi per· vederlo'. Il Governo Ara a1fetto da amaÙrosi l -- · V'eran·o st.ati i. due Congressi di Liv.erno, e più im-. portante di quello secialista quello del!R Conft,dere.zione del lavoro; che avevaJ10 paTla<tlomo~lto-ch_iaru, · '

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