Critica Sociale - anno XXX - n. 19 - 1-15 ottobre 1920

302 CRtttcA SOOÌAL~ l'ullerio,re .assetto che conven~ dar loro. Ma noi non abdichi.amo in mano ,a questo o a qualunque altr,o Governo, q~ello ,che, non è diritto nos~ro,. ma, diritto s.a,c!'o ed intangibile di quelle popoliaz1om. Noi non abbi<amo diritto, nel momento stesso in cui applaudiamo coreografica.mente La ·loro unione ali 'Italia, di sacrilkarle, di ,consegn~rrle ia.11 'a,rb~brio; noi vogliamo che siano es,se medesime le giudici e le ,a,rbit1,e del proprio d'estino. Ciò è t.ainto più ne– cessario, non solo di dioeh'i.a,rm'B p,liatonioomente, ma di incidere nella legge che ,ratilì,ca il Try.ttabo; dando ben nettamente a quelle genti la sensazione che facciamo sul serio, e dando ,all'estero la s.ensazione che l'It,a,lia non è nel novero delle nazioni imperi,a,– Jiste e sopraf'f.a·ttri-ci; ciò, dic,evo, è ,tanto più neces– sario, d.acchè mi sarebbe f;acile dimostoore (e mi duole che l'ora tardissima mi impedisca di recare oggi questa dimostr.[l·zi-one) che p•er l'ap,punto il Go– verno, sotto l 'in0uenz,a, della nostra burocrazia ,ac– ce ntratric e ed inetta, ha già fatto, nell'Alto Adige, un 'ope.ra dissennata quanto insipiente , d iretta ,a su– sci tare malcontènti; irredentismi, o.di ed ostilità impl,a,ca-bi'lioontro il nostro P.aese. Ebbene, bisogna che questo sistema sia smesso.• Il Gove,rnatoriato miJiitar-e dapp,rima, in seguito il Commissariato g,eneoole civile, suggiestioooto ed' im– botligl1ato ancor esso, evidentemente, dai pochi ele– menti interessatamente o fanaticamente nazionalisti del Trentino, ,che si diI'ebbero pagati p,er ere.arei imbarazzi, per disonorar-ci e per renderci odiosi ed odiati, non hanno f,aitto fin qui che un'opeoo di sna– zionalizzazione violenta, hanno commesso ogni sorta di attent,a,ti contro la scuola, contr,o la libertà, con– tro il diritto di riunione: ed è ben singolare, o co.lleghi popolari, che deboono essere i socialisti o, prendere le difese dei segretari del ~-ostro Partito, Lassù, ai-restali e processati per motivo ,politico. Ho, qui un fascio di documenti incont.estabili - ma mi guarderò bene dallo snocciolarli in quest'ora - assai più gravi di quelli che, per -la Venezkt Giulia, vi .acoennò il coUeg'.a Cosattini, ,circa I'opera vera– merute inetta, irriLanle, fatta apposi.a per crearci nemici ,all'interno, ,che si è fati.a, e si fa ancora oggi in quella, disgraziata, reg i,orue. Ed è ben ,doloroso, e qua.si inespli,cabile che sia · st.aito proprio l 'o.n~.Cred aro, ,c he è uomo nato dalla scuola e dovrebbe avere ,alto il sentimenbo d:el rispetto all'anima del p,opo1o, che nell,a ,scuola trova 1.a: -sua più gelosa esp-ressione, è ben doJoroso che ,egli non abbi.a .sapuito ne.anche ri,s,pettare ·La libertà scola– stica della popolazione tedesca -de!)'Alto Adig,e. Ripeto, non ffifi fel'mo ai parli•colari; potrei citarvi diecine e diecine di casi, ,che fan,n.o veram,ente rac– ca,p,ri,cc.io.Ba,sU ricordare, che .si oondann.aino al oor– c-ere i genitori, perchè rifiutano ,di manda,re alla scuoi.a italiana i loro figli, e si condannano alla, multa ed al oor.oere, ,senza pur l'ombra di un dibatlimen,to e di u·n contraddittorio, in base a un.a esumata ordi– nianz,a imperiale austri,a,e,a,-del 1854, che rappr-eséntò g-ià il colmo della reazione austriaca contro gli l,ta– liani. In tutto ciò vi è taJ.e un tanfo di Absburgo, do– po ,che l'Ab,sburgo è mo.rto; tutte queste vessazioni,– f.atte da noi contl'o i -nostri fratelli, sono qualche cosa, non voglio neppur dire di così f.erooe, ma di cosi idiota, di così profondamente idiota•, ,che ci im– pone di negare a-1 Gov,erno precis,a-~erute tutti quei poteri, che il disegno di legge, così com'è formu– lato, ,am:plissimiamente gli ,dà. Vengano qui i legittimi r_app,resentanli di .quel paese, mandiamo intanto urna Commissione sui ,luo– ghi, che .studii ess,a.,vedendo e interrogando, la linea di confine fra le due provincie, e quali son-0 gli organismi necessari p,er rispelLame \.e autonomie, e aHora, ma a,llora soltanto, noi potr.emo delibera,re. L'argomento è di estrema <lelicatezz,a e non ci è le– cillo .spossessarcene, delegan<lo il Governo a f,are per noi. Anche per ciò che ,attiene aHe aulonomi-e, s,a;rà ne– cessMio di bene intenderci, perchè anche qui /atei anguis. L'autonomia è necessa,rta, mia non dev'essere !'alibi ed il pl'etesto a soproffazion'i di classi. Rie or-~ diamo che l'Alto Adige, più ancora del Trentino, è paese olerioale, una specie di Vandea austro-ger– manica, dove sono forze nuove, comIJ<resse da un , BibliotecaGino Bianco superstite feudalismo, ,che •anelano dr venire aU.a. luce, che noi - finchè occuperemo quelle terre - iabbiam~ il ,diovel'e -di -proteggere e di garantire. L'au– tonomia - come fu detto dello, S,tatuto - deve es– sere un argine contro il regr,esso e la reazione, non può essere una paratoia che chiudia tutte le breccie verso la libertà delJ.e classi, verso la libertà e il progresso d,elie nazi001i. Concludendo: nei miei due emendamenti io non ho fatto ~he concretare e valorizzare quello che è il senso, lo sp,irito della, Relazione, ,che io pure ho firmata; e l'ho firmata, tengo ,a rip•ert.erlo, oon gli stessi intendimenti ,coi quali mi a.ssociai e mi asso– cio .i,ll'Ordine del gior,no <lell'on. Treves. Dobbiamo rispettare tutte quelle libertà, tutte quelle ,aut0(ll.0- mde, ~ut.w quelle leggi e quelle isti:luzioni, a cui f Altò Adige ha diritto, ·pe1-chè sono il suo patri– monio l)..azioniale ,e tr.:i:dizionale. Non dobbi1a1mo la– sci.are al Governo l'arbitrio di fare e <lisfio.,re,del quale si mostrò cosi poco degno e cosi poco cwpace. T.anto più che (ed è l'ultima ,consi<leriazione che, d,aba !', or.a così tarda, mi permeltò òi &ottoporvi) un qu,al– si ,a.si dive1,so abteggiaroenlo p1rep,arerebbe, in un non lo ntam o a,vvenire, non solo La rivolta immane.abile in quelle -ste.sse regioni <lell'Alto Adige, cosi fiere delle loro tradizioni di lib~rtà, a cui inviano insulta il Com– missario generale, perseguitandone e vioklndone i simboli, i monumenti, pedlfino la evocata memoria degli eroi; ma, in quella terra, che in ,avvenire~ o autonoma, o unita all'Italia, o ricongiunta a,! Tt:rolo del Nord, o comunque le piaccia <li disporre di sè, è destinata ,a diventare una terra di inc,orut,oodelle .stirpi, urua.specie di Svizzera iLalo-bedesca, un campo di conciliazione e di fu,sione di du,e, grandi civiltà vicine e sorelle; in quella- t~rTia la sopraffazione, ,che già av,ete malamente iniziata, sull 'elerne1nto tedesc_o, ancor.a irvedu,cibile oggi, e cedo irreduc ibile ,sem 'P•re con la violenza, ,a uoo forzata unità nazion.a.le , in realtà ,antinazionale, .si genererà il fo mite imm ain– cabile ed insopprimibile, di nuovi f.ermeruti di guerra, in cui 1'Italia sarebbe, ian,che suo malgr ado, travolt a. Ebbene, guerre non ne vogliamo più: vagli.a.mo ri– spettata la libertà dell'Alto Adige anch e per !',av ve– nire dell 'ltalta, ,a,n,cheper la oonse,rvazione. e il ,con– solidamento dell,a, pace, anche pe11 gli ideali e per I.a vittoria del Socialismo. (Applausi all'Estrema Si– nistra). ILFUNERALE DIROBERTO ARDIGÒ Rico1,do un'altra ora, mesta come questa, come questa solenne, Per le strade di Bologna, sotto un pallido sole di febbraio che, illuminando la gran nev~ ,a,ccumulia!tasu i tetti, aveva riOesisi d'argeruto, pas– sava, fra due fitte colonne di porpo,lo, preceduto e seguilo da un o:ioltilu-dine immensa di uomini, di fan– ciulli, <li vessilli tricolori, di ve!ldi La-bari massonici, di rosse bandiere socialiste, La bara di Giosuè Car– ducci. Dall'alto, ov'io ero, si ,sc.orgev.a benissimo la grigi:a test.a del gran morto, che si era, non so per– chè, las,ci,ata scoperta., sotto un ~etl'o, nel feretro ; e, parmi, 1anche il leinbo di una fascia - credo, un distintivo massonico - che cingeva il busto vigoroso, Ad ogni ineguagli.anz,a ,del te-r:J:1eno, si vedeva quel. oapo venerando sobba,lzare nella c.ass,a,: eIIB.uno spet– tacolo macabro. Per l'ampio eorso di !\'Làntov,a,;nel quale presto immette la vià Ippolito Nievo donde il corteo è mos– so, oggi :abbiamo \Seortato la ba·ro di un altro Maestro della lt!rz.a Italia, Benchè meno goondioso di quello del Carducci, anche il funebre di Roberto Ardigò - ,che aveva egli steS1.So prescriLto il trasporlo in or.a antelucana, senz.a pompl8l, co-1oo,rro dei poveri ~ è riuscito maestoso. Non onoranz,e ufficia.li : non qui di• spacci ·regali, nè principi sobaudi; un giovine Sotto•

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