Critica Sociale - anno XXX - n. 10 - 16-31 maggio 1920

146 CRITICASOCIALE L'origine, gli studi, I.a disc-i.p,lina qu-asi mona- Bissolati non cede e non concede, non dico un palmo stie.a con cui egti volle e sep,pe, non mortifi.care ma di demagogi1, ma neppure un dito di onesta abilità, ingagliardire il co11po ,(mi , p.ar di vedèrlo, quale l'b per fronteggiare gli .avversarì. La su.a magnO:nimità, _ conobbi la prima voLtà, nel fior de• suoi quaranta la smi,_ fierezza in quella .ciJ1Costanza furono tali che, anni, .a Cremona, su,! Po, nuotare, remare, saltare, se u'n PartiJto, se una massa •Sa intenderle e farne maneggiar la ola va, agile, vigoroso, giocondo); lo suo pro, superano ben di mille ,cubiti ogni questione sport ardilo dell'.Ùlpinismo che più coltivò -nella ma- di mètodo e di tattica. E venne J,a rivincita; ma tura virilil.à; tutto concorse a foJ1margli e .ad accre- egli s'and,u.v~i già virtualmente allont 4 qando ,da noi. scergli ,queHa natura romantica ed eroica,· individua- Un particolare, Ignoto ,certamente, è che egli e Bo- li~ta, c.avalleres-c.a, libera, fiducio,sa e orgoglios•a delkt nomi, vi-lleggiando nel .la casa di questo a Volta M.an- prop,ria volontà, e di una ,propri.a ,personalità indi- to·van.a, su quei ,eoJli che furono te.ailro delJ:ll guerra pendente; e contri·buì, a una certa fase della sua del '59, si dedicavano già da .aHora (•p,rima assai del vita, a modellarne la ,concezione pol~tic.a. I910) allo •Studio della guerra it.alo-franco:-.austriaca, I mediocri, che non ,concepiscono l'orgoglio (il . con una passione, sportiva daip,prima, ,che ,poi si f,a forte ed elevato orgoglio!) se non come una .cosa storica e poi politica. li futuro sergente degli Alpini stessa con la fatuità ctei v.anesii, lo credettero e lo già affiora. dipinsero modesto, perchè vestiva e viveva dimesso · Nelle necrol.ogie, J.a stampa borg,he;e, per ignoran- e semp,li,ce. In realtà, aborrendo disdegnoso da ogni. za o per malizia, Jo di.p-inse yome un socialista stac- ' volgare ambizione, eg-li ebbe un fermo, irremovi- catosi dai suoi ,per J,a guerra ,del 1915. Egli er~ già bile e :perfin testar.do orgoglio delle sue idee, ,nel lontano .col pensiero, qu.ancfo s.coppiò la guer,ria di I quale era 'una punta d{ fanatismo teologico;' ma ave- ·Libia.' Vedeva, assai ,più ohe' l'Internazionale -tra i va - e qui fu la sua nobilfà veramente sovrana - prolet.aJ"i,ati dei vari Paesi, la !\Olidarietà e la coinci.- I / un assoluto disinteresse morale (·di quello materiale, denz.a d'interessi di ,ciascun .proletariato con le sorti, 'J quaittrini, onori, fortuna, non occorre p,arl,ar,e), una • con l'ingrandimento, ,con ,lo. ricchezza del prop-rio profonda -sincerità, il .convincimento ,costante di Paese. -essere nel vero e di fare il bene. Quando sopravvenne •la.guerra eu;opea, insieme con Le ori-g;ini prime dèlla sua fede ,di socialista, del questo elemento determinista, vennero tumuJ.tuosa- suo amo.re per I.a povera ,gente, del suo sdegno ,per mente a; galkt in foi tutti i sedimenti di un'anima la iniquità sociale, del suo desiderio di giustizia, Je rom,antie-a, e democratica nella p,rima giov,entù. La scaturigini di quel sentiment~ che è l'anima centi;,ale F1,ancia dellò. Rivol,uzione, e Leg,nano, e· le Cinque dei veri socialisti, anima cui: I.a coltura e lo studio Giornate; e S'olferino, e ,tutti i fantasmi ,storici e le 't la ,perizia po.liti,ca-,sono ancelle, slromenli, .armi e illusio_ni sentimentali s'aggiunsero ai convincimenti non, a,ltro, erano sane, liffilpide e pure. Chi pensi le di qu,el suo particolare sòcia.lismo, che 9empre ,più plebi oompagncil-e di Lombardia ·di quel tempo, e concepiva, .anzichè le antifesi, le adereni,e del.le ,classi, il giovine venuto ,dagli studi che si getta in mezzo a e la cointeressenza del ,proletari,ato con la patri-a, si,a loro, ingenue, vergini, trascurate, ignare, e cere.a il ·,che essa significhi organamento cl,iciviltà, sia che si- lorò cuore e parla il loro dia,letto per esserne inteso, gnifichi guerra. e le -desta .e lè suscita e le solleva, non può ,non sen- In un Paese come il nostro; dove una frase v.al ,più tire che ,q.uivi è 11na fo.l'm.a.così -genuina ·e così nobile di un.a vita, Leonida Bissolati resterà ricordato ',più' di esercitare la .propria fede, che non può non ,I.asciar: per l'abbasso 'il re! <ltl 1899, ,per il rnmo seo'co del traccie incancellabili e un ,profumo, in fondo .al cuore, 1911, e •per le /ucila(e promesse ai soéia.J,isti ne.l 1917, che non si disperde per venti. e per, tempeste. che per tu,tto-.J'aJ.lo esempio del suo car,attere e della E Bisi50J.a,ti,fino all 'esfrémo, ebbe nelJ 'aniin,o i I.avo- · sua· mjlizia. r.atori è il loro destino e - .a modo s;o, è nelle for- La prima, delle tre frasi, .gli fu 'l'infacciata .come rrie che aveva preso nel suo ,pensiero ~ il Socialismo. · · una cQntr.addizio:ne, quando, ,-12anni -dopo, s'arrese Furono scritte, .a suo tenypo, anch_e da me, .anche all'invito· reale; l,a seéonda, i'uorì e anche dentro le su queste colonne, moltissime .analisi ,sulla -crisi del nostre ,schiere,'. fu, interprètata" falsamente come •S!l· Destrismo che, impersonato specialmentè in Bissolati ,' ramo secco egli avesse chiamato, non già il partilo e in Boriomi, staocò J'a,1,ad'estrema Destra ,çla noi, socialista, ma il Socialismo; la teria - « per salvare tra il 1911 e il 19~2; ed è inuti-le ricordare il ,proces~o le ~,paHé dell'eset.cilo, farei fuoco anche contro di , di que.11,astrana mal.atti.a. Probabilmente essa risale ·.voi » .:__ sollevò gr,an rumore e parve segno di l!n suo a quello sciopero di Genova del 1900, ,che ebbe un feroce, torq·uemadesco odio contro gli 'antichi i:ompa- innegabile valor ,politico, ma che ....'.... :::l'.ppun,to· ,per gni, m<'\n,tre, solo a considerarla nella ~uu espressio- u.n'orien,taz.ione, già 'inizi.atasj in Bissolati, o. vedere ne Jetterale, .significa il superstite amore, che cede moltissimo i fatti ·politici - lo ,condusse a soprava- però al senso di .amore e di dovere verso l'Ita.Ji.a. lutare fin. d'allora -la importanza del Sindacato ope- . Cimourdairi, la grande figura victorhughian.a, con raio. Verme poi la fioritura delle Leghe .cam.pagnole, cui si chiude Il Novantatrè, era in quelle parole, co- ehe in tutta la valle del Po rinnovavano quel. mo- me fu neUa. sua vita di milite dev'oto ed eroieo della y-imento, eh 'egli aveva visto in giovinezza, tra .J '84 sua fede: fede mutevole in · ~arie .forme di realtà, e·l'85. Le Leghe, .assetate di libertà• e dì riforme so- unica e ferma per'àiltez.z.a e anche, in gran parte, per cial'i, erano per fa p•oH,ticatransigente. in Par.I.amento, sostanza d'ideale. · che .combattesse il ritorno di' Governi di f_orca: on- GIOVANNI Zrnoiim. d'egli ,sentiva crescere il convincimento .che la verità, ·1a forza, i,l Socialismo, 'fosse nelle masse e non nel P.a.rtilo. · Ma I.a tendenza rivolt,zion.aria, ca.peggi.ata dal Fer.ri e· dal Labriola, prende piede nel P;:irtito, e prevale. .... ibliotecaGino Bianco * Riproduciamo qui le parole 'dette alla Camera dal compagno Treve~, in nome del Gruppo Socia– lista, dopQ che il Presidente Orlando ebbe dato il doloroso annunzio che Leonida Bissol!3li era morto;

RkJQdWJsaXNoZXIy