Critica Sociale - anno XXX - n. 2 - 16-31 gennaio 1920

26 c;JUTICASOCIALE pubblico: come nella Rivoluione francese_ la_ Con– venzione, su proposta del I Condorcet, d1chrn_r~va obbligatoria l'istruzione, affermando eh~ al dmtt<? del citt~din? corrispo~de_ il s1:10 _clo:ver~ d1 pr~parars~ ed abihtars, alle funz10rn socrnh e ali esecuzione dei suoi còmpiti verso la comunanza; cosi_og~i i socia– listi devono dire che lo Stato, rmuncrnncto a com– piere, sia pure in parte, una funzione di sua na– tura pubblica, non àbdicherebbe soltanto a un suo diritto ma anche ad un obbligo suo. I socialisti - massimalisti compresi e militanti in prima fila - sentono oggi ed affermano questo, per- , chè la coscienza della realtà si impone a chi deve operare. E la_ pl'ec~mcetta <;>Stilità. ad og~i c<?ll~bo: rnzicine non i'rriped1sce ,agh ·stessi mass1mahsti di l'ormuia,,e, su questioni concrete e vive, programmi, cui anche altre parti possono dare il consenso e la cooperazione: chè nessuna intransigenza può, arri– vare al punto di rinnegare nell.'azione o combattere col voto elementi vitali del JJroprio indirizzo, solo perchè si trovino partiti avversi o anche Governi, cui la stessa particolare finalità appaia necessaria. Il semplicismo puè far credere che nessuna collabo– raz-ione si possa esercitare dai banchi dell'Opposi– zione: ma l'Opposizione stessa, in quanto sia critica stimolante all'azione e non ostruzionismo negatore di ogni operosità fàttiva, è spesso la miglior forma di collaborazione; in quanto, lungi dall'asservire l'attività propria ai fini altrui, costringe gli altri, volenti o nolenti, a farsi strumenti e coopera,tor-i aei fini propTI. E la mozione Piccoli è stata un esem– pio singolarmente eloquente. In questo caso infatti la coinci<jlenz.adei-program– mi. fra tutti i partiti laici appare così evidente, 'che i massimalisti scrivono nel programma del Sinda– cato magistrale e del suo Congresso:· i< l'educazione <lei fanciulli è funzione scientifica per ottenere il massimo e migliore rendimento individuale e so– ciale della potenzialità singola degli individui; essa · è quinp.i una funzione universale, indipendente dal– la 'vicenda storica dei. regimi politici degli Stati, del– le ·compel-izioni filosofiche ed economiche di sette o di classi ».e__ Nè ciò 1·innega affatto iil programma, del socia– lismo, perchè dalla scuola non si deve attendere l'inspirazione di nessun indirizzo politico, ma la formazione delle capacità intellettuali e mòrali, che , mettano in grado più tardi le coscienze di assumere nella loro autonomia il proprio orientamento .. « Educare la fanciullezza alla concezione (dice ancora il programma del Sindacato, con parole. che potrebbero certo essere più proprie ed esatte, ma che sono però bè11 _chiare a chi non abbia, come il Secolo, l'intenzione di non capire) perchè più tardi si svolga in e'ssa l'attivila p~sitiva onde raggiun– gere, con la lotta di classe, il diritto unico di libertà e di uguaglianza >>. Ecco perchè i socialisti si soho trovati ·qui• uniti con .gli altri partiti laici contro il -partito confessio- .nale: perchè, dove i clericali possono fàr proprie nell'età. adulta le anime, $Olo a patto che sin dal– l'infanzia la scuola le imbeva della .tradizione dei 19 secoli di cattolicismo, e le offr;:i già 'foggiate e ·prone all'influsso del partito confessionale i 'so– ciàlisti invece hanno bisogno •di éoscienze lib~re, ca– paci di guidarsi da ·sè, e pe1· ciò nella scuola cer– cano la formazione dell'.a).ltonomia spil'ituale. RoooLF·o MoNooLFo. Abbonamenti cumulativi : oeggasi nel– l'ultima· colonna. BibliotecaGino Bianco - Per nnConcordato ili l v ro. unico inAo:ricoltn Ho letto con gra.ride interesse l'articolo di R. P. nei' N. 23 della Oritica Sociale (1919), nella speranza di tro– vare idee nuove in armonia ai tempi. . Viceversa provai una grande delusìone: quell'abbozzo di patto riguarda più i contadini che gli avventizii; i contadini, cioè, fittavoli, mezzadri, ecc. Ora io credevo che da qualche studioso di cose sociali si sarebbe pensato anche a questa immensa categoria, che esiste e non accenna a volere· scomparire. In quest'epoca adunque si affilano le armi per pre-: parare il nuovo Concordato di lavoro ai giornalieri dei campi, che è la categoria di lavoratori più organizzata. In attesa della terra socializzata, converrebbe disci,pli• nare questo movimento con un unico indirizzo. Qualche cosa in questo senso credo intenda fare la Federazione Nazionale, la quale sta mettendo assie~e un tipo uriico di Concordato di lavoro che fissi le· basi di intese locali. Questo Concordato-tipo, da applicarsi dal Governo e _dal.leorganizzazioni centrali dei datori ·di lavoro e dei prestatori d'opera, poggerebbe ~ui ca– pisaldi seguenti : 1. Determinazione dei minimi, secondo la natura del te"rreno, di opere in ragione di biolca o ettaro; 2. Quantità di giornate minime di lavoro ordinario o straordinario per l'anno agrario; 3. Minimo di paga giornaliera a seconda della qua– lità di lavoro: ordinario o straordinario; 4. Orario massimo di lavoro, per tutti, di 8 o~·e; , 5. Obbligo di assumere le opere dall'Ufficio di Col• locamento; 6. Creazione di Commissioni locali con rappresen– tanza parit-aria con le seguenti attribuzioni: a) censire le superficie d~i tenimenti per stabi– lire le quantità di opere avventizie da impiegare, oltre i membri della famiglia; . b) controllare i collocamenti, i turni e l'assegna– zione di opere speciali; e) dare ,il voto sulle diverse culture e qualità di semine; d) determinare i _prezzi dei prodotti, in unione ai consumatori di pari numero, per offrirli con· prefe– renza allé Cooperative, Enti, Ji.ziende di Consumo; , · e) voto arbiti;;i,mentale per pagamento di giornate non eseguite, ,o coltivazioni non ~seguite èome dal voto emesso. Non si ·ti·atta solamente di fiss;i,re tariffe e 'di armo• 'nizzài·ie, il che sarebbe poca cosa. L'obbiettivo sarebbe · ben più alto. Il movimento dei lavoratori della terra non • deve restare un movimento salariale, ma mirare a creare l'atmosfera favorevolé alfa socializzazione, di– .struggendo ,l'opinione radicata che i prodotti, pei qpli Sft.da anche l'avventizio, ,siano ,pJ:oprietà privata. Nè la terra nè i prodotti, percht\:qç.ando si sarà sta– bilito· il dir~tto di, controllo,. di terminar!)_ ;te semine, di vendita e dei prezzi, voi concorrerete anch11 ..a prepa– r_are psicologicamente la inassa alla vita nuo~e... di domani. · ·· Ed è di questo che noi dobbiamo sopratutto occuparci! Guai se i movimenti dei lavoratori della terra non vengÒno, pronta.mente incanalati e guidati con questi criteri! Si corre il rischio che formino il più grande ostacolo àll'attuaziqie del nostro ultimo postulato : la: socializzazione della terra. o.... ,,..ua, . 7 gennaio i 920. Nwo GASPARINI,

RkJQdWJsaXNoZXIy