Critica Sociale - anno XXIX – n. 13 - 1-15 luglio 1919

·IÌ-1-~,·- .. i .• .. 1 ' , "' '\ - J • ... - ';. ~ \:•i;è'--J:ar~:i~~!i·?..•.?el'liì;':f\~$sia, ...ma ~-.~a ;misé_rj_a di. _tu_tto ~ ~tR..;:_ln,~li i,cy~ r f?G> ~e11èdma_ ..rete, ·s:0tt,1hss1m_a -~~ :,-\'.a-s1 CO- : i; . ,; ~~bµrGan~1 -lj.ve' ll_q, ·!:f r1cchezz_a_ e la, .m1~ria. 1_~ tutto -' .- . 11,l· mondo;. ehe mvano (oh! .la 'grande -illusione. sve– ....' ;...{ i.a4'~ q.à 1 N6Ìiman AngeÙ!) il vin'eitore si crede· <li ar– , ; ric"ch-ire impoverendo il vinto ed iF nemico; che h :_ . condizione --ài rifacimènto d1 ciascuno è i.I rifaci– .__'mento di. tutti', mediante la solidtlrietà d_el lavoro : -_.·e ~del,la-pro_duzion~ tra tuttè,_le g,enti! IJ_ r-iuovo Mi– ='' nistro ifaliano detl'industria, O.ante F,erraris, pur : - ·Ìei:Ì presièdéndo ·una-seduta dell' Associazion~ tr~ l~ ~- Socj,€tàitali-ane p,er azioni, ·tra -le altre.~s~òg1taz1om iri rnpporto al p~obfoma ·dello -:i.pprovv1g1onamento :,· ehiedeva -si assicurassero· all'Italia -le· fonti di rifor– . nimeritò' di alcune i-rripo;tanti materie prime ed in -· partiQ<;>l~re ·del c~rbon fossile, ottE:nendo l'esclusivo , P?~sesso de) b3:cmo· carbo~1f.e~o d1· Eracl~a _,ed una. eq-ya partec1paz10ne -al god1~ento delle ~miere del . . Donetz e ..della Sa rre. A noi parrebbe pm che suf- fi.i;i-ent-e assicurar.ci libere concessioni sulla base di __ ··_ùn·· libero scambio · di utilità,· sen·za- domini politici, -_. cori J~ .ge1;ti_che hanno. in superfluità ciò che· a noi . __ . manca,.- . . . . . . . . . . . . . . - Ma ·1a premessa. di ciò· è· il rispetto e l'affetto di i'!;,-; ►., - qù:-eHégenti; e n,ori_cominciare -:-- come. fa-la stolida :' ""- · .politica italiana -· .col distruggere a mezz.o dei ço- sacchi le miniere per ·arrivare a distruggere à mez– . zo· di' Kolciak- la. I ibertà del popolo russo! Tutto .. ~ si tièn,e, a _questo mondo e; specialmente in questo .·· - teni po; t?_tto si tie~e _: la P<;Jl~tica e l' ~cono~ia? l'"e– . -stero e lmterno, l approvvigt0TJ,a11],~nto · e 1 u:idipen– -- den.za dej popoli, la demglùiçme di Versailles. e la· · .., ·disfatta -·delle velleità, ◄ di dittatura_ militare_ emerse · ·dai fu:ròri della guerra. Quali si sien◊-- le·buone· in--:– teozi'oni del Ministero Nitti per• ciò, stesso· che .non è sncialista e mantienè i vine.oli politici della guer– ra;-· non pu_ò·~bbracciare _ le <?Omple_sse i:i,eoessità del_ mom~ento storico; cercherà d1 soeg.here ·m esse; :vor– rà--faré la- scala delle sue sollecitudini, cimentando le •gitÌ façili, quellè che sembrano suscitare minori contrasti. Fati.ca vana! fatica sisifea! La ·sàlvezza non ' .sia. in ciò .. La salvezza è iri. una rivoluzione ( anche rion -violenta) che m,etta le classi lavoratrici dalle ~ maiti 0 pure di sangue al g?-ve_rnodella _pub_blicacosa .... -in~.E~:ropa_. Cote5;te class_1 rif ~r:3-nno 11 pump ~ella -;convivenza armomca de.gli Stati m Europa-su.Ila base . 'dena· solidari,et.à; della · còoperazione, del Sociali-: ' s-rr1o". Coteste cìassi mettèranno la parola fine àll'in-, . :a~-v{d~aJismo·;politico, ç,ome ·--3: que}Jo economico; " ··metteranno il ·1avoro a dei1om1nator,e comune .del me.ritò·e dichiareranno essere esso la pietra su ·cui si- costruirà la nuova chiesa di coscienza uni,iersale. ·,·La èrisi iron è di'.un Gabinetto; ma_è di uri r,egi_m~. :' Versai1J.es è la firre del reg-ime della guerra. Il Ga– ?:• _ .- •. binetto Nitti non rimuove ..V,ersailles,. perciò il :Ga~·. .. bi~ei,t<i_Nittì è_ da.. ri~rnover,e, e dopo di• ~sso _ tutti ;· _,-. g}-i_ altri che- faranno ancç>r~-ap,1)€110 al ~egi,!lle-. aell_a di-oso:.· ba~t~r~bbe;· per a'cc~rtar~en,e ✓ V-edere . àùiva -,q,pera demàgogicament,e perver_titrioo ·face'Qdo, :in ·questb campo, i transfughi ·del partito.· - . . · ·. : 159 quale vanno nostro .Fra queste· cat.egorie vi sono, specialmente. neUe grandi città ·e in certi ambi-enti più ar!~trati di prò-:- - vincia, i reduci -dal fronte, chè il Governo cerca d1 ·accarezzare e di tacitar,e, mantenendoli « organiz– zati >> come nel periodo _di guerra, e che pa,rtiti e Comitati di vario colore tentano lusingàre e sfrut- tare per _i loro fh:ii.,. . . - . - _ Come si disse e si ripete che la guerra ha sepolt~ i vBcchi partiti creandone uno nuovo - quello d~ coloro che voUero o fecero la guerra -, così s1 cerca di cr-eare, fra le · due classi tipiche della so– cietà, unà nuova classe, quella dei combattenti. Assurdo evidente, poichè tr.a i . combattenti vi furono uomini d 1 ogni ceto e_d'ogni partito. General– mente, il ricco partì ricco· e t orn a ricco ; il prole– tario partì povero, e ritorna t.al ,e. Notevoli sposta– menti portò invece la guerra in a ltri ceti intermedi, commercianti e professionisti,. ai quali essa stroncò l · l'azienda e l'avviamento. E -sono essi infatti - in- l sieme con altri, strati di giovani piccolo-borghesi i che in guerra divennero uffi.ciali, e temono, con \ la -smobilitazione, di dover tornare a un piano so- i c-iale moralmente e materialmente più basso - sono essi che formano il nucleo maggiore del movimento più ti-picamènte « pretoriano », vagheggiano _novità, minacciano la repubblica, spaventano e ricatt.ano · Governo e. borghesia; assicurandoli ehe essi soltanto potranno. salvarli dal bolsc-evismo, ma attuando però una speciale rivoluzione a proprio personale be- neficio.' . · - Tutti gli altri, tornf!no a riprendere a un dipresso la· condizione e il posto di prima, s'inquadrano nel– la classe cui appartenevano prima della guerra. Il ricco· ripiglia la sua battaglia, il proletario la s1;1a , milizia · accanto ài suoi fratelli di fatica ; con più ardore e furore, anche p,er-chè fu costr-etto a essere combattente, ma·,non in quanto è 1m r-educe di ·guer– ra, ma in quanto era ed è ~ sa_ di essere un prole– tario e. uno sfFuttato. Così avviene, naturalmente, nei Paesi dove la or– g-anizzazione e la coscienza di classe sono più pro– gredite, e dove, appunto per questo, i lavorator~ credettero meno alle promesse del Governo- e . dei partiti della guerra. Ma e Governo e partiti si m- . cari~ano essi di --creare questa « classe» dei com– battenti, non tanto_ per mantener fede a quelle pro– messe, quanto per dividere -la massa lavoratrice, e legare, in qualche modo, a-Ila memoria della g!l•erra, un fatto che la renda meno ama.rei. · Il- recente Congr-esso di Bolog~a, dei lavo~atori d-eUa terra, .ha dovuto- · oc-c!-]pars1 della . cos1detta << Ope·ra dei comb~ttenti », con la quale il Govern_o si prop.one costitmre una e.lasse nuova, con parti– colari diritti e privilegi, e con m'la speèie di socia- _ lismo den;iturato, prer uso dei reduci dalle trincee. ~ · .concorrenza per la produzione _economica e per la .. ~ formÌ'izione _po_litic~dregl_i -8tati ~esistendo aH'avyen– . ·· to della orgamzzaz10ne mternaz1onale della .società. é.. -· - - • . - CLAUDIO TREVES. È necessario dimostrare la ingannatrice . dema-. . gogia, di Governo o di fazioni pseudo-rivoluziona- . rie, che tenta -deviare le categorie dal grande alveo del-la classe? È necessario denunciare la sottile. ma– lizia, il trucco sentimentale con cui si cerca contrap– porre il proletariato ai soldati, tentando ·identificare ancora una- volta il fatto politico della gue.rr.a, col fatto personale di. chi l'ha dovuta- fare ? . -.··.'. ;:; Efflrtitò _naziooàle. leoionarii o uretodani 1 f ...... ~-~--- ~ ta nostra cbncezione sociàlista di classe ha molto .,_:: cÌa. farè, 'in :questi tem..p i 11>ieni-di .for'men,ti nati dalla · :-gù~rra., e clii, -app >etiti.ai ,s~r.~natisi n~l.·co_r:itagJ-o reç_i– . - ,proco della_ 10~3: 4:~:1:1 ~ a r~1 -e degl_!_1~~eress1, a sal- . - .va,re ,·1-e- r~aro:pm e\ l àvvern~e -del S~cial:Js,mo «_ Uf!-_O. ~ •' ' I .;,-1'.l'llil.i1vi.,_sili>,ile'»'; ·co)ilitllG1i. vari e 1l'ltìltiform1 Sociabsm1 . ~ .-p1rtic~lari,. -e_!ìe ~ ogn~ .c:a·~go:rira;_ ~ògni g~u.ppo c~rc_a_ ~ c:&nq~-1~~y1 P~:. sè,_,_e,ehe-_,s,ono_, .-1~1 _yeT9. Soc.~~l!- . S:ffl\@,' la negazrnne\ e l @staool.o _o Il· d1ve-rs1vo ms1- .... "' .. · .. -. - . - la - • • .., ..... ~ - ~. ,. ,., ... , ... .... . ,(.. È questa una aherrazione giuridica, politica, e moral,e, che denuncia la completa dis~oJuzi·one de.i « principi»- su cui lo Stato tradiziona.Ie si fonda, e la .nessuna comprensione o- considerazione che i governanti si fanno della- realtà. Che cosa significa istituire l' « .Opera dei com- - liattenti », per dare· t~rra. ed_ aiuti ai _reduci _dal fronte·? 'Chi son6- questi reduci? e Come SI può ((ISO- -.j

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