Critica Sociale - anno XXIX - n.2 - 16-31 gennaio 1919

CRITICA SOCIALE brii,o. La :soluzione sembra essere: la dittatuTa del proletar:iato e il comunismo dell:a produzione. Non tocca a noi, ch,e dalla giovinezza abbiamo dato I.a nostra opera alla causa delle cl.assi 1-avoratri,ci, mo– strar,ci pe1rpies•s:i, i1ncerti, titubanti d.i fronte al so– gn,o che si ,avv-e,ra,al fatto che div~en.e. La Repubbli– ca Russa dei Consigli dei delegati operai e contadini ha in.iz -iato il P'l"ocessiostoT:i-codella trasf ormazi,one de l mon do iin una società ·retta d.ag.li uomiiin.i <l.el la– voro e sottoposta ·unkameinte aille n ec.essi:tà idea li della classe lavoriatriioo.M,olti errori e coilpe e peccati ella starà commette ,n.do , come aooade s,empT:eaii pre– coci e agli, imperi,tJ i; ma I.asciamo ai TaJi.nedell'avv,e– nire i,l ,còmpi,to, ,a,nch'.·essonece&.Sar~o,<li ·cfl~ici dcl~ nuovo Tenore. Noi, ad ogni modo, sforzfo.moci al– meno almeno di -s,eguiirei•l consLgllio dell ',anti,s,ociali– .sta Clemen,ceau, il qualie, a chi distingueva fra il 14 lug.lJo e le giornate di settembre, fra D.antion e Robesp,i,erre, fra Carlotta Cor,day e Marat, .ribatteva con moilto·buon,s ,ein.so : - .la Rivo 1 luzi-one è un blocco; si ,tratta di aico etta,rla tutta o tutta 'I"espj,ngerl,a. ~ E poi -da ques•to lHoòco .sono nati tanti alt.ri blòcch·i, fra cwi quello d•i Napoli, al quale fatco iò da· Sindaco, ciò che o:rm,a 1 i, m'impedi.sce runichesolo di con,ti,nu.a,re questa di,scussi,one .... Perciò fo punto-. L'èria s·oci-ali,stiico-p-roletar,iia è co– miinòata. Colo.ro che son dentro l,a su.a -0.rbi,tJa, ideale e lavorano .al suo pi,eno svi1luppo in-onhainn·oì;I dil'1itto •ctiresp·iing,ereLe.rni,n i.n nome di Marx, i,l fatto i.n.vome della teorti.a,, 1.a cos,a per J,a sua omhr,a, La "ll,ostra convinzfo~e cTea isoHdarietà, che dobbi:arri,o,e;<;>r,agg,i•o- samen~e a,oce.ttare. , · Saluti cordiali. 'Napoli, 15 dicembre 1918, ARTURO LABRIOLA. Ab?iamo fatto festa a questa lettera di · Arturo Labriola - che ci dolse anzi di aver dovuta ritar– dare - p_erchè a~meno·non ci porta <ielle cose trite, dei1uogh1 comuni. Ah I ecco, per esempio, un Marx che non è affatto cliché e il quale non si aspettava d~vvero ... di essere cosi poco, anzi cosi punto mar.,. x1stà l Per noi,· per i lettori comuni, il Marx del Mani– / esto e del Capitale, il Marx delle tr.erhen<l,efilippi– .che conlro Papa- Michele (Bakunine -,- ·che era un -po', mutatis: mutCfn1is,, il Lenin de' suo.i tempi), rap- presentava il socialismo che, per lui e con lui aveva .cessato _di e~sere utopismo -- utopismo di p~nsooro o_,~gg10, l:1-top_ismo <l'ifatti - per diventare il « so- . c_iahs_mo scientifico »; rappresentava cio~ 1.m so•cia- - hsmo clìe nòn era più « l'id.e-adel capo» di un filo– ~ofo o politicante, da applicarsi, ·come un cerotto,· 1~ qua-luoque· tempo e luogo, alla società corpus vile, ma che era diventato· il fatto storico, intimo e f ataJ.e, nascente in determinate condizioni di evolu– zione ,economi~a, incotnp_atibile e inconcepibile con qualun~ue soci.età n@n gmnta a quel dato gràdo e m~do d1 sviluppo,. nel qual.e il nuovo GOntenuto, len– tamente formatosi, spezza Tinvolucro dei rapporti .giuridico-sociali diy~nuto troppo angusto per conte– nerlo. Era l'evoluzione dello strumento tecnico della ·produzione clie segnava, il passo a questo socialismo · !Ilatura!ltesi man,o mano· collo svolgersì'_della grand~ mdustria, .con :l accentramento delle rwchezze col . rigoglio pieno .del capitalismo; col formarsi ~ col cresc·ere del proletariato modem.o, div,emito· enorme . magg-ioran~a; organizzato quasi automaticamente nella.fabbrica e ~~l campo indu~trializzato, e il quale,. acquistando. cqsc1enza ·e. combattività di classe é ca– ' pasit~ t~_cni~ae. pol-iti~a di ge"s~ir ~es.so stesso.,· col- Je-t~1~amente,la P:od~zrnne, costit~rs e~ a poeo_ ~ poco Biblioteca ·Gino Bianco il formidabile esercito, che deve, a un· giorno dato - e poniamo pµre clie il giorno sia un'epoca, come · nella Genesi - nazionalmente e internazionalmente espropriare j suoi espr9priatori, licenziando i pa– droni e i proprietari diventati un peso parassitico •: nella stessa società borghese, la quale viene cosi creando ed educando i suoi pro-prt seppeUitori .... Non è' tale, nel complesso del sistema, la magica visione, eh.e è neg-li occhi di quanti lessero gli ultimi capitoli _del Capitale? Nella quale si disse, esage– rando (e perciò ebbe ingiusto rimprovero di fata– lismo e di quietismo), che non era più posto per la volontà degl-i individui e <lei partiti, l'i<lotta àl– l'uflìcio, del resto. importantissimo, di compl'endere; tuttalpiù <li secondaJ1e, l'inevitabile processo, per farne meno violente e meno doloro.,.se le, cl'isi. Orbene, tutto questo non sarebbe dunque che leg– genda l Ecco infatti un Marx diventato _l'ajo di Lenin, il teorico ,di un socialismo precapitalistico, di una dittatura pr_oletarià quasi senza proletariato, .di un Comunismo del domani nel per~forante Moofo· Evo, e ·in cui .la deficienza delle condizioni mate~ riali e tecniche della sua esistenza può esser.è ·com:– pens~t~- =- dli ce Lahriola ~ -- · « da un ecéesso· t in altro senso, nel senso morale ... ». Come si spiega una tale metamorfosi? Certo non bastano a giustificarla le alcune citazioni onçle il nostro co'llaboratore ingemma la sua lettera. Nella prima, che è posta per epigrafe, sebbene appartenga al peri-odo ancora un .tal poco giacobino del pen– si,ero del Maestro, chi la legg,esse in.tera, e non smozzicata, nel suo vero testo, trov.erebbe una fiera zampata a quei visionarii per l'appunto che sogna– vano, dopo 11 '48, nuo:v,erivoluzioni intempestive· ed impossibili: come d:ire. mia. 1'ezione di. antilenini:– smo I (1). E nelle altré? Vi si dice che il proletariato, di fronte a una reazione sfrenata (e anche - ag– giungeremo noi·- in regime democratico) deve co– stituirsi in partito politico distinto ed indipendente e organizzarsi nazionalmente e internazionalmente per la, conquista del potere e l'abolizione delle clas– si: Questo vi si dice e non altro: ossia l'abbicì del Socia1ismo e di tutta la nostra propaganda di trenta , 'o quarant'anni, con la quale facemmo, si vede, come Monsieur Jour,dan, della. prosa, ossia del leninismo, senza saperlo! Ma noi non sospettammo inai che « conquista del potere <l'aparte del proletariato » vo– lesse dire usurpazione· del po bere è terrore sistema– tico da parte di una setta,· soppressione de~li zemstwa e della Costituente, sostituzione del Soviet a-i Parlamenti (che. è come dire sostituiione dell'orda a1la città), negazione di, ogni ,lihertà -e. di ogni de– mocrazia. Nè sospettammo cli;e « aholizion_e. delle classi», sulla bocca di un socialista, potesse es- . ,, (1) Vegga1i in Marx, Engels, Lassalle {Libreria ~ell'.A1iantil), vo•· lume VI, p11,g. 455. Mette conto di integral'.I! il brano: •· La mino– ranri:a{scrive Marx, e alludeva 11,llami'noranza della Lega dei oo- . munisti di Londra) pone al luogo della critica una ooncéz~one 'dogmatica, al luogo di quellA. materialistica una idealistiòa {il compenso da trovarsi nell'ecc;sso morale - come direbbe Lab.riola), ·Per . essi, invece delle condizioni reali, è la sola volontà la ruota mo– trice· della rivoluzione. Mentre noi diciamo agli operai: - Voi d;. ~ete 'per 15, 20, 50 anni fa.re guePre civili e giterre di popoli non per mutare le condizioni vostre, ma J>er muta,re voi stessi e per' rendervi atti al dominio politico -, voi dit& loro invece: --Noi . dobbiamo subito arrivare al potere, o dobbiamo metterci i, dor– mire, - ·Mentre noi mostriamo precipuamente agli operai tede– schi -la. figura, non ancora evoluta, d:el proletariato tedesco, voi _lusingate nel modo più plateale il sentimento nazionale è il pre• giudizio di classe dei. bottegài tedeschi, il che naturalmente è più :popol11re, Come i deQlocratici fanno della parola popolo qualcosa di sacro, cosi voi. della ·parola proletariato. Come i democratici, ,cosi ·anche voi sQstituite all'evoluzione rivoluzi9naria la f,raie.della .rivoluzione. Eco,•· - Oòme-diavolo, ba1.enò à, La.brfola di, etiohet• · ' , tare il auq allritto oon questa confutazione?· '

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