Critica Sociale - anno XXVI - n.14 - 16-31 luglio 1916

I I Critica Sociale 8/VIST .Il Ql!IN!JICIN.RLE !)_EL · SOCI.Rl/SMO NeÌ Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - :All'Estero: Anno L. 1.0 - Semest;e L. 5,50 DIREZIO,E:Milan~ - Portici.Galleria,23 - AMMINISTRAZIONE: Via Dante,3 (Hegozio Ratti) -_ Milano Anno XXVI - N. 1.4 Il Numero separato Cent. 40 Il Milano, 16-31 luglio 1916 SOMMARIO Pol.itica ed Attual,i.U. I Partiti dopo la guerra (CLAUpIO TREVE~). .dboHamo la ce,isut·a politica (N. llUSS~O FOVEL). Psoco1011iad·• guer,·a nel Paes;· e aml came,·a ((Pl'ot. G.IOVANN/ ZI- BORDI). . Studi economici e sociologici. Oirctt»i-E,wopa contro Mittel-Ett1·opa; A propos.ito della Qonre1•enza, di Parigi (Dott. ALÈSSANDRO SCHIAVI), ' L'Unione del Cont,·0110Democratico in Inghilterra (FRANCESCO ·CIC– . COTTI). La moneta detron'izzata (FRANZ WEJSS). Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. Ciò che si stampa: " Documenti di· 8lllma ": Devant Vel'dun. L'aveu allemand ·(Re.vue des Dueux mondes) (ST1cus). · I PARTITIDOPO I LA OUERRA / I pettegoli, ,che non si clànno•mai tregua, contem– plando il grosso Ministero, Boselli e il gross0 voto di ficlù .. cia che ha riportato alla Camera, hanno, già• dato lor maldicente sen.J.enza: «· Non è un Ministero, so110 clue; non è una M.aggiomnza, sono, due-. O:ra·trat– tasi ,di. vedere quale dei due Minisberi, quale delle due Maggioranze riusèirà al momento ,opportuno .a caociare l'altro 01'.altr.a». E'nei corridoi, fatti dalle vacanze déser.t.i, incontrandosi .a •caso i deputati più intimi si .abbandonano, alle confidenze : « Se non vo– gliamo essere giu9cati d:ai conservatori bisogna che ci prepariamo per, il momento ,opportuno (sarebbe il momento elettorale?) a unirci tutti quanti siamo per la demo,crazia; ,compresi i .socialisti nffici.ali)). ' . Oppure: « Se le Destre debbono .avere la loro ri– vincita con SaLandra per tenere formo. coi principt d'ordine e cli .autorità, c_hesaranno tani.o più ne– cessari per sistemar>e le ,cose dopo la guerra, fin d'ora bisogna che stringano le file e O['ganizzino•la resisten,,a - fin d'ora sotto il gran mantello della concordia nazionale>). Non ragionano tutti costol'o, in fondo, sulla base del pI1esupposto che dopo la guerrà i partiti debbono riprendere la loro fison0mia e continuare l'azione trnclizion.ale, ,come se la guerra non ci fosse stata, come· se la guerra non s,i.a per avere alc1ma decisa irufluenza sulla essenza e sul funzionamèntto dei partiti? . Ebbe;ne, tubti costoro vengonp per. tal modo, senza neppur .aocorg;es.sene, a negare ciò che già ·.avevano concordemente affermato con tanta sicurezza : Es– sere, cioè, la guerra tal rivoluzione dell'ordine degl\ intçressi costituiti che -tubti i partiti rappresentanti di tale ordine ne sarebbero, andati ·•sconvoilbida eirna a fon<fo·;,che nuovi aggruppamenti, nuove solida– rietà si sarebbero costituite cancellando Je v,ecchie distinzioni; i vecchi odi, le vepchie ·categorie; che s'erano •&c0verti moderati rivoluzionari e rivoluzio- Biblioteca Gino Bianco nari moder.ati, socialisti affini ai clericali e s,inda– ,é.ahsti di governo più dei riformisti, statolatri. La. piazza era stata l'ardente crogiuolo di fusione di tutte l'e affinità nuove e cli ripulsione dell,e vecchie s.corie. Dal1a piazza dovevan risalire le nu-0ve for– me della organizzazione politica, e, segnatamente, come alcunu r non si pe.ritò .ad affermare,, le con– qu\&te lll\OVedei aeti inteUet.tuah, i quali frano .stati « nulla » allovchè la vita poli.ticà non era c.he una• grossa baldoria di interessi materialistici partico– lari e si erançi rivelati « tutt.o )l quando• la stessa vita ·diventò battaglia di spirito e .alacre profezia dei destini della stirpe. Donde la mwva repubblica avrebbe dovuto essere l'invérso cli quella del divino Platone, che ne ·esulava Omero e i poeti, e .cioè doveva essere tutta di pro.fessori e di, letterati, in premio della mirabile mobilit.azione ,loro al oenno dell'unico grande erede moderno cli'Mecena, lo Stato borghese. · - Ora invece, pur soLto•la •coverta mo.rbicla della ri:aziona1e concordi.a e del Ministero nazionale, gli antichi stampi dei partiti riprendono• la materia della lo,ro germinazione e' allungano i loro fil.amenti e intreoci~no le lo•ro·spire : segno chiarissimo che a malgrado cli tutte· le convenzi0nali obiurgazioni, essi rispondono ·.a bisogni di natura, a combina– zioni· insopprimibili cli intere.ssi che chìedorio cli essere salvaguardati.. Nessuna guerra distrugge· ( oh! anzi 1 )'l'istinto ,conservatore della possidenza e-l'istinto , rivoluzionario della miseri~; e tale doppio istinto distribuito a gradi correlativamente .ai gradi' della pr(i)prietà dà luogo alla formazi,one· delle sottospecie dei due partiti-1imiti, il partito de)la classe bor– ghese, il partito della dasse proletaria. 'L'errore del conoetto contrario. è stato possibile per la con– fusione ,che in un momento cli tramestio profondo di ,cose e di uomini v,enne fatt.a tra le posizioni individuali e le posizioni dei grupJ)i. E poichè non solo Lt~igi XIV _h11 detto,. p?~tt c'e~t m~i, ma il motto npete ogni feclel mmcluone ·.eh partitante fa– natico, ,co.sì ogni vo.Jta ,che un tal minchione mu– tava di posizi,one proclamava che mutava cli posi– zi,one il partito·, la dasse, la· vicenda delle costell.a– zioni, le leggi •organiche dell'esser.e, e tutta l'anima sua si spandeva nella frenesia· profeti.ca delle cate– gorie sprofondant,esi in apocalittiche catastr-0fi. Baie! Se la guerra è una rivoluzione come s.a– rebberu spariti i partiti? Non mostra la stori.a, mae- . stra cleUe .azioni umane - •come la ,chiama Ma– ,chiavelli (e non maestra della vita, come si inse– gna e si ripéte, · senzà Benso) - ,che in tempo di rivoh1ziorle si mo}tipli,cano le ,divisioni e le sètte per il naturale sentimento dei gruppi .a dare il valore che essi reprntano più congruo .ai rivotlgimenti delle cose? La sto·ria delLe rivoluzioni è la storia delle loro divisioni, in fino .al punto che, come si suol dire dai superficiali, la rivoluzione, ,come Saturno; divora i propri figli! Il risorgimento italiano•, che ft1 vera rivohJzione per quanto con. scarso spargi– mento cli sangue, se la paragoni.amo ,alle odierne quotidiane carneficine - ma non' è detlo che la .. , f '

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