Critica Sociale - anno XXVI - n.14 - 16-31 luglio 1916

' 208 CRITICASOCIALE rabile• disciplina » che non si stanca,~o di yantare•, po,i~ chè so da testimoni oculari che gh uffic1ah tedeschi hanno ,saccheggiato in Polonia come, i più · gran?i ladri; ma tali cose, non si deve -sape,1,Je,e val megho ignorarle, pe,rchè l'ultimo· avanzo di <<_i-~eal~ di lealtà tedesca» non ci sja tolto .... Se tu sei m lrnea, caro WiHy, te, ne supplico, .amor mio, non _•esporti inutil– mente al pericolo. Sii .anche tu· un « tira al fianco,,; a·nche, altri lo fanno». Un padre scrive al figlio da Iltlingen il 5 feb– braio 1916: « .... Cr.edono forse che la gente allevi i figliuoli per condurli inutilmente- al ,ma,cello? Dopo la guerra, ne -riparleremo .... Sii prudente; tanto _non vale_la. p~na. Questa guerra ,non finirà col:Je armi; ,cosa s1gmficano ià Serbi.a e il Montenegro? È un accessorio. È quegli che avrà per più tempo da mangiar-e che vincerà, e non siamo noi ». E si dubita che, .anche Verdun presa, la guerra finisca. Da H.... , i,J 20 marzo: « Per ciò -che concerne la caduta ·di Ver-dun, la gente qui ha opinioni div-er-se. Un p~•rtit?• è· d'avviso_ ,~he, con la caduta di Ve,r,dun, s-i.arr1v-e-ra a un.a dems1one tra la Francia ,e la Germania; l'altro partito dice: « A,bbiam-0 Ve:rdun, è vero (sic), ma ce ne vuole a•n– cora prima d'aver la Fran-cia ». E si forma e -si aooentua il rancore contro i rkchi imboscati. · Scrive una. moglie al marito il 19 .aprile 1916: « È spaventoso:' gli uomini sono trasci-nati a fori,a al mace-lld· naturalmente, non sono che ·i poveri, poi– chè i riccl~i non vanno co-sì lontano al fronte. Al prin– cipio della guerra si leggeva nei giornali che, que– sto o quel ricco- era stato ucciso, ma adesso ·non ci sono che i poveri che cadono sul campo dell'onore. Grazie dell'onore! Voi vi fate uccide,re laggiù, e noi, all'i,nterno, moriamo di sofferenze e di dolore». E un'altra corrispondente scriv-e: « Di co}oro che hanrio cagionato la guerra nessuno muore». E già si intravvedono guai i,nte·rni molto• serii se continua questa lotta per il pan~· quotidiano. « Bisogna sperare - scrivono ,da. Kref.eld. al sottuffi– ciale B.... , del 39° Ris-erva, il 24 aprile - che la 1 guerra finisca pr-esto·,.poiehè, se ,continua, ,così, la guerra finirà per scoppiare tra i civili >>. E da Aplerbuk, 2 a:pfile, dopo ,aver narrato che un polizi,otto ha uccisa una donna che• l'aveva -schiaf– feggialo perchè le rifiutava _un maggior sussidio pe~ i' suGt s'ei bambini, ,e ne è seguita una sommos·&,a d1 donne, dispersa dai soldati a ,cavallo, si chiude: « Del resto qui,- a Dortmund, Co-Ionia -e dintorni, vi è un'-eccitazione senza confronti .... Se continua oosì, ~1 p,rodurrà presto qualche ,cosa; oe n'è abbastanza della mi,5eria e vogliamo sperare ohe non durerà moUo ». E un grido solo sale da tutti come Leitmotiv: la pace ! la pace ! Di fr.onte a questo spettacolo preso per es-empi-o dal paese che si ritiene a tutt'oggi vittorioso in quanto .oocampa in cinque altri Stati, è dunque spento negli uomini ogni sentimento che non si.a di odio e di de– menw? Ascoltiamo le vod che ci v-en,gono <l'oltre Ocea,no in un « appe.Jlo per oooperar-e a una ·pace, durevole » firmato da -centinaia di ·,studio-si àmericani, rappre– sentanti l'opinione, dei condottieri dei due grandi par– titi politici negli Stati Uniti: « Noi sottoscritti - è detto in quel documento che co·n vivo com.piacimento p-ubpJi.ca l'Economist inglese :17' giugno 1916) - leali cittadini degli Stati Uniti di BibliotecaGino Bianco America, nati od o-ri~.ndi da quaJ.cuno dei paesi ora. in guerra, a):Jbiamo ,constatati i seguen<li fa.tti: 1° Che la grande guerra ponta la rovina all'Eu– r,opa .ed ,alla civiltà ovunque, dappoi-chè opera una: stragè senza precedenti sui migliori elem enti de.Jl a popofazione di ogni. nazione belligerante, provoc.an – do,ne l'esaù.rimento nel prossimo o.vv -enire e determi– nandone· l'impoverimento fisico e m entale; · 2° Che, ,continuando I; guerra, ·un ,crescente in- sopportabile far:deHo di dal.ori e di miseria è rave-– sciato sui non ,combattenti, uomini, donne e fa.noiulli di tutte le nazioni, le quali •non hanno avuto parte ,aJ.cuna nel provo-care la g.uerra ,e non hanno ak.un profitto da ritrarne: 3° Che, a nostro ,giudizio, ·nessun guadagno poli– tieo, sodale o spirituale:, che possa risultarne, può eompensare- l'incorn-mensurabile pe:rdita di sangue umano, di intelligenza e di energia ,che essa ,com-– porta; nè l'enorme· devastazione, di materiale, nè la miseria ,che ha già causato, ne può controbHan.ciare i ;;entime·nti di terrore, di ,odio ,e, di rivindta che dif– fonde ovunque. Pe:r,ciò, indipendentemente dall'intrico degl-i eventi, .no,i siamo ,convinti che l~ ostiHtà dovrebbero essere· immediatamente chiuse•. NQn possiamo cr-ed-er.e,clle una vi·ttoria, pe,r quanto grand,e, da ,qua.lsi-as-i Jato, pos,c;a fornire wna-soluzione– reale e finale di ogni problema,, poiohè .i tentativi per coglier-e i frutti dellç1 vittoria. .Jas-ci-eranno·un,a cocente eredità <li terror-e ,e d'odio, semi di future guerre. Noi· mettiamo in dubbio ,che le. operazioni m-ilitàri po.;– ,sano per sè sole far finire la guerra, e più essa con– tinua, più insistenti e, più ,complicati diventano i p.:r,o-– blemi che• essa eo-involge. Noi pere·iò d-omandiamo ai cittadini degli Stati Uniti di metter da parte la Jl1ass-i-0ne, il pregiudizio, e- di valersi di tutti i mezzi po~s-ibili per spi-ngere– l'influenza di questa gr-and,e nazi-one neutra'le v-erso una• pa,oo immediata e definitiv~, basata sui prin– cipii d,ella giustizia internazionale· e non dipendente– daUe, f.ortune della guerra ». Pr-endiamo alto di ·questo• appel,lo alla rag-io,ne.. I di STICUS. ALESSANDRO SCHIAVI Quattordicimesi Amministrazionesocialista nèl Comunedi .Milnno con prefazione di FIL IP PO TURA TI Aggiuntovi: I. Il programma e l'o'rdinamento del'. Riparto del Lavoro, della Statistica e del Personale. -· II. Le Clausole sociali per i contratti d'appalto di opere– e di forniture del Comune di ·Milano. - III. L'istitu– zione di un fondo municipale per integratre la previ– denza associativa contro la disoccupazione, la malattia,. la invalidità e la vecchiaia. · I Céntesimi 20 · 25 copfo L. 4; 50 copie L. 7,50; lÒO copie L. 14. Inviare ordinazioni, accompagnate d·all'importo, alla. Libreria Editrice Avanti!, via S. Damiano, i6, Mila.no. RIGAMONTI G1_usEPPE, gerente responsabile. Milano, 15/7 1916 - COOJleratlva '.l:lpogralla Operai • Via 8Jjal'laoo, e.

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