Critica Sociale - Anno XXIV - n. 5 - 1-15 marzo 1914

CRITICA SOCIALE 67 fatto determinativo dellliinpresa è stato semplice– mente un calcolo pacato di compensi, secondo il quale, se il 4 no-vambre col trattato franco-ger– manico .la Francia conquistava il Marocco e la Germania Cameroun, l'Italia con decreto del 5 no– vembre si doveva attribuire la sovranità piena ed intera sulla Libia! Il giolittisrno quando si dà alla grande politica estera supera se stesso. Esso tratta la guerra e la pace con gli stessi criteri di equilibrio coi quali organizza la Maggioranza; e non dico per la rivendicazione in sè dei compensi nel Medi– terraneo, ma dico specialmente per la forma di rivendicazione; adottata, la guerra, cui l'on. Gio– litti si decise, senza entusiasmo, soltànto per te– nere la maggioranza compatta. Infatti il Governo non tenne conto della pro– posta categorica fatta intorno al 20 settembre dal GoV'erno tedesco di ottenere dalla Turchia per l'Italia tutte le soddisfazioni ed· anche un possesso territoriale, forse perchè giudicò che ciò non sa– rebbe stato sufficiente a salvare il Ministero ...poichè l'infatuazione i:ruerresca era ornai tronno grande. "''Tìtle ··~· e"sèfu,ora 1 'inch!ètl.\;i'ltì . ..:.." l'à:' ·~~gion'.e più determinante dell'impresa; ma perchè non suffi– ciente a giustificare il Governo, ed era necessario tene!l:'e alto.... l'entusiasmo, si fece ricorso alla doppia leggenda della Germania in Libia e della terra pf''6messa - l'una e l'altra oggi abbando– nate, come mistificazioni che non servono più, avendo già fatto il loro servizio. Già! Non c'è più un deputato - non uno! - che creda alla colonizzazione in Libia. La discus– sione - e ne va qualche merito anche al nostro Pucci - l'ha demolita, sotterrata.... Ma non spe– rate di pigliare alcuno in fallo .... Vi guarderebbero come un provinciale, piovuto a Beozia: - Ma chi ci ha mai creduto? Non è per questo che fu fatta l'impresa .... La quale impresa - ora è evidente - fu lanciata coi metodi con cui i finanzieri poco scrupolosi "lanciano le imprese finanziarie più losche, coi prospetti trùffaldini. Pigliati al vischio i merli azionisti, incassate le provvigioni, ceduti i titoli, venga anche il diluvio, sarà quel che sarà. Avere ciò messo in piena luce non è il picciolo merito di cotesta discussione parlamentare sulle spese _di Libia. Perciò essa - nel giudizio di tutti gli ufficiosi - è accademica . .Accademica? Perchè? Forse perchè i miliardi non tornano più e neanche i poveri morti non tornano? ... IL VICE. I IliotOOi o lorosuonsabilità olGovorno nell'impresa libica COSTITUZIONALISMO E FINANZA. Una delle più. gravi responsabilità del Governo, • di fronte alla ·impresa libica, risiede nel fatto che esso non si è mai opposto, con i mezzi che aveva ed hn a sua disposizione, - troppi giornali esso sussi– dia - a che si facesse credere al Paese, per tanto tempo, che la impresa si sarebbe risolta in una sem– plice passeggiata militare, e che la colonia era ric– chissima ed atta ad un largo e rapido popolamento. · Perfino nel recentissimo discorso della Corona que– ste illusioni hanno, non si comprende come, trovato eco. Nel discorso della Corona infatti il Governo ha fatto dire al re: « Si renderà possibile, in tempo non lonll,mo, che le correnti dii-emigrazione, anzichè diri- 'bHoteca Gino Bianco gersi tutte verso terre straniere, si volgano anche verso quelle vastissime nostre terre ». Io 'non intendo ipotecare l'avvenire di qui a 80, a 100 anni; ma constato che il verdetto, prima della Commissione nominata dall'on. Nitti, poi di quella nominata dall'on. Bertolini, suona in un senso op– posto: e cioè nel senso che la colonia non può, allo stato delle cose, nè potrà, almeno per molto altro tempo, diventare una vera e propria colonia di largo e rapido popolamento. Bastavano i principi più elementari della finanza e della economia per farcelo capire. Il grosso della nostra emigrazione parte dall'Italia in cerca di alti salari. Questi alti salari le possono venir pagati nell'Europa centrale e nell'America, là dove sono o terre fertili o capitali abbondanti. Ma come potrebbe essa ricavarli dai terreni della Libia, che - oggi come oggi - sono ancora poverissimi, e che solo immensi capitali potranno, .attraverso molti decenni, parzialmente fecondare? Nelle presenti con– dizioni la concorrenza del.la mano d'opera, bianca ' cont~·o quel'ta- ·negra od araba è colà fisicamente ed economicamente impossibile. Si è ricordato il caso di Tunisi. Ma, nel caso di Tunisi, sono occorsi 30 anni, prima di poter portare in Tunisia, paese che si trova in condizioni fisiche molto migliori della Tripolitania, centomila lavora– tori italiani. E ci sono inoltre voluti i parecchi mi– liardi che la Francia vi ha spesi. Nè bisogna dimen– ticare che centomila italiani non rappresentano se non circa, la sesta parte della nostra emigrazione media totale di un solo anno, almeno secondo le sta– tistiche dell'ultimo decennio. · Non di correnti umane, per adesso e per molti de– cenni, ma di modestissimi rigagnoletti si può par– lare. * ** Oltre a queste responsabilità morali, il Governo è incorso in gravissime responsabilità costituzionali. Il Governo ha soppresso il controllo parlamentare su tutti i campi per oltre due anni e mezzo, e spe– cialmente sul terreno finanziario e sul terreno diplo– matico. Infatti il Governo non ha convocato - come sa– rebbe stato suo dovere - il Parlamento, per chieder– gli i fondi, -necessari alla guerra, ma ha usato il fa. moso articolo 16 e il famoso articolo 50 della legge Luzzatti de.I 17 luglio 1910. Ora, -si p_ossono fare due ipoJesi. _ ., . Se fu presentata quando non si pensava ancora in modo definitivo alla guerra della Libia, allora la legge Luzzatti non poteva avere se non Io scopo di offrire al Governo i mezzi per sopperire ad esigenze di carattere interno straordinario, quali, ad esem– pio, una tragedia come quella di Reggio o di Mes– sina, una inondazione, qualche grave disordine. Don– de la conseguenza che lo spirito e la lettera della legge importavano l'autorizzazione al Governo di spendere in via straordinaria somme sempre assai modeste. Invero, l'articolo 16 dice: « Nei casi ecce– zionali di chiamata alle armi, di servizi d'ordine pub– blico o di simili contingenze», ecc., e la legge ha per titolo non già « modificazioni alla legge di con– tabilità», ma « amministrazione e contabilità dei cor– pi, istituti e stabilimenti militari ,. Oppure si può fare un'altra ipotesi, che è meno fondata, a cui meno credo: l'ipotesi' che fin da al-

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