Critica Sociale - Anno XXII - n. 23 - 1 dicembre 1912

ClUtlCASòClALE Basilicata (187), dalla.· Sicilia (164), dalla Sardegna (283), e, per le donne, dalla Toscana (143), dal .Lazio (196), <lagli Abruzzi (144),· dalla Campania (162), dalle Pu'glie (205), dalla Basilicata (140), <lalla Calabria (212), dalla Sardegna (225). , Come vedesi, anche Venezia va discretamente me– ridionalizzandosi, ma anche irrobustendosi. . Non solo la percentuale degli individui nati fuori del Comune è andata crescendo da 29,3 % nel 1871 a 32,6 % nel 1901, a 36 % nel 1911, ma, mentre in Vene-– zia, nella proporzione degli aumenti fra i due ultimi Censimenti, sono più numerosi quei grup'pii di età della popolazione complessiva che offrono maggiori percentuali di mortalità, e precisamente da O a 5 anni (maschi 122 su 100 nel 1901, femmine 127) e da 60 in poi (femmine 120 su 100 nel 1901), invece la peroen– tuale dei nati fuori del Comune è bassa nella prima età, è del 22 % dai IO ai 14 anni, sale ad un massimo del 52,l % nel gruppo dai 20 ai 2.4, e per i gi'uP,pi successivi si aggira sul 45 %- . , · Gli spostamenti nei vari gruppi,· fra un CenS'iment6 e l'altro, dànno un'idea più precisa dell'influenza d~l~ l'immigrazione: CENSIMENTO 1900 CENSIMENTO 1911 ETÀ Maschi Femmine Maschi Femmine O-i 2,1 2,1 2,2 2,1 1-5 7,2 7,2 7,2 7,0 5-20 24,7 24,7 25,8 25,7 20-40 30,7 30,7 35,3 30,5 40-60 22,8 22,8 21,0 22,4 60 in poi 12;5 12,5 8,5 12,8 100,0 100,0 100,0 100,0 « Nei maschi - trascriviamo <lalla Relazione - non si verifica ,che uno spostamento lievissimo nel gruppo da zero a I anno, e nessuno nel grup-po da I a 5 anni; segna invece una tendenza aU'aumento il · gruppo da 5 a 20 anni, ed ancor più .quello da 20 a 40, mentre hanno sempre continuato a diminuire i gruppi da 40 a 60 anni e dai 60 in poi. « Nello stesso modo .nO'Ilsi comportano le donne, .Je quali, se seguono l'andamento dei maschi (e non sem– pre nella stessa misura) dalla nascita ai 20 anni, di– minuiscono nei gruppi dai 20 ,ai 40 e dai 40 ai 60, -au– mentando invece dai 60 anni in poi; assai notevole la differenza fra le donne (12,3) e gli uomini (8;5) di oltre 60 anni, ed è una differenza che tende sempre più ,ad autnentare ». , L'immigrazione, a<lunqii.è,tnon solo corregge la spro– porziooe dei sessi, portando a Venezia più uomini (30.164 nel decennio) ch e do nne (28.108), ma corregge anche la sproporzione p.ei gruppi più deboli di età, impo:rtando gruppi in età di lavoro, 7) La natalità nei varii quartieri. Abbiamo ,accennato alla diminuzione della natalità, propria di tutti i grandi centri urbani. Specifichiamo ora come essa sia dovuta esclusivamente alle classi agiate, e questo sia detto a tranquillità dei neo-mal– thusiani, in quanto si dimostra come sia superflua la lo·ro propaganda quando vi è un sed,ativo naturale e irresistibile della prolificità, rappresentato dall'eleva– mento delle condizioni economiche. ohe funzion,a da freno automatico. Veggasi il se'.guente confronto fra la composizione · percentuale della popolazione per età nelle tre par– rocchie abitate dalla classe più agiata, e nelle, tre abi– tate dalla classe più pov,era: I .. MA!!OHI FEMMINE PARROCCHIA 0-20 20 lo plÙ 0-20 20 ln plù S: Maria del Giglio . 24,9 75,1 25,0 75,0 .• S. Luca .... 31,5 ·68,5 26,7 78 1 3 S. Maria Formosa 81,6 68,4 28,9 .· 71,1 S. Pietro . . ,• 48,3' 56,7 tt9,5 60,5·· s: Raffaele ·• ' 46,8 53,7 40;3 69,7 S. Cri~toforo -42,S 57,7 40,5 69,6 Media del Comune 39,6 6ò,4 36,9 64,1 « Nelle parrocchie più povere una forte natalità au– menta il primo gruppo, mentre il contrario avvJene nelle parrocchie più ricche, dove la lotta meno aspra per l'esistenza consente una °'1aggiore durata _della vita»; non solo, possiamo aggiungere, ma aumenta, colle preoccupazioni di godere più e megli'o le rendite famigJ,iari, la restrizione volontaria e artificiale della n·ataiità,. d,ella quale è in'dfce ii' quoziente di natività 'pii:i b~sso ·dei' <i~ozi~nte 1 'di inortalità., · ' •., 0 .. '·,-. Se non fossero le classi povere, così· delle campa– gne -c~m~ delle città, anche l'Italia comincerebbe a sentire il problema dello spopolamento che assilla la Francia. · · · 8) Conjugati, non conjugati, vedovi. Un altro sintomo di debolezza della costituzione demogr;fica di Venezia è qato dall~ percentuale assai alta <li celibi, di nubili e di vedove, e dalla percentuale bàssa <li coniugali maschi e femmine: Celibi . . • Confugati Vedovi Separati legalmente Maschi 43,5 50,9 5,3 0,3 100,0 Femmine 41,5 43,2 15,0 0,3 100,0 Non solo, ma mentre in tutte le altre, grandi città il numero proporzionale dei celibi è andato, nei vari Censimenti, via via diminuendo o è rimasto staziooà– rio, a Venezi,a è invece aumentato <la 59 a 60, a 61, su 100 maschi, e, per le nubili, l'aumento si cori.stata a 55 e a 56, superato solo da Roma e Torino ..· · Nelle famiglie, di contro a 21.113 femmine nubili~ vi sorio appena 14.112 celibi, e di contro a 8090 vedove, vi 1Sonosoltanto. 2363 vedovi, ciò che diminuisce sensi– bilmente nelle· donne nubili e vedove ia probabilità , di passare a matrimonio; ..e.d,. anche -limitando -il.con– fronto _agli uoD?-ini (l3.27Ò) ed alle donne (20.008) di non oltr'e 50 anni, la differenza fr,a l'uno e l'altro sesso saÌé. seinpre ii.Ila ci'fra ·notevole. di 6738. Nelle· èonvi: venzè' Iiitorn~ ,1a:· sproporzione. delle femmiM nùbiÙ sui maschi celibi, se dal numerò di ·questi yengo-tio tolti i marinai ·e · i soldati. Nòndini,eno, la ·statisfica dà questa consolazione alle donzelle veneziàne che attendono marito, che, se da 40 anni aumenta il loro numero assoluto, diminuisce il loro: numero :relativo: .. FEMMINE da Ì5 50 anni CENSI• Cl!re assolute Su 1000 abitanti MENTI Nubili e vedove Conlugate Nubili Conlugat~ e vedove 1872 ·19.616 16.011 152 124 1882 21.022 16.096 168 121 1901 21.895 18.18'1 145 119 , 1911. · ,· . 23.107 · 19.342 .. 144 120

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