Critica Sociale - Anno XXII - n. 14 - 16 luglio 1912

CRITICA SOCIALE 213 1istica indigena, che sul suo fa.baro variopinto ha scrit– to, col ,nerofumo, H -superbo motto: « l'America sia degli Americani!». Frattanto, ,a furia di battere la gran cassa, I.a. pattu– glia h,a trionfato, e ha scovati due eccellentissimi Se– •n,atori - i nominati Dislingham e Simmon-s - i quali haruno tenuto al fonte battesimale, un di•s•egno di legge -che, vari anni ·addietro, nel 1886, CJ.eveland - presi– dente del tempo - rifiutò di trarre a salv,amento. Ma, mutano i tempi· e·, con essi,· i saggi! Cosi, ora - · a circa trent'anni di distanza - si sono trovati sessanta Senatori sugli ottantotto di cui si compone .J'.assem,blea, e -su sessantanove presenti alla « storica » ,sedut,a, che hanno deposto il voto favorevole per espel– lere dal territorio della Confederazione g.J'immigranti analfabeti. Non c'è mica bisogno di portare vasi a Samo ·(la conquista delle isole d~ll'Egeo rinvernicia a nuovo molti v~echi è consunti modi di <lire!), spiegando al– l'arguto !,etto-reche la legge Dislingham, formalmente, è g-enerale per tutti gl'immigranti e dovrebbe avere perciò un'applicazione internazionale; cioè, generale ... fino- a un ,6erto punto, .dappoichè essa stabiiisce che da tutte .le -sue disposizioni sono esclusi i... · Cinesi. Di •consegue,n,za, le misur,e restrittive .colpiscono an– che gl'ita,Iiani. Ma - se ragioniamo· per via <l'esclu– sione e teniamo presenti i contingenti offerti daU'Ita– li,a a codesta immigrazione e al lamentato analfabe- · , ti-smo - dobbiamo soggiungere che la legge forcaiola colpirà - quasi unicamente - l'immigrazione ita– liana, La cosa non sorprende noi socialisti, che, senza es– sere Mathi,eu de ,la Dr'ome, la prevedevamo e atten– _dev.amo da tempo. Ma, negli altri campi e partiti, è passat,a sotto silenzio; non ha suscitate le proteste de– gli snobs del patriottardismo italico: la stampa bo,r– ghese - imtenta a compi,Jare trattati di letteratura bel– lica - non ha neppure fiatato! La Turchia espelle temporaneamente (non vogliamo qui, per incidenza, esaminare se a torto o a ragione) i figli della n0.zione avversaria? - Malissimo! L'onore d'Italia. esige una riparazione all'offesa, un provvedi· mento contro la manomissione -del diritto de!,Je genti! Gli Stati Uniti piantano i· loro policemen sui porti di sbarco per gridare « indietro! » ai nostri emigranti an,alfabeti, poveri, straccioni? - Silenzio! La parola <l'ordine è far le viste di non essersi accorti. Noi siamo una grande nazione, i :nostri generali sono fulmini <li guerra, le nostre corazzate possono sfidare il .mondo intero ... ma g.Ji Stati Uniti non sono la Turchia e la pellacci,a dei montanari e dei cafoni che emigrano ,laggiù non ha azioni in Borsa, nè for– niture <la negoziare col Governo. Eppure, ben potremmo e dovremmo per Io meno chiedere molto nettamente ai legislatori d'oltre Oceano: - Non v'occorre più !'•emigrazione italiana? Abbiate la •compiacenz.a di dirlo chiaro e tondo; non cercate di nascondervi dietro formule gesuitiche e· di gutta perea, che, sotto pretesto di difendere le ragioni della · v.ostra civiltà, ci mettono in balla <lei più incontrolla– bile arbitrio! Le misure restrittive contro l'immigrazione, che affaticano attualmente, dopo il Senato, il Consiglio dei Rappresentanti la Confederazione americana, non sono una bazzecola. La legge Dis!i,:~gham non solo eleva da 4 a 5 do!- l,ari fa tassa d'immigrazione, da pagarsi all'atto dello sbarco (e questo passi; ,dollaro più, dollaro meno! ... ), ma impone altresì la prova di saper J.eggere e serivere ( educational text). Quanto allo sperimento di .J.ettura, si tratta, a sen– tire il proponente, di una cosa da nulla. Venticinque parole - non una di più, non una di meno- - da leggersi, nella lingua prescelta dall'esaminando, so– pra la Carta costituzionale degH Stati Uniti. Vero è che, per l'an,a.Jfabeta, venticinque parole o un intero capitolo del Co,rano, quanto a facilità di• masti,car;Je, non fanno divario. Ma imaginate che roba complicata e in9-igeribiJ.e possono diventare - anche per ohi sia, bene o male, prosciolto dall'elementar,e - quelle venticinque parole, in mano di un giudice i-I qùa,le contempli !'esaminando a traverso gli occhiali del poliziotto, che lo abbia per ,esempio - •sulla fede delle •regie Questure del paese d'origine - definito « .sòvversivo », o più o menò « proclive ,ali.a,prop,a– ga:n<la»? .·;Lo spirito ·ciel bili monroista si rivela a traverso' Jlin– tenzione politica che lo ha generato, Una traccia del <Iiua-leappare nell'arttcolo della legge, p,er il qurue «'il Governo deH,a Confederazione ha facoltà di ,espel– lere tutti quegli immigranti,· i quali si valgano della -loro residenza negli Stati Uniti per cospirare allo scopo di rovesciare con la vioJ.enza... » - che cosa? i Non già - e si capirebbe...:.... ,le .i-stituzioni del paese che ,li ospita; .ma, in genere, di rovesciare « Governi costituiti e riconosciuti dagli Stati Uniti»! Chi giudicherà, allora, e con quali criterii, la capa– cità a delinquere, la intenzione, il dolo specill,co del .supposto «cospiratore», in materia così elastica e « opinabile » qua.l'è la materia po-litica? Evidentemente, con in mano una disposizione come la citata,' la. polizia deg.Ji Stati Uniti si dispone a di– ventare l'ausiliaria, la succuTsale, il lungo braccio delle polizie politiche anche degli Stati più reazion,a– rii. L'autocrate di Russia chiederà pasto -alle sue for– che al policeman della più progredita e della più li– bera fra J.e Repubbliche del mondo. Una volta, per significare libertà e ospitalità, si diceva Svizz,era od America. Oggi la Svizzera espelle Olivetti, l'Argentina applica la legge d'eccezion~, detfa « di sicurezza sociale», gli Stati Uniti ,adottano il « te– sto edùcazionale ». Il progres•so è evidente! Il' Dislingham-bill risuscita, sotto gli auspici della « lmmigration restriction league », lo spirito del vec– chio Lodge-bill. Nella Relazione al Senato, nota il pro– ponente che « dal 75 àll'88 per cento degli immigranti dall'Europa meridionale (sic) sono celibi o vivonq da ce'1ibi negli Stati Uniti». Pare che anche questo co– stituisca un grave capo <l'accusa.- E, in un Rapporto della « Commissione d'immigra– zi-one », lo stesso Dislingham - che ne è il presidente -:- scrive: « L'interesse vitale e l'attività dei salariati prove– « nienti dal-l'Europa Meridionale e Orientale poggia « su questi tre punti: « 1° guadagnare quanto più si può nelle attuali « condizioni di lavoro; .· « 2° vivere sulla base d'un minimum d'esistenza; « 3° risparll\iare quanto più è possibile. Ciò CO– « stituisce una minaccia per le istituzioni politiche « (sic), sociali ed economiche ed una degradazione per « l'America ».

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