Critica Sociale - Anno XX - n. 15 - 1 agosto 1910

CRITICASOCIALE 233 di L. 156.350.345 1 il triplo dell'a.nno procodoute, eccedente di 96 milioni la dotazione legale. Unn. pronta e simul– tanea vorif\ca nei magazzini accerterebbe l'irregolare dif– ferenza, la rispondenza o meno nl l>lsogni (parlasi di meccanismi nuovi di ricambio por tipi di locomotive, vetture e armamenti aboliti; o si lamonta la mancanza di sottoboccole, cuscinetti, piombi per cnrri 1 ceppi per macchine, ecc.) e permetterebbe di vendere il materiale logoro, aorpassato, esuberante, mottondo a frutto i 36 ml• l\onl, pur tenuto conto del deperlmonlo 1 rtol ca\0 1 dei rifornimenti necessari. Materiale ,·otabile. - Qui sentiamo ancora la ueredità nefasta ,a come la chiamò una sottooccollenzn 1 delle Compagnie. - Il Nord-America assegna I G anni di vita allo locomotive; la Prussia 21 allo locomotive, 26 allo vetture, 8!:i ai carri; J'Itallu 1 collo Convenzloni 1 40 allo locomotl\•e e alle vetture, GO al carfl. C?on. Rubini aslie– goava rispettivamente 25 1 80, 40 anni. Per non soprae– caricaro ti fondo relativo, el protraase li rinnovamento da 10 a 80 anni. Ora dovrebbero giubilarsi 1028 loco– motive, 2549 carrozze, 650 bagagliai, 11.168carri j ma 1 al 80 giugno 1909, non so n'erano eliminati che 1 rispotti– vamonte1 178,806, 121 e 3727; Il rosto ingombra officino o binari, Intralcia il commercio, peggiora Il ciclo tlol carro •- Intervallo fra due carichi - o si risolvo, corno scrisse tostò un competente noi Secolo, In un debito In– tento. Onde l'aumento della porcontualo dei carri da riparare, dal 9, 54:nel 1905-06, al 16, 27 noi 1908-09, e della spesa rispettiva da L. 34.MI0.IH a r~. 58.438.891. Conviene quindi provvedere le officinodi macchinario più moderno 1 stimolare la produttività dogli operai, dislocare apposite squadre volanti attraverso gli accampamenti di questo materl&.le,che, altrimenti, por la \'isita semestrale o per faclli riparazioni ai respingenti, allo boccole, ai vetri, giaco Inoperoso fino al turno della flla indiana i domollro i veicoli decrepiti o vendere legname e sferro. Provvedere inoltro carri frigoriferi, carri ungheresi pol pollame vivo scortato da custode, votturo-feretri, vetture J\er Infermi e por dementi, vagoni-specole o con terrazzo In coda (gli Aussicht111age,i dello Alpi tirolesi), carri sco– perti Ji maggior portata come in Prussia, a tramoggia corno In Joghlltorra o Nord-America, Talbot a scarica– mento Istantaneo, uni- o bilaterale o rra le rotaie, come in Alsazia o nel Giappone. La pronta riparazione o rinnovazione veicolare, giusta lo esigenze del traffico, si risol\'o In risparmi e profitti rilevantissimi. hid6mlizzj. p6r 1116rci. - Cinque o sol milioni si eco– nomizzerebbero col prescrivere poi colli, mercè modifica del G 0 ra1>overso,art. 95 dello tariffe, Indirizzi duplici e forti con la Indicazione della sta?.lone mittente (meglio della targhetta di zinco di $. A. Scagllozza), ricusandoli se non condizionati solidamente, ammagliati e piombati, controllati nel peso e nel documento di spedizione; de– legando alla consegna o riconsegna le guardie pilt esperto nelle tariffo ed istrazioni, escludendo dalle manipolnzioni gli avventizi e I pagati con stipendi di fame, obbliganào a regolare consegna del carri e dei ·colli le squadre tra– sbordatrlol, adottando la tenaglia Bruno o quella Fos– iiatl, abolendo lo ferme-stazione. Cosl andrebbero, via via, epareudo lo mancanze, lo avarie, l furti, I disguidi. Oli lngombrl nelle stazioni, le SO.!!penslonidel senizlo merci, lo abbreviazioni doi termini di resa, i ritardi nella riconsegna si ridurrebbero al minimo, tenendo egombrl i binari,.. accelerando, mercò carri Talbot o a tramoggia, il carico e scarico del carboni, minerali, bar- babletolo, occ. 1 riducendo Il numero del normali che viaggiano semivuoti, convertendo alcuni troni locali in dirotti-merci, mediante il raggruppamento di un corto numero <licarri e la cooperazio110dogli speditori, come et reco por la esportazione del carl,ono nel bacino della Kurr. I più rrequenti trasporti di carbone, cok:0 1 miuo• rall tlonobbero farsi regolarmente, por troni completi o gruJ>pi di carri, a tariffe varlablli Inversamente alla ressa del traffico. E perchò non aumentare I termini di resa in rngione dell'acclività dolio stra.do? T,·e11iviaggiatori e tre,ii merci. - Coll'orario in vigore circolano quotidia11amento 8'158 troni, di cui 1209 merci e 150 strn.ordinart Il servizio viaggiatori, che non ò redditizio, ha esuberanza di treni, a scapito del servizio merci, che ò lucroso. Con\·errà quindi, per quest'ultimo, aumentare i treni e le volocitò., concodoro agevolezze allo more! po\·oro e deperibili, utilizzar meglio i carri, falcidiare sui normali. Uidurre i troni viaggiatori, giusta gll studi o i consigli dell'Unione impiegati. M.von Arx, pre:tldente del Consiglio amministrativo delle Ferrovie Svizzero, attribuisce ali' 4' appetito Insaziabile n del pub– blico nel richiedere treni la causa della crisi. Decimando l'occe11eodel troni o delle rormato, si risparmierebbero, senza <lunno del pubblico, 20 milioni. I Comuni e i pri– vati, che esigono fermato e troni affatto passivi, paghino canoni o sopratasse ·adeguato. A quando, come ora in Inghilterra, l'abolizione della 2 1 classe? C<mcludmllo. - La litania potrebbe prolungarsi. Qual- cho altro accenno per chiudere. Porchò non mettere In gara la ditta fornitrice del rrono Upkovosky, praticamente equivalente (Relaziono sull'esercizio 1905-1906,pag. 116),liberandoci dal mono– pollo dolla Westlnghouso llracko, Il cui freno, saho per qualche piccolo pezzo facilmente variabile, non costi– tuisco privativa? Limitare l'opera del preposti ai collaudi e agli ap• provvlglonomentl - cho dovrebbero essere runzlonari onestlsillml e competentissimi - allo materio di uso go• nera.le , consentendo l'acquisto diretto, sul luogo, per gli oggetti minori. Certe stazloui attendono da lungo tempo i cusclnetll ad olio per l Umbri! Costrurre gli Uffici nel recinto delle stazioni, rispar– miando sugli nrtHtl. Anche 11ullenuovo opero, che si fanno morcò emissione di titoli, ossia contraonllo debiti, montro dovrebbero gra• varo sull'esercizio o sulla parto ordinaria di esso, vi sa– rebbe da osservare: ma por questo, ora 1 sarebbe troppo lungo Il discorso. Us Al'PLJCATO. PregiudizialE al a riforma giudiziaria Dalle discussioni vecchie e nuove intorno ad unn riforma della. magistratura, ho notato con rnern,•i· glia che tutti hanno tras~urato il principio più im– portante e insieme il piì1 semplice, incontestato e incontestabile. Quali dehbono essere i requisiti del giudico per meglio interpretare i fatti sociali? co- 11oscc1·ea fondo solamente il codice? Nessuno potrò. sostenerlo seriamente. È fuori dubbio - anzi è un luogo comune - che, a parità d'ingegno, l'uomo colto inter preta m olto meglio, o ei forma un giudizio molto piì1 preci.so , intorno ni fatti del mondo fisico e sociale, in conf ronto all'uomo ignorante; e che quindi - specificando - l'uumo colto e versato in

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