Critica Sociale - Anno XX - n. 15 - 1 agosto 1910

232 CRITICASOCIALE La steflsa assemblea accennò poi, confortandola con dati statistici, all'opportunità di estoudere il servizio do! groupage, e constatò corno, nella sola l\fllano, nel servizio locale dei treni, sin possibile un 1 cconomia di circa mozzo miUono. Hccentomente la stampa accennò por somme linee ai propositi attribuiti all'on. Sacchi: nessun aumento delle te.rift'o; infronnta l'assunzione di uuovo personale non MSOlutamonte nocei:,:sario; riordinamento dei diritti cli staziono; riformo radicali nell'acquisto del materiale e del carbone; graduale abolizione delle Direzioni com• partimentali. Lascianclo staro lo proposte pubblicato in rivisto o periodici di più facile consultazione, e in attesa delle altre molto che certo fioccheranno in questi mclii di vacanze, accenniamo, infine al Giornale dti trasporti (N. 14, ottobre-novembre 1909 1 J)llg. 200·201), che vor– rebbe, ai grandi depositi del personale dei treni, sosti– tuiti altri pH, piccoli nello stazioni capo-tronco, che servissero uoa sola linea 0 1 eccezionalmente, aucho una diramazione; con l'effetto di risparmiare tutte lo pernottazioni da L. J a L. 1 1 40, di permettere quasi sempre al personale il riposo in famiglia e di aumen– tare in esso la pratica del servizio, e quindi la sicurezza della circolazione, massimo dove il traffico ò più intonso, o la lin~a ò più pericolosa. ... È evidente, per altro, c11c le maggiori economie si dovrebbero ricavare dall'arresto negli sperperi colossali, siano quelli delle spose patrimoniali, che il Oalluzzi fa ascendere a centinaia di milioni, siano q1101lia getto con– tinuo sull'esorcizio 1 come gli liperperi che dipendono dal– l'acquisto del carbono a Cardiff, dallo spreco di carbone por la mancata riparazione delle macchine, dallo imper– rozieni ed iperplasie struttuali e funzionali dell'azienda. L'esercizio sociale delle ferrovie diede, al 30 giugno '!J05 1 uu prodotto lordo di 307 milioni e una compartecipa– zione netta allo Stato di 70 milioni. Al 30 giugno 1910, i prodotti lordi del traffico salirono a. L. 47-1.134.032;ma quale sarà l'utile netto pe\ 'l'esoro? Ecouomio dunque in tutti i meandri ferroviari; ma non le tlrchlorio, escogitato dalla Direzione Generale, quali il prolungato orario al personale esecutivo per cavarne un magAiore rendimento (onde le proteste di Pieraccini 1 A.lbortoni, Casalini, llissolati, ecc.), le ridu– zioni sul cottimo del Controllo o delle Officine, le vessa– zioni alle agenzie dei biglietti rerroviari, la negata mer– cede alle scriva.ne nelle inevitabili assenze lunari, la dimidiata paga per un massimo di 30 giorni nella gra– vidanza, le lesinate trasferte al personale (basso si sot• tintende), costretto perciò al facchinaggio di un Inutile andirivieni serale o mattutino dallo residenze, ecc. Raschiature cbe 1 tutte assieme, stenteranno a dare i dicci o dodici milioni, che il misoneismo e la dolici igno• 1'lmza degli attuali dirigenti sembrano di11posti a con– cedere. Ma il presupposto alle riformo radicali e alle vere economie sarebbe l'ardimento e la tenacia del mi· nistro dei Lavori Pubblici nel tener testa alle anime paleontologiche (come le chiama il Oalluzzi) dell'alta bu– rocrazia, all'invadenza parlamentare, al campanilismo, geloso di conservare Uffici superflui, ed anche un pochino alle pretese eccessive del puUblico. F'rattauto, ecco un gruppo di possibili economie, che si nccroscerauno mano m&no, mercè l'indagine e il controllo del personale. OrJYelli riuvenuti, me,·ci (lbbandonate. - Le rerrovie bel• gho di Stato, dai giornl\!i abbandonati no·i treni {100 ton- nellate all'anno), traggono gratuitamente il materiale per il cartone dei biglietti. Noi potremmo utilizzare ugualmente i quintali di carte gettate nel fuoco o nel pattume degli Uffici, che, insieme ai reliquati del bestiame e delle gestioni merci, dovrebbe vendersi come concio. L'Adriatica raccoglieva giornali, bottiglie, fiaschi, pa– nieri, ccc., e li vendeva a profitto della Cassa pensioni. S,mt nugae? Souo inezie? Ma Il centesimo è il principio del milione. Soltanto le merci rifiutate darebbero, os– serva Scalzotto (pag. 24 del Memoriale), forse un mezzo milione, Stampati. - Ridurne la caterva, spesso sbagliati nel numeri di serie, sfasciantisi prima che IL fascicolo ,Jla terminato. Utilizza.re 1 per impacchi o conteggi, i moduli in disuso; 11rovvederne nn tipo. A simiglianza del Ser• vizio Xl, che ha uua litotlpografta, esercire proprie tipo• ~ratte, in luoghi o.datti, prossimi a cartiere. Ec0nomia pre• vedibile, un milione o mez1.o; tanto più quando si mu- 11icipalizzassero e si affidassero alle librerie di stazione gli stampati a pagamento (note di spedizione, lettere di porto e di vettura, dichiarazioni di dogana., ecc.} e gli orari per il pubblico, a ftue di uniformità e di esattezza. Oal1 1 attuale confusionario smercio di prontuari e tariffe s'incassarono, nel 908·909, L. 4430. Statizzazio11e dei servizi sussidiari nelle Stazioni. - C'è già per i gabinetti di decenza e di toilette (a dir vero, non sempre decorosi), e per la pubblicità nelle stazioni e nel treni. Può estendersi alle rivendite di libri, giornali, guanciali alle biiancie automatiche, ai caffè, alle bettole, evitandovi i vini scandalosi (interro– gazione Poggi e rispo:1ta Sanarelli), fissando prezzi mo– rlicile uniformi, come in Isvezia, e intendendosi, per questi ecl altri scopi, con la Federazione Agraria e coll1Asso– ciazlone Movimento dei rorestieri. Adibire a questi ser– ,·izi personale ben educato, prossimo a giubilazione. Pre– vedesi un milione e mezzo. Copertoni- e attrezzi. - Rapido loro inventario sincrono in tutta Italia. Pronta restituzione, morcè appositi Impie– gati, degli attrezzi esteri. Copertoni migliori degli attuali a bagno idrofugo. Riparazione sollecita e ben vigilata in magazzini propri. 'fre milioni. Minute economie. - Ad opera di tutti, nel gas, legna, petrolio, lubriftcanti, arnesi vart, cancelleria, m1tnlpola– zione colli, trazione, manutenzione, costruzioni 1 ecc., e den~rnzla inesorabile di ogni vandalismo dei colleghi e del pubblico. Lavoro di lesina, moltiplicato però per 148.000 ag!lnti. Jloniamo mezzo milione. Carbone. - Acquisto diretto in più centri carbonlferi 1 senza asta, ma contro _Serie garanzie. Maggior cura di esso nei depositi; il carbone all'aria aperta perde in po– tenza ca\orlfera dal 10 al 20 ¾ secondo I climi; sotto l'acqua dolce il 3 °lo (esperimento fatto ad Hawthorne, in rossa cementata, dalla Western Etectrlc Company )di Chicago); nulla perde, a quanto sembra 1 sotto l'acqua di mare (esperimento da farsi a Civita.vecchia). Rispar– mio di combustibile e lubrificanti, ottenibile colla pronta riparazione delle macchine e conglobandosi le comJ)e– teuze accessorie nello Rtlpendio del personale di mac– china. Impiego, a tempo e luogo, del carbone bi1tnco· e della nafta. Una più avveduta politica del carbone (veg– gnsi il punto 19 de Gli sperperi, nell'ultima Critica, pa– gina 199) darebbe, ad occhio e croce, 20-25 milioni; forse assai più. Po11domagazzini e scorte. - Qu.este ultime, capitale infruttlferò, al SOgiugno 1909, ascendevano a un valore

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