Critica Sociale - Anno XX - n. 1 - 1 gennaio 1910

CIUTICA SOCIALE 13 Questo metodo personale di imposta progressiva sulle successioni è ispirato allo stesso principio del– Pimposta complementare progressiva sul reddito com– plessivo del contribuente, contenuto ormai in parec– chie legislazioni, e, piuttosto male che bene, disegnato anche nel recente 1>rogetto Giolitti: e il fisco trove– rebbe certamente agevolato il còmpito di determi– nare il patrimonio dell'erede ai fini del tributo sulle successioni, qualora conoscesse già, per virtù del– l'accertamento dei suoi redditi totali, quale sia l'in– tera sua fortuna. Le esenzionidelle quote minime. Questo pl'incipio, di tener conto del patrimonio del– l'erede per valutare il dehito tributario cli tale con– tribuente, si dimostra opportuno anche per assidero su base razionalo quello esenzioni dell_e quote mi– nime, che anche nelle imposte sulle successioni !:li dimostrano conformi ai criteri sociali moderni. Nel progetto Giolitti non si tro,•a cenno di tali esenzioni 1 se non nel caso, contemplato anche rJalla legge vigente, che il vn]ore dell'as:::e ereditarlo non raggiung-a le lirn cento! ... Ma, a riconoscere l'op– portunità di aumentare il limite di ralore dello quote (non dell'nsse) minime esenti, si è dimostrata fa,·o• revole la Commissione parlamentare, che ha testè compiuti i suoi studi per la riforma delle nostre tasse ,rngli affari, proponendo che si escludru10 da imposta le quote devolute clai {!enitori ai (ì[!li, quando l'ammontare complessivo neflo non superi 20.000 lire. L'esenzione cli simili piccole quote va clifesit in tali casi, come seri ve il prof. 'l'angorra, perchè, nei com– ponenti una famiglia provvista di un piccolo patri– monio, la morte del capo 1 anzichù migliorare, peggiora soYente le condizioni di vita cli coloro tra i quali quel patrimonio andrt~ diviso ( 1 ). :\Ja questa esenzione, in modo pili generale. dovrebbe venire eslew a qual– siasi categori<t, di eredi 1 per favorire la costituzione di piccoli capitali, purchò la quota ereditata, unita al patrimonio già posseduto dall'erede, non abbia a sorpassare una determinata somma (l>er esempio 10 ·o :!O milt1, lire). Concludendo l'ormai lungo discorso a proposito del clisegno di legge Giolitti, è da augurare che in una riforma non lontana del nostro sistcnrn. tributarip 1 ritoccati i saggi progressivi, si vo~lia in ogni caso tener conto del patrimonio dell'erede per \1applica– zione delPim1>ostt~ progressiva sulle quote ereditarie 1 u che si vogliano pure rispettare da gra,•ez·tit fiscale le successioni destinate a formare le piccole fortune, di grande sostegno :.li deboli nell'epoca attu11le in cui la solidariet.'t umana è ancora lontana da quella per• fozione, che ò desiderata in nome di una ma~giore civiltà. Pavia, dicrmbn: 190!1. 81Ù-1Yt:NUTO GHIZIOTTI. (I) Uloniatc dt:flli r.A;o110111i<Sll, uglio 1908, 11ag. :-S:il-10. FILIPPO TURATI La vertigine degli armamenti e le riforme sociali (Di8cono alla Camen I:! slug110 IOO'J;dal resocouto sl.euogrnH,·o) Pagine 82 - tiratura 20.00ù esemplari - prezzo centesimi 10. - Per almeno 10 copie, sconto 20 fJ/ 0 • - Una copia anche a mezzo di cartolina doppia. Presso la Critica Sociale. Nili, M0Vl)IEN'l'0IN'l'llHNAZI0NAl11l I socialésti al potere•••nel'Belgio? La polemica, no, h~ discussione è &))orta nel Belgio. Una eco si ripercuoto anche in !talla attraverso le cor– rispondenze cli Alfredo Talamini 1 cho 1'.,/1X111li! \'iene pubblicando da. alcuni giorni. Ma. quegli epiteti cli "mo– narchia sociale 111 di II monarchia socialista 11 , di '· re socialista"' che cosa \'Oglion dire 1 che significano, inse– guiti come sono dall'inscpnrahilc interrogativo? Oh, si intende, anche i nomi hanno una loro cla.sticifa; o, ))Or dir meglio, ~ubiscono pur essi la !c~ge tlol relativo. In– dubbiamente le parole hanno qui solo un certo valore di indicazione tendenziale. Ma, anche in questo campo 1 rimangono pur sempre i punti interrogativi. Quali sono 1 in sostanza, le tendenze politico- sociali 1lcl nuovo regno nel Belgio? l'uilrì la questio11, Per conto uostro i migliori ~iudici sono i socialisti i intendiamo i soei:tlisti belgi. .\rt es!li tocca, in rondo, ri– spondere alle domando che i;li ultimi a\"\'enimenti hanno prO\"Ocato,e assumere atteggiamenti conformi. Che intanto quegli interrogativi sian potuti balenare; e che Pnrgomento della partecipazione dei socialisti al potere sia noi Belgio all'ordino del giorno, assai meglio che non in Italia do\'O l'esibizionismo ferriano non po– trebbe nemmeno assurgere all'onoro di un succedaneo decente, ò gi:'t molto intoressauto o significativo. E ,·o– diamo dunque perchè, con quale ragione, con quali spe– ranze o dillldenze o irreconciliabili aVYcrsioni, :-i di– scorro tanto nel Belgio e fuori di là della eventualità di un cangiamento di quella linea di condotta, lungo la quale hanno sinora camminato i partiti socialisti di tutti i paesi, eccettuata l'Austrnlia. Cangiamento, a p<Uto l'eccezione australiana, sarebbe proprio il caso di chia– maro la partecipazione dei socialisti al potere? Sì, cer– tamente, ove si prenda por termine di raffronto la tat– tica tradizionale dei partiti nel Yecchio e noi nuovo mondo. Ma si potrebbe dire altrettanto se la '· parteci– pazione " rosso considerata a.Ila streguii do\ principio pii1 generale della partecipazione dei :;ocialisti alle lolle elettorali e all 1 aziono parlamentare in regime democra– tico, e del principio della conquista dei pubblici poteri, conquista necessariamente graduale, so la storia o Pe– sperionza hanno un senso":' Lasciamo ad ogni modo questa indagine di ordine teorico, per rermarci al ca:;o ciel Belgio; il quale caso tra n.\cuni mesi potrebbe dimostrarci come l'astratto, o quanto dell'astratto, tintri net concreto dei fatti e della vita. Si capisce che te discussioni, le quali hanno preso l'aire nel Belgio, non considerano il problema che dal punto di vista dell'interesse e della Yolontìl collettiva del proletariato organizzato. Casi come quelli di ::\lil– leraud e di Viviaui esulano dal dibattito, nello stesso modo che si trovano fuori dell'orbita ciel· partito, che può bensì apprezzare la collaborazione di alcuni <lei suoi divenuti ministri - 1 • socialisti ministri " - a un'opera rHormatrìco per l'eleYarueuto del proletariato; ma non si idontHica con ossa, non la riconosce, o tiene anzi a far manifesto che non sono affatto dei "ministri socialisti ~· E perciò tali discussioni suscitano tanto in– teresso dappertutto, o perciò in ogni paese si tende l'orecchio alle voci, cho dalla stampa, dai comizì, dallo

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