Critica Sociale - Anno XIX - n. 20 - 16 ottobre 1909

318 CRITICA SOCIALE pano della protezione dei bambini, anche legittimi, 8(' ahbandonnti matcrialmcnto o moralmente. Non ò Iu diretta ccl cflicnco difesa otfortn dalle leggi fran– cci!o e danese, mn è qualcosa. Xci 1891 1 in Sre:m, una Commis~ione parlamen– tare propone,•n In sorvoglianz,l dei bambini collocati a baliatico mcrcC'nario ('), mn non abbiamo notizia di succcssi,•c concrete decisioni In llalia, non e~istc legislazione particolare su questo punto. Solo la legge sulla 1'utela dell'igiene e della sanitù Jmflhlira accenna ad un problema gra,·0 1 ma ristretto, a quello dell,t sifilide nei suoi rapporli col baliatico mcrrcnario. Il regolnmento generale sa– nitario disciplina am1,iamonto questa materik. Xeppure por 1ftdifesa sanitaria degli illegittimi il n,,stro paese è intervenuto con una legislazione sur– fìcientc cd un'orgunizzazionc moderna ed oculata. Poche voci ccl isolato sono sorto a reclamare un po' cli difesa n nomo di chi non si può difendere . .Lo invocazioni furono accolto con un vago sorriso. Abhii1mo tanta ahhonclanzn cli figliuoli noi italiani! (C<mti1111a). Orn,.10 CASALINJ. Per la municipalizzazione della f rmacia Egrtgio mrtttort, Ora, che lo ,•acanze parle.mentarl e Il c:ilore estirn hanno maturato In lelargo il progetto di riforma della farmacia, non ò Inopportuno discuterne un poco dttl punto dì ,•!sta del mnggiori interessati, che 'ficeversa il progetto ha completamente <li mentienti: Intendo dire, lo municipalità, e, In ~t>nere, i consumatori. \'i è, inrtlttl, un articolo del progetto 1 che consente al Comuni di lmplnntare una farmacia ... ma unicamente laddove nessun rnrmacista potrebbe vi\·ere; e, di piì1, non appena il limito di popolazione necessario a una farmacia sia raggiunto, allora il J>ostovuol essere messo a concorso, o un privato raccoglierà dove per lunghi anni Il Municipio - ossia tutti - avranno raticosamento seminato. Ciò, con meravigliosa coerenza, men~re è ancor rresca la legge generale delle municipalizzazioni, cho autorizzava I Comuni a tarsi anche rarmacopull ... noll'lntoresso degli amministrati I Una riforma, per meritare questo nome, dovrebbe tor– nar utile alla gonoralitò. 1 non a una sola e ristretta classe. Ora 1 lo rarmacio in Jtalln sono 12.000, e gli ita– liani 34 milioni: rapporto, supporglù 1 da 1 a 3000. Di ph\ in ogni Comune, Il Municipio, o l'OspPdale, o qual– che Opera Pia, servono, tu generale, di medicinali 1 per causa di povort1\ 1 un terio circa dei consumatori. Si ca– J>lscoquiudi come, 110\l'ultlmo suo Congresso 1 a Genova, l'Associazione do! Comuni propugnasse il rispetto al principio della muulclpallzzar.ione. Ma, più ancora elle J voti platonici, gioverebbero I ratti: e di questi do– nobbero incaricarsi sopratutto i socialisti nelle Ammini– straiionl dovo hanno mano. Un esempio tipico di tale municipalizzazione ci offro Reggio .Emilia, ove Il Comune, dal 1900 al 190-; 1 rispar– miò _ben 162.497 llro sulla spesa cho nvrebbo incontrata, cont1nunndo noi 00111moto sistema doll'appalto ai prtv1\tl dolio ricetto di opera pia. Un altro esempio incoraggiante cl ò dato da un piccolo C'omuno agricolo: 1Couti1noc– caria1 o,·o, con un Incasso annuo di 12.000 lire per circa tjOO abitanti, si à un avanzo netto di 1~.700 pel bilancio comunale o si servono 1400 abitanti con diritto ai me– dicinali grntls calcolati por L. 2:;00 1 mentre a tariffa abitualo si raggiungerebbe la cifra di [j. 4500 - rispar– miando su olò lj, 2000 circa. E giù., noi 11uolibro sullo :\funiolpalizzazionl, Giovannl llootemartinl ci aveva dimostrato la convenienza econo• mica o mornlo di soUrarro tali gestioni ai prh•atl, co– stretti, trOJ>pospesso, a subire o a secondare le vergo– gno,;;e speculazioni del piccolo commercio. Allignarono In I Lai la, quasi opldemlcameute, le rorezioni scolastlcho comunali, J>oisi imposero i gasometri e lo officino elettriche municipali. O porchò l'opera del modico gratuito e semigratuito non dovrà essere integrata dalla condotta farmacoutlca 1 distribuente I medicinali gratis o a prezzi ridotti? L'impianto d'una farmacia non richiede capitall In– genti, tali cho non possano essere rapidamente ammor– tizzati. Lo Opero pio, oggi incaricato dol servizio gra– tuito, rimborserebbero le sposo di coi1to e di oaoroizlo, e i privati, con vantaggio proprio, rornirobbero un utile all'impresa. A Reggio, nel primo anno di esercizio, si sall, poi solo servizio al prh'atl, da 5000 a 75.000 lire d'introito; o si tro,·ò che la sposa del pubblico por me– dicinali era ridotta a un quarto circa di ciò che osso p9:ga al trovo; Il che valse a convertire alla municipa– lizzazione anche gli ovversnrt politici, i militi della "grande armata"' che aveva scritto nel suo programma la chiusura. della farmacia! Xei grandi centri, ove il servizio del poveri basterebbe da solo ad alimentare un impianto farmaceutico, la con– ,,enienza del munlclpnlizzaro ò anche maggiore. Il Con• sllol'liodi Santa Corona, a .llilano 1 studiando i dati di HeKgio J~milla, o,•o li prezzo medio di ogni ricetta sceso da 0 1 39 noi 1901 n 0,37 nel 1903, o di Parma, ove Il prezzo medio unitario, per quella Congregazione di San Filippo, scese da 0,31 noi 1902 a 0,22 nel 1907, potò calcolare che, con l'esercizio dirotto, l'attuale spesa da 50-51 centesimi por ricetta scenderebbe a 0,29-0,S0 di costo-medicinali. SI motta In conto, flnalmcnto, la irarantita purezza o geuuinili\ ,101 prodotti, sulla quale ò Impossibile alla farmacia prlvotn un serio controllo. Ma io vado J>iù in là ... almeno colla rantasia: o penso se la muolclpallnnzlone non potrebbe essere l'avvia– mento a una riforma anche più radicale e benefica. Dato le ocllorno porcentua\1 di spesa farmaceutica (massime nei centri rurali, ove la cosldetta specialità, costosissima porchò n baso di grande nclame, ò pochis• simo diffusa), la media per ogni abitante è di circa 3 lire all 1 anno. Hldotta ancora questa. media in virtù del ser– vizio municipale, Il roudo dell'Opera Pia sborserebbe l'oquivaleato della quota dei po,·eri, e l'e3attoria comu– nale, sotto rorma di tusa di famiglia, riscuoterebbe la quota degli altri consumatori. Ed ecco Istituita una rorma di 11.ssicurazione, por la quale, pagando ogni ramiglia 2-3 lire all'anno per per– sona, la malattia - che, col sistemi attuali, aggiunge al disastro economico dell'inerzia rorzata 1 e di una ne– cessaria miglioro alimentazione, quello delle spese di cura - diverrebbe, almeno sotto questo aspetto, sop– portabile por tutti. }~ il farmacista - diventato impiegato del Comune - cesserebbe di l\ppnrlre il vampiro, eho specula e e'im– plngna sullo sventure cittadino! C. P.-\OANI. La Critiea Sodale e il 'l 1 e1111,o: per l'Italia, amw L. 22, semt>st ,·e L. 12. Critiea. Sociale e A,•nnti!: pe,- l'Italia, amw L. 22, semestre L. 11.

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