Critica Sociale - Anno XIX - n. 20 - 16 ottobre 1909

CRITICA SOCIALE 317 fl fatto legislativo, che segue questa nuova ed al– t,i1:1sima funzione protettrice dello Stato, è la legge llol 23 dicembre 1874, che va. sotto il nome di Legge Uou~sel, da chi ne fu il fervido invocatore. Essa non prende ancora sotto la suo tutela tutti i IJimbi, nell'età della massima fragilità e della mi– nima capacità di personale difesa, ma 110n ha di mira. isolo gli illegittimi, come n.vvieue di ogni altra legi– t1laziooe. l~ssa non tende ancora a sostituire la po– testà paterna. in ogni caso, ma interviene risoluta– mc11tc quando il bambino, al disotto elci due anni, eone il maggior pericolo, essendo collocato, " me– diante salario, a nul.rice, per svezzamento o in cu– stodia fuori ciel domicilio dei genitori 71 • In questi casi lo Stato interviene con una stretta vigilanza, che si esercita sovra gli Uflici di colloca. mento di nutrici, e sovra ogni fatto cli intermediari fra il pri\•ato e la nutrice, e, da ultimo, sovra le nu– trici stesse. t genitori, o chiunque altro collochi hambini a nutrice o in custodia, sono obLlignti a farne denun eia regolare al Comune di nascita del bambino o al Comune di sua residenza. Qualunque donna voglia prMurarsi un lattante o un bambino per allattarlo. svezzarlo o custodirlo deve procurnri:1i un certificato che la dichiari nello condizioni convenienti per ac– coglicro cd assistere piccole creature. I~, quando si 1:1i1~ messa in regola da questo lato, qua.ndo essa ab• hifl. effettivamente tro\·ato il bambino eia allevare, deve denunciare, entro tre giorni, i'arrh·o del pic– cino all'Ufficio municipale del luogo dove essa ri– siede. Prescritte queste modalità, accompagnandole da sanzioni non indifl'Nonti perchè nessun bambino pOSSfl. sottrarsi alla. vigilanza, entra in campo la vera itzio110 profilattica dello Stato. 1,: 1 organizzato 1 aquesto rigual'do, u II servizio completo di ispezione e cli son•cglinnza. I prefetti sono incaricati della applicazione della leggo, assistiti rla uno spe– ciale Comitato Di1ntrtimeatale. Possono crearsi Com– missioni in tutte le località dove si appnlesino ne– cessarie e di esse fanno parte madri di famiglia. Presso il Ministero dell'l"nterno ò istituito un C'u 111Uato snperiore della protezione elci fo.nciulli delh~ prima infanzia, ed ogni anno vien pulJhlicato un re· soconto della mortalità infantile e delle condizioni dei bimbi assistiti. :\fa, siccome questa. forma di vi~ilanza non haste– rebbe, in ogni Dipartimento è nominalo un medico ispettore, che ha. l'incarico cli una più stretta sono glianza, piìt efficace anche perchè nOiclata.a persona tecnicamente acla.tbt. Lo spese determinate clalPorga.niziazione di questo complesso servizio sono divise in pa1·ti eguali fra lo Stato o i Diparti~nenti. Tralasciamo le normo non e~senziali. li carattere fondamentnle della legge è espresso dalle linee som• marie che furono esposte. La legge - non è tutto lo stesso il " latin sangue gentile n - fu applicata. Che un grande sforzo si sii\ compiuto in un1~dil'ezione affatto nuova, lottando contro resistenze e pregiudizi autichì e tonaci, con~ tro interessi vivacissimi, si comprendo leggendo i rapporti annuali puhblicnti dal" Seruire <lel'enfanc e 71 o dai rapporti particolnri dei medici ispettori. J.la non si può affermare che la legge sia stata dapp er– tutto integralmente npplicata ed ahhia potuto dare tutto il bene che portava innegahi\mcnte in sè. Lo Stato. i mcdioi, i Comitat i lmnno d ovuto com• IJntterc g-iorno per giorno, per avanza.re di qualche µasso. Da principio fu l'indisci plina deg li Uffici di collocamento, che si vedevano sfuggire alcuni dei piit immondi traffici di creature vh·o; poi vennero i Sindaci dei Comuni, che non volevano daanogginrc l'industria localo delFallovamonto umano. Qualche volta si misero della ,,artita anche i medici, poco scrupolosi nel determinare le qualità sanitarie dello nutl'ici. Ma. - pu1· troppo - l'ostttcolo maggiore fu offerto dalle nutrici stesse. I.e relazioni dog-li ispettori hanno elci particolnri che danno il raccapriccio. li Dott. Mocquot ci riferisce, ad esem1>io, questo caso recente: "'Avevo rifiutato un certificato ad una nutrice, che ora. giunta alla ventesima. morte di blmbi lattanti, o l'avevo avvertita che, éle ne avesse accolto ancor uno, 'glielo anei fntto togliere. Qualche giorno dopo 1 vedo arrivare nel mio studio una giovano signora 1 che mi chiedo bruscamente porchò avevo rifiutato il certificato a quella autrice. Io dò le dovute spiegazioni ed essa mi rispondi:\: - Sapevo tutto ciò 1 ma sono lo la padrona di mio figlio e ho diritto di collocarlo dovo meglio mi pia• eia. - Essa mi reco ogni genero di minaccio. Io ml accontentai di mbtterla alla porta o il bambino non ru arfidato a quella nutrice. "Que~to fatto si è ripetuto pili di una ,•olta, ed ebbi il triste spettacolo di donne che volevano collocare il loro bambino presso corto nutrici, pcrohò sape, 1 ano che In qualche mese ue sarebbero stato sbarazzate. 11 L'ispettore dell'Yonne mi diceva che una nutrice no ,wova spediti all'altro mondo trentnsol 11 ( 1 ). Negli ultimi anni, però, il servizio cd i suoi ri– sultati migliorarono. poL' l'innesto 1 sovm le formulo rigido della legge, di un fstituto s uggerito dall'ini– ziativa privata e da questa porta.to già a glorioso trionfo. Alludiamo alle Gou Ues de lait o ai /Jispen– sait'es pour 1Wtt1Tisso11. Séhastien '1'10-q1tan, direttore di questo servizio ul .i\finistero de!Plntcrno in 1,'ran– ch11ci diceva di recente che omno stati così felici i risultati dell'inuo,•azione. che oramai tutto l'indirizzo della protezione della prima infanzia si svolgerÌL verso la creazione, noi 1►ill l)iccoli borghi, di altrettante .. consultations " per lattanti. 1,: che egli abbia ragione è provato luminosamente eia quelle l'ogioni cho già si sono poiste sovra questo terreno. Nel Dipi~rtimento ctell' ronne fu istituita li~ vigilanza con consulti per lattanti. rn 16 circoscri– zioni mediche si olJhero nel l903 questi risultati: e) lalianll assistiti: al seno 667 morti 15 2,2 ° 0 nl bihe1·011 268 morti ,11 :i)t O · 0 So z3i pensi all'albt mortalitì1. infa11tile che da11110 le campagne, non si potrà che essere ammirati di una tale vittorif\ sulla morte. Nelle altre nazioui il problema non fu sfiorato o lo fu solo da pochi anni. Legislativamente noi possiamo guardare solo al Nord. In Dani11uu·ca, una legge del 1° marzo 18\Jj lrn. organizzato il controllo dei bambini collocati u nutrice. Una legge successiva, del 11 aprile 1905, si preoccupa pnt·Licolnrmonte del rapporto tra allatta• mento e tubercolosi, ordinando cho 1 " prima di nc• cordare a una persona il diritto cli ricevere un lat– tante, occorra un certificato medico attestante, da una parte, che nella casa che deve ricevere il bambino la tubercolosi non esiste sotto forma pericolosa dal punto di vista del contagio; dall'altra 1rnrte, che il lattante da collocare, dove ci stt\nno nitri bamhini, non soffra egli sLosso per tubercolosi. "( 3 ) rn Nor1 1 egia, lo log-gi elci l8Ga e del L8D6 si OCCU· I) Doti. ~IOCQUOT: l,(1 UH ltousst., t.t lt.~ 1·011111ll(dkms flt. 110/0'/"IS- $O/bi, Il. 2. (') MAKOI::' et MocQ\'l)T: ,~.-! ('QIISlltl11/Wn.~d.- tlQIWl"l.8!1011,1, p. 2:.L (I 1101.(,}:K l:ORll.\:11: l,1t lflttt. n,11trt. la t11btrcol.i1Je t.11 /Jmlt.lll!ll"A·, p1\g. 11.

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