Critica Sociale - Anno XIX - n. 5-6 - 1-16 marzo 1909

CRITICA SOCIALE 77 uelle campagne del )fezzo~iorno ca1lono, ed i con• ta,iini 1 ltberH.tisi clalle strettoie delfa miseria, rin– novata la loro mentalita con la ,•ita in ambienti sociali 1>iÙprogrediti, ritornano in patria uomini ben dh-erRi da quelli che erano prima della par– tenza. . .. Il movimento dei ritorni dE1gli emigranti è un fatto sucinlt:' ili grande importanza. L'emigrazione per l'Ameri(·a in geuera\p non f' emigrazione di stagione, ma. anch'essa ha in buona µs.rte carattere temporaneo. . La 1nag~ioranza dei contadini ,lei Mezzogiorno parte per 11 America col 1lesiclerio di risparmiare qualche mig-1,aio di lire e tornare in patria. 1 ritorni da.l1 1 Amel'ica rappret-1enta110 un fatto quasi costantej e le cifre statistiche mostrano che la c11rwt dei ritorni segue a tlisLo.nza. quella <lei rimµ1.1..tri. Si ha.11110 dei forti anrnen~i di rimpatri, quando gli Htn,ti Uuiti subiscono li periodico ral– lentamento di affari dovuto all'elezione presiden– ziale. l\fa poi, ristabilitesi le condizioni normali ciel mercato, il movimento dei rimpatri riprende le sue consuete tendenze. Quelli, che tornano in Italia clo1 >0 aver realizzato il ~og-uo ,li accumulare un certo capita.le, cercano d'investirlo uell'tlcqui~to fJi ca!i.e e po deri. La terra e la casa esercitnno sempre una grande attrazione psicolog-ictt 1 specialmente sulhi nostra gente di campagna. .Ma h1. borghe~ia detentrice della terra trae par– ti_to dalh\. domarnla attiva, limiU\.tn per necessità d1 cose a certe zone d1 terreni, e li sopra.valuta in modo enorme. Quello, che \'aie due e rende per due, si vende per c111que. È una nuo\'a. usura, che effettua. un 1lrenag-gio d1 capitali, da coloro i quali il hanno g-ua,lagunti con tauli stenti, a.Ila. classe inopero~a. ed 1mproduttivf\, È una form a. di rea– zione con cui )a bor ghe~ia, < hmueg gitt.tn dall'emi– grazione, ha cel' ca.to di rivalersi .\-Ili di essa i allo stesso modo come ha cercato e cerCt\. di rivalersi con lo sfruttamento degli e111igrn.nti prima della partenza. Naturf\.lmeu~, il cattivo impiego di capitali degli emigrauti di ritorno rende loro difficile la vita. col ricavo dellf\. terra. comperata. F~, poichè essi in ge– nerale non si adattano più al lavoro salarialo sono costretti a ritoruare in America.. Alle volte r 1 impa– triauo l\.llCoru, con altro denaro, ma tro\·ano nuove insi1lie e nuovi attentati; e sono costretti a ri– pren,lere di nuovo la. via dell'esilio; e questa volta per '-empre. E co:sì la nazioue finisce col perdere definitiva.mente valide energie di lavoro, temprate alle prove più ~lifficili e che fili erano dimostrate capaci di migliorare e progrerlire. Ora. io credo che questa mmra dell e terre, com– piuta a danno degli emign\.uti che ritorna.no. sia. un gra\·e ostacolo pel progt't'l":SO ciel )fe zzog1orno. Questo avrà tutt.o da guadngnare a vedere scom– pari_re la ~ua hor~he~ia tli campagna, co~ì come è og-g1, e a Vt>dne t~titmta e chfl'u ~a quella piccola proprietà coltivatrice che è sta.ta ed è la forza. più vitale clella b 1 ra.ncia. Occorre c1uincl1 combattere con ogni energia questi\. e~proprinziono legalo dei capituli accumu– Jati dagli omigTnnti <li ritomo 1 ed ngevolare ad essi l'nccoRt:10 alla Lena. La de mocrazia d eve pro• porsi il probl('.ma o portarlo a solu:r.ione. ] 1 iuo a ,·ho il Mezzogiorno Rad t. socia lmente e politicamente qnello che è og!.{i,il progresso di tntta la nazione ~arà O$tacoht.l..o ed inceppato. E int.ere~se dei partili della. rifcnmn. sociale impe– dire che qne~ta forza leuta mt\. i:,;icura ciel riuno– vamento del Mezzogiorno sia distrutti.\.. . . . J \·ecchi programmi della democrazia avevano fra i loro postulati quello della colonizza7,ioue in– terna. Si parlava allora delhi terre 1uculte da con– qni~ta,·e alla pro,luzioue e di quelle malsane da. redimere, ecc . In que~to. campo si può fare qualche co<::a 1 ma non molto. E bensì una nuova forma <li coloniz– zazione interna a cui og-gi si deve mirare. De~tini lo St.l~to i fonrli occorrC'nti per aiutar~ gli emign\.nti d1 ritorno a procun\1-Si i mezzi <ii pro(luzione. Dia presidio cl'i~tituti g-iurirlici, <li cre– dito, ,li nsi;isteuza tecnica.; age\·oli forme d"inYe– stnnento lii capitali. sicure ma d1ver.;;edall'acquisto della terra, si faccia iusomml\. quanto occorre e quau_to s i può per aiutare il risorgimento del pro– letar1a.to rumle (1). Al tro che freni all'emigrazione'! Harebbe delit– tuoso impedire ai lavorntori di procacciarsi più larghi mezzi di sussisteuzaj O!l è sempre grave danno ostacolare lo svolgimento delle forze eco– nomiche. Per fol'tuna, nel gioco delle forze sociali, ne agisce una benefica. pel nostro paese; eri è Pattra– zione che questa vecchia terra d'Italia esercita sui suoi figliuoli. Essi torn a.no e costituiscono dei va– lori sociali ed economici a ssai migliori di prima. Un'azione malefica. silenziosa, costante tende a. disper1lere queste buone ener~ie. l>rovveda la de• mocrazia in tutte le sue g-ra.duazioni ad impedire che questa azione malefica. continui a svolgersi con successo. \'JATOR. l'I A queuo llne mlnvn. Il progeuo della co1on1z.zutone Interna presen1a10 tlall'on. Pantano, durante Il breve Mlnls1ero sonnlno. Euo t: Jatltul\"a 11n primo pa,so, ed a,e,·a l&C'Unee defl.e!enze. r11ppre1en1a,a una notevole affermazione 1u que1ta ,1a. L'ordinamento del 'Esercito e la Commissione d'inchiesta Molti perlod\cl hanno già parlato, come cli nna gran delusione, <lolla recente Relllzlono <lolla. Commis.iione d'inchiesta. sull'l-~-tercito. È da notare che, riflettendo la parte principale o più delicata dello Indagini, era attesa con viva Impazienza, e con molta speranza, specialmente nel mondo militare. No ra.rò uu sereno esame che erodo porterà il lettore nd assochtrsl J)lenamente al severo giudizio già dato da altri. Per brevità, e per non traimrlvero parole mie, rimando ehi ne ave~'!e voglia a ciò che, nel primi articoli che scrissi per questa Rivista, nel novembre e dicembre del 1906 1 sostenevo nl riguardo della necessità di non istu– dlare (come finora) le questioni militari in astratto, ma sempre in armonia ai mezzi materiali del quali dispo– niamo o I al Onl che intendiamo con,egulre. L'organico militi1re ha per 1"1!ZZIJ il denaro o per {liii! un obiettivo politico. Quando si faccia astrazione da que1to mezzo e da questo ftno 1 non si giunge mal a niente di solido e di concreto. Ciò 1>romosso 1 trascrivo lo primo righe della R9Ja– ziono: " Nello stu1liare lo questioni 0111>odo nella presente Relazione, la Commissione ò partita dal concetto di de– terminare quale debba essere l'a'tsollo dell'ordioameuto mllltaro dell'Italia ptr corrispo11dere alle tsige,i;:e della sua difesa.

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