Critica Sociale - Anno XIX - n. 5-6 - 1-16 marzo 1909

Critica Sociale f?IV/ST .Jl QUJNWCIN.JlLE DEL SOC/.JlLISMO Nel Regno: .Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50 Lettere e vaglia all'Ufficio di CRITICA SOCIALE - MILANO: Portlol Galleria V. E. 23 Anno XIX - N. 5-6 Non ~'i vende a nunieri separati. MIiano, 1 °- 16 marzo 1909 SOMMARIO Politica ed Attualità. 1900·1909: 1111 Q1'11ppO 1H quesU.oni pregind•ziali (LA CRITICA SOCIAU:J. li (llOlitlismo {/tll'f:Mrtma? (CHAN1'1WU:R). Filoso/fa dtll<t t'Utorrn soclaUslli 11elle elezto11i 110/ilicJie (Avv. ETT01n; )IAlt('IHOJ,I), - l'ostma (NOI). l1oJ)t/"(I del uto, 11wi. soclaUsU: crltlcllo o auguri (l'ror. GIOVANN( ZI– ROHDI). '.l'eorie i;i11d{IC(lli (l'ror. l,;NJUCO CAIUUUA), - l'osti./1(1 (l,i\ CRITICA}'; pJ Studi economici e sociologici. L'emiorazio11e dal .lle::::ogtor110 pe.- le Americhe e gH iulere111:iidet fll'Qlctarlato 1°11/'llle {\'lATOn), ~~:';::;~~'~::: :;Q (11/' ~ e~:;;:.~ :lii (:a~:1'':"~~~J~~;:1~.11~::::~~: :~ ': i. NOCC/11 ½ .-.·01wnvv,ve11ze auacro11i.~tichc net co11/l'(ttlo dJ lavoro della ge11t.: d~ li c,'.:'.;:;·:e,:!·.1~c~~i:: 1 1~:~· oontlnuazlonc dogli studì su le conscgue:t, del latifondo !n Slcllla, ! (S. CAmlARt:RI-SCURTI). . J,'atli, .,_ commenti (f. p.). 'f. Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. ... ~ J,'Jsol(I lid 1•i11g11i11, (Pror. GAU:AZZO ~'ALCO~I. ~ L'l11seym1111enlo popolw·t della morale sci.e11tl{lca (Dott. i,:_ U,\JL,~). ~ C1·om1ca Soci.aie: l.'orgar11zzazlo110 llfl<lroua!o di resistenza lléll'ugrl• coltura(/. p.). Fn, Ltb1•i. e JUvM/t: Sulle orgaulzznzh>ni profcsslorwll opcr/\lO (e. 111.) - Le classi medio (e, m.) - ~ f,•111tollern11za ~ (Il G• .ll!O'Chesini (Pro!. R. ;)IQNl)Ql,J,'O) - " Quesl!onl f1losol\cho " (IL MO~l>OU'O). llibll<>teca df propaganda. 1900-1909 Un gruppo di questioni pregiudiziali i~ una nuova primavera politica, sbocciata - come fiori dal vaso - dalPnrna elettorale. Dopo il periodo grigio e sonnolente, provoceto dalla follia anarchica dello sciopero generale del 904 1 l'Italia povolare è riscossa da un fremito, che ha so1·preso uu po 1 tutti, che tutti, per cagioni diverse, ha ratto pensosi. Quale il significato <licotesta avanzata del– l'Estrema, per cui il 1909 riproduce in qualche modo l'evento elettorale di nove anni avanti? Nel 900 era stata la Jotta per la. libertà. delle Leghe: il successo dell'Estre1na schiantava il Mini– stero .Pelloux, rigettava per sempre nell'ombra le velleità reazionarie contro il movimento operaio. Era una fase superata. UJtalia, con un rapido gesto, spezzava quei ceppi, che minacciavano cancrena al suoi polBi operosi. Oggi, un successo dell'.Estrema, anche più deciso, anche più inatteso, quale fa::ie chiude ed inizia, quale libt>:rnzione suggella; o a quale prelude? },orse - se sapremo - prelude alla liberazione dalla stasi, dalla malattia del sonno che, più ancora della stessa reazione pellusiana, minaccia sordà– mente i destini della nazione. Certo il fenomeno è meno limpido, nè si sviluµpa d'un colpo. Nel 900 un problema unico stava snl tappeto e s'impersonava in un Ministro. Il malcon– tento aveva un 1 espressione, un nome, un bersaglio. La soluzione potè essere istantanea. Oggi il mal– contento è complesso; Lutto un cumulo di questioni fa ressa e, dall·essere molte e connesse e tutte d'un rilievo, pare che nessuna esista. E per poco - se non era il partito socialista - sì veniva ai Comizi senza un programma: nè programma di Governo, nè programma di opposizione! Il partito socialista die<le il programma, pose la piattaforma, issò la bandiera. Dietro, attorno, ra– dicali, repubblicani mossero un po' alla rinfusa. E, dai centri più evoluti d'Italia, il paese, a quella bandiera 1 e a coloro che la reggevano o le stavano attorno, ha gridato fiducioso: avanti ! Avanti, contro i preti che iuten<louo a restaurare il medioevo negli spiriti a servizio dei padroni! Avanti per l'istruzione e contro la caserma! Avanti per il diritto elementare del cittadino: Ja scheda! Avanti per la giustizia dei tributi e contro il caro– vivere ! Avanti per le leggi sociali 1 Avanti per sal• vare i servizì di Stato dalla bancaroU,a ! * * Tutto questo non si compie in un giorno. Le urne, che ci intimano il còmpito, non ci danno i mer.zi adeguati per fornirlo. Quante centinaia cli ascari vomitarouo i borghi putridi d'Italia nelle ciue gior– nate elettorali? Il 900 potè essere un punto di arrivo. 11 909 non può essere che un punto di partenza. l:>elloux era ferito a morte; Giolitti perde forse s0ltanto qualche penna maestra. E qnesti stessi Comizi ci han di– mostrato che la. libertà. che credemmo conquistata nel 900, non lo [u che per una parte d'Italia e degli italiani. Il Mezzogiorno, quasi tutto 1 è sempre al di fuori, è sempre al disotto del regime rappresen– tativo. Ecl ecco i richiami per la prima battaglia necessaria: couquistare al Mezzogiorno la libertà elettorale. Il programma socialista ha additato il rimedio radicale nell'estensione del voto a tutti i cittadini. Ma, prima ancora che si giung·a a questo. e non sarà. breve la via, v'è da protestare, almeno, contro il Governo, che aggrava quei Medioevo, gettando la sua spada di BreDno sulle bilaucie ineguali. Ca• stellaneta 1 Gioia del Colle! .Militello ! Licata! Quali esempi, quali sirr~boli e quali vergogne! Il partito socialista suonerà a raccolta. Vedremo quanti sono gli onesti, quanti gli unitari sinceri, quanti coloro che - nella Camera nuova - non rinnegano il principio rappresenta,tivo onde l:!Ono rivestiti. Censimento non vano, per l'erudizione del popolo. Poi - vincitori o vinti riassumeremo il fardello del programma immediato, nel cui nome combattemmo, nel cni nome avanzammo. Passo a passo, pezzo a pez.zo 1 sicuri d'esser oggi respinti 1 di passare domani - o postlomaui. A patto di insistere. Converrà. pel non breve viaggio, organizzare le schiere.

RkJQdWJsaXNoZXIy