Critica Sociale - Anno XVIII - n. 21 - 1 novembre 1908

324 CRITICA SOCIALE della borghesia che il capitalismo sia. il miglioro dei mondi possibiii, e amerebbero uscirne. E in tanto sono marxisti in quanto hanno riconosciuto nel regimo pre– sente una tendenza. alla socializzazione che potrà col tempo rimediare ai mali dell'oggi; ed essi cercano dl seeondare tale tendenza, e dl aglro sul terreno su cui scivola Io stesso capitalismo, anzichò opporsi utopistica• ménte a quedo e dar di cozzo nel muro, come facevano i ~ocialistl d'un tempo. Quanto, poi, ai loro particolari atteggiamenti, essi na– turalmente1 appunto perchè sono pratici, li ,modificano di volta in volta a seconda delle circostanze. Non avendo nè pretendendo di aver in tasca il plano regolatore della società avvenire, cercano di vivere e di agire con tutte le loro forze in questa, lottando con prevalenza nel campo economico flnchò si mantiene produttivo e sfruttabile; dando.si con prevalenza a quello polltlco 1 quando Il primo ò inaridito; in ogni caso tenendo bene i piedi nelle due staffe per non cadere di sella e trovarcisi saldi quando a un tratto la società dovesse fare un salto nel buio. Nè, a dire Il vero, hanno imparato solo oggi, da quegli addomesticati di Turati e di Treves, ad essere cosl saggi e prudenti. Scriveva Labriola tredici anni or sono, e non lo scriveva certo per ripiego polemico od opportunismo politico: " It comunismo critico 110,ifabbrica le 1•ivoluzio1ii,110n prepara le insurrezioni, tion anna le sommosse. È, sl, tittt' w1a cosa col movimento p,·oleta,·io; ma vede e sor– ngge questo movimento nella piena ù1teWge1iza della con– nessio,ie che esso ha, o può e deve avere, co,i l'i,isieme di tutti i 1·appodi della vita sociale. Non A, i11so,mna, tm se• mi11at"io ùi cui si formi lo stato maniore dei cnpitanl della 1•ivoluzione proletaria; ma è solo la coscienza di tale rivoluzione, e, sopratutto, in certe contingenze, la coscienza delle sue difficoltà. ,, Abbiamo dunque ragione di chiamare queste dispute: vecchie questioni. Sl, vecchie, decrepite questioni, ma che saranno sempre ritirate in ballo dalla rinascente Il– lusione della classe conservatrice di veder morto e se– polto quel movimento proletario che le incute tanta paura. I socialisti possono però rispondere ripetendo a se stessi le famose quartine del Giusti: Cadaveri, alle curte lascia,wJli canta,·e, e vediam questa 1110,·te dov' andcrà a cascat·e. 'J'ra i salmi dell' Uffizio c'è anche il Dies Jrae: o che 11011 ha a vmin it giorno del giudizio? Doct. PETER AuG~::,:, L'flSINO fil MER.CflTO Più d'UtW ci sc,·ive facendo le alte me,·aviglie 1,erchè abbiamo pubblfoato l'at"ticolo di 'l're x (La puliti ca estera dell'Italia} soltanto co,i u11a JJiccol<iJJiccola riservri - (i11fatti era .,;tampata.... in corpo 6) - sul puulo i,i cui il 11ost1·0 collaboratore sembrav(i quasi auguran m,a guerra liberatrice, e s" " qualche all,.o ptmto " genericamente; menlt'e (si dice) quell'articolo - 1:era tempesta di idee, di notizie, <li 1wesagi, di ipotesi - JJrestava il fianco a tanti dubbl, conteneva tante et·esie, mesc<,lava, come ac– cem1a piit oltt·e E'. 7'. Monetai ad alcune verità preziose, tm1te " idee strambe "'"" Sarà benissimo. Sebbene, qua,ito ad " eresie ,,, conve,·– nbbe stabilin p1·ima se esista oggi e quale sia, in fatto di, politica e~te,·a, il credo ortodosso del partito sociali8ta italia110; e, quanto a " idee sframbe III ci "{lede tm fiero dubbio, ch'esse stano, in generale - per ciascuno ài noi - quelle che o 1101i·iesciamo Q(l assimilarci o contrasfrmo co11altre clive11tatespecie stabile nel nostro cervello: tanto A che lo stesso Muueta finisce per trovm·e eccellenti q"elle idee di Tre x, e <Jllellesole, chei per combinazione ..... co– i11cid01Jo p,·oprio colle sue. Ma è altra - come dice il titolo - la cosa che ama– vamo twta,·e. In altri tempi ai•evamo per uso - ci pareva la fmi– zio1ie specifica dtl compilatore di una Rivista - di inte,·– ve,ii1'e con frequeuti note e postille critiche negli articoli dei nosfri collaboratori. Ci fu, notato - nè diciamo che fosse a torto - che eravamo degli iuvadena; che quet ficcare il naso od il beccn 11egli articoli, che ciascun ,·edattore presmtava colla finna o colla sigla sua, era wi 11umcare di rispetto alla pe,-sonalitli det 1·edattore e finiva p!:r seccare i lettori, i qual·i avevano anch'essi la lo,·o brnva zucca per commm– tare e giudicare; che cotesta facoltèt di apporre ed oppot·,·e riserve doveva limitarsi ai casi gr<wissimi, stiam per cfi,·e di perii:olo urgmte; - eccete,·a, eccetera. E noi accedemmo at consiglio, se11za rammarico, 110n solo perchè l1Mi11gava la nal1trale pigrizia che Apropria di ogni mortale, ma altresl perchè la 110st1·a è Rivista di discussioni libere, e 110,i è lo sviluppo o l'esegesi di tm sillabo. Ma ecco che, quando tm articolo sommuove 1m po' lt idee t'iceoute, scompagina qualche cliché ùitelletluale - ;,, u,ia materia cosl poco adatta alla :Jiereotipia dei principi altt·ettanfo generali. quanto i11c01JcHssi - e obblighet·ebbe appunto il lettore a pe-nsan, a controllat·e, a criticm·e per conto suo, si chiede alla direzio11edella Critica: e tu, pez20 d 1 asi110 1 che cosa ci stai a fare a quel posto, se tutta la fatica deve limiforsi a ima riser,,.a piccola piccola, in co,·po GF Ebbeue, lo confessiamo: t•,uzolo di fa1·e qualche mug– giore postilla aWarticolo di Tre x 11011 è che 110nci fosse vmuto: ma abbiamo pensato che valeva meglio astenercene e che att"l'i, piìt intet·essato e 1Ji1ì competente di noi, ci avrebbe 1ttitme11tesostituiti. Ecco infatti, prima, tm articolo del dott. Vivante di Trieste che tratta a grande U11eel1dlu la questioue; e mi articolo- rettifica di E. 1'. Moneta che 11e esaurisce un frammento. E a11chea costoro qualche postilla si potrebbe aggiun– gere per osservare, ad esempio, che.... Ma 11ou è meglio, pei lettori e per la questione, che risponda prima U più ùiteressato, e forse il piz't comp~te,itt, cioè Tre x. ili per– sona? Il elle siguifl.ca che stavolta co11di,ciamol'asitto al mer– cato nel modo che, dopo tutto (e che la Società protettrice degli animaU non ci senta), ci sembra it più razionale ; mo11tandogUin groppa tutti e due, 11oie il figliolo. Celie a parte: l'accidente balca1tico, it1leressa11do viva– mente tuU<ila pubblica opi11io11e italiana, porge anche al partilo socialista l'occasione e la t1ecessità di .~J)(}lverare i suoi vecchi impa,·aticci, e di buttarsi, co,i alle ascelle il sughero delle sue idee generali, t1ell'ugitato mare della po– litica i11ternazio,iale, cercando di stare a galla e di ..... 110nbere. Per questo esercizio, non souo le..... idee strambe che esso debba troppo temere, le quali si possono co11frollare t rtttifi.care. Sarebbe invece la ma11canzadi idee: la quale 110,iv'Amodo alcuno di 1·addirizzare co,i nessu11aot·topedia, per qrrnnlo gagUa,•da. LA CRlTICA,

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