Critica Sociale - Anno XVIII - n. 15 - 1 agosto 1908

Cri tic a Sociale f? IVJST.fl QUJNtJ/CIN.flLE DEL SOC/.fJLISMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50 Lette,·, t vaglia a/l'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO: Portici Galleria V. E. 23 Anno XVIII - N. 15 1{ on si ve,uù a 1ntn1eri sepa,·ati, Milano, 1 ° agosto 1908 SOMMALxIO Politica ed Attualità, 111 vi.sta del Co11qrt880 (LA CIUTlCA S00IAU:). PossoJ10, soctaUsU crl.st.0111. ,11Bc1·'1!erl'JI11el nosh·o parti/o? (O. N) - Pos/U/(J (Ln. c. s. o xv.) li leausmo deqH lmplt(laU (xv,) ,Yo11 tsaqe,•lamot R•poso (t/Jtlvo o setti.. ..lr~ (Pror. G. A. ANDRIULLI). Studi economici e soclologtci. ltt dl(t8a dd p11bblici su•vlzi: p, r 1111a riforma dtlla legge sulla m11- nklpoll..:.:uzio11e (lln.g. YJTTOR•: 011•:oINI), •Vmn;e fon11e d' azio11e 11111111.clpa/e: 11. Scuola e tott<, di classe (Dottor GIOLIO C,1,SA.Lll'llj, FIiosofia, Letteratura e Fatti sociali. L"n hbro s11gU ~ '11/t/ldtuau ~ dtl pa,·lllo SOtk:IUSlll Uolkuto (Profes– sore O. A. A~DR.101.1.1). cnmoM Sodale: Il Congresso delle org1rnlz:1;11,:r.lonl operale tedesche 1rror. }'A.USTO PJ.OLURI). IN VISTADELCONGRESSO Si cominciano, lentamente, con poco rumore, ad affiJare le armi pel Congresso uazionale socialista (Firenze, 19-22 settembre), al quale non dovrebbe scemare, mn. anzi accrescere importanza e conclusi Yi tà, l'altro Congresso, che si terrà pL·ima a .Modena, delle organizzazioni aderenti alla Confederazione generale del lavoro. Cornincinno le previsioni, le interYiste, le indiscreziQni a far C!lpolino nei quotidiani, e fi– nom hanno discorso, in tono generale, delle probabili fort:.me del Congresso, il Modigliani, altro dei relatori per la tattica politica, in un articolo del Tempo, fa Yorevolmente glossato da Claudio 1'reves, il Bonomi sul Lavoro o in una, interviRta col Corriere d'Italia. Taciamo dei sindacalisti, che si divertono a eruttare contro il partito socialista ogni sorta di vituperi: essi sono ormai abbastanza, anche formalmente, fuori dell'orbita n0btra, vcrchò ci sia lecito disintores.:mrci dei loro \'elenosi e, del resto, inani sproloqui. Modigliani, mente agile e acuta, ritorna a una sua vecchia idea, che gli sembra più che mai resa op– portuna dalle prove recenti della politica italiana. Noi vaghiamo e se~niamo il passo in un circolo chiuso. Ormai la nostm opera di propiziazione del– l'ambiente allo organizzazioni economiche. di stimolo a un tanto di legislazione sociale, de\'C ritenersi, pel momento, esaurita. Le clas:;i dirigenti, fatte e.sperte o coalizzatesi al prete, non concederanno più nulla su (JUesto terreno. Uopo è rintr,1cciare nuovo forze, suscitarle, agguerrirle. Questo nuovo reclutamento non può esserci offe1·to che dal suffrag·io universale, del quale anche h~conquista sarà. un'utile ginnastica, e ogni tappa verso di essa van·à una vittoria: cir– condato a sua volta (a questo anche crediamo pensi il Modigliani) da alcune altre riforme minori di ca– rattere politico. Si tratta, ali og11i modo, di virare di bordo: la barca ::iocialista vuol essere, per un dato periodo, dal piccolo cabottaggio economico, lanciata nell'alto rnare della grande riforma politica; dove trO\'Crà facilmente ttlleati quei partiti e quegli uo– mini che allademocrntizzazione dello Stato non hanno minore interesse dei socialisti. lv11noo Bonomi ò scettico riguaL·do al sufl'ragiQ u11iversalo, che sarnhbe, in I tali a, il suffragio agli analfa.beti. Credo poco alla po~sibilità della sua con– quista vicina o itll'ul,ilib\ di concentrare le forze verso quella. meta. Ciò che vi è di reale in Italia, rispetto al soc:alismo, ò il movimento proletario, quello delle Leghe. 11 .. inora. è stato quasi del tutto negativo, resistendo alle folli sug~estioui del sinda– calismo . .)fa dovrà integrarsi e divenire positivo . Quale tattica deve el'IS0 adottare? Si devono inco– raggiare gli esperimenti arbitrali? Sviluppare ]a coo– perazione? Quali leggi operaie sollecitare? E il par~ tito socialista. non ha altro ufficio migliore, che di presidiare e illuminare questo movimento, di esserne il braccio politico, il cervello politico. Non vi è dunque da contare sul blo.::co elettorale di vari 1>ar• titi : ma sul blocco del socialismo con se stesso (il bisticcio int<'gralista es1:Sendo,per comune consenso, ormai esaurito) e col movimento delle organizzazioni proletarie. Sbaglieremo: ma nè l'uno, nè l'altro concetto ci soddisfanno. Sminuiscono entrambi e unilateralizzano - ci si pasdi il barbarismo - il partito e l'azione del partito. ]~ non già perchò desideriamo i grandi programmi. Una sola riforma. radicale, efficace e ve– ramente conseguita, ben meriterebbe l'abbandono - per un termine congruo - del 11olitocampiona.rio esihito in vetrina.. Ma le riforme, come i frati, non vanno una per una. V'è una solidarietà fra 0.!lse,fra alcune di esse, cho 11011 si rompe impunemente. Non ò m lito, in queste stesse colonne, noi risu– scitammo la questione del suffragio popolare, pro– ponendo ed illustrando la " leva elettorale :,• Cre– diamo che, poi Mezzog-iorno sopratutto, una simile riforma sarebbe il mil,{liore reagente contro la stasi, che inchioda quel proletariato nell'eterno dilemma, fra la, servitù più supina a la più folle ed inutiJe delle ribellioni. :\la il difficile (sembra un paradosso) è interessare allii riforma ..... gli interessati. E' del voto come della colturn intellettuale: lo desidera e lo apprezza chi già lo possiede. E, comunque, per far che lo si voglia, che lo si conquisti, conviene ma– teriarlo di benefizi reali immediati, presentarlo come mezzo ad u11 fine. TI fine sono le riforme. Noi dob– biamo, le due cose, farle camminare di pari passo. l)residiaro il movimento operaio organizzato è certamente il maggior eòmpito cli ogni partito so– cialista. Esso è il primo e sarà anche l'ultimo, sarà un giorno il solo. :b! sarà hL vigilia cli quel giorno in cui socialismo e movimento operaio non saranno µiù che un corpo ed un'anima. Quanto ne siamo lon• tani! L'opera dolle 01·ganizzazioni proletarie è ancora - Bonomi lo riconosce - quasi esclusivamente nega– tiva. Non si può pretendere ch'essa si improvvisi quale sarà fra. cinquant'anni. La ragione del partito so– cialistfL sta tutta <1ui.Ma pcl'CiÒ il partito socialista non può limitaL·si a prei;idiare e secondare; esso ha

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