Critica Sociale - Anno XV - n. 13 - 1 luglio 1905

ORlTICA SOOlALE 201 Verso il rivoluzionarismo a bandiera spiegata. Un secondo Congresso plenario, per deliberare intorno alle questioni cho non erano stnto trattate in quello del 20-21 dicembre, per addivenire alla nominfl della Commissiono provinciale csecuti\'a del pnrtito o por de· libern1·e Intorno alla dire;doue delln Nuova 'l'errrt, si tenne il 17 gennaio 1904. Un ordino del giorno Vczznni sull'indirizzo politico da darsi al partito e alla sua tattica elettornle ,·eniva rospluto con 31 voti contro 47, dati ad un ordine del giorno intransigenlo-ri,·oluzionario, presentato da Dugoni. ~\'.oliostesso Congresso ,·eniva nominata, dai rappre– sentanti dei Circoli in unione ai rappresentanti delle Leghe (comunione questa che pili tardi doveva scaldare la. testn a l~mico Leone e fargli scrivere nrticoli a.polo gotici sul cosldelto Sindncalismo mantovano), la Com– missione prov. esecut. del partito, per volontà unanime dei congressisti rivoluzionari o riformisti esclusi– vamente composta di socialisti della frazione che nelle votazioni aveva ottenuto la maggioranza e cioè di ele– menti intransigenti e rivoluzionari. La direzione della Xuor:a Terra venne arftdata, su proposta Oatti, al rivoluzionario Enrico Dugoni e cosi il regno del rivoluzionari potò dirsi intero ed incontra• stato. Quale poi rosse la vera tendenza di questi rivoluzio– nari si ò visto ai Congressi di Brescia o di Bologna, dove I Dugoni e compagni votarono per Labriola, di– sertando quel Centro ferriano sotto la cui etichetta ave• vano potuto lnflltrarsl fra le ma,se o ottenerne la più cieca delle i<lolatrie. Gli immaturi del 1903 sono diventati i maturi del 1904. Slamo al 5 maggio 190-4 1 giorno di Congresso plenario per il partito socialista mantovano. Tomo.so Codifava, ex: deputato pro,,ineiale, che aveva avuto modo di ap– prezznro tutto il lavoro utile che fil poteva rare con la conquista dolia maggiore amministrazione doli a provincia, 11 convinto della conquista stessa anche per poter im– padronirsi delli~ Oiunta provinciale nmminlstrath·a, ne– cessnriil al libero s, 1 olgimento ciel programma socialista nei Comuni tenuti dal partito, e allo scopo di avere una maggioranzA. forte o vigorosa in Con:tiglio, proponeva si deliberasse la tattica delle alleanze, nello elezioni, coi partiti dftni, in base ad un preordinato programma chiaro e preciso, designando in quali Mandamenti e quanti candidati socialisti fii doYO\'ano portare 11• Propo– neYa iuoltro la "' nomina di un Comitato coll'incarico di nccordarsi coi JHt.rtiti democratico, radic:lio o repubblicano sullo modalità dello alleanze e in ciò cho riflettesse la formazione del programma e cieli'amministrazione in caso di vittoria,,. Queste proposte raccoglievano 16voti. La proposta invece di II portare candidati socialisti in tutti I .Mandamenti, ritenuto che Il partito socialista in tutto lo sue mauifestazioni deve a,•ere per norma la lotta di classe, che non si può svolgere 11ggregandosi ed alleandosi con frazioni della borghesia. liberalo ,,, rac– coglieva 83 voti. 1 nostri amici, per bocca di Romei o Yezzani, sosten– nero la uocessifa di un esperimento rivoluzionario, ma ratto da rivoluzionari. A questo scopo, essi p1·oponevnnodi scendere in lotta per la conquista della so\g.minoranza; i socialisti riformisti si impegnavano <li cooperare con la propaganda o col Yoto alla riuscita dei candidati ri– voluziontiri e facevano \'Oti ohe nella scolta <lei candi– dati fosso ratta larga parte all'elemento proletario. Il Congresso seguì invece altra via e, scegliendo can• elida.ti anche nella parte riformi-.tn, riu'jd a legare que– sta al carro dei riYoluzionari. Hiui,;;cl,per la debolezza dei ri~ormisti che, dopo aver a~sunto un energico con– tegno o lnva~o il Corriere di .. llantom di bcrnaroliana meritoria con fierissime lettore di rinuncia, finirono per nccottaro e lottare r~fianco dei rivoluzionari nelle gior• nato del 15 e 22 maggio, nelle qunii il corJ)O elettorale della provincia cli Manto\'a mandava in Con,iglio Pro– vinciale 22 socialisti (che rimasero 21 dopo che ru an– nullata, per ineleggibilità, l'elE1zionodel dott. Gatti nel manrlamento di Ostiglia , JO <lemocratici, :> moclerati e 3 gio\'ani monarchici borelliani. li purtito socialista veniva così Il tro,,arsi in una si– tuazione imJ>rC\'eduta, imprevedub. tanto dai rirormisti quanto dai rlroluzionarì, sebbene questi ultimi, a cose ratte, si siano poi dato arie di proret.i ohe a\'ovano tutto previsto. JI 30 maggio 1905 si raduna in Mantova il Gruppo consigliare socialista in unione alla Commissione Pro– vinciale esecutiva per decidere sul da farsi. La neces• sità. di assumere il potere nella Amministrazione della Provincia si impone e allora Oatli (quello stesso Gatti ohe 5 mesi prima proclamava l'Immaturità. del partito aoclalista mantovano ad assumero l'Amministrazione pro\'ineiale) presenta e fa approvare un ordino del giorno col quale si delibera che il Gruppo consigliare provin– ciale assuma la responsabilità. del potere. :Nella stessa riunione viene anche rormulato il pro– gramma e si scelgono i nomi di compagni a coprire le cariche della presidenza del Consiglio e della Deputa– zione. Jt 9 giugno si raduna per la prima ,·olia il nuovo Consiglio PrO\'inciale; alla presidenza viene eletto l'ex democratico Aroldi, alla vicepresidenza il rirormista F. Y.anardi. Presidente della Deputazione viene eletto il riformista Vozzani e deputati provinciali i riformisti Romei, Coda.li, ~renghinii Baccarini e Sanreliei e i ri\'O· luzionad Luppi, Dugoni e 'l'raldl. Socialismo in partita doppia. L'Amministrazione si mette ali' opera, poco o nulla potendo rare, avendo trovato un bilancio i:ià predisposto dalla Commissione reale, ma preparando una quantità di studt, di proposto e di progetti che avrebbero poi tro– \'ato la loro sedo nel bilancio preventivo pel 1905. Mentre gli amici nostri lavorano ad attuare e a pre– parare le rirorme, l'opera della stampa socialista. locale o dei propagandisti trascina o tenia trascinare il prole• trtriato (stinmo per entrare in quelln fase nit.ima del par• tito, che ebbe come epilogo lo dimissioni Yezzani) sulla via dell'azione diretta e del sindacalismo. Non si di• sprezza apertamente la conquista dei poteri pubblici, ma la loro importanza si motte in seconda linea, si ri– duce pressochè a zero; si crea in:;omma quella sfiducia che, mentre toglie autorità ed energia a chi si dedica a questa. forma di attività socialista, disaffeziona il prole• tnriato dnlle conquiste che si ottengono per questa via, conquisto che finiscono per diventare lo y,·aziose conces– sioni di una aristocrazia socialistn, 1>h'1o meno intel– lettuale. Insomma, la riforma in pnlazzo o la rivoluzione in pinzzn 1 noi Circoli, nelle Leghe: ecco quello che avreb• boro voluto I nostri ri\'Oluzionari, pronti, per raggiun– gere questo scopo, a fare anch'essi In. loro parte di riformismo e di collaborazione. E come! Terribili rivo– luzionari entrano nella Giunta Provinciale amministra.

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