Critica Sociale - Anno XV - n. 13 - 1 luglio 1905

Critica Sociale f?IVIST .Il QUINfJJCJN.llLE DEL SOCl.llLISMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre L. 5,50. Lettere e vaglia aU'Ufftclo di CRITICA SOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E. 23 Anno XV - N. 13 Non si vende a nu:meri separati. Milano, 1° luglio 1905. SOMMARIO Attualità. l'er le c,imere del- /m;oro: 10,a proposta de1t'o11.Alt8$W (Prof. l\'ANOt: JIONOlllt). Sf/1d<1ca1 ,smo, rt(onnismo, 1·il'ol11zi.011arl-smo {l'ror. A~T0:-10 OnAzuo•:1), Studi sociolooicl. U,m mwva c1ffe1·mazl-01tedtt 11w11ime11to co11tmli110: J,e affltlanze <"Ol– Iem~·e; f. 1,ea{Tutcrn:::ecattollclle (Au:ssi1!>nRo Se111.w1). Il cUssWlo socl.,1U.sta net ,lkmtovmw, Il. 1:a111mt11is/1'(1zio11e provinctole sbcj,a/lsla e lo seoppio del disst1li-o (Lo STORffO), App1111U s11U'imav1<1,urli:,;mQ (Avv. ~:TTOHE MAltCJl!OI.I. &q11ivoc, a p,·oposuo di- pstro1ogU1 c1·,mi-1u11e e cotteltlva; ropUca al I)rof. 111gcgn\eros (Avv. ,\. OUAflXlf:IH·Y•;xTl)!IOLIA). Filosofia, letteratura e varietà.. li medico 11e/lasoctetù (Dott. Ouo1,rnu10 t:\'AXS), Fra J.tbrt e Rivl11lt: " Ha11segna 11\osoHca ": Groppa/i, .'lft1rche11h1I, }{(111.:oH (..t. y.} P]l]RLH CAMERE DELLAVORO Una proposta dell'on. Alessio. L'on. Alessio, uno dei pochi deputati che prendono sul sedo il loro mandato e che dei problemi della politica fanno oggetto di studio, ha presentata alla Camera una proposta di legge 1 che fu - secondo la formula rituale - presa in considerazione nella se– duta del 10 giugno, e che, secondo le intenzioni del proponente 1 dovrebbe assicurare la vita e il rego– lare svolgimento delle nostre Camere del lavoro. L'on. Alessio non è alle sue prime armi in siffatte proposte. Nella massima frequenza degli scioperi ,igricoli, quando le preoccupazioni della proprietà terriera da un lato e dei condottieri delle Leghe da un altro toccava la sua fr1se più acura, il dotto de– putato di Padova ideava un istituto giuridico atto a. rendere meno impulsh'i gli scioperi e ad assicurare, mediante cauzioni in denaro 1 piena efficacia alle sen– tenze arbitrali e ai contratti libertunente stipulati. Quel disegno - per molte ragioni che sarebbe troppo lungo riassumere - rimase allo stato di propo~ta (1), ma la sua sorte non ha certo scorag– giato J'on. Alessio, che ora, con altri intenti e con altre e ben diverse preoccupazioni 1 ritorna audace– mente alla carica. Tn fooflo la nuo,•a preoccupazione dell'on .. Alessio non ò tanto di riadclurre ad una vita piìt ordinata le nostre Camere del lavoro, quanto ,H assicurare loro i sussidi comunali di cui, nel presente periodo dell'organizzazione operaia italian{l, esse hanno asso– luto bisogno. l~ noto come questi sussidì, votati dai Consigli comunali, vengano spesso contrastati e annullati dalle Giunte provinciali amministrative. La ragione ò eia ricercarsi nella diYeraa influenza politica a cui ('l DI esso cl slnmo occu1intl nella c,·wcn socicae del JG giugno 11102. obbediscono i Consigli comunali e le Giunte provin· ciali i i primi, a.porti di solito, o per opportunità o per convinzione, alle nuove correnti d'idee e quindi inclini a favorire il movimento d 1 organiz'lazione pro– letaria; le seconde invece, e per il modo della loro elezione e per il predominio degli elementi più re– trivi nei Consigli pro,•inciali 1 avYerse ad ogni novità, schive cli ogni contatto con le masso, ostili ad ogni agg-rupparsi cli forze non perfettamente ortodosse. Questo dissidio, invece di appianarsi col tempo e con l'esperimento delle cose, si è andato acutizzando in questi ultimi tempi, nei quali la partecipazione delle Camere del laYoro alle lotte politiche e la loro azione nello sciopero generale del settcmbre 1 hanno rese ancora più sospettose le paure conservatrici. Ed è per far argine a queste paure 1 o meglio per impedire che esse nuocciano all'ordinato svolgersi del movimento operaio, che l'on Alessio ha formu– lata la sua proposta, con la quale si limita la facolfa delle Giunte provinciali amministrative di disappro– vare i sussidi regolarmente votati dai Consigli co– munali. Il congegno - formulato nell'art. 3 della proposta cli legge - è semplicissimo. 'l'utte le volte che il sussidio alla Camera ciel lavoro venga approvato per referendum, dagli elettori del Comune, la Giunta pro– vinciale amministrativa non potrà rifiutarne l'appro– vazione se non col voto unanime cli tutti i suoi membri. Quest'ultima concessione all'onnipotenza della Giunta ci pare, per altro, eccessiva. Sostituire alla Giunta provinciale amministrativa il referendum, e non limitare le facoltà della prima col secondo, è vecchio pensiero della democrazia 1 e andava affer– mato anche in questa occasione. Ma l'on. Alessio non volle compromettere l'appro,·azione della sua pro– posta con innovazioni troppo radicali, o noi non pos siamo discutere, con piena competenza, delle ragioni di opportunità parlamentare che hanno consigliata la sua formula. . * ,.,. Quelle invece che possiamo discutere, riferendoci alle esigenze e ai caratteri del movimento operaio italiano, sono le disposizioni relative alla natura delle Camere del lavoro, e alla composizione delle sue rappresentanze. t.'on. A lessio fissa tre caratteri salienti per indi care gli istituti operai che possono fruire della sua legge. Tali istituti debbono proporsi questi scopi: 1° di promuovere il collocamento di operai di– soccupati mediante la creazione di Uffici gratuiti cli collocamento e la pubblicazione di informazioni e di notizie relative all'offerta e alla domanda del la– voro j 2° cli agevola.re la conciliazione delle controversie fra opera.i ed imprenditori intorno alle condizioni del contratto d'impiego; 3° di concorrere alla educazione ed all'istruzione tecnica e professionale cI_elleclassi opera.io .

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