Critica Sociale - Anno XV - n. 13 - 1 luglio 1905

CRITICA SOCIALE 207 Nel cimpo industriale 1 l'effetto della concorrenza è doppio: esso suscita nei pili atti i felici perfezionamenti e nei più incapaci le contraffazioni fraudolenti. Questi due fenomeni si sviluppano 1rnrallelamonte e si può dire che uno misura l'altro. Appena un prodotto acquista la stima dei consumatori ed è ovunque domandato, la sua imitazione, spesso in condizioni dHettose, si impono alla massa di quelli che questo successo impoverisco. Questa cattiva produzione si moltiplica e porta all'in– venzione di procedimenti di frode sempre più abili, ma pii, nocevoli al bene dei consumatori. Quando i prodotti sono alimentari, può risultarne allora un vero pericolo per la salute pubblica e, per conseguenza, sorgo allora la necessitì.ì. di sviluppare parallelamente un'aiione di difesa nella ricerca e nella repressione delle frodi. I commercianti elle vendono materie alimentari sono sot• tomessi sovente a una specie di polizia inquisitoriale e scientifica, la quale esamina le loro derrate e analizza gli oggetti pii'l o meno sol'!petti, assicurando in tal modo ona certa protezione dei coosumatori. Bon altra ò la rispettiva situazione del medico e della società. Per far clel bene, egli deve a.vero la sicurezza nella sua attività e non ti·emare per le conseguenze dei snoi gesti generosamente arditi; essa deve lasciarlo libero e non intervenire che nei casi eccezionali dove un'inten– iione evidentemente criminale o una grave inettezza lo designano. Bisogna quindi cho la societlt abbia la mag– gior fiducia nella sua probità. professionale. . .. Come terapeuta, il medico dispone liberamente di qua– lunque veleno e lo amministra, nei larghi limiti del\le– sperienza e dei tentativi razionali, a tutti gli organi<;mi, di cui egli solo può apprezzaro sovranamente la forr.a di resistenza. Egli solo, per conseguenza, ò giudico delle clrogho che, in gran parte inoffensive, possono, in un caso particolare, essero nocive. Nella pratica chirurgica, egli decide se un intenento sanguinoso, SO\'ente mortale, dev'essere imposto al paziente con le suggestioni di chi gli sta attor110. Come ostetrico, egli può essere nell'obbligo di scegliere uno dei due esseri, la madre o il figlio, quello sul quale deve J)Ortare le sue maggiori cure. Quand'egli si trova di fronte a dei poveri di spil'ito, incapaci di dargli quel– l'assentimento, pii1 tacito e fittizio che reale, che riceve dagli altri, egli ò 11arbitro assoluto. Come igienista, egli ha il dovere di OJ)pOrsialla tras. missione delle malattie e sopra tutto di impedire che, cou colpevoli negligonr.e, esse sieno seminate nei terreni umani ch'egli deve bonificare. La pura astensione dalle cure elementari della pulizia, per esemJ)iO, dopo un con– tatto con un erisipelatico) J)UÒ divenire un tentativo cri– miuale ver.so la persona visitata ulteriormente, se quello era in e\·oluzione di piaga. Come consigliere dell'ammalato, egli è il :-uo confi+ dente obbligato. Non è possibile celare a lui neppure quei difet.ti che non si \'Onebòero mai confessare. Egli li sorprende cosl nella sfera flsica come nella sfera mo– rale, egli deve disporne unicamente nell'interesse del suo cliente. Il segreto, al quale egli è sottomesso, è completo, as– soluto. Salve le rare circostanr.e in cui gli è imposto di diclliarare alle autorità, per il bene di tutti, certe ma– lattie contagiose, egli deve sempre rimaner muto, sino al so.criflzio 1 sino all'assurdo 1 sino al delitto, poichè egli dOYrà assistere impas9ibile a un aborto delittuoso o, peggio anèora, al matrimonio di un sifilitico in piena attività 1 che si sarà confidato a lui. Come delegato della pubblica autorità, egli afferma, la nascita e la morte degli uomini. Sulla sua diclliara– zione, noi casi dubbiosi 1 l'individuo ò cancellato dalle ta,·olc della vita, strapJ)ato dalla sua casa 1 calato nella fossa. f,a sua fl1•ma,in rondo a un certificato costatante la par.zia, basta per far aprire la porta d'un asilo di alienati e collocarvi, senr.a la sua volontà, un cittadino, dove egli lo manterrà sin che gli sembrerà. utile. Collaboratore della giustizia e perito, egli indica il grado di responsabilità. e, per conseguenr.n, il grado di colpevolezr.a d'un criminale, il quale può essere, secondo l'opinione mcdicll, condannato all'ergastolo o collocato in un'inrermeria. Questo uffizio, che hr.. per oggetto la guardia. degli interessi più <,acri clel\a persona, uffizio veramente unico ccl eccessiYO in ciò sopra. tutto che non è sottoposto, come quello del giudice, a leggi precise e al controllo cli collaboratori testimoni, non può essere occuJ)ato che in un'indipendenza d'azione quasi completa. Conseguen• temente, la società. è iH obbligo di offrire al medico una situazione priyilegiata dal punto di vista della sua responsabilità. Egli è ovunque Pn.rbitro e il tampono fra le dure regole .!lOCialie l'individuo debole. La sua moralità, i cui difetti non possono essere nò ricercati, nè verificati - allorchè sono succettibili di J)eggiori conseguenze - dev'essere intatta. Lo Stato, dunque, ha il dovere di preoccuparsi della condir.ione dei medici. li problema è complesso. 11reclutamento è un mezzo con cui lo Stato può agiro a volontà ~ulla moralità. professionale, la quale si eleva o diminui;;ce secondo che lo condizioni d'accesso sono severe o facili. Ogni anno si dovrebbe sviare un gran numero cii aspiranti dalla professione. Ara questo però do,,rebbe essere fatto prima noto alle famiglie, afflnchò i giovani non siano spinti verso la medicina f.enza suf– ficienti informazioni sulle difflcoltà che si troveranno poi dinanzi. Lo Stato dovrebbe preoccuparsi attivamente della si– tuar.ione medica, alla cui prosperità sono leg-ati la vita e l'onore dei cittadini. Via via che le contribuzioni vo– lontarie degli ammalati diminuiscono, lo Stato dovrebbe sviluppare i la\'Ori pubblici, dove il medico troverebbe un posto naturale ... Certo 1 la maggior parte dei medici sono ostili a questa tendenza che li funzionarizr.a a poco a poco, giacchè essi Yogliono conser\'are la loro indipendenza che, so,,ente, per molti, è la liòertìl di pa• tire. Ma che cosa J)0tranno i loro sforzi contro un mo– vimento cbe li trascina. violentemente fuori dalla loro via d'opzione? Intanto, nell'attesa che sieno trovati rimedi pili efti+ caci, il medico dovrebbe accogliere favorevolmonte l'e– stensione della medicina pubblica, che, quantunque non sia seguìta col chiaro disegno di essergli utile, non è punto meno favorevole ai suoi interessi. Da ))Cl' tutto, dove si studia il meccanismo d'un'orga– nir.znzione, si sente la necessità. del merlico... Consigliere dei Comuni per Pigiane pubblica e delle persone per la vita domestica, protettore degli assistiti, perito per la re~J)onsabilità dei delinquenti, giudice tecnico della ra– gione dei suoi concittadini, arbitro natunde per flssare le regole razionali dellt1 Scuola e del Lavoro, il medico penetrn da J)er tutto e, col suo animo fatto di scienza e di equità, rinnova tutto. A poco a poco, il medico deve divenire la maggiore autorità d'uno Stato razionalmente organizzato. Egli sarà il giudice di domani ..

RkJQdWJsaXNoZXIy