Critica Sociale - Anno XIV - n. 23 - 1 dicembre 1904

364 CRT'l'ICA SOCIAU; Quando vedo In propaganda sociali-.ta mutar la scorza o non la sostanza e i socialisti ribatter la medesima Mlfa che fu condnnnnta negli altri, mi persuado che un tal socialismo non può aver forza nò autorità. Quando, nd esempio, vedo i socialisti entrare nelle amministra– zioni e aiutare e J>roteggere i propri aderenti a scapito anche della giu'!tizia, come la borghe.,in copre i suoi beniamini anche se sono in fallo; quando ,·edo che i socialisti non abbandonano lo abitudini di intolleranza 1 lo tendenze settarie, la ,·iolomm esteriore che na'!condo il vuoto dell'animn; quando li vedo seguire quei mo– todi1 quelle abitudini mentali, quegli atteggiamenti del carattere che negli altri giustamente condanniamo colla parola infuocata, lo conchiudo che in tal modo il partito eocialista non potrà acquistare quella forza di espan– sione e di rinnovamento di cui sarebbe capace. Il proletariato tende, aspira a faro del lavoro il centro di gravitazione di una società rinnovata. 11 lavoro ha tnle rnlore sociale e tale nobiltà, che le aspirazioni e gli sforzi del proletariato sono legittimi e fatali. :Maperchè questa. rivoluziono :-i avveri e non smentisca le promesse che porta In seno, C0ll\'iene che il proletariato acquisti non la sola forza.polllica, ma si illumini di una affinata roscicnza morale. L'azione socialista - per essere completa e davvero efficace - non può limitarsi a formare falangi n.ssetnte di benessere da lanciare, in un'ora di torbida ira, contro I baluardi del pri\'ilegio sociale, ma deve tendere a creare le capacità tecniche e le virtlt intellettuali e mo– rali, atte a realizzare sempre pili ampiamente e pro– fondamente un tipo di civiltà superiore. /J/,flla, tlOl'tmhn 19()#, Dott. G1u10 C,\SA1.1:-1. ll' EOlJCAZIO{'lE IVllllITARE pe,· n,czzo della ferma Son cose rnnc lr dispute di parole, e cli parole so ne possono mettere in fila di molte ('irca l'educazione milirnre per mezzo della ferma. lo mi atterrò spe– cialmente ai fatti che sono molti a sulfrag"io della ferma. l)re,·issinm 1 considerata anche rispE'tto all'cdu• cazione guerresca. Ma è impossihile omettere le J)tl· rolc in una questione, come questu, resa oscura dalla metafisica. dei tecnici. Ilo letto alruni dei più recenti trattati di Organica, milita re, e mi ricordo, dagli imparaticci di sc_uola,_i det.ti memorabili dei più illustri e mostruosi eroi. Yi si incontrano spesso contraddizioni di pensieri e di fatti tanto pili stridenti qunnto piiL ci a,·vici– niamo 'ai tempi moderni, contrndclistinti essenzinl• mente da due fatti : 11 il perfezionamento continuo e sempre maggiore delle armi "' e " il duhbio circa Putilità della guerra.,. Chi ha ht Jrnzienza di leggermi non perda di vista un fatto non contraddetto dai tecnici, che cioè in ng~i gli eserciti hc-lligcranti R0no formati special– mente di uomini richiamati dal cong-edo al momento della guerra, ossia cli riservisti, (li cittadini che han ricevuto da pil1 o meno tempo un'istruzione mili– tare; non son formati di soldati. Si veda, fra. i ce– lebri moderni, il lihro sulla .Xazione armata, del ge– nerale prus!3inno ,-on der Goltz, o fra i m.oclernis• simi, La Oryw1irrt, del generale Corticelli, Jà do\'~ cg-li dice " che M~o911a itmT conto del cw·attere ll1 11azio11e armata lleyh e.~ercili moderni ,, (') .. (') raglnn. 24 1 Orqa11lrt1 1 di cortlcclll o onrlont, edizione 1001. Le truppe giapponesi 1 che in <1ue:;tomomento se– renano nella Manciuria, sono composte per quattro quinti cli riser,•isti, e le russe sono composte proba• bilmentc per tre quinti nel medesimo modo. • .. I tecnici ci raccontano che l'i~fruzione delle nrmi e della caserma concorre a formare nel soldato la. e,lurazione militare: e certo l'ordine, la puntualità, la conoscenza del mestiere e In disciplina, parti cs:rnn– ziali della educnzione militare, son tutte cose eletta.te naturalmente clnlla. istruzione tecnica; a conseguire la quale basta una ferma di sci mesi, secondo l'una– nime o quasi unanime consenso di tutti, anzi baste– rebbero venti settimane sole, ossia meno di cinque mesi, giusta il discorso fatto alla Camera dal Moltke il 13 iriugno 1893. Nel pro1)ugnare le ferme brevi e brevissime noi non abbiamo mrri detto che la istruzione militare "Oneri esso. sola l'educa:.dono ciel soldato. Da cho ~osa i-ia questa generata, o meglio in che cosn. essa veramente consista, lo diremo in seguito. Ma rispon– dendo al ragionamento di quei tecnici che fanno senturire In oclucnzione sia dalla istruzione. sia da altre virtì1 llrC'claro che si imparano con lungo tiro• cinio in caserma, segnaleremo parecchi fatti storici dai quali risulterebbe, o che basti un 1 istrur.io11e di soli pochi mesi per ottenere l'educazione, o che si 1>0ssafare anche a meno cli islruzione e di caserma per conseguirla. La C'/'ucrradell1indipendenza d'America fu comin• cinta ;on truppe quasi tutte s1>ro,·\·iste d'istruzione militare, e tuttavia esse tennero tosta pili volto ul nemico, anche dopo ripetute sconfitte 1 e finalmente esse vinsero, sotto pii, generali improvvisati, gli eser· citi stanziali inglesi e tedeschi. Nella. A'IICrrn dì secessione della stessa America gli antischiavisti - ufficiali e truppa - non ave– vano nep1>ur essi alcuna istruzione, ma non scarseg– g-hwano affutto di spirito marzinle - di educazione militare - o ne diedero prova. nello ripetute o sfor– tuna.te ecatombi terribili dei primi tempi contro tru ppe 11ss11i pii1 istruite cli loro. Gli escl'citi raccogliticci o tumultuosi della prima Hcpuhhlica francese nrnncarono di istruzione, 11011 difettarono di attitudine guerriera, ossia di spirito militare>, che- è l'anima. stessa della così detta. edu– cazione militare, e aggiungerò che nella. storia della evoluzione militare essi ebbero il merito, o inco– sciente o ragionato, di indicare le fondamenta della tattica moderna, e di suggerire un'organb;zazione più leggera - che poi fu ap1>licata dal Carnot - e per consogucnzn. una strategia più rapida e più risolutiva contro la pesante e tarda organizzazione e stra.teg'ia dei tedeschi. i': note,,ole che la scuola napoleonica, trionfante fino al 1870-71, trae massimamente la sua oriA"ine cla~li insegnamenti cli quegli stessi eserciti raccogli• ticci della prima Hepubblica, ch'erano privi d'istru– zione e di educazione di cr1serma, nl modo stesso che la fine o almeno il turbamento profondo nella scuola medesima trae origine, con determinata cer– tezza, dall1epoca. della guerra boera, cioè dagli in– Etegnarnenti di altre truppe immuni anch'esse della luc di caserma, e tutta.via non manchevoli per nulla di spirito militnrc, e spesso vitt oriose contro milizie dotate di fermo lunghissime. I qua.li inscg-namcnti, proseguiti orn. nella guena. sanguinosa. e tatticamente irrisolutiva dell'Estremo Oriente, vanno accertando s('mpre meglio la. nuova e,,oluzione militare e forse l'inutilit:\ delle guerre .... E questo a riprova cli quanto sia bestia il militnrisrno, se operai parigini o con– tnclini boeri sono in grado cli insegnargli il suo pro• prio mestiere ! ! Ma, tornando agli esempt, che abbondano nella

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