Critica Sociale - Anno XIV - n. 9 - 1 maggio 1904

1aa CHITICA SOCIALE . . . l)inani.i al 1>rogctto Oriundo ::ii possono seguire <1uattro lattiche diverse. • La. prima consiste nel comhntlorc h1 legge, perchc si •~iudic11.che d'istruziom' re no dia anche troppn, che"' i maestri son pil_!,!ati anche tro1.>po 1 che quei pochi milioni conces:si nlln :-icuola s11rebbc meg-lio tenerli in serbo per l'irocillnrc la parte pÌll i.mmi della Nuiione, la quale essendo 1ft.pili sana è perciò quella che hn mag,!!'ioro appetito. I scgtrnci di qucsrn tattica sarebbero molti, sarebl,cro per lo meno i tre quarti dC'i n1pprcsentanti del pu1,olo ~onano, se 11011 ci fosse In pHura degli in~eg-nanti nelle elezioni. 1.,'ultm tn.rtil'a. è quella Ù('JlC sounnmbule del tutto o niente: poirh(· la leg,!!l' 11011 isrnclica sem~a ritardo tutto l'analfabetismo, poirhl' ~li stipl.'ndi dei maestri rl.'stano sempre inferiori alle modestis:sime richiesw dolh, clHS!!C, bisogna rcsping-('r In IOJ!~O sen:1;1altro. I segmici di <1uosta teorhl fanno 111ng-nificamente s_en– z\lnùdcrscnc il gioco della. tattica 11ltrnconsen·utr1ec, dandole modo di camtdfarsi coi panni dog-li amici dclhl scuola. pili veri e maggiori, e di volgere n proprio profitto i clamori della gincohinoria ultrari– voluzionaria. 1i1, terza tattica è quella dei... pnrulitici, per ado– pcnue un'arguta immagino messa in circolazione dal– !'011. Orlando, che è il pili pllrnlitico di tutti: vedono con grande chiarezza. i bisogni dellrt scuola e i mezzi opportuni a soddisfarli, e vorrebbero muoversi, nm non possono, porchè il loro appnrnto locomotore è reso inorto dalle famoso ragioni del bilancio. Per essi nitro non c'è th~ fare ('he prendere quel tanto che il ).linistro del Tesoro ci di\ o piì1 non doman– chlrC'. Se non che il 3rinistro del 'J'C80ro 1 se clit c1ualcosa 1 lo dà non per rar piacere ai paralitici, ma per paura de,!.{li... ag-itntil i quali chiedono ciò che ad essi tocca cli diritto, minacciano di fracassaro i mobili... eletto– r11li se il Governo continua nei suoi rifiuti, afferrano senza ringraziare ciò che il (ìoverno dà nella spe– ranza di ammansarli, e continuano a tempestare e sopr•atut,to a minacciare i mobili oler.toruli finchè non ahhiano ottenuto il resto. Di quest'ultima tattica noi ,·orremmo che fossero seguaci le orga.nizzazioni dl 'J.di insei?nanti: conside– rare fin eia ora il pro~etto Orla ndo rome una legge ~Hl appro,·ata con g-li emendamenti indispensabili a corrC'ggerne c1uei difetti più gravi, che renderebl>ero il pro).?etto inaccettabile; ( 1 1 concre-hlre in ha.➔e al progetto Orlando, che per la 1>ratiC'itàe genia\Wt delle idee fondamentali vi si presta benissimo, le proprie (I) Quedtl omondnmentl dO\ relJburo es1u,re, n nostro llflr('r(', I 81'• ~uontl: 1° SIA an11nossn la formazlon~ di clnUI lnforlorl proml~cuc solo 11 111111do gll obbligati del <lue t111e 11esst non renderebbero neceuRrlo lo ldOl)l)IRmcnto; 2° lasciato In racollà del Connrnt Il ridurre l'ornrlo c:lellclezioni e ar1ldarc due clnsdl ad uu solo mae1tro, 11 ltablllsoa che lo oro di letlone 1>erel11scuna cla<1sedebbano eRscre Ire; s 0 già che non 1l possono 11agaro I maestri di 6" col supplemcn10 dl'I " , al rinunci per ora alla g•; t 0 si &OJlprlmano le due tane aeola~l!che; e, In attesR di po1er i&tltulre cor~I 11reparatori per le scuole &econdulc, 81 lasci elle 1w1 JUl!l~flll'll'IO ctalle elementari alle secondarie rt'Stlno Immutate le norme aU11:ill; 6° gll aumenti di s1111endlo tcodutl dlll mncstrl por precedenti lnrM"hezze del Comuni non siano 1usorhltl dngl! aumenti concf'Rl<Iorn <lllllO Mato; & 0 gli Rumenll COIIOC8~1 orn .!:'\QUO ('11'1111 clnlhl tassa di rkclWt/R mobile; . 7° gll aumenti si concedano 11ublto e non nello t<J1az10 tll tre anni. Quando 1111ei;t1 emendamenti 11011rouero 11cceua11. ;;I do,·r1,1Jb,• votnre 1ent.a 1ra11~azlonl contro tulla lll legge. richieste per una riforma. d+•finitirn; ( 1 ) insistere pcrrhè hl Camera prest'ntC' si pronunci su, questo - clicinm così - 11ro:,.:ramma mussi mo; agitare in~ torno nel esso Ja opinione 1>ubblicilj aspettare al ,arco delle elezioni gcnl'nili i deputati della Camera n.ttualc 1 stroncando quelli che non abbiano approvato 11<•,!,?li appelli nominali il progrnmmit massimo. Xaturalmente que!:lbt tattici~ donebb'esserc socOH· datn, rwlla Camera clllll'opera, non - per carità! - dP,!,?li'" amici della scuola , 11 chè a contar su cli essi t-i ò certi di rimaner 1.:0I danno e con lo beffe, nrn di quei pochi deputati, che ,·cr11mcnte hanno com– pn•so hl imporbrnzu dei prohlt•111iscolahtici, (' •·ht• 11011 sarà tropr>o ottimbmo il supporre si agg-irino i11torno alla trentina. Bssi dovrehhero pro,·ocan', du- 1'1llltl' la discussione della lc~g<', uno o due appelli nominali sul programma massimo, 11011 con la fa.tua sporunzn di farlo accetti-tre dnllu Camera presente, ma con la semplice intenzione di romperla con la hufl'onabt degli amici della scuola e cli obbligare i dcputitti a drsignar::si ron un voto cs1>licito alle ven– <kttc d(':di elettori. In via s11hordinata, donehbero 1tppron1ro hl lE'gge, qunndo fossr modificata nri punti piì1 difettosi; respingerla, qunndo non fo~se ('orretta. Cura delle organizzazioni magistrali, poi 1 clovrebbt' es!;crc di ricavare dalle discussioni JH\rlameutari gli elementi necessari prr scegliere nelle elezioni, con sicurezza di non essere ingirnnnti, gli amici dai ne– mici, d1tndo hl preferenza, uri compilare la lista. elci ncmiri, a quei deputati d'l~strcma Sinistra. cd amici clelht scuola, che nelle votazioni nominali siono stati contrari ai maestri o si siC'IIOresi latitanti. Questa. tattica che - sembra a noi - assicure– rebbe il presente e JH'e1>urrrebbe il futuro. richiNlo sen1a cluhbio grande atth·itìt da parte degli inse– gnanti e presu1>pono rhc nclln. Camera attuale e sor>nttutto ncll18strema 8inistrn si trovino almeno una trentina. di deputati non del tutto poltroni o hnlorcli; ma, se anche questo condizioni dovessero muncare, mancherebbe ogni seria base a qualsiasi agitazione di qualsiasi genero; o la. tattica pili op• portuna e pili sincern cli tutti sarebbe quella dei 1mrnlitici. . .. 8oprntutto gl'imsegnnnti drvono preoccuparsi clC'I pericolo che la legge 11011 arrivi alla discussione fhlrlnmentare. L'esempio cli ciò che foce, o meglio non fece, la Commissione incaricata cli esaminare la. leggo Riz– zotti, la quale, nominata nel giugno 1902, aspettò a presentare la Relazione al 7 magg-io 1903, quando la C'amorH, sopraffatta dai l)ilanci o dall'ostate non era pH1 H,tempo iL discutere una così gTA.ve questiono prima cli divider::si, il che sig-niffcava perdere anch<' tutta la seconda metà ciel 1 903; l'esem pio di questa solennissima. turlupinaturn. organizza.ta con somma abilità dagli "' amici della scuola ,, deve rendere i maestri sospettosi e g-uarclin~hi. Nè il modo come è risultata composta dagli Unici la Commissione inca– dcata cli esaminare la leg-:,te Orlando 1 è tale da ac– quetare i sospetti; perchò,all'infuori degli on. Credaro ( 1) 1,0 <1ua11cl sembrn potrohbero rhu;1111rnorsleo>ù: 1° riduzione tielle lozlonl di tultt• hl clas~I n. tre ore glornnllero, nrlh11rndo due elnssl ad un 1010 miif'Rtro: 2° 1 1arlflen:t.lone degli stl11ondi remmlnlll nl mnsohlll o minimo di llro 1000; S" fiU~ShH dll concedor,11 Ili Comuni d.illo !ò.lRIO llt'r l'tl".~\,tcn,H 1eola1t1ca In ragiono del uunwro <klCII altmnt 11ro1110HInegli t·Saml nnall; 1° 1ussldlo si,eclale da eo111•,•der~Idallo Stato alle prnvlnelo me– ridionali e lusularl 11erperoquMe frn eul'l o 10 11rovlncle set1cn1rlo– nall I v11ntaggl delle nuove lei,cgl scolastlehe.

RkJQdWJsaXNoZXIy