Critica Sociale - XIII - n.10-11 - 16 mag.-1 giu. 1903

IG4 Clll'l'ICA SOCIALI,; commerciali, si educa al lavoro organizzato e alla conoscenza dei fattori che concorrono alla produzione socialmente piì1 sicura o meno costosa; e acquista In visione esatta delle cause e dei rimedi della mi– aeria comune. n capitalismo adempie, adunquc, ad una funzione storica di principale imporbtnza nella evoluzione so– ciale, di generatore, cioè, della organizzazione sociale ciel lavoro. Un passo ancora o i lavoratori, consen•ando hL organizzazione im1>osta dai padroni, domandano prima migliori condizit)Ui di lavoro i e poi, acqui– stando PabilWL a. gestire i loro aO't,ri in comune e togliendo tornaconto al diritto di proprietà con lo scnrnificare ognora pili la rendita o il profitto, fini– runno col sopprimere il pili nociYO degli intcrmc• diarì, il pfHlrone, l' con l'instfl.ur11rc la rcpubhlica. so• cialc del h~Yoro. li padrone ciel capitalo ù 1n·imit monarca assoluto: poi passa. a re costituzionale cedendo ai lavoratori il diritto di rnppresentanza. deliberante nello orcli- 11a111entodel lavoro; infine ccdori\ il posto, anch'esso in un 1>lacido tramonto, alla ro1>ubblica dei lavora– tori. Col diritto costituzionale il padrone non 1>il1 ò arbitro cli rinchiudere gli operai in locali antigienici, di lasciarli esposti per insicurezza n tutti i pericoli che compromettono la incolumità 1>ersonale, di farli lavorare come muli l'intera giornata, di adottare quegli apparecchi e quei regolamenti di fabbrica. che pii, fl, lui talentano. Oli oper ni vogli ono avere in tutto ciò il diritto cli voto col me1.zo delle loro rnpproscnburne liberamente elette, pcrchè in seguito passino ft ri\'CHdica1.ioni magi:;iori. Il. Ln 1>0litica del lnvoro. 5. - Sorgendo una associazione di 1>roletari lavo– ratori, è immancabile la voce interessata ammoni– trice che quella non debba faro politica. 'l\\lO rnce tradisco sempre la sua origine dai padroni, che te– mono si contrapponga alht loro politica di monopolio quella d'interesse collettivo dei lftvorntori. Il consi• glio clivonl.a pregiudizio in alcuni amici stessi ciel prolotariato 1 i quali, confondendo la politica del la– .voro con quella elettorale e 1>arlamcntare dei ,•cechi 1>artiti personn,li e delle vecchio camorre 1 credono sinceramente potere escludere ogni azione 1>olitica nelle organizzazioni economiche. Questo errore trova. aJ)1>oggio nella pregiudiziale nnnrchica contro la par– tecipazione ai poteri pubblici. An1.i h\ politica. elci lavoro uon restringesi in quelh\ stessa diretta azione elettorale e parlamentare che può essere condotta. dal Partito socialista. a favore della clctssc lavora– trice, nHt si svolge sopm un campo molto pill vasto. ( lavoratori nelle loro ori.rtwizzazioni economiche non dovono certamente foro h~ pnlitica del tale o tal ultl'O ambizioso, della tale o tal altra 1:ricca pÌlt o meno rnonopolizzatrice 1 pili o meno democratica, ma dovono fare la politica della loro classe, che è qucllà de~li interessi collettivi 1 sit1 nell'ùmbito clel– l'llziouc elettorale e parlamentare propria, sia al di fuori di esso. Lt\ organizzazion~ della. innumerevole classe pro· letaria non tollera le limitazioni delle vecchie fedi religiose e politiche. L diritti ilei lavoro conquistansi con l'unione cli tutti i prolctnrì e cli tutti i paesi. Lo intollentnze religiose e politiche dividerebbero la compagine solidale di classe. Anzi tale strutturn abbono dai nazionalismi clog,rnali e militari e dallo spirito corporatirn di un'arte chiusa in sè stessa o in un sol 1>aese, e richiede nntcsa internazionale. Solo il Partito socialista, per la. sua. dottrina e la sua azione anche divisa nelle varie scuole, fa. la. po– litica del proletariato. li movimento proletario non B1b1ot r G no B a o può tendere che al collettivismo dei mezzi di pro• duzionc e al comunismo dei beni prodOtti, non es– sendo possibile la. uguale divisione <li essi mezzi in porzioni indipendenti l'una. dall'altra, e non dovendo pili essi formare oggetto di mono1>olio paclronale. Però noi, per raccogliere nelle Leghe dei lavont· tori anche coloro che, ancora 11,vvinti ai pregiudizi sociali e religiosi, non si sono fatti penetrare dalh, nuova fede socialista, e per mantenere intatta la intesa uni\•crsale dei lavoratori 1 teniamo divisa. la organiz1.a– zione politica del Partito socialhsta dalle organizza– zioni economiche, affidando però alla prima. il eòm1>ito di promuoYere e di guidare dal di fuori le secondo. A noi ora basta che i lavoratori a1>prendano d~L sè stessi a combattere la. lotta. di classe contro la pre– potenza 1>a.dronale del capifolista, perchò gli altri p11clroni del corpo e dello spirito delle masse i11ro· scienti od asservite sr,ariranno di conseguenza. [ preti e i governanti, che ciò sanno per finL~simo intuito, contrappongono ul nostro un loro socialismo, tanto che basti, scombussolando le coscienze in l'or– mnzionc, a farli perdurare nel loro soglio di dominio cou la vecchia massima del divide et imJJera. O.- Come svolgesi la politica. del lavoro, e qual è il suo vasto campo, se essa non può confondersi con quelhL padronale ciel tale e tal altro bel tomo, con quella. cieli,\ tale o tal altra crunorra? Per ri– s1>ondcro in mo<lo adeguato, bisogna risalire alla gèncsi del concetto di politica. Politica. deriva dalla voce greca poUs (città)) e si– gnificò originariamente governo delhL città, che for– ma\'a lo Stato antico. Lfl parola polif; 1 che trova. riscontro nel plus e nel populw1 dei latini 1 servì n distin~uere l'associata moltitudine (1>lurulità.) dalla vita sciolta od inorganica primitiva. Ogni associa• ziono svolge un'azione politica: per il solo fatto che alquanti individui si uniscono per provvedere alla loro comune sorte, sì stabiliscono dei rapporti nuovi tra gli associati e tra l' associa zione e gli esterni. Oli atom i della materia, dota.ti di caratteri pRrtico– lari a.cl ogni corpo ritenu to se mplice,· combinandosi sprig io,rn no caratteri fisici e chimici nuovi. Scompa– riscono nel corpo composto i earntteri dei compo– nenti, e ne compaiono a.lt1·i completamente diversi. Gcsì.1 dichiarava cli aborrire hl politica, ma. il suo martirio ru atto cli reazione politica 1 perchè conse– ~uenze politiche generava la sua predicazione, e ne era esempio il suo ingresso trionfole in Gerusa– lemme. Gli apostoli, conquistando Roma alla nuova fede, sc11lzavauo le basi politiche dell'lm1>cro romano. Ogni associazione unHLna svolge un'azione che è diversa e maggiore cli quella dcriv0ntc dalla somma meccanica dei singoli associati. La particolare azione di ogni associazione, sia questa n11zionale o comu• nalo o di classe o di ceto o di parentela o di ami· cizia, o per qualunque fine o intcresse 1 chiamasi politica. Le associazioni, adunque, dei lavomtori per il miglioramento della loro classe e per la riYcncli· eazione dei loro cliritti 1 irradiano, reagendo nell'am– biente, la politica del lavoro. f mpporti economici nuo,•i si ripercuotono nei movimenti politici e mu– tano il diritto e la morale. La politica crea lo Stato o ne informa. l'azione con le leggi: e la politica slessa lo \'l\ trasformando da potere autoritario in semplice ufficio amministrati, 1 0 dell'azienda sociale. I r,,pporti economici della achiavitì1, della servitl1 delln globi~ e del snlariato hr111110 creato e mantenuto lo Stu,to 1\Utoribnio del gcnchm11e, che costringe il corpo 1 e del prete 1 che costringe lo spirito, per man– tuncre i diritti di monopolio nelle oligarchie succe– dentisi, contro l'insorgere delle classi soggette. Ora i rapporti economici nuovi stabiliti dalle organizza– zioni ciel prolehlriato tendono verso la com1>leta li– bertà del laYoro e del consumo, spezzando ad uno

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