Critica Sociale - Anno XII - n. 17 - 1 settembre 1902

2C2 Cll11'ICA SOCIALE Vi siamo! dirà a tt1icsto ptrniu il lettore sa- pc,•11mcelobene che questo 111cùico11zolo avrelJbe ti• rnto in hallo 111solita riccttn clelln. pl'Oporzionale ! l•:hbcne io prego il lettore 1-1 f11rRi un'iclen esatta, 1,ri111nùi dn1·111i alla 1cstn del matto, di che cos'è 1111 sistema di rapprcscnti1n:i;1l propor:i;ionale. \•; la preghiera non è fuor di luogo, JJOrchè,se quasi tutti i oompttgni sono ormai nrchc di scicn:i;a in fatto di l<'!Hlenu•, di rivolu:i;ione, di cntm~trofi e di riformismo, 11011 i.riurerei che 1>iì1di dicci dozzine sap1>iano che roba O quella cli cui si tratta . .T,oproporzioni, si sa, pu;,;zano di aritmetica, e l'ttritmctica non è il forte tlcl nostro 1>11rtitoche a1>pennora comincia a gustare lit geometria nella vertenza dei 1>arallelogrnmmi. :-$('rro la parentesi e concludo per questa prim11 JJfll'tC. L'unione elci partit.i popoliiri, primo. di cstinguer:si, dov1·ohl>0t.cntnrc con un ultimo sforzo collettivo di inti·od11rrc 111. proporzionalo nollft nostrn l<'gishtzionc. Questo tlovrebhe essere il suo tesfa111e11to, pel'Chl· :,:urantirehbc 1>ersempre nlh1 dcmocrnzia il massimo ht'llC•fiC'ih, che dall'unio110 è ti11 qui seaturitoj e forfle, ilopo questo teshuncnto (' in e11so di ;:nrnri_gione, la 11nio1J(' r>otrebbe ancora vivere e prosperare qun e l:ì sotto hl forma clell'mnor lih('rO (' non elci matri· monio di mutua speculttzione. I•: ,•<•11ii1mo 11ll'nltro malato, ('h(• è r1111iti'1 tlel par- 1 ifo soeinlista. L'unit:ì ò minnccintn. dit llisformit;'1 di nttl•g~ia– n1C'nti o da dissensi personali. Anche qui io non ho veste nò dot.tri1HL per diro S<'provàlga l'una o l'altra causa di disgregnment.O 1 o J)Cr prevedere quanto tempo ancora. durerà Punitì1 del partito. Continuo però a ripetere: siamo previ– denti e facciamo un testamento, che prolunghi 111- meno qualcuno dei vantaggi principali clell 1 unità 1 se questa avesse a sparire. Lo scindersi del r>artito in due o tre ali - 1WC'nti :1 romun<' il progrnmma massimo, senza <li <:ho non i-i polrohh1• pili pnl'lnrc di nli df'I l>fll't.ito socittlistn 11011 pMdurrebhe grn,yi dnnni 11olh1esplica:i;io11<• di qu<'llc fun:i;ioni dC'I partito, rlic i-411110 In prop11• :,:nndn prr· IR. f'or11111zio11C' di cosri<•nz<', \'org-a11i:i;z;1. ziouc• <l<'I111·OIC'tarinto, l'C'l11horuzi,mc di progTttmtni 111ini111i o immediati: fonw eorri~po11d('rchhc a 111111 IO)!iea <' utile 11ivisio11e lii lavoro. 11danno in,·cc<', manifesto e immNliflto 1 di mrn seis:-iùl\(' si il\'l'Chho 11('IJ'esC'rciziodi <1uell',1ltrn fnn• zinnP, 1rnrC' im1>ortantissima, tlcl partito, che è la c•onqui!da. dei poteri 1H1hblici. Divisi fra noi e lini.rii afti11i1 non arriveremmo pill per molri anni a mttn• dare 1111 rapprcscntnntc sot'ittlist11 in J'arlame11to o nei Comuni. Bisogna dunque OYviaro a f111estoll<'l'i· f'olo, che, f'SSC'ndo un pf'l'irolo d'indole clcttorfllt~, 1.rovn anrlll'a il suo riparo 11clh1rappresc11rfl11ziL pro– por:dn11:1lt·. .\IIL vi ù •li 1,ii1. I diSti<'IISipersonnli, che qua. e 1;'1 si allarg-1111O, accennando in <1unlchc luogo a raggi un• ::rrC' l'intC'nsir1'1dei dissidi acutissimi che straziano i partiti conservttlori, hanno molto spesso la loro origin<', :H•,,ertita o no e cii1sc11nodi noi 1>otrehh(' fra le !-lnc conosc<'nzc trovnre uno t111antiti\ di prove ilit qu<'stioni elettornli. Finchè il partilo avcvn dclìciL'IIZfl di camlidahili h• c~osc proccdcwrno ahhashmza liscio. Orn, <'Ile i <·n1Hlidftbili, 1111che J)crchò le noiP (' i pericoli :-son diminuiti, tendono a. 8O1'/>fHl~Hl'C il numero dei posti - corno gih da tempo nccadc nei pa1-titi conscrvn– fMi o dcmocrnt.ici - si accentuano i dissidi perso· unii tonto fra i candichtbili, quanto frn loro e i comitati incaricati delln scolta.. Xcll'csagcrnzionc degli srniirchici intorno ni 1>ericoli tlerirnnti dall'esercizio del voto <1ttnlche µ-rano di ,•f'rità vi tlC'YC essere. l'n A"l'anocli ,·orit:\ è auchf' llllf'i:itO: c•h(•,mentre Ul)O si rfl:-SSOg'lhl il Cf.(SCr la.sciato 81b ot a G no t:-S1arco in tt•rra dalla nmssa ano11i11m dc;:li ,•ll'tttiri, serba HCIIIJH"C un po' d'acrccli11c vt•rso clii lo ha <'scluso d11ll'onorc della. camlidaturA 1 S()CC'inlmcntcse l'o!-elu• ~ion(' pro,·icnc dn un ('omitnto eletto 11\1:1. lcst.n. cla u11',1Hsc111hlo11 po('O numN08fl (li 1111 ('ircolo altrC't.tn11t11 111i111;herli110. ; Se In delicata opcrn:i;iono dello scelta dei candhlnti nHenissc 110n l}er opera di comitnti piìt o meno h.•· i.rittimi, nrn per opC'rn degli elettori stessi alrattl) della votazione, prohabilmento ~i ei;sicchcrebhc una delle sorgeuti principali lii <lissicli.. \nelle (lll<'Sia ~elezione diretta dei cnndid:tti 1m(, ottenersi ron q1utlche sistema di l'ilf)J)resentanzn pror>orzional('. Lo rappresentanza proporzion11le si p1·cs<'nt11 liunqn<' (•omc In riformo piit urgrntc e i,iì1 i:,:icni('n, V<'rRo In quale devono tendere 1iell'i11lrr('.1:;w proprio i p:11·• titi popolari <' il pn1·tito sot'ittlistn. J.'rn le rit'ormr d'indole costituzio1rnle, di rui Art.urn Lnhriola. l'im· p1·ov('ril\'i1 al p11rtito 111 tr111,c111·u11zn l'!OvNchh1 1 è n11f'h<' <1uclln eh<' troverehhe nrng-gior copiit di ttclf'sioni :il di fuori lici gruppo dei pnrtiti popolari 1 pcrchè ri• !otpondonll'intcress(' cli tutte IC' minornnzC'. ~i ohict.terà che in politica :11whc le 1,ro1>ostcpiì1 g-iuste httnno bisogno cli esser lanciate quando j,,l,i pr<'senrn l'occasione pro1>izi11. 1•:hhC'nc, qucst'ocrnj,,l,ion<' i:itn per J>rC'sentarsi. Giolitti 1111mmciò g-i:1 l'ho ,'- in prcpnrnzionc ;il )li– nh;fcro 1111 progetto p<'r il rionlini1111r1ito d<'llc C'i1·– cosrrizioni clctt.orali i11 hase ai rcsulb1ti dell'ultimo censimento. In mano a quel manipolatore lii elezioni ò focilo prevedere che il modestissimo prog-etto, sott.o il ,·o• lame t.lci ritocchi innocenti, nssumeri\. tutta l'impor– tanza d'una riforma elettorale destinata a distruggere i maggiori centri d"infezione socialista o 1>opolarc. Allorn sarà il momento opportuno per op1>orrc ri– forma a. riforma, 1>atrocinando In rnppresentan:i;:1 proporziorrnlr, dopo averne con nssidua propa.!(An<la spirgnto al pnesc il mcccnnismo {' i hencfizi. )L Vt:1.ATHI. L'ORGANIZZAZIONE ECONOMICA del proletariato industriale RELAZIONE AL CONGRESSO SOCIALISTANAZIONALE Hl•II<' ltcl111.io11iprcdispM~to per il Congre!-~o, iw quella tlcl Honomi, Chi' i nostri lcltori gii'1, COIIOSCOIIO, (, induhhiamentc la. pilt impMh111tf' prr quHnto 1111 tratto nll'azione politirn o pnrh1nw11ti1r<',quf'sta, dC'I ('hi(•f-111 <' d<'I )!11rinldi 1 t'· del p11ri ,li l-{1'1111 lung-n, In piì1 sig·nificat.ivn. pc,· ciò che ri!lottc l'aziono ccono• mica del partito, che a qucll,t prima ò strcttnmcnf<' conness11. (.; dessn 1111 documento che onorerìt il pru•. tito anche al cospetto dei partiti socialisti strnnicl'i, e qunlc solo pote"a uscire d11lln,esperienza e d:1\ srnno di due valorosi orgnnizzntori 1 In cui iizion(' prntir,t 1,orò esplicarsi, da du<' Anni, in unn d"lh• regioni imlustrialnwnte pii1 C'volntc d'rtnlin, la Li• guri11, rol fa\'orc ù('I l'i1111ovi1toamhicnte poliii1·11 itnlitino. Ci duolo che r:1gio11i di sp:~zio <', piì1 a11('or:1,tli t<'mpo (l:t Hch1:i;ionc 11011 ci giung-<'('Il(' og,:.:-i,I" :-:t't– tcmhro) non ci consentano di tlilrla. t,uttn int('ra d'1111 colpo. l'orchò ci pare che, oltre la hontìt delle os:-;1•1·– vnzioni particolari, il suo complesso, arditamcnto ri– volu:i;iona.l'io e al temilo stesso is1>irnto n f1uel poi.i· tivismo, rauto cd nust.cro, in cui risiede l'Ouf'.~lùdellu lttllir,r, riesca per indiretto - 111ft con tnnto nlitJ!g'iOr cflicaci:, 11uanto 11w11O riò (· rrfl'etto d'11n:1 tesi Jfff'- 111C'tlil11l:1 - :t stabilire 1rio11f:1h11C'11t<' la ridicola ina-

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