Critica Sociale - Anno X - n. 15 - 1 agosto 1900

B 258 CRITICA SOCIALE BERNSTEIN E L'EVOLUZIONE S CIALISTA IV. che ne facciamo cos1 una specie di paradiso, ebbene io rispondo che il parad.iso sarebbe ben vicino ai credenti se essi "i credessero. Dico che 1 per essi, se vi credessero per davvero, il paradiso sarebbe il pro• lungamento immediato della loro breve esistenza; Ed ora, che ho rapidamente percorso tutta la clot• o piuttosto sarebbe presente alla loro stessa esistenza, trina di Marx e tutta 11interpretazione di Bernstein, se essi avessero il sentimento che ognuno dei loro ecco che ci imbattiamo in alcune questione finali. atti, dei loro pensieri, delle loro parole, vi corri· Anzitutto, il socialismo appare esso come una forza sponde, vi risuona e modifica, laggH1o lassù, gli rivoluzionaria? Mi pare che un tale quesito non si e,•enti futuri. 1-~bbene, io domando ai sociaJisti, non possa nemmeno porre. 11 socialismo è necessaria- già. cli precisare la. data, impossibile a determinarsi, mente rivoluzionario; lo è perchè vuole sostituire ciel trionfo del socialismo, ma di vivere sempre in un sistema di proprietà a un altro sistema cli pro• istato clì grazie, socialista, ossia lavorando sempre, prietà,; lo ò perchò uon può effettuare tale trasfor- ogni ora, ogni minuto, alPavvento del socialismo, ad mazionc se non per mezzo della classe oppressa; e esso riferendo tutto lo sforzo, tutta l'azione, tutta quondo, in una società fondata sulJa proprietà. indi- l'energia del loro pensiero e delJa Iora Yita. Ma noi vidualo o capitalist ica, un'idea, una dottrina, un par- lo possiamo fin da oggi, perchò fin da oggi noi ab- tito sono costret.ti a fare appello a coloro che non bi amo ciò c he può chiamarsi una certezza vittoriosa; lrnnno, per definizione, proprietà. di sorta, essi fanno la certe1.za che, qual che sia h~ data dell'avvenimento, appello alht forza m1senzialc cli negazione, cli rivo- osso è il s olo an•cnimento che l'umanitA a quest'ora luzione, che tale società porta in sè stessa; può attende; noi sappiamo che le cose seguono tale un dirsi che è 1>erdefinizione che il socialismo ò rivo- corso, che la evoluzione economica. e la marcia del l11zio11ario .. Lo ò tanto) che, il giorno in cui eventi proletariato hanno tale una direzione, che non si im1lrevisti 1 una. commozione storica., analoga a.quella a.vvereri\ nel mondo alcuna rivoluziono politica 1 rcli- clel 1871, portassero i proletari socialisti al potere, giosa o sociale che non sia la nostra,! essi sarebbero l'orzati n compiere, o almeno a ten- Non vi sarà, ben voi mi intendete, una grande iare 1 mm ri\•oluzione sociale, mercè la trasformazione trasformazione dell'umanità che ci se1>ari dall'uma- tlcl sistema di proprietà. Avrebbero un bel dirsi che nità socialista. Ah! io mi figuro quale avrebbe dovuto forse hl tlnssc contadinesca non ò preparata, che essere lo stato di coscienza <li un proletario francese forse nella stes~a classe O1,eraia vi hanno ancora se, nel 1780, sentendo appressarsi la grande tormenta, trop1>c forze iucrti o incoscienti; e tuttavia. sarebbero a,·esse ,,otuto, ill un lamJ>Odi cli,•inazione sublime, 1·omhrnnati, <h1lla logictt. stessa el ci soc ialismo, a im- intravvedere non solo IR imminent(' riYoluzione bor- pie:;are1 nel scn13Ol'ivol11zionario, n.el senso cioè di :;hese, ma In futura rivoluzione proletaria; esso una. trasformazione completa. della p roprietà, il ,,o- sarebbe stato rapito dall'entusiasmo o dalla gioia tere che la storia ttvesso 1>osto in lor mani. intra,•vedondo all'orizzonte del XX secolo la libera~ ~:eco perchò io trovo affatto vana la donHmda che zionc dei suoi fratelli cli lavoro e di miseria. Ma, al noi ci f'ùcciamo: pensate ,·oi che alla rivoluzione so- tempo stesso, qunle angoscia e quale turbamento di dale debba assegnarsi una. scadenza. vicina o unu spirito, pensando che il proletariato, prima di arrivare scadenza loutanu:I.... lo 11011 ne so nulla, noi non ne alla pro(ffht rh·olu;~iune, doHnra trnvcrsaro il \"Ortice ~appiamo nulla; tutto ciò che :sappiamo ò che, il tiella. rivoluzione horghcse! l•:hbene, noi non abbiamo ~iomo chC' il prolotariato i;ocialista organizzato rag-- questa dolorosa. pro,•a d!L\'nnti a noi; noi sappiamo che giungerà. il 1>otcrc,1mràcostretto !L compiere un'azione In prossimit rh•oluziono sftri\ la nostra, che tutti i nostri profondnmento rivoluzionaria, colla completa trasf'or- atti vnnno diritti verso di essa, che tutte le nostre 111azio11cdel sistema di proprietà. i non comprendo parole si SJ)fl.nclonoverso cli essa come onde sonorr quindi (ho parlato di queste cose, tutti questi giorni, che si allargano !iOprn u11a grnncle pianura. senza con eminenti sociulisti, con parecchi tlci nostri mae- incontrnl'C O8tncoli; snppinuw, qtmndo camminiamo ~tri) non comprendo che noi posiiiumo dividerci iSU per la via o ci imbatti11mo nei nostri fratelli soffc- una simile q11cstio11c. renti o licti 1 sappiamo che, qm,mlo la loro sofferenza V 1 lia clii mi dice: " ma, predicando al JJrolctaria.to spnrirh 1 sarà per cag'ion nostra; che quando la loro razione i11)111cdiata,l'uzionc simhtcale, l'azione coo· l g-ioia sarl1 nohilitnta, ~un\ flCr cagion nostra. perativn, lo )jforzo di ogni giorno, le riforme che 1•; allora, per('hè si dice che il movimento sindacale, debbono 1 grado II grado 1 elevare il proletariato a che il movimento cooperativo, che le riforme JJrepa- quello stato di forza. nel <Jlrnle J>Otrà effettivamente ratol"ie 1>rolunghcra11no la. \"ia :I La prolunghereb- cornpicre ltt. rivoluzione; preclicantlo tutto ciò, Yoi bero se fossero isolate dal pensiero dominante del sembrate l11sciarC'molto tempo alla società ca1>italista, socialismo; ma. se il Sindacato, mentre è Rindacato 1 voi le accordate un troppo lungo rcs1>iro. E, badate. I è anchl" socinlista, se estio fii considera come uno mentre voi consigliate al 1,roletariato questa orga- strumento di organizzazione, di preparazione e cli nizzazionc, cjuesto metodo riformista, dovesse pure educa1.ione in vista del socialismo, se la Cooperatirn condurre a un'azione ri\'Oluzionaria, avete Paria lii è sociulista, se, in cotesto campo della vendita e dello considerare l'ordine collettivista o comunista. come scambio dei piccoli bazars mercantili e de!Je botteghe il paradiso lontano dei vostri sogni, in attesa del incoerenti o disperse, essa vuol drizzarsi come il quale consigliate al proletariato di mettere radici I tipo del ~rande emporio popoh,re; se le riforme che i-ulla terra capitalista. 11 noi chiecli!uno, In limitazione della giornata di lavoro, J\11 11 comprendo che umi tnle questione di date l'ispezione operaia, sono comprese tlal proleturiato poil~tt :separarci. Nc)jsuuo di noi può arrischiarsi al come ,rno,•i mezzi di ttccrescel'O la sua forza in vista mestiere di profeta. Bernstein nggioma a un periodo della società delinitiv1Lj t1llon1, innumeri fili riattnc– indetcrmi1111.to1molto ondeggiante e involto di brume, 1 cando t.utti i 11ostri atti del\' ogµ-i alla. prossima ri– la trnsfornrnzionc della società.; Kautsky dichiara di voluzionc, quoshL deve, a dir così, sentire ripercuo– non credersi imprudente nel pronosticare che, se la t.ersi nel suo cuore tutti i moviment.i del proletariato Dem6crazin, sociolista tedesca progredisse nei pros che lotta. e che soffre. Dm,que •- qual che aia. la simi tront'nnni come ha ))l'ogredito nei trent'anni pas- data della rivoluzione - essa ò domani, essa è oggi, sari, la rivoluziono sociale ha. forti probabilità. di dappoichò nessun'altra rivoluzione ci separa da essa compiersi. e ciascun nostro sforzo ce l'avvicina. ~l'H lutti questi calcoli, io penso 1 son nrni ed oziosi; .\ propo:-;ito di questo hworo di preparnzionc, ili or- 1• R1~ ('i Ridici" dw noi ng-triornhuno 11ide.;ilri;:oeialiRta, g-nnizza.1.io1w~inf!acalP ,, coopf'rativtt. di<'f' il K1rnti;:kr: te d G

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