Critica Sociale - Anno X - n. 1 - 1 gennaio 1900

(' Il I T I (' .I ~ O (' I.I U: Il t'arnwra un J)r0g<'tt0 di ll'ggc che gl'l1ernlizzere1Jbc que– dtt fncoltit A ~C'hnerllcck, uno de?i quattro Comuni della lnte1·commwiale a.i,., eau,.c:, il eom1rngno Bertrnnd, a.. ,;e~ sore 1 J)ropo,c di rC'ndC're In di..trilmziont> dell'acqua ob– bligatoria J>cr tutte le ('a.1:;e g-ratuitn. I.e ,;:J)e ... e di tal(' /iien·izlo donC'hbero ,·('11ire coperte da una impo ... ta "<'· ru:-rnle ,ul re(hlito dei terreni. Que,;ta -;oluzione non fu ncrolta che in 1>nrt('.Ltt impo,,ta sui tNreni fu diminuitn cl~lla metil o il pngnmento dell'n('qun ru nurntenuto) mn rulotto da 27 rr1rnehi In rifrn 11rinu\ dc-.ignata - a .... oli 8 franchi. {1.1.f flt1t cri Jiroulmo 11m11r,·0J. 1)111.10 \'JXCK. L'USO DEI SERVIZI PUBBLICI deve farsi pagare con criteri d'Imposta progressiva? Tv1·1m,, 19 di~mbre 1S99. Menfrc qui, n 'l'ol'ino, R'inizin 1111 corso di conferenze su quella chC' Hi i;iuolc (')linmare n11midpali:za2ìonP dl'i .~errizi, e mentre ln. ('ritira offre le sue colonne ad mm. trattAzionr r(':,rolar(' f' eontinuata della RtesRa que~tione, Il. me l)lll'(' 11011 inopportuno esprimere fd– ('~1111 Appr<'zza111('11ti i-ml ))riill'ipio della nuova forma <11ap1wopriazionc il<"i i-ervizi, tanto più che non mi ~~m_h,rano int<"ri111J('J1tl-' 1u'<·PttHhili <1uclliche espone,·n .F,nuho Cahlnru nel num('ro del I.,. dh•emhre 99. ]~ hene chiarnm<•ntf' intPnclt"rl'i ~in da principio, perchè dall"e~llttu. ,·on~tat::tzion<' df'lla rn~ione 11·es!'ierc tlel nuovo indirizzo, dt•llo spirito che lo infornrn, d1c.•lle cause che lo dctt•rminano, Ai ahhia da rrarrc una norma. Ril'lll'lt. di HZiOIH', 11011 ill('l'!)l}Rhl nò diRO- rienrata da illm1io11i. 1 . 1-: sic~ome a irw,·itahili illullioni ca difficoltà pra– tiche m1 semhra J)Otrehho co111lur1 o l'anm1zionC' di nlcuni concetti dt•I Caldara 1 di <1uesti io voglio 1>ar– larc . . " ,:: n?IIE' 1uopon-:ioni trn l'impoHtn e la tassa, che s1 esaunsco tnltn l'a;,;io110del pnrtito socialista. nelle amministrnzioni comunali.., ('osì Hc1·ivr il Caldani e questa prcmeHi-tt <lornurntica. riHthl<'('A ad una nor,:w pratica cJ1e drttA alht fine del suo articolo: M Anzitutto l'in1lustriR munil'ip:1lr non deve rstf>!ld('rf!i ai consumi dÌ prima necei;"in\ che 1levo11O formar(' ogc-etto esch1hivo dei veri servizi puhhli('i. fn seromlo luo(ro il tributo imposto ai cirtndini J)C'rchò Ci:il'li usufrui;c~:no delrin– dnstria muni<.:ipulC' deve esR€' re possihilmenre llctcr– n~in~to con rril(•ri di v1· 09re.r i.;:;ifitù . ., J,a quale norm:t s1 r1collel?fl ad 1111 concetto del CaldarR secondo nt<" addirittura errato, C'(ucllo col q1rnle -eosr'ieae che J'in~ drn1tria munki1>nle t('{'nicamente ~i presenta w come un'im1)osta indirctrn. e 1rnl commmo. M Mi pare !-i <khhn innanzi tutto ammettere que!'ito: thc la formazione dei monopolii municipRli ò unn. diretta ed immedi:tta derirnzion(' •lella. formazione dei monopolii privati; che rindu~tria. municipale dnllo 1will~ppo della privnta derinl e da C'(uesta as8umC' le~A'1, tendenz<', forme, le quali i-;i vanno, natural– mente, e,·olvr1ulo, 11111. rhc nel C'.1111po della produ– zione individunlizzatn. tro,·ano il loi-o punto di par• tcnza. ('osi, nm111C'8RO l'uttnalc reg-i111C' <'<'Onomico data. lit condizione tleì hilun<'i c·om111utli, tlata. la nec~ssit~ di cstC'nderc i Hrrvizi pnhhlici gnituiti n111111essa l J)Ofi· sihilità d('I ('01111111(' industriRk• 1 1/ dPve concedPr<:' 11n~lie nd esso di ('Ollll►nrt..1rsi a mo' di priYato ind11- i<,tr111le e di percr1,in\ 1111 J)ro/Uto. T1-1le profitto j)'l•rà e,.sere minon' lii <111rlloJ)('l'l'('JJito dalrindustri1-1.le: come dargli la V('Stf' di mfimJ)O!ittt i ru liretta s ul co n• 1 sumo c1ua1u.lo - Rnzi - la condizione del pri,·,1to consumatore ò migliorata? Qum1ta è in n•rit;'t una N('mplice <1uesrionc di 11omt•ncl11tma. tC'eni('n; ma l'uso c:he fa j\ C.:HhlRra della pnroln 1111JKJ,-rla lo HpingC' poi a mettere innftnzi la. 1lro1,osta di i~tituire ptr ('i-,Slluna JJroyressiritù. Xon fiO :,C ho hC'11 <·ompre),0 1 ma 1 secondo il Citl– dara, l'impo..:tR 1m•lc-rnta.dal )luniriJ)iO per il con~mmo dt I dont•hhl' <'~..:{'r(' infc-rior<' nlln met,\ dell"im1•osta prelevata J)N il consumo tli 2, e quindi i prezzi do– vrcht,ero rrt•scerc in ru:,.:ione 1•ii1 <·heproporzionale alle unirà commmurc; hlnto che, J)rr C':sempio se l)er t litro d'arq1Ht. 111unicipalo è- Ah1hilito il l)re~zo a, Jle.'1' 2 litri donC'bhr ('1'1sC'rc srahiliro il prezzo, per esC'm– pio (imnrn:,rina111lo mm forte 11rog-1'<.•s~ionr), di 3 a. In t:il m1111inK il ~lunic:ipio f:trC'hhe ratth'i affari e non w•ilrC'hht• C'II(• piccoli nct1ui,,itori fra i suoi clienti. lo in,·t•t·,• mi permettert•i di dare al )lunici– J)io l'utiliunio con-.:ig-lio tli stal>iliro - forse direbbe il. Ut~)dnra nru,~proµ-ressiviti\ a ro\·escio, offrendo t11p1u gr>1rHli consuma.tori di arqun prezzi di favore per stimoh1rnf' il C'oIii:111mo. Potrehhc tlnr~i che il CaldHrtt mir11sse ad unn.pro• g-rossh·itil di prC'zzo in ha._C' nlln rondizione econo• nomic-a dei <'Oll1J)rarori. . od t1llom arri,·orcmmo ad un merrato ntoJliiìtko. E, per c01u..•hilHIC'fe 1 se ra:11.ion<' tlC'l pnrtito :sorialistll. si limirnssf', nC'i ('0111.iig-li comunali, a discutere -· ogg-i sulle pro1>orzioni f'nt l'imposta e Ja hlSl'la, \'aie a dire 11 1,tnhilire in (ptali rtt-ti il :sen-izio tle\·o fari.iipag-arc 111 l)l'<'ZW di costo cii in quali ad un 1n·czzo SUJk~riore al costo, il parrito 8ocialista anehhe 1111 aziono ni:;~airistretta e, molto spe:-.i,o, uto1>istira. .\ ronno 0::.-rno. L'ULTIMA F SE DELL'ECONOMIA L R NA(1 1 Il (ll'iucipio del dil'itlo nlla terra. Il sistema del Loria rileva il suo carattere pro - prio nel far culmiuare tutta la cornple~sa vicenda dei fenomeni economici e sociali al rapporto ter– riero (t). Abbiamo visto come l'ipote~i della terra libera nel sistema loriano non si t·iveli come una forza operosa o conc,·eta. E~sa è uun fìnzione illeale, che porge in via metodica uu termine di paragono t,·a le diverse forme della prop,·ietà capitahst1ca e la proprietà libera che si ammelle come fatale corollario della inoccupazione fondiaria. Ora è di suggestivo interesse il porro mente alla nuova veste sotto cui si sono presentate le teorie del Loria nell'ullimo suo libro. Nlli, affrontando il principio della causalità economica loriana, no ab– biamo scorto il lato ideale ed abb;amo concluso che il corpo delle sue dottrina pone,a capo ad una negazione di quel rigoroso dinamismo economico <li cui Lo1·ia faceva pr"fessione. i\la ora ecco il Lo ria stesso, che, traendo le naturali conseguenze inerenti alla struttu1·a intima del suo sistema, viene a rive– lare il lato pii, disputato dallo sue dottrine, vogliam dil'e il 101·0 fondamento filosofico. L'1llu:1tre economista italiano si era impadronito di un principio non completamente ignoto ai primi economi~ti, specialmente a Sturch, il principio della terl'a libem. e di Ol!SO avea falto ifl chiave di vòha del suo e<lifìcio colos'iale. Indaganrlo le innuonze che sp1·igiona la tena riguarJu a\lJ. sua legge li- ('I Nel fa~clcolo precedente (16d1reml re '9J) abbiamo pubhll, C':llo il prC1em10del 1lre•ente &tud10,col 1ottot11olo: Concepim,mto 11e11e.-t:Jle dtl •llttma. (Sola dtUa CRITICA). l'I Anche Sc11,H,n1t: • L'\ terra, dice, è Il &ostrato di tutle le uionl, e renzlonl 11ocll\ll•· 1'Ua e ,c,•«tt«.-a del corpo $OC(Olt', voi. 11,cap. VIII.

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