Critica Sociale - Anno X - n. 1 - 1 gennaio 1900

Critica Sociale fr/VIST .Il QUINJJICIN.f/LE DEL SOC/.f/USMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50. Lellere, vaglia, cm•toline--vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE- MILANO:Portici Galleria V. E. 23 (2. 0 Diano IOblle) Anno X - N. 1.. l{ou, si vemle li. nmnert sepa,,·ati. MIiano, 1. 0 gennaio1900. INVIAAFFATTO ECCEZIONALE il p1·esente fascicolo è posto in vendita al 1n·ezzo d'i Centeshni 10. SOMl'vlAlxIO Attualità. /)/cllll1n1~/011L l/eCtS$(1/'/t: rlt:Q/11~/Qll(II'/ Q(l i)j)J)Offtllli8fi /> (t-J.•). l/fl•rt(lt11tlsmo (Us T!!AVl;T). Studi sociologici. JL M,m/('/Jllo 1111oro (IL H.). IA1 110lltfr<• ro1111111c1/t; dti BlH'frlllBII litigi, I (t:)111,10 \'ISCK). //1110 tld i'tt"t:lzl pubblici <ltrt f<1rsl p(lgare "°" criftri d'imJk>i'ltl Jll"O!lt"tl'i'irn ! (l'rof. At'OtsTO OSIMO). J.'ulllmc, fau dtll'tktnwmi(I lorltmo: Il pr/i1l'l1ilo dtl diritto ,,11,, ttrl"(I (t:1/RICO l.,V.0111:). Filosofia, letteratura e varietà. }-'!"(I 1,11.11'1 t l(lfll!lte: ,.u,,., 11/ r. ('(11/(mto (t:11 THAVl:T e ~-. t'I.Olt.\). l)lblloluc, cli m·opagon<la. J•ei "110,·ommo ili C1bbo11<fme11to. - A11111111rl e 1we""· l·n fine al fascicolo: Condizioni d'ab, bonamento, abbonamenti cumulativi, premi semigratuiti, biblioteca di pro– paga_nda, ecc. DICHfARAZW~I NECESSARIE 'flivo/uzionari od opportunisti? Quando 1 Alla ripresA d('IIC pubhlicazioni di questo foA"lio, il 1. 0 dello scor:;o luglio, ci rimettemmo - dopo oltre un anno di forzato silem:io al nostro modc!<to còmpito di critica e di dh;cussionc sulle <1uC':stio11i del ~iorno e, toglie-udo n IH'Cstito la. frase di un dottore s1>agnuolo, u:scito <ht un se<1uestro di fWl"tiOIIA tlumto lung'hi An11i,scl'ivcmmo: "' Iteri <li– tf'/1wuu.c1 ..... ,,; quest:1 frase non fu, come suor1ò forse H taluno, una " frase" nel :;cnso virgolato della pa– rola; nò, meno irncori:i, ci piaC'que att€'gg·iarci Ct)n et1sa nella 1>osa scultoriamcntC' C'l'oicn di tHli, sul cui Cripo, disumanamente !itoico, fo~Re trnsrnlata, senza 111Jhllndonar scdimcnri, SC'nza ~ustit:ue sin•~ulti la fiumana di lagrimc e di !iil.nJ.nte 1,cntC'nata ~1 rtltlia. da una reazione di novrrno, nltr('ttanro :-;tolida <' feroce quanto codarda. Quella fr:HR' 11011 c~primcrn un fenomeno psicologico, un atteggiamento subiet– th10 dell'animo nostro; era bensì la formulazione e il richiamo, objettivo o sintetico, di tutto J'indirizzo del nostro Ja.vo1·0 o ciel nostro giornale; cli un incli– l'izzo custodito coerente, per Anni ed anni, a tra"erso lo svolgersi cli avvenimenti talora imprevisti, non di rado oscuri, spesso dolorosi 1 ma l'assieme dei quali cm venuto, ogni giorno 1>iù,sanzionando le nostre intuiziorti, chiarendo e consolidando i convincimenti 110:stri. Di queJla serie, anzi groviglio di eventi, i fatti dell'anno sccllenuo erano stnti un episodio, scnzn. dubbio il più acuto, ma non altro che un episodio, naturale e legittimo; C' noi J)Otommo senza traccia soverchia cli orgoglio, riallacciare coli' tieri clite·vamo,, l'interrotto sermone, perchò lu lllilllllaia, piombata su quel nostro ie1·i, aveva per l'Appunto lasci1tto in tro11co un appello alle crcsi111e immancabili del 11011 lontnno domani. 8enonchè, dei nostri amici, parecchi ci hanno fm– intcso; pHt ancora, e pili volontieri, ci fraintesero ; nostri iw,·ersari. I primi ci rim1>roverano benevol– mente (forse allo sfrcnttre dei fulmini non soccorse, finora, l'occasione propizill) di esserci fatti, mano mano, sempre pili riformisti o aflìnisti, sempre pili - sferriamo la malvagia parola, ch·essi ci rispar– miano ancorn! - sempre piì1 OJJ]J()1·timisti. Gli fW· ver!iari, per converso, dOllO a,•erci cincischiati e glos1rnti a lor guisn, 1wvicnc fonnidabile mòniro, invero - che ci accordino il ftwore non a.mbìto dei loro encomi i; trovando f1ualchc volta in noi de' so– cialisti rngionevoli, prntici, ammodo, coi quali ò 1>os– sibile discutere e non è imf>0siòlit,ile sperare d'intcn– dcri-;i. Ci direbbero, come qucll'nb11te a quel gibboso bcffttrdo: "oh! 1>orgobl)o, tu se' fatro bene! ., l<'arci intendere meglio dagli amici ò 1>recisonostro dovere; sventare i travisamenti tendenziosi che fanno di noi gli avversAri è, almeno, nostro diritto; essere, per tutti, molto chiari e schietti (la chiarezza non è fon;c h1 floli<lfl Rchiettczza drlle cose?) è imperioso nostro bisogno. i,; nessun momento pili acconcio di 1111eNto srnlto <li calendari'>, in cui pare che ogni viti,, contimrnndo, si inauguri; e continui ricomin– ciando. . . . 1~; assolutamenrc YCl'O. Sin dall'epoca degli srati d 1 assedio in Lunigiana e ~icilia, dalle leggi eccczio- 1rnli dr! Crii-pi - t,!Oll'à (' fNida, ))Al'Odia. cli Ottone di l.fo.nnnrck - ; sin dal primo fiorire delle frc:::-olc 11fricnnc, CC'lanti un impcriftli8mo mcnno cd ipocl'ira; 1:1in dal primo 11ccam1u1r1,i s1Hwftldo cli una politica dogt111alC'ultrflprotczionista, 11fl'11111ufrice e strnngola– triee del paese; sin da <111ando, inf-lomma, il predo– minio cnmo1Tistico e vandeano nella vita nAzioualo ei l'li l'ivC'IÒ chiHrO e. patC'nte; noi cominciammo a duhihlrc (e il dubbio non inclu~iò a divc1tire certezza <l<'I eontrario) della YCrirò, almeno 1>cr rapporto al– l'lt:llia, di quella formula, così comoda. da 11pprendere e lin ricnntucciare, così sC'mplicc, così semplicistll, rosi SC'1111,liciona 1 (lell'unita ma.'1.irt reazionaria ..... con– ~lolmntC' e fondcntC' nella f)ropri:i tcolo~icalc unitì,

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